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lunedì 26 maggio 2014

Nonni vigili e nonni insegnanti

1 - Quando andavo a scuola i supplenti avevano 20-25 anni erano ragazzini, i professori che avevano 30-35 anni erano “normali”, secondo noi fingevano di fare i giovani, quelli dai 40 in su erano già anziani, avevano l’età dei nostri genitori, dopo i 50 anni (ma non erano tanti) erano vecchi, nelle nostre classificazioni di alunni.
Quando ho cominciato a insegnare gli alunni avevano l’età di fratelli piccoli, e i loro genitori erano, a volte, più anziani dei miei genitori.
Con il tempo, passano gli anni, gli alunni cominciano ad avere l’età dei figli dei miei amici, e i genitori degli alunni cominciano ad avere la mia età.
Adesso gli alunni hanno l’età dei nipoti, alcuni colleghi sono nonni, e anagraficamente potrei esserlo anch’io.
Qualche giorno fa, per fare un lavoro preciso, ho preso le date di nascita di tutti i docenti della scuola dove lavoro, un’ottantina di numeri.
La metà dei docenti ha dai 57 anni in su, fino a 63 (cioè per altri 3-4 anni nessuno potrà andare in pensione); il 90% ha almeno 51 anni.
Sembra che l’età degli alunni sia cambiata, ma è solo un effetto ottico, questione di relatività, direbbe Einstein.
Dal MIUR si danno tanto da fare per la scuola, alcune cose, le migliori, sono inutili, tutte le altre sono dannose, i quiz, le liste dei buoni e dei cattivi, le nuove tecnologie, i progetti.
Tutti si sciacquano la bocca con la libertà, l’efficienza, l’economicità, l’efficacia, i giovani, ah, i giovani.


2 – Probabilmente succede lo stesso, o quasi, in molti settori, tranne che nello sport e altro che non voglio nominare.
Quando il ministro Fornero, docente con il posto fisso, come anche i figli, poverini, ha deciso per il bene dei giovani, lei e il suo governo (e tutti i governi successivi, che si sono creduti e si credono molto meglio), che il bene dei giovani sia che i vecchi continuino a lavorare e i giovani marciscano, o emigrino e facciano gli schiavi, ma precari, chi ha protestato? I soliti due gatti, poi basta, si accetta tutto, da molto, si subisce, rassegnati.

3 - Marx dice(va): “I filosofi hanno finora soltanto interpretato il mondo in diversi modi; ora si tratta di trasformarlo”.
Lorsignori (avrebbe detto Fortebraccio) lo trasformano, lo violentano, lo distruggono, lo uccidono, la maggior parte di noi clicca “mi piace” o “non mi piace” su Facebook.

Adam Smith dice(va): “Non è comunque difficile prevedere quale delle due parti in una situazione normale prevarrà nella contesa...I padroni, essendo in numero minore, possono coalizzarsi più facilmente; e la legge, del resto, autorizza o almeno non proibisce le loro coalizioni, mentre proibisce quelle degli operai...[Inoltre] in tutte queste contese i padroni possono resistere più a lungo”.

200 anni e quello che sappiamo è che “Noi siamo il 99 per cento” e ci fregano come scemi lo stesso.