Secondo un'antica
leggenda, la prima nevicata della storia si deve ad uno schiavo
egizio che cercava sollievo nelle dure giornate di lavoro alla
Mirafiori di Cheope. Lo schiavo era solito spruzzarsi sul viso le
gocce d'acqua che usava nascondere sotto terra ogni volta che il Nilo
straripava: in quelle occasioni, infatti, aveva possibilità di
muoversi con più libertà perché i suoi aguzzini erano occupati a
rincorrere con robuste mazze ferrate gli inviati di Studio Aperto
accorsi sul posto a porre domande ridicole sull'esondazione. Nel
tempo, per aumentare l'effetto refrigerante, lo schiavo iniziò a
lanciare le gocce verso l'alto per illudersi che fosse pioggia. Il
duro lavoro manuale ingrossava negli anni i muscoli delle sue braccia
e quando raggiunse gli otto anni di età era ormai così forte da far
arrivare le gocce fin sopra le nuvole. Persino più in alto degli
studios degli spot della Lavazza. Un giorno di febbraio, invece delle
solite gocce d'acqua, vide che dal cielo tornò indietro una palla
soffice e fresca accompagnata da un biglietto: “Sono Dio, smettila
di rompere il cazzo che mi stai bagnando la vetrinetta delle
porcellane cinesi. Se hai caldo ti regalo la neve, ma non lanciare
più le gocce in cielo o ti faccio morire e poi reincarnare in un
chierichetto di una diocesi irlandese”. Non capendo la minaccia, ma
terrorizzato dal fatto che Dio gli avesse risposto senza usare
intermediari, il piccolo egizio rilanciò la palla in cielo con il
seguente messaggio: “Ok, Budda: affare fatto!”
Dio fece finta di nulla
e, raccolte le porcellane distrutte dalla palla che nel tragitto di
ritorno si era ghiacciata, decise che avrebbe sì concesso agli
uomini la neve, ma, per punirli di avergli fatto perdere la giornata
a ramazzare i cocci, stabilì che avrebbe fatto nevicare solo durante
l'inverno. E fu proprio dopo quel lancio che Dio decise che Suo
Figlio si sarebbe fatto uomo e che sarebbe morto sulla croce. Così
la prossima volta avrebbe riso di meno quando qualcuno avesse
chiamato Suo Padre con un nome sbagliato tipo Budda. O Eric Clapton.
La prima neve della
storia imbiancò così le Piramidi e gli operai furono costretti a
ritirarsi nelle loro baracche mentre il capo cantiere già progettava
di spostarsi nell'Europa dell'est, dove i lavoratori avrebbero fatto
meno storie per un po' di colleghi morti congelati. Per aver
rallentato i lavori, lo schiavo egizio fu tumulato vivo e messo sotto
spirito in un barattolo di vetro per poi essere lanciato in aria da
un suo collega che negli anni aveva maturato la stessa forza. Il
barattolo superò le nuvole e si infranse proprio sulla testa di Dio
che da quel momento iniziò a soffrire di pericolosi vuoti di memoria
in cui dimentica di essere onnipotente e si ferma a guardare i guai
della Terra come se spettasse a qualcun altro porvi rimedio.