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2 dicembre 2010

Lettere dal fronte 3

Lettera dal fronte numero 3, dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 28 novembre.


Cari genitori,

ormai abbiamo la sensazione che manchi davvero poco alla sconfitta definitiva. La battaglia decisiva è prevista per il 14 dicembre, le truppe si stanno disponendo sul campo anche se ancora non è certo da che parte si schiererà il mercenario Casini: l'asta continua giorno e notte. L'umore in trincea era già nero, ma la situazione è precipitata quando Alessandra Mussolini, un soldato semplice apparso nel 1983 su Playboy e che vive come un generale grazie esclusivamente al cognome del nonno, ha fotografato il ministro Carfagna mentre parlottava con Bocchino, luogotenente di Fini, accusandola così di tradimento. Tra le due sono volate parole grosse ma sfortunatamente per noi non c'è stato alcuno scontro fisico nonostante la vasca per la lotta nel fango fosse già stata allestita in tutta fretta. Quando si è sparsa la voce che persino la Carfagna avrebbe pensato di disertare, il morale della truppa è crollato: se il ministro passasse davvero al nemico, continuare a masturbarsi sulle foto del suo curriculum politico costituirebbe un reato punibile con la corte marziale. Qualche noia arriva anche dall'esterno. Secondo le motivazioni depositate dai giudici, il colonnello Dell'Utri sarebbe stato condannato in appello perché avrebbe mediato tra la mafia e Berlusconi. Qui nessuno si è scandalizzato: è proprio quello il motivo per cui è stato promosso colonnello. Il capitano La Russa ce la mette tutta per tenere alto il morale ed evitare che il disfattismo prenda il sopravvento: ieri si è tuffato in mare, ha raggiunto a nuoto una portaerei dell'Idv e l'ha affondata a pugni; quando è tornato a riva aveva ancora la sigaretta accesa tra le labbra. Si è scusato di averci messo così tanto a ritornare, ma dopo aver affondato la portaerei ha fatto una piccola deviazione per far colare a picco 12 barconi di extracomunitari che aveva intravisto all'orizzonte. Il freddo aumenta, piove quasi ogni giorno e le trincee sono piene di spazzatura. Ma la voce di Berlusconi risuona dall'altoparlante e ci ripete ogni sei minuti che la spazzatura non c'è: “Floris è un mistificatore, la spazzatura non c'è e nei sondaggi sono ancora al 679%”. La spazzatura non ci sarà pure, ma un convoglio che tornava dal fronte è stato aggredito da un topo enorme: i soldati giunti in soccorso si sono spaventati così tanto che hanno preferito aiutare il topo. Fortunatamente una buona notizia: abbiamo finalmente ritrovato il tenente Gasparri. Dopo otto giorni di ricerche è stato rinvenuto nel bagno degli ufficiali; gli è stato spiegato che non è sufficiente girare la maniglia per far aprire la porta: bisogna anche spingere.

Spero di potervi scrivere presto


il vostro figliolo



Vuoi sapere cosa è successo prima? Leggi la

LETTERA NUMERO 1 LETTERA NUMERO 2

15 febbraio 2010

информация RAI


Superato il trauma del titolo, ecco il pezzo da Scaricabile 27, il pdf satirico così travolgente che alle 3.30 di stanotte non potrete fare a meno di ridere.


Avendo un pomeriggio libero (il traffico di bambini haitiani è in un periodo d'oro, ma non posso pensare sempre alla carriera) ho deciso di andare a farmi una ripassata da Francesca. La sala d'aspetto era gremita come un uovo gremito di gente che aspetta. Nonostante il dubbio che in zona ci fosse un congresso dell'Udc decido comunque di fermarmi e di ingannare l'attesa dando uno sguardo ai quotidiani. Chiedo cortesemente al cardinale che ho di fronte di passarmi un giornale; scorro svogliatamente le prime righe mentre i gemiti di Francesca mescolati a lunghe frasi in latino riempiono la stanza. Non riesco a trattenere una smorfia preoccupata. Il cardinale la nota e mi tranquillizza spiegandomi che non c'è nulla di cui temere: anche se quelle frasi si riferiscono a documenti precedenti al Concilio di Nicea durante i rapporti anali non vengono considerati eretici. Questo dal 1867. Il vescovo che le sta urlando lo sa bene, mica è un novellino. Gli spiego che la mia preoccupazione nasceva da altro: da un articolo che avevo appena adocchiato e che si riferiva alla decisione della Commissione di Vigilanza Rai di sospendere le trasmissioni di approfondimento un mese prima delle regionali (dal 28/2 al 28/3). La mia rabbia? La norma è stata varata dal centrodestra con il voto di Beltrandi, relatore radicale eletto nel Pd; cioè è stato un voto unanime del centrodestra, niente di strano. Non è questo il punto. Il punto è che ho piena fiducia a priori di una Commissione che annovera tra i suoi membri Maurizio Gasparri e Salvatore Cuffaro, ma se oltre a Santoro e a Floris si lamenta anche Bruno Vespa le cose cambiano. Nutro il massimo rispetto per Bruno Vespa da quando sono scivolato e ho battuto la testa sul bidet. Da allora parlo anche l'egiziano.
Per un mese Vespa non potrà fare marchette al governo: è insopportabile. Un attacco alla democrazia. Non ci sto, sono un nuovo abbonato e ho appena pagato il canone! Se lo avessi saputo prima non mi sarei dato tanto da fare per forzare quella finestra e rubare il televisore dall'orfanotrofio. Anche Berlusconi ha difeso Vespa dicendo che la norma penalizza anche la sua trasmissione, unico esempio di una Rai monopolizzata da comunisti della prima ora (è noto come Santoro si rechi negli studi su una trojka trainata da dissidenti ceceni). Mi sono rasserenato un po' solo quando ho letto che le trasmissioni sospese non saranno quelle di Mediaset che fortunatamente potrà continuare ad informarci imparzialmente con Matrix e Barbara D'Urso. Mentre il porporato raccoglie il mio sfogo sfoggiando una vistosa erezione perché mancano solo tre numeri al suo turno, una vocina mi invita a stare tranquillo. Non vedo nessuno, poi mi accorgo che la vocina è di Bertolaso, che si sporge sorridente da una poltrona lontana un paio di file dalla mia spiegandomi che non c'è nulla di cui preoccuparsi. Lui è quasi ministro, certe cose le sa. Mi sorride ed entra da Francesca criticando gli aiuti americani ad Haiti mentre io, tranquillizzato dalle sue parole, torno a leggere la pagina politica. Pochi secondi e sono annientato da una notizia ben più grave: Pamela Prati non andrà all'Isola dei famosi perché le è morta la cagnetta che credeva essere la reincarnazione della madre. Sono sfinito.

(Foto 1: gli autori di Annozero protestano per la sospensione del programma

Foto 2: il direttore artistico di Ballarò durante la pausa pranzo)