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30 marzo 2009

La nuova Sofia Loren (seconda parte)

I giovani dipendenti del PDL intervistati a margine della recente transustanziazione di Silvio Berlusconi hanno parlato del PDL  come esempio vivo di meritocrazia. Niente di più vero. Berlusconi tiene molto a ricompensare chi ha mostrato efficienza, creatività e spirito di abnegazione. Specie se queste doti si nascondono tra due capezzoli enormi. Da poche ore la televisione sta finalmente trasmettendo a reti unificate lo spot di Elena Russo. Ripropongo un mio vecchio post così capirete di cosa sto parlando.


In queste ore è stato finalmente svelato il vero motivo per cui nei mesi scorsi Berlusconi ha finto di interessarsi tanto alla spazzatura di Napoli: far girare uno spot ad Elena Russo. La qualificatissima attrice veniva tirata in ballo nell' ormai leggendaria intercettazione Saccà-Berlusconi come una delle aspiranti dive del centro-destra da piazzare nel palinsesto Rai perché osteggiata, nonostante le prorompenti capacità artistiche, a causa della fede politica dalla sinistra comunista che, come sappiamo tutti, ha in mano anche le tv. La Russo è la protagonista dello spot, fortemente voluto dal governo Berlusconi, che a breve inonderà le reti nazionali e con il quale si vuole rimettere in piedi l'immagine di Napoli dopo il disastro della spazzatura. Chi ha visto lo spot definisce l'interpretazione della Russo entusiasmante quanto il terremoto del 1980. Ma con più danni. A questo punto mi viene il sospetto: che sia stato Berlusconi a sommergere Napoli di rifiuti per poter piazzare una delle sue amichette in tv? Veltroni avrebbe voluto fare lo stesso per sistemare una sua protetta, ma è riuscito solo ad intasare un cassonetto della Tiburtina che poi si è affrettato a ripulire personalmente perché i sensi di colpa lo stavano tormentando. E non ho altro da dire sull'argomento. 

(nella foto Elena Russo ad una lezione di dizione)


5 febbraio 2009

La nuova Sofia Loren

In queste ore è stato finalmente svelato il vero motivo per cui nei mesi scorsi Berlusconi ha finto di interessarsi tanto alla spazzatura di Napoli: far girare uno spot ad Elena Russo. La qualificatissima attrice veniva tirata in ballo nell' ormai leggendaria intercettazione Saccà-Berlusconi come una delle aspiranti dive del centro-destra da piazzare nel palinsesto Rai perché osteggiata, nonostante le prorompenti capacità artistiche, a causa della fede politica dalla sinistra comunista che, come sappiamo tutti, ha in mano anche le tv. La Russo è la protagonista dello spot, fortemente voluto dal governo Berlusconi, che a breve inonderà le reti nazionali e con il quale si vuole rimettere in piedi l'immagine di Napoli dopo il disastro della spazzatura. Chi ha visto lo spot definisce l'interpretazione della Russo entusiasmante quanto il terremoto del 1980. Ma con più danni. A questo punto mi viene il sospetto: che sia stato Berlusconi a sommergere Napoli di rifiuti per poter piazzare una delle sue amichette in tv? Veltroni avrebbe voluto fare lo stesso per sistemare una sua protetta, ma è riuscito solo ad intasare un cassonetto della Tiburtina che poi si è affrettato a ripulire personalmente perché i sensi di colpa lo stavano tormentando. E non ho altro da dire sull'argomento. 

(nella foto Elena Russo ad una lezione di dizione)


Comunicazione di servizio: la settimana prossima sarà on-line un'edizione speciale del TgNG    


6 settembre 2008

Al premier piace la gnocca

Manna, una delle attrici più complete del cinema italiano degli ultimi 370 anni, rilascia sulle pagine di “Libero” questa dichiarazione su Berlusconi: “È un grande innovatore con un’energia disumana per il lavoro. Ma anche con il passatempo della gnocca”. Berlusconi un grande innovatore? Solo perché prende il viagra in supposte e non in pillole non mi sentirei di paragonarlo a Keplero. Cosa ne sa poi Evelina dell'energia che Berlusconi profonde per il suo lavoro? Ammesso che ne abbia uno. Credo che invece parli con piena cognizione di causa del punto 3 della sua dichiarazione, a proposito dell'hobby preferito. La Manna è una delle preparatissime, anzi “dotatissime” attrici protagoniste delle scoppiettanti telefonate Berlusconi-Saccà, attrici qualificatissime ma emarginate dal cinema comunista per la loro fede politica. Insomma, nuove eroine del nostro tempo come Mangano. Veronica non credo si arrabbierà più di tanto per la confessione della pudica Evelina, in fondo più che una moglie è uno status symbol da esibire ogni tanto su qualche giornaletto per spacciare il premier gnoccofilo come un marito premuroso e presente: anche Veronica è una sua dipendente. La Manna ha proseguito lamentandosi di quella telefonata che “mi ha rovinato la vita”. Evelina, smettila di fingere: non sei a letto con Berlusconi! E' proprio grazie a quella telefonata che “Libero” ti sta intervistando! Stessa fregnaccia detta a suo tempo da un'altra strepitosa e poliedrica artista, Elisabetta Gregoraci (famosa cantante gospel ed autrice di “Guerra e pace”), quando finì sui giornali per alcune sue evoluzioni vaginali. Anche la Gregoraci ha avuto la vita rovinata: grazie a quello scandalo ha strappato un contratto a tanti zero per esibire il suo nulla a “Buona Domenica” (un nulla bello sodo). Anche la vita privata le va a gonfie vele: ha da poco sposato la partita Iva di Flavio Briatore.
(nella foto Evelina Manna il giorno della sua Prima Comunione)

24 febbraio 2008


Il laureato e l’aspirante diva
Nelle ore che precedono la consegna degli Oscar il nostro più grande attore ha voluto concederci l’ennesimo saggio della propria bravura.Un’attrice interviene ad una convention di FI a Roma e chiede a Berlusconi di trovarle un impiego nel cinema. Silvio le risponde di andare a chiederlo a Veltroni, diplomato in cinematografia, perché lui è un modesto laureato in legge; poi continua dicendo che non può telefonare a Saccà per trovarle un lavoro, ma andrà a casa sua ed userà il citofono. Pubblico in visibilio. Sia Berlusconi sia Saccà sono stati rinviati a giudizio nell’inchiesta sulle segnalazioni fatte da Mister B a Saccà, allora presidente di Rai Fiction, a favore di 5 attrici dal talento cristallino ma emarginate dal mondo dello spettacolo di seria A per il loro impegno politico anticomunista. Non so se la scenetta con la pseudo attrice sia stata una gag studiata a tavolino o un episodio genuino, ma in entrambi i casi risulta epidermicamente fastidiosa. Cosa c’è di nuovo? Nulla. L’arroganza che trasuda dalle parole di Mister B non è affatto una novità ed è emersa in mille circostanze molto più rilevanti, ma è proprio per questo che voglio sottolinearla ancora una volta: ci stiamo abituando a Berlusconi come alle scene di violenza dall’Iraq. E’ questo il suo scopo, disabituarci lentamente alla critica, sparandole ogni giorno di così grosse da farle sembrare la normalità. Goccia dopo goccia ci si abitua al fastidio del rubinetto chiuso male; per pigrizia molti preferiscono girarsi e rigirarsi nel letto senza riuscire a chiudere occhio piuttosto che alzarsi, andare in bagno, stringere la manopola e tornare finalmente a dormire in santa pace.

16 dicembre 2007


L’uomo qualunque

L’armata rossa della magistratura comunista ha nuovamente attentato alla vita democratica del nostro paese con un indagine ad orologeria nei confronti di un anonimo privato cittadino,di uno qualunque: Silvio Berlusconi, l’uomo della strada per antonomasia. Ad orologeria perché proprio in questi giorni il Cavaliere sta vivendo giornate delicate:non perché, come dice lui, c’è aria di elezioni (se ci fosse aria di elezioni ogni volta che Berlusconi è indagato non ci sarebbero episodi di vandalismo alle strutture scolastiche per ritardare le lezioni) ma perchè il Milan è impegnato a Tokyo per la finale della coppa intercontinentale. Non è la prima volta che i comunisti usano la magistratura per mettere i bastoni tra le ruote della Rolls Royce del Cavaliere:a suo tempo,sempre per un indagine campata in aria, per poco non saltò il passaggio di Nesta dalla Lazio al Milan. Stavolta Berlusconi sarebbe indagato per aver cercato di comprare,tra gli altri, il senatore Nino Randazzo, eletto dagli italiani di Australia, e di portarlo nel suo harem a qualunque costo promettendogli mari, monti e una cena a casa di Raimondo Vianello. Caso più unico che raro il senatore Randazzo ha rifiutato forse perché, avendo vissuto per molto tempo in Australia, ha poca dimestichezza con le regole non scritte della politica italiana. Randazzo ha rifiutato sdegnato. Sergio De Gregorio è rimasto allibito:appena saputa la notizia gli si è chiusa la bocca dello stomaco e non è riuscito a finire il settimo piatto di bucatini. Berlusconi inoltre telefona all’integerrimo Agostino Saccà, satrapo di Raifiction nonché giustiziere del trio Biagi-Luttazzi-Santoro ai tempi dell’ukase bulgaro, per consigliargli quattro preparatissime attrici, preparatissime ma ingiustamente emarginate dal mondo dello spettacolo per le loro coraggiose prese di posizione politiche tanto che probabilmente verranno candidate al premio Nobel o per una particina nel prossimo film di Christian De Sica; una delle quattro pare fosse raccomandata da un senatore dell’Unione che per riconoscenza magari avrebbe aiutato Berlusconi a dare un colpetto al carrozzone Prodi. Ma per ora queste sono solo insinuazioni, come quelle farneticazioni pagane sull’eliocentrismo. Bertinotti si indigna e chiede spiegazioni ma non sulla compravendita dei parlamentari bensì sulla fuga di notizie dalla procura di Napoli e se vi siano in atto intercettazioni non autorizzate noi confronti di onorevoli e senatori. Mastella ha avuto un’erezione, Veltroni non riesce a scegliere i regali di Natale e Sergio De Gregorio ha iniziato l’ottavo piatto di bucatini.