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mercoledì 3 ottobre 2018

Maria Antonietta: La gioventù di una regina/Marie Antoinette (Fuyumi Soryo)

"Maria Antonietta: La gioventù di una regina" è un manga del 2016 in volume unico dell'autrice giapponese Fuyumi Soryo (resa famosa da "Mars", ma che io amo tantissimo per via di "ES") edito in Italia dalla Star Comics nel 2018 in una pregevole edizione con alcune pagine a colori e una sovracoperta con dettagli dorati (7€).
Non sono una fan di Maria Antonietta, ma mi è piaciuto molto il tono leggero del film che Sofia Coppola ha dedicato a questo contestatissimo personaggio. Questo manga mi dava l'idea di avere un tono simile e non mi sbagliavo: di fatto, dopo una breve introduzione in cui si vede la protagonista già adulta, è un lungo flashback che narra l'avvicinamento fra lei e il futuro Luigi XVI. I protagonisti, per quanto agiscano in un contesto che oggi risulta alieno, risultano adolescenti molto credibili. Il risultato è una storia romantica molto delicata e appena accennata, senza toni melodrammatici. Delicata, ma comunque con continui riferimenti al sesso - infatti tutta la corte sa se e quando il matrimonio è stato consumato e sull'argomento si sprecano le battute.
Ovviamente la frivola vita di corte e personaggi come Madame Du Barry richiamano alla mente anche "Lady Oscar".
Lo stile di disegno della Soryo è sempre più raffinato e la cura per i dettagli dell'abbigliamento e degli ambienti è maniacale. Bisogna sottolineare anche che il volume è stato supervisionato dal Palazzo di Versailles, quindi, oltre che visivamente stupendo è anche storicamente accurato.
Insomma, l'edizione italiana non è certo a buon mercato, ma se vi piace il genere, vale assolutamente il prezzo.

"Marie Antoinette" is a 2016 manga in a single volume by the Japanese author Fuyumi Soryo (who became famous with "Mars", but who I love because of "ES").
I'm not a fan of Marie Antoinette, but I really liked the light tone of the film that Sofia Coppola dedicated to this highly contested character. This manga gave me the idea of ​​having a similar tone and I was not mistaken: in fact, after a brief introduction in which we see the protagonist as an adult, the story is a long flashback that narrates the meeting between her and the future Louis XVI. The protagonists, although they act in a context that today seems alien, are very credible teenagers. The result is a very delicate and mostly implied romantic story, without melodramatic tones. Despite being delicate, it has continuous references to sex - in fact, the whole court knows if and when the marriage has been consummated and jokes are wasted on the subject.
Obviously the frivolous court life and characters like Madame Du Barry also made me think of "Lady Oscar".
Soryo's drawing style is increasingly refined and her care for details of clothing and settings is obsessive. It must also be stressed that the volume was supervised by the Palace of Versailles, therefore, as well as visually stunning, it is also historically accurate.
In short, if you like the genre, this manga is absolutely a must.

martedì 3 luglio 2018

Shopping di giugno/June shopping

A giugno ho veramente esagerato con gli acquisti.
Ho preso libri illustrati e fumetti molto belli "Maria Antonietta: La gioventù di una regina" di Fuyumi Soryo (7€) edito dalla Star Comics e allo stand della Lavieri, ad una fiera del fumetto a Vignola, "La città delle cose dimenticate" di Frezzato e due cartoline con illustrazioni sempre di Frezzato (16,5€).

In June I really did too many purchases.
I book beautiful illustrated books and comics "Marie Antoinette ~ The Youth of A Queen" by Fuyumi Soryo (7€) published by Star Comics and at the Lavieri stand of  a cartoon fair in Vignola, "La città delle cose dimenticate" (The city of forgotten things) by Frezzato and two postcards with illustrations by Frezzato (16.5€).

Sempre a Vignola ho comprato due quaderni  di diverse dimensioni in super sconto con fogli bianchi di ottima qualità e copertine stilosissime, una con posate chiusa da un elastico e una con dei pesci. Ho speso poco più di 6€. Ho anche approfittato di un'occasione (5€ al posto di 10) per comprare le sfumature di giallo (le ultime avanzate) dei Gelatos della Faber Castell, dei pastelli acquerellabili.

Also in Vignola I bought two notebooks of different sizes in super discount with white paper of excellent quality and very stylish covers, one with cutlery closed by a rubber band and one with fishes. I spent a little over 6€. I also took advantage a really good discount (5€ instead of 10) to buy the shades of yellow (the only ones left) of the Gelatos by Faber Castell, watercolor pastels.

Questo mese ho comprato anche due paia di orecchini: un paio con il lobo a stella e delle stelle pendenti collegate al gancio posteriore (6€) e un paio a forma di stella marina picchiettate di finti turchesi.

This month I also bought two pairs of earrings: a pair with a star-shaped lobe and hanging stars connected to the back hook (6€) and a starfish pair embroidered with faux turquoise stones.

Da Mango non prendo mai niente, ma stavolta ho preso tre magliette di cotone con delle stampe bellissime, bianca a righine blu con omini che nuotano, arancione con teste di volpe geometriche e rosa polvere con sagome di dinosauri. Ognuna è costata 6€.

I never buy anything from Mango, but this time I bought three cotton T-shirts with beautiful prints, white with thin blue stripes with swimming men, orange with geometric fox heads and powder pink with dinosaur shapes. Each costed 6€.

Da Essence ho anche preso dei trucchi: uno smalto top coat che brilla al buio che non vedo l'ora di provare a 2,49€, il lucidalabbra effetto olografico holo wow! nel colore 03 scarab wings, prugna con iridescenza blu, a 3,56€ e le goccine asciugasmalto a 2€.

From Essence I also bought some make up: a top coat polish that shines in the dark that I can not wait to try  for 2.49€, the holographic effect lip gloss holo wow! in the color 03 scarab wings, plum with blue iridescence, for 3.56€ and fast dryings drops for nail polish for 2€.

La mia amica V-chan mi ha fatto un mega regalo di compleanno: il libro "Cambio pelle in 7 passi" di Lucia Cuffaro che spiega come prendersi cura del corpo in maniera naturale e un portachiavi dettagliatissimo di Chibiusa, una penna-anello di Sailor Mercury, un portamine con dei coniglietti, delle gommine, dei post-it dei Little Twin Stars e un mini astuccio Disney Tsum Tsum.

My friend V-chan gave me a big birthday present: Lucia Cuffaro's "Cambio pelle in 7 passi" which explains how to take care of your body in a natural way, a very detailed keychain of Chibiusa, a Sailor Mercury pen-ring, a box of pencil leads with little bunnies, eraser, Little Twin Stars post-its and a Disney Tsum Tsum mini-pouch.

La mia amica Prociona è venuta a trovarmi dal Regno Unito e mi ha portato i buonissimi crackers integrali alla cipolla dolce Ryvita, una composta di melassa e sumac della Creative Cook e dei crumpets della Warburtons.

My friend, Prociona, came to visit me from the United Kingdom and brought me delicious sweet onion wholemeal crackers by Ryvita, a mixture of molasses and sumac by Creative Cook and crumpets from Warburtons.

martedì 19 giugno 2018

Mary e il fiore della strega/Mary and the Witch's Flower

"Mary e il fiore della strega" (メアリと魔女の花) è il primo film dello Studio Ponoc, uno studio di animazione giapponese fondato nel 2015 da vari ex animatori dello Studio Ghibli capeggiati da Hiromasa Yonebayashi e Yoshiaki Nishimura. Il film si basa sul romanzo del 1971 "La piccola scopa" della scrittrice britannica Mary Stewart.
La protagonista è Mary, una bambina di dieci anni che sta passando la fine delle vacanze estive dalla prozia Charlotte, in una campagna inglese moderna, ma non contemporanea (esiste la televisione, ma è antiquata, mentre non si vedono cellulari). Mary si annoia finché non trova uno strano fiore che le spalanca un mondo magico, complici una piccola scopa e un gatto nero. Ovviamente, però, non tutto andrà per il verso giusto.
L'influenza dello Studio Ghibli è fortissimo in questo film, sia per il tipo di storia raccontata, sia per il tipo di disegno. Non manca nemmeno il classico scontro fra tecnologia cattiva, in questo caso la magia metamorfica, e natura buona, in questo caso la magia dei fiori. Eppure qualche differenza si sente. Per prima cosa c'è una storia completa con un inizio, uno svolgimento abbastanza chiaro e una fine, mentre la maggior parte dei film Ghibli sono poco lineari (mi è venuta comunque voglia di leggere il libro). La trama fila bene (al di là di un deus ex machina in forma di roditore con il cappello da svizzero) ed è simpatica.
Anche nel disegno si sente qualche differenza (nota di merito per il character design della protagonista, mentre capelli e vestiti dell'amico Peter sono inguardabili).
In definitiva ho trovato "Mary e il fiore della strega" non memorabile come i massimi capolavori Ghibli, ma comunque molto molto carino.
Sono curiosa di vedere se con i prossimi film lo Studio Ponoc si distanzierà ulteriormente dallo Studio Ghibli e troverà una sua identità più definita. Seguirò senz'altro le prossime uscite con attenzione.

"Mary and the Witch's Flower" (メ ア リ と 魔女 の 花) is the first film by Studio Ponoc, a Japanese animation studio founded in 2015 by several former Studio Ghibli animators led by Hiromasa Yonebayashi and Yoshiaki Nishimura. The film is based on the 1971 novel "The Little Broom" by the British writer Mary Stewart.
The protagonist is Mary, a ten-year-old girl who is spending the end of the summer holidays by her great-aunt Charlotte, in a modern, but not contemporary, English countryside (there is a television, but it is old-fashioned, while there aren't mobile phones). Mary is bored until she finds a strange flower that opens up for her a magical world, with the help of a little broom and a black cat. Obviously, something goes wrong...
The influence of Studio Ghibli in this film is very strong, both for the type of story and for the drawings and animation style. There is also the classic clash between the evil technology, in this case the transformation spell, and the good nature, in this case the magic of the flower. Yet I felt some differences. First of all there is a complete story with a beginning, a fairly clear plot and an end, while most of the Ghibli films are not very linear (I still would like to read the book, though). The plot is nice and flows well (except for a deus ex machina in the form of a rodent with a Swiss hat).
Even in the drawing you feel some differences (I loved the character design of the protagonist, while the hair and clothes of her friend Peter are terrible).
Ultimately I found "Mary and the Witch's Flower" not as memorable as the greatest Ghibli masterpieces, but still very very  nice.
I'm curious to see if with the next films Studio Ponoc will take further distanc from Studio Ghibli and find a more defined identity. I will certainly carefully follow the next releases.

mercoledì 30 maggio 2018

L'isola dei cani/Isle of Dogs

"L'isola dei cani" (in originale "Isle of Dogs") è un film d'animazione in stop motion uscito nel 2018, scritto, diretto e co-prodotto da Wes Anderson. Il film ha ricevuto vari riconoscimenti.
È ambientato in Giappone in un vicino futuro in cui i cani sono stati colpiti da un'influenza che ha spinto Kobayashi, il sindaco di Megasaki, ad esiliarli su di un'isola al largo della costa su cui vengono scaricati i rifiuti della città. Ma Atari Kobayashi, orfano adottato dal sindaco, è deciso a riprendersi il suo cane Spots e ruba un piccolo aeroplano per raggiungere l'isola.
È un cartone animato molto strano, con scelte decisamente non mainstream come la decisione di fare parlare gli umani in giapponese e i cani in inglese, di avere personaggi esteticamente non molto piacevoli, di unire a momenti di animazione a dir poco perfetta, movimenti più "vintage", a scatti. La ricerca su usi e costumi giapponesi è accuratissima.
La storia si basa su di una finta leggenda giapponese, che fornisce una base di "favola". Si tratta però di una storia di samurai e infatti non mancano momenti di sangue, morte e violenza, anche psicologica. Uno stile molto diverso da quello più diffuso nell'animazione occidentale.
In definitiva è un prodotto tecnicamente stupendo, ma abbastanza bislacco da poter piacere moltissimo o per niente a seconda dei gusti.

"Isle of Dogs" is a stop motion animated film released in 2018, written, directed and co-produced by Wes Anderson. The film received various awards.
It is set in Japan in a near future in which a virus hit the dog population and Kobayashi, the mayor of Megasaki, exiles them on an island off the coast on which the city's waste is dumped. But Atari Kobayashi, an orphan adopted by the mayor, is determined to save his dog Spots and steals a small airplane to reach the island.
It's a very strange film, with decidedly non-mainstream choices such as the decision to make humans speak in Japanese and dogs in English, to have aesthetically not very pleasant characters, to combine moments of perfect animation, to "vintage" twitchy movements. The research into Japanese customs and traditions is very accurate.
The story is based on a fake Japanese legend, which provides a "fairy tale" basis. But it is a story of samurai and in fact there are moments of blood, death and violence, even psychological. A style very different from that of the mainstream Western animation.
Ultimately it is a technically awesom product, but strange enough that you can love or hate it depending on your taste.

mercoledì 2 maggio 2018

Mangasia

La Villa Reale di Monza fino al 3 giugno ospita Mangasia, una mostra dedicata alla storia del fumetto dell'Asia orientale, meridionale e sud-orientale. Il biglietto intero costa ben 14€ (che - più o meno - vale), ma io sono riuscita a vederla gratis con la mia carta Abbonamento Musei della Lombardia.




Il museo ospita più di 281 tavole originali, moltissime stampe e 200 volumi a fumetti di Giappone, Cina, Corea, Filippine, Indonesia...
Le tavole originali in particolare erano pazzesche, con tutte le pecette e le correzioni degli autori, ma è stato bello anche vedere il cambiamento di stile con il passare del tempo.
C'erano anche dei video interessantissimi della serie Manben che mostravano mangaka famosi al lavoro.

In aggiunta ai fumetti veri e propri, c'erano alcuni kaavad, i santuari portatili usati dai cantastorie del Rajasthan (con tanto di video di spiegazione), la scrivania di un mangaka, un robottone  che interagisce con i visitatori tramite il body tracking, il Mechasobi, creato da Shōji Kawamori, il creatore del cane robot AIBO della Sony.

C'erano anche delle statue di vario tipo (fra cui una gonfiabile gigantesca e una creata dal tape artist italiano Neon Sakura) e, creata appositamente per Villa Reale, una mostra di cosplay.
Oltre alla mostra vera e propria, Villa Reale organizza vari laboratori, a cui però io non ho partecipato.
Vi consiglio senz'altro di vedere questa mostra se ne avete la possibilità!

Con lo stesso biglietto sono potuta entrare ad una mostra sul design (era il periodo del Fuorisalone), che però non ho trovato poi così interessante.

In aggiunta alla mostra, è stato bello godersi un po' il parco, che è sempre stupendo. Se mi fossi organizzata meglio mi sarebbe piaciuto fare un pic nic prima di visitare la mostra.

mercoledì 11 aprile 2018

Stripes, jeans and sushi

Maglione/Sweater: swappato/swapped
Pantaloni/Trousersusati, mercato di via Valvassori Peroni, Milano/used, Valvassori Peroni Street open air market, Milan (5€)
Calze/Socks: H&M (6€ 3x2)
Scarpe/ShoesH&M, regalo/H&M, present (15€ on sale)

lunedì 9 aprile 2018

Tokyo Table

Ultimamente qui sul blog recensisco solo ristoranti, ma non ho mai tempo di scansire foto, scrivere post complicati, eccetera... mentre per mangiare il tempo lo trovo sempre!
Qualche tempo fa ho provato Tokyo Table, un ristorante in via Vigevano 10, in zona navigli, che appartiene, come la vicina Bottega del Ramen al gruppo giapponese Toridoll. Questo locale tenta di riprodurre il format giapponese delle izakya, bar dove si beve consumando otsumami, piccoli spuntini.
Mentre però in Giappone sono baretti abbastanza alla mano, Tokyo Table, ha un arredamento shabby chic molto alla moda e non è particolarmente economico. Si può mangiare con abbastanza poco, specialmente a pranzo, ma se si ha fame, o se si vuole provare una birra artigianale giapponese o un drink speciale, il prezzo sale. Si può arrivare facilmente ad una quarantina di euro.
Noi, essendo andati di sabato, speravamo nel menù pranzo promesso dal sito, che però, evidentemente, c'è solo in settimana.

Noi abbiamo provato i tomini in tempura (3,50€), i gamberi in tempura con maionese al wasabi (5,50€), entrambi molto buoni!

Abbiamo provato anche un maki futoppara, con salmone, avocado, finocchio, germogli daikon, maionese e olio di sesamo, niente male, ma nemmeno indimenticabile (12,50€).

La cotoletta di tonno (8€) è stata un po' una delusione per il sapore (comunque buono), ma soprattutto per la porzione minuscola.

Ho preso anche un mentai udon, udon con crema di uova di pesce marinato (14€). Il pesce e il tuorlo marinato erano ottimi, ma speravo che la crema avesse un sapore più intenso, più simile al mentaiko giapponese. In più la porzione era abbastanza piccola.
In definitiva ci sono piatti molto interessanti e difficili da trovare nei soliti ristoranti, ma non so se in definitiva valga del tutto la spesa. Bisognerebbe provarlo con il menù pranzo.
Per tutte le informazioni vi rimando al sito ufficiale: https://tokyotable.it

martedì 27 marzo 2018

Il mio shopping di Marzo/My March shopping

A Marzo sono stata quasi brava: ho comprato pochissimi vestiti che in gran parte mi servivano, cibo, materiale creativo, un paio di libri e un pelouche.
Da H&M ho trovato dei calzini bellissimi nel reparto uomo, con fantasia a cammelli rossi su fondo rosa, a sushi su fondo grigio e a uova all'occhio di bue su fondo blu. Ho chiesto alla commessa se c'erano anche per donna e mi ha fatto vedere delle calze a fiori. E' andata a finire che anche se ho il 37 ho comprato tre paia di calze da uomo con numeri dal 39 al 45. Visto che c'era il 3X2 ho speso 6€.

In March I was almost good: I bought very few clothes that I mostly needed, food, creative material, a couple of books and a pelouche.
At H&M I found some beautiful socks in the men's department, with a pattern of red camels on a pink background, a pattern of sushi on a gray background and a pattern of sunny side up on a blue background. I asked the shop assistant if there were socks like this for women and she showed me some flower stockings. In the end even if I have small feet I bought three pairs of men's socks. Since there was 3X2 I spent 6€.

Sono andata a comprare un paio di reggiseni da Tezenis perché i miei si stanno rompendo tutti. Non ho resistito al modello bralette in pizzo. Ne ho preso uno fuxia e uno color carne (che non si veda attraverso le magliette bianche). Ognuno è costato 9,90€. Poi ho scoperto che sull'etichetta era scritto "perfect as firs bra", il che la dice lunga sulla mia dotazione.

I went to buy a pair of bras at Tezenis because mine are nearly worn out. I couldn't resist the lace bralette. I got a fuxia and a flesh-colored one (to avoid the see through effect with white t-shirts). Each costed 9.90€. Then I discovered that on the label was written "perfect as firs bra", which says a lot about my equipment.

Ho fatto un giro alla sede vicino alla Stazione Centrale di Milano di Kathay, il negozio di alimentari asiatici. Oltre alle solite cose ho provato la versione salata della torta che prendo di solito, con erba cipollina e pancetta, che non mi ha convinto del tutto e funghi neri cinesi disidratati a 2,20€. Sembrano pochissimi, ma una volta reidratati diventano giganteschi. Al bar cinese sotto alla metropolitana di Gambara ho comprato un pacco di ravioli cinesi con carne di maiale, buonissimi, tantissimi e pagati solo 4€.

I went to the branch of the Asian grocery store Kathay near the Central Station of Milan. In addition to the usual things I tried the savory version of the cake that I usually buy, with chives and bacon, which didn't convince me completely and dehydrated Chinese black mushrooms for 2,20€. They seem very few, but once they are rehydrated they become gigantic. At the Chinese bar under the subway station of Gambara I bought a big pack of Chinese ravioli with pork that I only paid 4€, and were very good.

A fine mese ho fatto un lavoretto che mi ha fatto avere qualche soldino extra. E io lesta me ne sono spesi un po' su Amazon.
Per prima cosa mi sono comprata del materiale creativo, un brush pen di lusso della Pentel che mi è stato consigliato da vari amici del mio collettivo di fumetti, il Pentel XGFKP/FP10-A con due ricariche (11,63€). Ho comprato anche 7 fogli di shrink plastic bianca della Diam's (10,44€).

At the end of the month I did a job with wich I got some extra money. I swiftly spent some on Amazon.
First I bought some creative material, a luxury Pentel brush pen that was recommended to me by various friends of my comic collective, the Pentel XGFKP / FP10-A with two refills (11,63€). I also bought 7 sheets of Diam's white shrink plastic (10,44€).

Poi ho comprato due libri che erano sulla mia lista da un po': una guida per viaggiatori nel tempo per l'Inghilterra medievale, "The Time Traveller's Guide to Medieval England: A Handbook for Visitors to the Fourteenth Century" di Ian Mortimer (9,59€) e "Broken Homes", il quarto romanzo della serie Rivers of London di Ben Aaronovitch (5,47€).

Then I bought two books that were on my list from a while: "The Time Traveller's Guide to Medieval England: A Handbook for Visitors to the Fourteenth Century" by Ian Mortimer  (9,59€) and "Broken Homes", the fourth novel in the series Rivers of London by Ben Aaronovitch (5,47€).

Non sazia ho fatto una pazzia e ho ordinato dal rivenditore Kosbon un alpacasso (potenzialmente una copia cinese) verde menta con un cravattino di tulle pieno di pon pon a 9,99€.
Spero che mi arrivi tutto a posto e in buone condizioni!

Not satisfied I ordered from the dealer Kosbon a mint green alpacasso (potentially a Chinese copy) with a tulle bow tie full of pompoms for 9,99€.
I hope I'll get everything right and in good condition!

mercoledì 14 marzo 2018

Samurai gourmet

Fonte/Source


"Samurai Gourmet" (野武士のグルメ) è una serie Netflix giapponese del 2017 composta da 12 episodi di durata compresa fra i 16 e i 24 minuti.
Il protagonista è Takeshi Kasumi che a 60 anni va in pensione. Dopo una vita da impiegato, non sa come passare il tempo libero. Piano piano scopre i piccoli piaceri della sua nuova vita, soprattutto quelli del cibo, guidato dalla visione di un samurai senza padrone.
Ogni puntata è dedicata ad un piatto diverso.
L'ho trovato un telefilm interessante dal punto di vista culturale e non semplicemente rispetto al cibo. Quello che viene mostrato è un vero e proprio spaccato di vita quotidiana giapponese, anche se si tratta ovviamente di una visione molto parziale, limitata ad una classe privilegiata e ad una certa età.
Secondo mio marito il telefilm è totalmente privo di trama e quindi noiosissimo. Di fatto è una critica giustificata: in ogni puntata il protagonista si limita a mangiare un piatto di cui ha particolarmente voglia, lasciandosi andare dopo aver avuto la visione del samurai. Manca un vero conflitto, anche se c'è una piccola evoluzione del personaggio.
Però io ho trovato questa lentezza rilassante e il focus sulla bellezza delle piccole cose mi ha messo di buon umore, per cui mi è piaciuto molto (per quanto le due puntate con cibo "italiano" mi abbiano fatto piangere dall'orrore).

"Samurai Gourmet" (野 武士 の グ ル メ) is a 2017 Japanese Netflix series consisting of 12 episodes lasting between 16 and 24 minutes.
The protagonist is Takeshi Kasumi, who retires at the age of 60. After a life as an employee, he doesn't know how to spend his free time. He slowly discovers the small pleasures of his new life, especially those of food, guided by the vision of a samurai without a master.
Each episode is dedicated to a different dish.
I found this series interesting from a cultural point of view and not simply regarding food. What is shown is a true slice of everyday life in Japan, even if it is obviously a very partial vision, limited to a privileged class and a certain age.
According to my husband the show is totally plotless and therefore boring. In fact it's a justified criticism: in each episode the protagonist limits himself to eating a dish which he particularly wants, relaxing and truly enjoying it after having had the vision of the samurai. There is no real conflict, even if there is a small evolution of the character.
But I found this slowness relaxing and the focus on the beauty of small things put me in a good mood, so I loved it (although the two episodes with "Italian" food made me weep in horror).

lunedì 12 marzo 2018

Birthday trip to London: day 5


L'ultimo giorno del viaggio a Londra che mi sono regalata per il mio trentesimo compleanno siamo dovuti partire in tarda mattinata, quindi non abbiamo potuto fare molto.
Siamo andati al supermercato a fare scorta di cibo tipico.

The last day of the trip to London that I treated myself to for my thirtieth birthday we had to leave late in the morning, so we couldn't do much.
We went to the supermarket to stock up on typical food.

Durante l'intero viaggio abbiamo comprato: delle patatine Sensations a lime e chutney (buone), crackers Ryvita alla cipolla dolce (favolosi), crackers Jacob's ai semi (niente male), chai latte alla vaniglia in polvere, chai tea in bustine, tè Lapsang affumicato, pita, crumpets normali, crumpets butterscotch e crumpets a cheddar e pepe nero (si capisce che mi piacciono i crumpets?), formaggio Leichester (che pure mi piace un sacco) e biscotti allo zenzero ricoperti di cioccolato della Tesco (peggio di quel che speravo).
La mia amica Prociona mi ha anche regalato delle barrette alla frutta e cereali Nakd e del chai latte in polvere.

During the entire trip we bought: Sensations lime and chutney chips (good), Ryvita sweet onion crackers (fabulous), Jacob's seeds crackers (not bad), vanilla chai latte powder, chai teabags, Smoked Lapsang tea, pita, regular crumpets, butterscotch crumpets and crumpets with cheddar and black pepper (is it evident that I like crumpets?), Leichester cheese (which I like a lot) and Tesco ginger cookies covered with chocolate (worse than what I hoped).
My friend Prociona also gave me some Nakd cereal and fruit bars and chai latte powder.

Ho anche comprato un quaderno molto bello (sono un'accumulatrice seriale di quaderni, anche se li uso sempre meno) e un'agendina 2018 del sobrio color oro rosa.

I also bought a very nice notebook (I am a serial accumulator of notebooks, even if I use them less and less) and a 2018 book of a sober pink gold color.



Abbiamo preso l'autobus per l'aeroporto nella zona di Whitechapel, dove c'è un mercato di prodotti tipici del Bangladesh. Alle bancarelle però siamo riusciti a dare solo un'occhiata veloce.

We took the bus for airport from the Whitechapel area, where there is a market of typical Bangladesh products. But we only managed to take a quick look at the stalls.

 
Abbiamo pranzato in aeroporto da Itsu, una catena giapponese a prezzi contenuti. Visto che avevamo delle sterline da smaltire non ci siamo trattenuti e abbiamo preso due piatti a testa spendendo circa 41£. Non era malaccio, ma, sullo stesso genere preferisco Wasabi.
Però il dolce, un budino al cioccolato e latte di cocco di Coconut Collaborative, mi ha fatto impazzire. Voglio provare a rifarlo a casa!

We had lunch at the airport at Itsu, a Japanese chain with reasonable prices. Since we had pounds to dispose of we did not hold back and we took two dishes each spending around £41. It was not too bad, but on the same style I prefer Wasabi.
But the dessert, a chocolate pudding and coconut milk from Coconut Collaborative, was super awesome. I want to try to make it at home!

Per rendere meno deprimente il ritorno a casa, all'aereoporto abbiamo comprato la buonissima insalata con avocado e granchio di Pret A Manger da mangiare a cena.
E così sono partita per Londra che ancora ero nei miei 20 anni e sono tornata a Milano trentenne.

To make the return home less depressing, at the airport we bought our favourite avocado and crab salad from Pret A Manger to eat for dinner.
And so I left for London that I was still in my 20s and I returned to Milan in my 30s.

mercoledì 7 marzo 2018

Siciliano (Milano)

Siciliano è un ristorante, in Corso Garibaldi 26, a Milano. Per l'appunto è siciliano, ma fa anche piatti fusion, prevalentemente tartare e uramaki. Ci sono stata con la mia famiglia a festeggiare il compleanno di mia madre.
Il locale di per sé è abbastanza piccolo, decorato a tema con tocchi un po' pacchiani come le stampe fotografiche alle pareti, ma anche molto carini, come i pupi appesi al soffitto e le terraglie tipiche.
Come antipasto (non so se a pagamento perché non ho pagato io il conto, ma non credo) ci sono stati offerti un bicchiere di prosecco a testa e un piatto di sottilissimi fili di patata fritti.
Come primo ho preso la pasta fatta in casa con gamberi rossi e pistacchi di Bronte, assolutamente deliziosa. Ho assaggiato anche quella con pesce spada e melanzane che era pure buonissima.
Poi abbiamo preso dei piatti fusion. La tartare per i miei gusti era troppo condita, si sentiva troppo poco il sapore del pesce.
Gli uramaki con carne di suino nero dei Nebrodi erano molto buoni.
Gli uramaki Mazara del Vallo con Gambero Rosso di Mazara e passion fruit erano meravigliosi e in effetti sono uno dei piatti di punta del ristorante. Il gambero si scioglieva in bocca, era talmente buono che era quasi un peccato non mangiarlo da solo.
Forse ho comunque preferito la pasta agli uramaki, ma era tutto delizioso.
I prezzi non sono improponibili, ma sicuramente nemmeno bassi: solo il piatto di uramaki costa 16€. Sicuramente in parte è giustificato dagli ingredienti di ottima qualità, però anche il fatto di essere un ristorante trendy in zona Brera appesantisce lo scontrino. Ci tornerei? Sì, soprattutto se il conto lo pagasse qualcun'altro.
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