L’organizzazione che ha diffuso le
bugie usate come pretesto per la Guerra Genocida contro Gaza sta cercando fondi
dall’Unione Europea.
ZAKA, nominalmente un gruppo di soccorso di emergenza, ha ricevuto elogi da Benjamin Netanyahu per aver svolto un ruolo importante nell’influenzare l’opinione pubblica mentre il suo governo cercava il sostegno internazionale durante le fasi iniziali del Genocidio. Il Primo Ministro israeliano ha ripetuto le affermazioni inventate dal gruppo secondo cui Hamas avrebbe bruciato e ucciso decine di bambini il 7 ottobre dell’anno scorso.
I diplomatici dell’Unione Europea
godono di un rapporto caloroso con ZAKA nonostante, o forse a causa, della sua
palese disonestà. Dimiter Tzantchev, ambasciatore dell’Unione Europea a Tel
Aviv, ha sostenuto che il gruppo svolge un “duro e sacrosanto lavoro”.
I documenti ottenuti in base alle
norme sulla libertà di informazione mostrano che il gruppo di Tzantchev ha
discusso la possibilità che ZAKA possa ricevere finanziamenti dall’Unione
Europea.
A gennaio, un rappresentante di ZAKA
ha inviato un’e-mail all’ambasciata dell’UE di Tel Aviv con una richiesta di
informazioni su possibili finanziamenti. Il messaggio faceva riferimento a una
precedente videoconversazione con l’ambasciata su Zoom.
Un diplomatico dell’UE ha risposto
rapidamente promettendo: “Aggiungerò sicuramente il vostro nome alla nostra
lista di distribuzione” per i bandi di proposte di finanziamento.
Il diplomatico ha informato ZAKA che
uno di questi bandi era appena stato lanciato. Riguardava l’Iniziativa
Strumento Europeo per la Pace dell’Unione Europea.
L’obiettivo dichiarato di tale
schema è “ottenere un maggiore sostegno pubblico e politico per la Soluzione a
Due Stati tra circoscrizioni e gruppi specifici in Israele e Palestina
attraverso l’impegno positivo della società civile”.
Chi pensano di prendere in giro
questi funzionari dell’Unione Europea?
Una Soluzione a Due Stati è stata un
miraggio per anni, se non decenni. In un momento in cui Israele sta Massacrando
e Affamando la popolazione di Gaza e intensificando la sua Colonizzazione in
Cisgiordania (inclusa Gerusalemme Est), i diplomatici occidentali rimangono
devoti a una fantasia in cui la Palestina storica è divisa in due Stati vitali.
La corrispondenza di ZAKA con
l’ambasciata dell’Unione Europea a Tel Aviv indica che vedeva il programma
separato dello Strumento Europeo per la Pace come una futura fonte di
finanziamento.
Quel programma è apparentemente
incentrato sul supporto di attività che “promuovono la pace, la tolleranza e la
non violenza in Medio Oriente”.
ZAKA non è impegnata in nessuna di
queste cose.
Motivata dal razzismo
Questa settimana l’organizzazione ha
espresso la sua approvazione per l’ultimo attacco via terra e via aria di
Israele in Cisgiordania.
Secondo ZAKA, l’operazione è un
“passo fondamentale per la sicurezza del Paese”, indicando che considera la
Cisgiordania Occupata come parte di Israele. L’operazione è concentrata, ha
affermato ZAKA, sui “campi ‘profughi’ che sono diventati roccaforti per i
gruppi terroristici palestinesi”.
Mettendo tra virgolette la parola
“Rifugiato”, ZAKA ha dimostrato di essere motivata dal Razzismo
anti-palestinese.
I campi in questione ospitano
persone che sono state cacciate dalle loro case dalle forze sioniste durante la
Nakba, la Pulizia Etnica della Palestina tra il 1947 e il 1949, e i loro
discendenti.
Nessuna vera organizzazione
umanitaria metterebbe in dubbio l’accuratezza del termine “Rifugiato” in questo
contesto. Nonostante si atteggi ad altruista, ZAKA sta diffamando le vittime di
un’espulsione di massa.
ZAKA ha osservato che l’operazione
di questa settimana contro la Cisgiordania ha coinvolto “droni, bulldozer,
forze militari e di sicurezza, quattro battaglioni della Polizia di Frontiera
israeliana e un’unità d’élite di truppe sotto copertura” prima di descrivere
l’attacco come “necessario”.
Non è affatto la prima volta che
ZAKA approva gli atti di estrema violenza di Israele.
A marzo, ZAKA ha difeso quella che
ha definito la “difficile decisione” di Israele di invadere l’Ospedale Al-Shifa
a Gaza.
L’invasione, ha affermato ZAKA, era
“basata su informazioni concrete secondo cui alti funzionari di Hamas stavano
usando i locali dell’ospedale per pianificare ed eseguire attività
terroristiche”.
Non è mai stata fornita alcuna prova
di tale accusa. Ciò non ha impedito a ZAKA di diventare uno dei pochi, se non
l’unico, gruppo di “soccorso di emergenza” al mondo ad elogiare un’offensiva in
cui un importante ospedale sarebbe stato distrutto.
Inventando e diffondendo le
principali bugie utilizzate per “giustificare” l’attuale guerra a Gaza, ZAKA è
complice di un Genocidio. Tale complicità è un reato riconosciuto e punibile ai
sensi del Diritto Internazionale.
Anziché chiedere a ZAKA e ad altri
organismi israeliani di rendere conto del proprio operato, l’Unione Europea sta
fornendo consigli su come finanziarsi.
David Cronin è redattore associato
di The Electronic Intifada. I suoi libri includono: L’Ombra di Balfour: Un
Secolo di Sostegno Britannico per il Sionismo (Balfour’s Shadow: A Century of
British Support for Zionism) e Israele e l’Alleanza dell’Europa con Israele:
Aiutando l’Occupazione (Europe’s Alliance with Israel: Aiding the Occupation).
Traduzione di Beniamino Rocchetto –
Invictapalestina.org