Non ho mai capito perché i leader
fascisti assumano un’aria cattiva. Per imporre il tecno-nazismo è
sufficiente sorridere e sostenere la società ludica.
Il testo che segue ha fatto il giro del web.
“L’impresa americana [Amazon n.d.t.] è accusata di sfruttare i propri
impiegati del
centro di Dunfermline, nella regione di Fife, in Scozia, a
tal punto che alcuni di loro sono obbligati a dormire nelle tende vicino lo stabilimento per assicurare
le loro 60 ore di lavoro settimanali”.
Tende capito? In effetti, non si può più trovare casa in
una società neoliberista:
“Sotto accusa, la diminuzione
del salario (tra
i 3 e 5,7 euro all’ora tolte le tasse) che non permette ai dipendenti di
utilizzare le navette dell’azienda per rientrare a casa a causa del prezzo
proibitivo di 7,35 sterline al giorno (8,70 euro). Uno dei dipendenti
intervistati dal giornale scozzese The Courier ha confidato di vivere a più di un
centinaio di chilometri dal posto di lavoro e di non poter percorrere questa
distanza due volte al giorno perché il biglietto del treno è troppo caro”.
Alcuni politici protestano in Inghilterra o in Scozia ma Amazon se ne frega, e
Amazon ha ragione. Amazon e Brainlords (rileggete il mio libro) difendono
l’Homo Ludens: “Niente nel susseguirsi di scandali di questo genere lascia
pensare che Amazon sia pronto a una tale messa in discussione. Al contrario, i
portavoce della piattaforma sono comunque entusiasti per le condizioni di
lavoro imposte ai loro impiegati. ‘Durante il Black Friday, abbiamo organizzato una tombolata gratuita. È
importante che gli impiegati si divertano‘ è ben contento Paul Ashraf, manager generale delle
operazioni per Amazon nel Regno Unito”.
Ecco perché torno a Dostoevskij e al suo discorso del
Grande Inquisitore – per illuminare i confusi che voteranno ancora a destra, a
sinistra e anche al centro!
“Ma il gregge si riformerà,
starà in obbedienza e
questo sarà per sempre. Così daremo loro una felicità dolce e umile, una
felicità adatta a delle creature delicate come loro”.
Il Grande Inquisitore continua su un tono ludico e
divertente: “li persuaderemo, infine, a non inorgoglirsi, poiché sei tu,
elevandoli, che lo hai insegnato loro; proveremo loro che sono deboli, che sono
bambini pietosi, ma che la felicità puerile è la più dilettevole. Diventeranno
timidi, non ci perderanno di vista e si stringeranno a noi con timore, come una
tenera nidiata sotto le ali della madre”.
E se si organizza una tombolata per meritare il paradiso?
O anche l’inferno che dovrebbe essere più divertente e ludico (è vero perché
ammorbarsi con il paradiso? sei cattolico?):
“La nostra collera li farà
tremare, la timidezza li invaderà, i loro occhi diverranno lacrimosi come
quelli dei bambini e delle donne; ma altrettanto facilmente, a un nostro cenno,
passeranno all’allegria e al riso, alla gioia radiosa dei bambini”.
Il Grande Inquisitore ben organizza il suo piccolo parco umano:
“Certo, li costringeremo a
lavorare, ma nelle ore libere organizzeremo la loro vita come un gioco di
bambini, con i canti, i cori e le danze innocenti.”
Si ribelleranno per meglio sottomettersi dopo:
“Ma l’entusiasmo dei bambini
finirà e costerà loro caro. Abbatteranno i templi e inonderanno di sangue la
terra; ma si accorgeranno alla fine, questi bambini stolti, che non sono altro
che ribelli deboli, incapaci si ribellarsi per troppo tempo. Verseranno lacrime
sciocche e comprenderanno che il creatore, facendoli ribelli, ha voluto
certamente prendersi gioco di loro”.
Dostoevskij ispira Nietzsche:
“Un po’ di veleno qui e là, per
procurarsi dei sogni gradevoli. E più veleno alla fine per morire dolcemente.
Si lavori ancora, poiché il lavoro è una distrazione. Ma si vegli affinché la
distrazione non sia debilitante”.