Risolto definitivamente (salvo imprevisti...) il problema dell'immunità del suo capobranco, il Popolo delle Impunità si attiva per salvaguardare il resto della mandria dalle grinfie della magistratura comunista. Salvato il cavaliere con macchia e senza vergogna bisogna provvedere ai fidati subalterni; ecco allora scendere in pista il deputato Consolo che durante una gara di rutti con Paola Binetti viene illuminato dalla folgore della Giustizia, si rimette le mutande e corre in Parlamento a proporre un ddl fondamentale, essenziale per la vita democratica del nostro paese: non solo le più alte cariche dello Stato, ma anche i ministri devono essere intoccabili! Un ddl senza secondi fini; non lasciamoci fuorviare dal fatto che Consolo (AN) sia anche l'avvocato del ministro Altero Matteoli (AN), indagato a Livorno per favoreggiamento. Coincidenze, nient'altro. Se non credessimo alle coincidenze dovremmo pensare che il lodo Alfano serve solo a Berlusconi e non alla collettività! Per carità! Consolo ha subito dichiarato che il ddl non è un disegno ad personam, ma è un'iniziativa che serve a tutelare chiunque sia stato ministro, quindi il 78% della popolazione italiana. Dopo l'immunità ai ministri si passerà all'immunità dei portaborse, poi a quella degli uscieri del Senato per arrivare fino a quella dei trombati delle ultime 4 amministrative. Farò bene a trovarmi un alibi. Il WWF si sta muovendo e nelle prossime settimane nasconderà la magistratura in strutture protette per evitarne l'estinzione. Al Gr1 Consolo ha smentito di essere uno dei sette nani.
(nella foto Giuseppe Consolo mette a frutto i suoi studi di legge)
Un articolo interessante sull'argomento, qui