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mercoledì 7 marzo 2018

Siciliano (Milano)

Siciliano è un ristorante, in Corso Garibaldi 26, a Milano. Per l'appunto è siciliano, ma fa anche piatti fusion, prevalentemente tartare e uramaki. Ci sono stata con la mia famiglia a festeggiare il compleanno di mia madre.
Il locale di per sé è abbastanza piccolo, decorato a tema con tocchi un po' pacchiani come le stampe fotografiche alle pareti, ma anche molto carini, come i pupi appesi al soffitto e le terraglie tipiche.
Come antipasto (non so se a pagamento perché non ho pagato io il conto, ma non credo) ci sono stati offerti un bicchiere di prosecco a testa e un piatto di sottilissimi fili di patata fritti.
Come primo ho preso la pasta fatta in casa con gamberi rossi e pistacchi di Bronte, assolutamente deliziosa. Ho assaggiato anche quella con pesce spada e melanzane che era pure buonissima.
Poi abbiamo preso dei piatti fusion. La tartare per i miei gusti era troppo condita, si sentiva troppo poco il sapore del pesce.
Gli uramaki con carne di suino nero dei Nebrodi erano molto buoni.
Gli uramaki Mazara del Vallo con Gambero Rosso di Mazara e passion fruit erano meravigliosi e in effetti sono uno dei piatti di punta del ristorante. Il gambero si scioglieva in bocca, era talmente buono che era quasi un peccato non mangiarlo da solo.
Forse ho comunque preferito la pasta agli uramaki, ma era tutto delizioso.
I prezzi non sono improponibili, ma sicuramente nemmeno bassi: solo il piatto di uramaki costa 16€. Sicuramente in parte è giustificato dagli ingredienti di ottima qualità, però anche il fatto di essere un ristorante trendy in zona Brera appesantisce lo scontrino. Ci tornerei? Sì, soprattutto se il conto lo pagasse qualcun'altro.

lunedì 26 febbraio 2018

Anna (Ammaniti)

Anna è un romanzo del 2015 di Niccolò Ammaniti.
E' ambientato nel 2020 in una Sicilia postapocalittica, la cui popolazione adulta è stata sterminata da un'epidemia. Sull'isola sono rimasti solo bambini, ma nemmeno loro sono al sicuro, infatti il virus è latente in tutta la popolazione e una volta raggiunta la pubertà si scatena.
La protagonista è la tredicenne Anna, che è riuscita a sopravvivere quattro anni con il suo fratellino Astor grazie alle istruzioni che la madre le ha scritto in un quaderno prima di morire.
Ma nel nuovo mondo popolato da bambini le vecchie regole non bastano e Anna e Astor, per sopravvivere, dovranno scriverne di nuove, soprattutto quando una serie di avvenimenti imprevisti li costringe a lasciare la relativa sicurezza della loro casa e intraprendere un viaggio disperato.
Di Ammaniti avevo letto solo il bellissimo "Io non ho paura", del 2001. Come quello, anche "Anna" è un libro davvero ben scritto, che vede protagonisti dei bambini, crudo nell'esposizione e che lascia l'amaro in bocca.
In questo libro, non solo il mondo è pericoloso e difficile, ma diventare grandi uccide. E' un racconto di formazione in cui l'unica conclusione possibile sarebbe la morte... se non fosse per un barlume di speranza che non si riesce a spegnere.
Lo scenario postapocalittico è estremamente credibile, reso in una maniera realistica che lo sguardo dei bambini riesce comunque a trasfigurare con un tocco fiabesco. I personaggi sono bambini veri, non eroi delle favole e, senza i vincoli posti dagli adulti, agiscono in maniera spesso disturbante.
La trama non è originalissima, se non per l'ambientazione, ma lo svolgimento è magistrale.
"Anna" è un pugno nello stomaco che consiglio di prendersi.

"Anna" is a 2015 novel by the italian writer Niccolò Ammaniti.
It's set in 2020 in a post-apocalyptic Sicily, whose adult population was exterminated by an epidemic. On the island there are only children left, but even them are not safe: in fact the virus is latent in the entire population and unleashes when they reach puberty.
The protagonist is the 13 year old Anna, who managed to survive four years with her little brother Astor thanks to the instructions that her mother wrote in a notebook before dying.
But in the new world populated by children the old rules are not enough and Anna and Astor, to survive, have to write new ones, especially when a series of unforeseen events forces them to leave the relative safety of their home and embark on a desperate journey.
By Ammaniti I had read only the beautiful "I'm Not Scared", released in 2001. Like that,"Anna" is a really well written book which sees children as protagonists, that is brutal in the narration and leaves a bitter aftertaste.
In this book, not only the world is dangerous and difficult, but to become adult kills. It's a coming of age story in which the only possible conclusion would be death... if it weren't for a glimmer of hope that can't be extinguished.
The post-apocalyptic scenario is extremely credible, written in a realistic way that the gaze of children is able to transfigure with a fairytale touch. The characters are real children, not fairy tale heroes and, without the constraints of adults, they often act in disturbing ways.
The plot is not very original, if not for the setting, but the development is masterful.
"Anna" is a punch in the stomach that I recommend to take.

mercoledì 6 dicembre 2017

Artigiano in Fiera di Milano 2017/Milan's 2017 craftmanship fair

Come ogni anno, anche questa volta sono andata all'Artigiano in Fiera, la fiera dedicata all'artigianato di tutto il mondo che si tiene ogni anno a Milano dal primo al secondo weekend di dicembre.

Like every year, I went to Artigiano in Fiera, the fair dedicated to craftmanship from around the world, held every year in Milan from the first to the second weekend of December.


Dopo tanti anni, l'impressione è di vedere un po' sempre le stesse cose, ma sono talmente tante e talmente belle che si trova sempre qualcosa di cui meravigliarsi, come il lego di cartone e le caffettiere di legno, o i bellissimi ombrelli dalle impugnature bizzarre.

After so many years, the impression is to see every time the same things, but they are so many and so beautiful that there is always something to wonder about, such as cardboard lego and wooden coffee pots, or beautiful umbrellas with bizarre handles.

Come sempre, una delle attrazioni della Fiera è il cibo, sia gli assaggini agli stand, sia i piatti stranieri difficili da trovare altrimenti. Ho preso come sempre la buonissima croque baguette francese (con chevre e salame piccante) e quest'anno ho provato anche le patatas bravas spagnole, purtroppo non all'altezza di quelle mangiate in Spagna (ma al Lidl ho trovato la salsa per farle a casa...).

As always, one of the attractions of the Fair is the food, both the tastes at the stands, and the foreign dishes difficult to find otherwise. As always I took the delicious French croque baguette (with chevre and spicy salami) and this year I also tried the Spanish patatas bravas, unfortunately not up to those eaten in Spain (but at Lidl I found the sauce to make them at home...).

Abbiamo comprato tantissimi regali di Natale, soprattutto mangerecci, ma anche tanto cibo per noi: i soliti pane carasau, culurgiones e bottarga sardi, il pesto di pistacchi siciliano e la nduja calabrese, ma anche del sidro di mele con sambuco e menta buonissimo, dell'origano siciliano, dei canederli fatti a mano sul momento a speck e formaggio (questi presi nella sezione Europa) e dei buonissimi dolci al cocco.

We bought many Christmas gifts, especially food, but also a lot of food for us: the usual Sardinian pane carasau, culurgiones and bottarga, Sicilian pistachio pesto and Calabrian nduja, but also very good apple cider with elderberry and mint, Sicilian oregano, Knödel handmade on the spot with speck and cheese (those bought in the Europe section) and delicious coconut sweets.

Quest'anno, in vista della fiera, abbiamo ospitato degli amici di Roma che ci hanno portato la vera porchetta di Ariccia (sublime!!! Non mangerò mai più porchetta al nord) e le coppiette, strisce di carne secca speziata, sempre prese ad Ariccia. Insomma, una mangiata dietro l'altra.

This year, for the fair, we hosted some friends from Rome who brought us the real porchetta of Ariccia (Delicious!!! I will never eat it again in the north) and coppiette, strips of spicy dry meat, from Ariccia too. In short, we ate all the weekend long.
Anche quest'anno non ho resistito al fascino degli stand indiani, dove stavolta non mi sono limitata ai cestoni "tutto a 1€". Ho comprato una vistosissima decorazione per capelli blu elettrico, tutta lustrini e pietrone e una collana tubolare tutta a perline d'oro, ognuna ad 1€, ma ho comprato anche 8€ di nappine blu elettrico e arancioni per farmi gli ennesimi orecchini di questo tipo e degli orecchini dorati con un'attaccatura particolare a 5€.

This year as well I couldn't resist the charm of the Indian stands, where this time I did not limit myself to the "all for 1€" baskets. I bought a statement electric blue hair decoration, all sequins and big stones and a tubular necklace with golden beads, each one for 1€, but I also bought 8€ of electric blue and orange tassels to make other earrings of this type and golden earrings with a particular hook for 5€.

Visto che da circa un mese ho un torcicollo che va e viene, la mia Pelosa Metà, come regalo di Natale anticipato mi ha comprato a 20€ un cuscino in memory foam fatto di aloe che in effetti è davvero molto molto comodo. Spero funzioni.

Since from about a month I have a stiff neck that comes and goes, my Hairy Half, as an early Christmas gift bought me for 20€ a memory foam pillow made with aloe which is actually very very comfortable. I hope it works.

giovedì 1 dicembre 2016

Calendimangio 2017

Questa domenica 4 Dicembre, al Bar Lucio in via Boncompagni 36 a Milano si terrà la presentazione del Calendimangio 2017, il calendario creato da Cargo, il collettivo di fumettisti di cui faccio parte.
L'evento comincerà alle 13 con il pranzo e proseguirà lungo il pomeriggio (in caso arriviate tardi vi consiglio la deliziosa cioccolata calda preparata da Lucio). Saranno in mostra le 12 tavole che illustrano il calendario 2017. Quest'anno le singole illustrazioni andranno a formare una storia ambientata a Mistretta, città natia del proprietario, con tanto di vegetali alieni mutanti assassini!
In più in ogni mese c'è una ricetta di uno dei buonissimi piatti della cucina siciliana del locale (scrutta in dialetto, con traduzione a fronte), quindi oltre che un calendario è un ricettario.
Io ho realizzato il mese di giugno, che potete vedere in anteprima qui sopra.
Siete tutti invitati!


lunedì 14 novembre 2016

In guerra per amore

http://mr.comingsoon.it/imgdb/locandine/big/52649.jpg
"In guerra per amore" è un film italiano del 2016 diretto, sceneggiato e interpretato da Pif, nome d'arte di Pierfrancesco Diliberto. Si tratta del secondo film dell'autore dopo l'esordio nel 2013 con "La mafia uccide solo d'estate".
Si tratta di una commedia con sfumature tragiche, ambientata fra U.S.A. e Sicilia durante la seconda guerra mondiale.
1943. Arturo Giammaresi è uno spiantato cameriere italoamericano che ama riamato Flora, la nipote del suo datore di lavoro. Flora però è promessa a Carmelo, figlio di un boss mafioso. Per aggirare le proteste dello zio e del boss, Flora manda Arturo a chiedere la sua mano a suo padre, in Sicilia (che sarà mai, c'è solo in corso la seconda guerra mondiale!).
Alla storia di Arturo si intrecciano anche quelle di una coppia formata da un cieco e uno zoppo, di un coraggioso tenente italoamericano, di una famigliola siciliana composta da un nonno fascista, suo nipote e sua nuora, e di un asino volante, sullo sfondo delle vicende della guerra.
Dietro alla facciata della commedia romantica, il vero tema del film è quello delle responsabilità statunitensi e di Democrazia Cristiana rispetto al riaffermarsi del potere mafioso durante e dopo il conflitto.
Negli anni ho perso fiducia verso il cinema italiano del mio tempo, mal recitato e con trame spesso banali, quindi mi sono avvicinata a questo film con un po' di timore. E invece ho trovato una storia divertente e a tratti commovente, mai scontata e con un messaggio estremamente valido.
Perfino l'uso del dialetto, usato spesso per nascondere una cattiva dizione, è funzionale alla trama.
Questo film mi è piaciuto tantissimo e lo consiglio senz'altro. A questo punto urge il recupero di "La mafia uccide solo d'estate".

"In guerra per amore" (To war for the sake of love) it is a 2016 italian film directed, written and starring Pif, stage name of Pierfrancesco Diliberto. This is the second film after the author's debut of 2013 with "La mafia uccide solo d'estate" (The Mafia Kills Only in Summer).
It is a comedy with tragic tones, set between the U.S.A. and Sicily during the Second World War.
1943. Arturo Giammaresi is a penniless Italian-American waiter who loves Flora, the niece of his employer, and is loved by her in return. But Flora is promised to Carmelo, the son of a mafia boss. To bypass her uncle and the boss's demands, Flora sends Arturo to ask her hand to her father, in Sicily (what's the problem, there is only second world war going on!).
Arturo story interwines with those of a couple formed by a blind and a lame man, a brave Italian-American Lieutenant, a Sicilian family consisting of a fascist grandfather, his grandson and his daughter in law, and a flying donkey, on the backdrop of the events of the war.
Behind the romantic comedy facade, the real theme of the film is that of US responsibility in reasserting the mafia during and after the conflict.
Over the years I had lost confidence in the Italian cinema of my time, badly acted and with often trivial plots, so I approached this movie with a bit of fear. But I found a funny and at times moving story, never predictable and with a very important message.
Even the use of dialect, often used in modern italian films to hide a bad diction, is functional to the plot.
I loved this film and I definitely recommend it. At this point I also want to watch "The Mafia Kills Only in Summer".

martedì 24 marzo 2015

Alla lettera e Oinos: due ristoranti a Torino

A Torino, grazie all'esperienza "indigena" dell'amico che ci ospitava, abbiamo mangiato in due ristoranti notevoli che mi sento di segnalarvi.
Il primo è Alla Lettera, un ristorante pizzeria tutto arredato a tema tipografico, un'idea decisamente carina.

Fortunatamente il cibo era all'altezza dell'arredamento! Abbiamo mangiato delle pizze davvero molto molto buone. Io ho diviso con la mia amica Siobahn una pizza gorgonzola e pere e una focaccia burrata, pomodorini, olive e basilico, in più ho assaggiato la pizza alla burrata del mio ragazzo ed era tutto notevole.

Qui potete vedere un paio di pagine del menù (cliccate per ingrandire). Grafica carina a parte, mi sembra che i prezzi fossero allineati con quelli standard delle pizzerie.

L'altro ristorante in cui i nostri amici ci hanno portato è l'Oinos, un fusion siciliano e giapponese. A pelle sembra un abbinamento strano, invece è meraviglioso.
Io e la Pelosa Metà ci siamo divisi un piatto fantastico di spaghettoni alla chitarra con pesto alla trapanese e ombrina. Non solo ce l'hanno servito con tre diversi tipi di pane (non molto, come vedete, ma ottimo), ma hanno dei piatti speciali per chi si divide le porzioni.
Il mio ragazzo ha voluto provare anche la birra artigianale giapponese, che onestamente non mi è parsa niente di che.

Ma ovviamente il punto forte della cena è stato il sushiliano: sushi con un tocco siciliano, che poteva essere la provenienza, come per il divino gambero rosso, o un'aggiunta come un trito di olive e pomodori secchi o pesto trapanese o arancia.
Il tutto andava gustato immerso nella soia in cui si doveva versare anche qualche goccia di un olio extravergine d'oliva sublime. Sembra strano, ma è una combinazione favolosa.
L'unica perplessità l'ho avuta sulla cottura del riso: non so se facesse parte del lato fusion, ma rispetto a quello che ho mangiato in ristoranti giapponesi anche di livello mi è parso un po' al dente.

I miei amici hanno voluto concludere con un piatto di degustazione di dolci tipici siciliani, che i proprietari del ristorante si fanno preparare da una pasticceria siciliana. Li ho assaggiati e mi sono parsi molto buoni e ben fatti. Per accompagnarli ci hanno offerto dello zibibbo.

Anche in questo caso ho fotografato il menù per mostrarvelo. Come potete notare, il punto dolente dell'Oinos, per persone con scarse disponibilità come la sottoscritta, è il prezzo. Mi è parso che 20€, con il coperto e bevendo acqua, fosse il minimo spendibile senza nemmeno saziarsi.
Secondo me però il livello di qualità degli ingredienti giustifica almeno in parte il prezzo (ulteriormente gonfiato dall'atmosfera chic del locale).

martedì 9 dicembre 2014

Artigiano in Fiera 2014: lo shopping/Artisan fair of Milan 2014: my shopping

Cominciamo dallo shopping meno materiale, ovvero da quello che mi sono mangiata strada facendo!
Quest'anno ci ho dato dentro e nelle mie due visite mi sono tolta tutti i possibili sfizi mangerecci.
Nel reparto Sardegna ho mangiato dei fantastici culorgiones freschi al pastificio artigianale Antichi Mulini, stavolta fritti, tanto per stare leggeri. Ho ripreso l'ottimo succo di mela altoatesino della Bühlerhof testato l'anno scorso. Poi, ovviamente, in Francia la mia adorata croque baguette, sia nella versione allo chevre sia in quella alla pancetta. Non poteva mancare uno shottino di vodka seguito da una tartina alle uova di salmone in Russia. Né il sorbetto al cocco che l'anno scorso non sono riuscita a provare. Eppoi la Pelosa Metà voleva i churros di cui si è innamorato in Spagna e io gliene ho rubato qualcuno.
E questo è l'elenco privo dei vari assaggini.

Let's start by shopping less material, or from what I ate on the go!
This year I ate a lot and in my two visits I satisfied all my edible whims.
In the Sardinia department I ate some fantastic culorgiones (fresh pasta with a filling of potatoes, pecorino cheese and mint) at the fresh pasta factory stand Antichi Mulini, this time fried, just to stay light. I drank the excellent South Tyrolean apple juice by Bühlerhof tested last year. Then, of course, in France I ate my beloved croque baguette, both in the chevre and in the bacon version. I could not miss a shot of vodka followed by a salmon roe sandwich in Russia. Neither the coconut sherbet that I could not try last year. And then the Hairy Half wanted churros with which he fell in love in Spain and I stole some.
And this is the list without the various free tastes.

Oltre ai regali di Natale ho fatto acquisti anche per me. In realtà mi aspettavo di impazzire e comprare migliaia di stupidate come gli anni scorsi, invece mi sono limitata a cibo, un vestito e una collana.
Ho comprato un abitino scozzese cucito come un caftano (ho dovuto cucire i lati fino in fondo perché aveva spacchi fino a metà coscia) a 5€ e una collanina in finta ambra pacchianissima con ciondoli a forma di lune e monete cinesi a 1€, entrambi nel reparto India.

In addition to the Christmas gifts I purchased something for me. Actually I was expecting to go crazy and buy thousands of stupid things as in previous years, instead I simply bought food, a dress and a necklace.
I bought a plaid dress stitched like a caftan (I had to sew the sides to the bottom because they were split up to mid-thigh) for 5€ and a tacky faux amber necklace with moons and Chinese coins shaped pendants to 1 €, both in the India department.


Invece io e la Pelosa Metà di cibo ne abbiamo comprato davvero tanto. Nella sezione Sardegna abbiamo preso un panetto di bottarga da 10€ e tre confezioni di culurgiones a 10€.
In Spagna abbiamo preso 5 salami a 15€ trattenendoci, perché eravamo tentati dall'offerta 7 a 20€ (ma tanto quella l'ho sfruttata per i miei genitori, che, dovendo ospitare il cenone di famiglia quest'anno, non avranno problemi a farli fuori).
E poi ho preso del rum al miele, di cui mi sono innamorata al concerto degli Overness, a 7€. E il pesto di pistacchi di Bronte a 8€. E' tantino, ma come l'anno scorso ho fatto molta fatica a trovare uno stand che ne vendesse una versione senza aromi e con olio d'oliva.
Invece non ho trovato le mie amate creme di gorgonzola aromatizzate, ma sono decisa a rimediare fabbricandone la mia versione!

Instead I and the Hairy Half bought a lot of food. In the Sardinia department we took a 10€ stick of bottarga and three packs of culurgiones for 10€.
In Spain we took 5 salami for 15€, but we were tempted by the 7 for 20€ offer (that I used for my parents, who will have to host the Chrismas family dinner this year, and so will have no problem to get rid of them).
And then I bought honey rum, with which I fell in love at the Overness concert, for 7€. And pistachio pesto for 8€. Not cheap, but like last year I really struggled to find a stand that sold a version without aromas and with olive oil.
Instead I've not found my loved flavored gorgonzola cream, but I'm determined to remedy making my version!
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