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27 agosto 2010

La pagella di Minzolini

"Quando avevo il grembiulino" incontra Augusto Minzolini. Dal Misfatto (inserto satirico de "Il Fatto Quotidiano") del 22 agosto

Italiano: Nonostante persino il bidello abbia cercato di farglielo capire più volte usando anche il vocabolario è ancora convinto che “prescritto” e “assolto” siano sinonimi. Eccelle nel dettato: riesce a ripetere parola per parola tutto quello che gli viene ordinato.

Matematica: Totalmente insufficiente. Contesta le correzioni alle operazioni alla lavagna sostenendo che i dati in suo possesso gli danno ragione perché provenienti direttamente dalla Questura mentre quelli del docente sono poco attendibili in quanto forniti dagli organizzatori.

Storia: Durante una lezione su Silvio Pellico il docente lo ha sorpreso a masturbarsi. Il ragazzo si è giustificato dicendo che ha perso la testa non appena ha sentito il nome “Silvio” e che si è rifugiato nell'autoerotismo non sopportando l'idea che un uomo con un così bel nome finisse in prigione.

Geografia: Interrogato, si rifiuta di parlare delle esportazioni della Cina perché a suo dire si tratta di gossip. Incomprensibili digressioni se interrogato sui fenomeni tellurici: a suo dire a Pompei non sarebbe andata così male se i soccorsi fossero stati organizzati da Bertolaso.

Condotta: Nominato capoclasse usa la sua posizione per liquidare chi non la pensa come lui. Stanca delle sue angherie, l'alunna Busi è scappata via dall'aula dicendo che non verrà più a scuola finché ci sarà lui: attualmente studia al CEPU dove intreccia cestini di vimini nella stessa classe di Del Piero.

Giudizio finale: Durante i cortei organizzati dagli studenti più grandi, Augusto ha preso una posizione decisa definendole manifestazioni di gente intollerante mossa dall'odio e dalle bugie dei pentiti. Ci piacerebbe averlo un altro anno con noi perché ai docenti piace avere qualcuno che gli lecchi il culo con tanta dedizione, ma siamo costretti a promuoverlo perché al Tg1 del 2010 hanno bisogno di uno come lui e perciò deve sbrigarsi a racimolare un pezzo di carta qualunque. Promosso per causa di forza maggiore.


1 marzo 2010

Mills in tourneè!

Per quegli sciagurati che ieri non hanno comprato "Il Fatto Quotidiano" ecco il mio trafiletto apparso ne "Il Misfatto". Vergogna!


Il tenore Luca Canonici ha ingerito due corde vocali durante un acuto troppo audace e non potrà prendere parte al tour che Pupo ed Emanuele Filiberto hanno programmato nei principali centri geriatrici del Regno. Superato lo sconforto iniziale, i due hanno deciso di sostituirlo con David Mills, recentemente scampato alla galera grazie alla prescrizione. Pupo però voleva sul palco una persona che non avesse problemi con la giustizia, ma la prescrizione, come ogni giornalista che si rispetti sa bene, non è un'assoluzione. Non volendo rinunciare al talento di Mills (non a caso attualmente è in tour con Drupi e Andrea Bocelli), Pupo ha camuffato la voce e ha telefonato a Minzolini convocandolo in un vicolo buio dove gli ha chiesto di aprire il Tg1 usando la parola “assoluzione” e non “prescrizione”. Minzolini, che non è un giornalista che si rispetti, ha prima chiesto che differenza ci fosse ma poi ha chinato il capo e si è scusato per aver osato fare domande: l'altezza del suo interlocutore deve avergli fatto scambiare Pupo con qualcun altro. Mills si è detto entusiasta della nuova esperienza anche se per partecipare al tour dovrà spostare le date delle prossime corruzioni.


(Nella foto: Pupo durante le prove del tour dopo una serata no al tavolo verde)

23 giugno 2009

L'ottimo direttore

In un paese normale Berlusconi si sarebbe dimesso da mesi. In un paese normale non si sarebbe nemmeno potuto candidare, ma questa è un'altra storia. Due parole vanno invece spese per l'ottimo Minzolini, il direttore che ogni buccia di banana vorrebbe far scivolare. Minzolini ha mandato al Tg1 un video registrato per spiegare il silenzio del suo telegiornale sulle feste di Berlusconi. Come se ci fosse qualcosa da spiegare. Il video è stato girato in una località segreta, ma un gruppo di arredatori della Cia, attraverso l'osservazione del mobilio che compare sullo sfondo, ha affermato che la registrazione è avvenuta in un antro umido, dall'odore poco piacevole e spesso attraversato da spifferi mefitici. Ora, tralasciando la folle somiglianza di Minzolini con Franco Trentalance, mi chiedo come sia riuscito a dire tutte quelle stronzate senza ridere nemmeno un secondo. Bin Laden ormai manda solo messaggi audio proprio per questo motivo: non riusciva a non ridere mentre registrava i video. Non dico che Minzolini sia di parte, dico solo che Emilio Fede è più dignitoso: con l'arrivo di Minzolini il Tg1 si è trasformato in un Tg4 pubblico. Ma meno obiettivo.

(Nella foto eccomi mentre cerco di scappare in un luogo sicuro dopo aver visto il video di Minzolini)


17 ottobre 2007

Mimun al Tg5 nel segno della coerenza

Martedì 3 luglio stavo nervosamente facendo zapping alla ricerca di qualche notizia succosa quando nello studio del Tg5 è apparso lui,il direttore chic,il Cesare Ragazzi del giornalismo nostrano:Carlo “Wig” Rossella. Una visione. Alla gioia che rasentava ormai un erotismo incipiente è subentrato il dolore perchè Rossella e le sue sopracciglia mondane si stavano congedando dal loro pubblico augurando buon lavoro al nuovo direttore:Clemente J. Mimun. Clemente J. Mimun! Non vi nascondo che un brivido di piacere ha percorso la mia schiena. Clemente J. Mimun:l’uomo che alla direzione del Tg1,tra le altre cose, ha dato dignità e lustro al “panino”, insieme alla fantasia del cadaverico ora onorevole UDC Francesco Pionati, tanto da renderlo un’opera d’arte(il panino è quel servizio tritatutto che nei tg, in rapida successione, dà voce prima alle dichiarazioni della maggioranza,poi all’opposizione e in chiusura al governo senza farti capire nulla, neanche l’argomento in questione ma lasciandoti impresso solo il ricordo dell’ultimo intervento e uno strano prurito ascellare). Di Mimun ci sarà tempo di parlarne e di ricordare le sue innumerevoli gesta al Tg1 che saranno rinverdite,non c’è dubbio,dalla nuova direzione a Canale5 dove non dovrà nemmeno sforzarsi di fingere,come ai tempi della RAI, un’equilibrata imparzialità e dare così sfogo a tutto il suo genio decadente;ma torniamo a Rossella. Il giornalista in studio,un Alberto Bilà agonizzante dall’emozione o dalle mutande strette, gli porge commosso la parola e lui la doma come solo un vero giocoliere del congiuntivo sa fare:dopo le solite banalità di rito si spertica nell’elogio dell’imparzialità del suo editore(che per rispetto dei telespettatori a tavola non nomina) che mai ha osato interferire nel suo lavoro con suggerimenti o imposizioni faziose:d’altronde non ce n’era bisogno. Un ringraziamento sentito poi ai suoi giornalisti,un variegato team che a suo dire incarna una delle migliori espressioni giornalistiche d’Europa;lo stesso team che non appena Rossella fu annunciato nuovo direttore al posto di Mentana (un escalation terrificante:Mentana,Rossella,Mimun. Il prossimo direttore sarà probabilmente Sandro Bondi) produsse un comunicato in cui si dichiarava”preoccupata per una scelta che può mettere a rischio l’indipendenza del nostro telegiornale”; Rossella ora andrà a dirigere Medusa:in fondo lui ha dimostrato di saperla fare la fiction,no?