Le notizie come le avrebbe commentate il proctologo di Kafka ovvero il lato oscuro della Satira.
14 novembre 2011
Brevissime
22 marzo 2011
Bossi ce l'ha duro, ma contro gli X-Men non ce la può fare
Dal mio blog nascosto negli anfratti del sito del Fatto Quotidiano un nuovo articolo di cui non si sentiva il bisogno.
La tragedia in Giappone ha sollevato diversi quesiti nella comunità internazionale circa l'opportunità o meno di continuare o, nel nostro caso, di riprendere con il nucleare. In Italia non rispettiamo la fila nemmeno per comprare il pane e i nostri politicanti credono davvero che ci metteremmo ordinatamente uno dietro l'altro per scappare da una nube radioattiva grande quanto la nota spese Rai di Minzolini? Ne ha parlato anche Giuliano Ferrara nella prima puntata di Radio Londra quando ha mostrato un video drammatico in cui un'onda gigantesca travolge l'abitato circostante. Quell'onda però era troppo grossa, c'era qualcosa che non gli tornava...Dopo qualche secondo si è accorto dell'errore, ha tolto il filmino dello tsunami provocato da lui che si tuffa a bomba in piscina e ha lanciato le immagini del vero tsunami giapponese concludendo la puntata invitando gli italiani a smettere di frignare e ad imparare a morire educatamente come i giapponesi. Dopo aver visto il filmato, la Lega ha rapidamente rivisto la sua posizione sul nucleare. Calderoli ha espresso il suo parere negativo dopo che gli è stato spiegato che in seguito a forti terremoti, gli tsunami potrebbero verificarsi anche nel Mediterraneo. Tsunami nel Mediterraneo? Un vero casino! Sarebbe impossibile speronare i barconi di clandestini e, cosa ancor più grave, l'ondata potrebbe lanciarli direttamente a 20 km all'interno della costa dove sarebbe complicato acciuffarli e segregarli nei centri di accoglienza. Se poi nella zona ci fossero delle centrali nucleari danneggiate dal terremoto? Sarebbe il caos! I clandestini verrebbero contaminati e chi ci assicura che con le radiazioni non acquisirebbero dei super poteri? Sarebbe la fine. Bossi ce l'ha duro ma contro gli X-Men sa che non ce la può fare. La tragedia giapponese è riuscita a far passare per qualche giorno in secondo piano la repressione di Gheddafi che grazie al disastro nucleare ha potuto sterminare un po' di oppositori in tutta tranquillità. A Berlusconi la cosa non è sfuggita: una bella tragedia nucleare nostrana potrebbe davvero regalargli una boccata d'aria. Se oggi scoppiasse in Italia un casino come quello giapponese chi presterebbe attenzione alle intercettazioni pubblicate su Repubblica in cui le papi girls tirano a sorte per chi debba dargli il culo? Nessuno. Forse solo Berlusconi per sapere a chi intestare gli assegni arretrati. Purtroppo per lui in Italia ci sono solo i terremoti. L'unico reattore nucleare funzionante si trova sotto Villa Certosa ed è una mini struttura grazie alla quale il premier riesce a caricare le erezioni quando il suo medico ha finito il libretto delle ricette. Gli esperti però hanno dichiarato che la nube radioattiva sarebbe così piccola da nascondere al massimo qualche abuso d'ufficio. Il nucleare però ha anche aspetti positivi. In caso di incidente nucleare con conseguente nube radioattiva la sanità pubblica ne trarrebbe vantaggio. Le interminabili liste d'attesa per una radiografia sarebbero azzerate: per una bella rx sarebbe sufficiente bere un sorso dal rubinetto di casa.
2 febbraio 2011
Lettere dal fronte 5
Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 30 gennaio
Cari genitori,
non chiedetemi come, ma non siamo ancora stati sconfitti. Ogni giorno sembra l'ultimo, ma quello dopo siamo ancora qui a liberare le sopracciglia del tenente Gasparri dal filo spinato e a disinnescare le mine antiuomo che il capitano La Russa nasconde davanti alle latrine per invogliarci a non perdere tempo con le evacuazioni corporali che, a suo dire, sono roba da froci. Il morale però è basso. Credevamo di essere soldati e invece siamo guardoni. Credevamo di essere i protagonisti di qualcosa tipo “Apocalypse Now” e invece siamo le comparse di “La dottoressa ci sta col colonnello”. Qualche giorno fa abbiamo visto arrivare le nuove infermiere accompagnate da Lele Mora ed Emilio Fede. Sono state scaricate dal loro furgoncino ma invece di essere portate nella tenda medica sono finite nel bunker che si trova sotto il comando centrale. Abbiamo pensato che quella fosse la nuova infermeria, così abbiamo pensato di portare lì la barella con il ferito di giornata, un soldato semplice che si era rotto una gamba inciampando in un falso dossier di Feltri lasciato distrattamente su uno scalino. Noi siamo stati bloccati all'ingresso, mentre il ferito veniva portato all'interno e fatto accomodare su un divanetto leopardato con uno strano palo vicino. Dopo qualche minuto abbiamo sentito risuonare dall'interno musica da discoteca a palla, coperta immediatamente da strani gemiti che non sembravano di dolore. Il ferito è uscito qualche ora dopo visibilmente sconvolto. Sempre sulla barella ma con un sorriso stampato in faccia e la con patta dei pantaloni in fiamme. Il solito equivoco. Non erano infermiere ma “infermiere” del nostro leader. Le “infermiere” hanno capito di aver dedicato il trattamento speciale “Lazzaro” alla persona sbagliata solo quando il ferito è andato via senza lasciare né contanti né chiavi di appartamenti in Via Olgettina. Le ragazze non si erano subito rese conto dello scambio di persona perché gli avevano detto che il soggetto da rianimare era “uno che stava più di là che di qua”. Alcune erano così arrabbiate che il giorno dopo hanno partecipato al Consiglio regionale della Lombardia di pessimo umore. Negli stessi giorni l'attendente Bondi se l'è vista davvero brutta. Da quando c'è lui crolla una trincea al giorno; sono venute giù persino quelle secolari costruite in epoca romana a difesa dei comunisti che calavano dalla Alpi e che hanno resistito alle eruzioni eversive del Vesuvio. Nonostante i disastri, Bondi non è stato sollevato dall'incarico per lo stesso motivo per cui gli è stato affidato: è un mistero. Le operazioni militari procedono senza sosta. Berlusconi ha capito che la miglior difesa è l'attacco e di conseguenza si è dato da fare ordinando ai suoi luogotenenti di bombardare ad oltranza le televisioni pubbliche e private. Ha pensato a tutto. Mentre i vari Signorini, Fede (quando non ha da fare col furgoncino) e Minzolini sono impegnati nei raid, ha ordinato di lanciare la Santanché nelle trincee avversarie con il compito di urlare a tutto spiano per coprire le sirene antiaeree ed impedire ai nemici dimettersi in salvo.
Spero di potervi scrivere presto
Il vostro figliolo
ASSAPORA TUTTO IL DRAMMA DELLA GUERRA NELLE ALTRE LETTERE DAL FRONTE
29 ottobre 2010
L'agenda di Masi
Dal Misfatto (inserto satirico de Il Fatto Quotidiano) del 24 ottobre
ore 8.30 Salire sul tetto e aspettare l'arrivo dei piccioni viaggiatori provenienti da Arcore con gli ordini della giornata. Spero che si possa tornare presto ad imbavagliare la Rai con il telefono perché quando prendo i bigliettini dalle zampette dei piccioni sento il loro sguardo di disprezzo.
ore 10 Cambiare CD ROM dal collo di Minzolini, Vespa e Paragone: togliere “Sfruttare caso Scazzi per coprire cappellate del Governo versione beta” ed inserire “Fare il culo a Santoro 2.0”.
ore 11 Continuare a provare a far fuori Santoro. Accantonare definitivamente i piani di Willy il Coyote e provare con qualcosa di meno stupido. Primo tentativo: stuzzicare Santoro in modo da farlo bestemmiare pubblicamente come ha fatto Berlusconi. Stavolta decontestualizzando.
ore 15 Inventare una buona scusa per epurare Antonella Clerici che al termine di una puntata de “La prova del cuoco” ha tessuto più lodi alla panna della ricetta vincitrice che a Berlusconi.
ore 17.20 Far saltare la presenza di Benigni e Saviano nel nuovo programma di Fabio Fazio in qualunque modo. Far sapere a Benigni che Fazio pensa che la Braschi è espressiva come un segnale stradale e a Saviano che Fazio non lo vuole vicino perché gli puzzano i piedi. Se non funziona fare casini con i compensi e con i contratti.
ore 19 Comprare occhiali scuri da usare domattina: non riesco più a sopportare lo sguardo diquei piccioni.
ore 21 A quest'ora dovrei già essere stato scoperto: fare finta di cadere dalle nuvole e spiegare che Benigni non ci sarà solo perché ha chiesto troppi soldi per partecipare al programma di Fazio. Se Benigni volesse partecipare gratis dire che non ci sarà perché ne ha chiesti troppo pochi.
(Nella foto Masi invia indicazioni luminose ai piccioni per segnalare la zona d'atterraggio)
27 agosto 2010
La pagella di Minzolini
"Quando avevo il grembiulino" incontra Augusto Minzolini. Dal Misfatto (inserto satirico de "Il Fatto Quotidiano") del 22 agosto
Italiano: Nonostante persino il bidello abbia cercato di farglielo capire più volte usando anche il vocabolario è ancora convinto che “prescritto” e “assolto” siano sinonimi. Eccelle nel dettato: riesce a ripetere parola per parola tutto quello che gli viene ordinato.
Matematica: Totalmente insufficiente. Contesta le correzioni alle operazioni alla lavagna sostenendo che i dati in suo possesso gli danno ragione perché provenienti direttamente dalla Questura mentre quelli del docente sono poco attendibili in quanto forniti dagli organizzatori.
Storia: Durante una lezione su Silvio Pellico il docente lo ha sorpreso a masturbarsi. Il ragazzo si è giustificato dicendo che ha perso la testa non appena ha sentito il nome “Silvio” e che si è rifugiato nell'autoerotismo non sopportando l'idea che un uomo con un così bel nome finisse in prigione.
Geografia: Interrogato, si rifiuta di parlare delle esportazioni della Cina perché a suo dire si tratta di gossip. Incomprensibili digressioni se interrogato sui fenomeni tellurici: a suo dire a Pompei non sarebbe andata così male se i soccorsi fossero stati organizzati da Bertolaso.
Condotta: Nominato capoclasse usa la sua posizione per liquidare chi non la pensa come lui. Stanca delle sue angherie, l'alunna Busi è scappata via dall'aula dicendo che non verrà più a scuola finché ci sarà lui: attualmente studia al CEPU dove intreccia cestini di vimini nella stessa classe di Del Piero.
Giudizio finale: Durante i cortei organizzati dagli studenti più grandi, Augusto ha preso una posizione decisa definendole manifestazioni di gente intollerante mossa dall'odio e dalle bugie dei pentiti. Ci piacerebbe averlo un altro anno con noi perché ai docenti piace avere qualcuno che gli lecchi il culo con tanta dedizione, ma siamo costretti a promuoverlo perché al Tg1 del 2010 hanno bisogno di uno come lui e perciò deve sbrigarsi a racimolare un pezzo di carta qualunque. Promosso per causa di forza maggiore.
8 luglio 2010
Brancherolo Gocce
Brancherolo
Principio attivo: Il Brancherolo non ha alcun principio: ha la faccia come il culo
Forma farmaceutica e composizione: Gocce salva carcere
Gruppo farmaceutico: L'amore vince sull'odio
Indicazioni terapeutiche: Da assumere in caso di processi imminenti soprattutto se il paziente è pregiudicato e ha tenuto la bocca chiusa nei tre mesi di detenzione a S.Vittore. Particolarmente indicato per chi è stato curato in passato (dalla stessa casa produttrice) con la prescrizione e la depenalizzazione.
Posologia: Il Brancherolo va somministrato in dosi massicce immediatamente prima delle udienze per frenare sul nascere il tentativo di un giusto processo per appropriazione indebita ad un amico pregiudicato.
Gravidanza e allattamento: Al momento non esistono studi al riguardo dato che il farmaco, in passato commercializzato con altri nomi, è stato somministrato esclusivamente a pregiudicati (o potenziali tali) maschi. E' comunque da evidenziare come i pazienti che assumono abitualmente il Brancherolo siano coniugati con donne che presentano sintomi di uguale importanza (ricettazione).
Precauzioni per l'uso: Assicurarsi che contemporaneamente all'assunzione del farmaco l'Italia faccia una gran figura di merda ai mondiali di calcio in modo da poter sfruttare la rabbia dei tifosi come patetico paravento nel caso in cui il farmaco provochi una reazione allergica nell'opinione pubblica che non segue il Tg1
Controindicazioni: Da evitare assolutamente nel caso in cui la stampa libera non sia stata precedentemente debellata da altri farmaci (inibitori del pensiero non omologato come il Tg1 o da leggi censorie) o si corre il rischio di far barcollare il governo gettando così al vento anni di leggi ad personam e rendendo ancora più scontento Licio Gelli.
Effetti indesiderati: Delirio, regressione all'età infantile, incazzature dei PM, puzza di merda.
Sovradosaggio: Oltre alle abituali reazioni su persone sane di mente, l'abuso di Brancherolo infastidisce anche i leghisti facendoli sembrare per qualche giorno persone normali. L'Idv e il Pd ne hanno chiesto il ritiro dal mercato dato che è stato rigettato persino da organismi di persone anziane abituate a far passare qualunque porcheria con una firma.
NOTA
A causa degli scarsi risultati il Brancherolo potrebbe essere ritirato da un giorno all'altro e sostituito da un farmaco meno appariscente e più efficace.
CONSULTA GLI ALTRI FARMACI DI "NON SOLO SUPPOSTE": RATZINDOL - MINZOLINIDOX
31 marzo 2010
Non solo supposte
Vista l'aria che tira ho deciso di abbandonare la satira e il punto croce e dedicarmi alla chimica farmaceutica. Ecco il mio primo farmaco dal Misfatto di domenica 28/3.
Minzolinidox
Principio attivo: Aloperidolo Arcorense
Forma farmaceutica e composizione: Notizie omologate
Gruppo farmaceutico: Tg1
Indicazioni terapeutiche: Da somministrarsi a soggetti che non mostrino totale assuefazione nei confronti del Governo Berlusconi (azione curativa) o come rinforzo nei casi in cui il paziente già in cura con prodotti di stessa natura (Uomini e Donne, Tg4, Tg5, Studio Aperto, televendite di pentole) debba essere mantenuto nello stato attuale (azione preventiva).
Posologia: Tre edizioni al giorno durante i pasti principali. In presenza di dolore acuto (sindrome di Mills, pustole di D'Addario, morbo di Noemi, ulcere di Spatuzza) si consiglia un editoriale per smorzare l'infiammazione ed inibire il pensiero critico nei soggetti più deboli.
Precauzioni per l'uso: Per un riscontro efficace è importante evitare quei prodotti il cui principio attivo sia antagonista dell'Arcorense (Annozero, Ballarò, Parla con me) in modo da predisporre l'organismo ad un'assuefazione più rapida e duratura.
Controindicazioni: Sconsigliata l'associazione con prodotti di informazione non omologata: in diversi casi è stata riscontrata cefalea e dubbite acuta. Nessuna controindicazione se l'interazione avviene con prodotti di stessa natura (vedi indicazioni terapeutiche)
Effetti indesiderati: Arrossamento della lingua, allucinazioni, irascibilità verso esponenti dell'opposizione, morte cerebrale, manie di persecuzione, confusione tra le parole “assoluzione” e “prescrizione”.
Sovradosaggio: L'abuso di Minzolinidox ha causato manifestazioni di piazza, petizioni popolari e proteste interne allo staff dello stesso gruppo farmaceutico. Non è da escludere il ritiro dal mercato alle prossime elezioni nazionali (Il prodotto è già stato ritirato da tempo nelle maggiori democrazie occidentali)
1 marzo 2010
Mills in tourneè!
Il tenore Luca Canonici ha ingerito due corde vocali durante un acuto troppo audace e non potrà prendere parte al tour che Pupo ed Emanuele Filiberto hanno programmato nei principali centri geriatrici del Regno. Superato lo sconforto iniziale, i due hanno deciso di sostituirlo con David Mills, recentemente scampato alla galera grazie alla prescrizione. Pupo però voleva sul palco una persona che non avesse problemi con la giustizia, ma la prescrizione, come ogni giornalista che si rispetti sa bene, non è un'assoluzione. Non volendo rinunciare al talento di Mills (non a caso attualmente è in tour con Drupi e Andrea Bocelli), Pupo ha camuffato la voce e ha telefonato a Minzolini convocandolo in un vicolo buio dove gli ha chiesto di aprire il Tg1 usando la parola “assoluzione” e non “prescrizione”. Minzolini, che non è un giornalista che si rispetti, ha prima chiesto che differenza ci fosse ma poi ha chinato il capo e si è scusato per aver osato fare domande: l'altezza del suo interlocutore deve avergli fatto scambiare Pupo con qualcun altro. Mills si è detto entusiasta della nuova esperienza anche se per partecipare al tour dovrà spostare le date delle prossime corruzioni.
23 giugno 2009
L'ottimo direttore
In un paese normale Berlusconi si sarebbe dimesso da mesi. In un paese normale non si sarebbe nemmeno potuto candidare, ma questa è un'altra storia. Due parole vanno invece spese per l'ottimo Minzolini, il direttore che ogni buccia di banana vorrebbe far scivolare. Minzolini ha mandato al Tg1 un video registrato per spiegare il silenzio del suo telegiornale sulle feste di Berlusconi. Come se ci fosse qualcosa da spiegare. Il video è stato girato in una località segreta, ma un gruppo di arredatori della Cia, attraverso l'osservazione del mobilio che compare sullo sfondo, ha affermato che la registrazione è avvenuta in un antro umido, dall'odore poco piacevole e spesso attraversato da spifferi mefitici. Ora, tralasciando la folle somiglianza di Minzolini con Franco Trentalance, mi chiedo come sia riuscito a dire tutte quelle stronzate senza ridere nemmeno un secondo. Bin Laden ormai manda solo messaggi audio proprio per questo motivo: non riusciva a non ridere mentre registrava i video. Non dico che Minzolini sia di parte, dico solo che Emilio Fede è più dignitoso: con l'arrivo di Minzolini il Tg1 si è trasformato in un Tg4 pubblico. Ma meno obiettivo.
(Nella foto eccomi mentre cerco di scappare in un luogo sicuro dopo aver visto il video di Minzolini)