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Crostatine di grano saraceno con crema alla nocciola e fava tonka

Queste sono tortine abbastanza grandi, una monoporzione generosa perfetta per un'abbondante colazione, sono nutrienti e golose, l'ideale per chi ama il sapore unico del grano saraceno integrale (coi ritagli potete fare ottimi biscottini)


Cosa serve per 4 crostatine da 12D:
100 g. farina 00
200 g. farina di grano saraceno integrale
100 g. zucchero semolato
1 uovo
buccia grattugiata di mezza arancia bio
1 pizzico sale
1 pizzico fava tonka grattugiata
1/2 cucchiaino scarso di lievito per dolci
crema spalmabile alla nocciola q.b.
granella di pistacchio q.b.
zucchero a velo q.b.

Montare il burro morbido (tenuto a temperatura ambiente almeno un'ora) con lo zucchero e la scorza dell'arancia, unire l'uovo aggiungere il pizzico di sale e quello della fava tonka grattugiata, amalgamare bene ed aggiungere in una volta sola le farine precedentemente setacciate.
Lavorare l'impasto il meno possibile, se si usa la planetaria utilizzare la foglia, oppure il robot da cucina col cutter, se si fa a mano, dopo aver montato burro, zucchero e uovo, assemblare il resto con la punta delle dita velocemente. Formare un panetto, avvolgerlo con pellicola alimentare e porre in frigorifero due o tre ore.

Con farina 00 infarinare leggermente piano da lavoro e mattarello molto spesso, prendere la frolla dal frigo, liberarla dalla pellicola e dare dei colpetti con il mattarello per appiattirla prima di stenderla in una sfoglia di circa 1/2 cm. (si può anche stenderla tra due fogli di carta da forno). Rimetterla in frigo una decina di minuti e di seguito coppare con tagliapasta/taglia biscotti che sia più grande in modo che anche i bordi degli stampini vengano rivestiti.
Farcire con la crema di nocciola e la granella di pistacchi.




Cuocere in forno preriscaldato a 170° statico per 20 minuti circa, sfornare, spolverizzare in modo molto leggero con zucchero e velo, lasciare raffreddare completamente e servire.



Crostatine al cacao con fichi freschi

La prossima settimana il blog si prende un pausa, ma vi lascio in dolcezza :-) Queste sono crostatine davvero deliziose, veloci e facili da fare, se vi piace il connubio cacao e fichi provatele! 

Buon week-end e buon Ferragosto.



Cosa serve per 6 piccole crostatine:
400 g. pasta frolla al cacao*
6 piccoli fichi freschi neri
confettura albicocca senza zucchero q.b.

Preparare la pasta frolla seguendo questa ricetta* clicca qui 


Dopo averla fatta riposare il frigo, preriscaldare il forno statico a 170°, imburrare ed infarinare gli stampini per crostatine (oppure usare quelli in silicone o in carta da forno, in questi ultimi due casi non occorre) stendere la pasta a 1/2 cm. di spessore sulla spianatoia infarinata, ricavare 6 dischi di circa 1 cm. più grandi del diametro degli stampini per rivestire bene anche i bordi (aiutarsi con un coppapasta, una scodella o semplicemente appoggiare lo stampino sulla pasta frolla stesa e ritagliarla manualmente), ricoprire la base con la confettura, adagiare per ognuna un piccolo fico fresco e sodo spellato e tagliato a fette.


Con i ritagli ricavare piccoli biscottini o decorazioni a piacere, io ho creato dei cuoricini. Infornare e cuocere per circa 30 minuti, lasciare raffreddare e poi togliere le crostatine dagli stampi e degustare. Si conservano molto bene 2-3 giorni. 



Crostatine di albicocche e amaretti (frolla Knam)

Oggi è l'ultima uscita prima della pausa estiva per la rubrica "il granaio baking-time" a fine giugno ci fermiamo sempre e mi dispiace ogni anno, ma occorre ricaricare le pile (e soprattutto spegnere il forno) per poi ritornare a settembre belle cariche con la voglia d'impastare, quindi dopo tanti lievitati, chiudo la rubrica in dolcezza per darvi appuntamento con i miei panificati e quelli delle mie care colleghe dopo le vacanze estive. 

Per queste crostate ho fatto la ricetta infallibile della pasta frolla con lievito di Knam, rimane morbida, perfetta per sostenere un certo peso del ripieno come in questo caso, la farcia è farina del mio sacco,  ho usato la mia confettura di albicocche e amaretti, un liquore mandorlato fatto anch'esso in casa e succulente albicocche fresche. Il liquore utilizzatelo tranquillamente anche se i vostri ospiti sono astemi o bambini, si sentirà l'aroma ma l'alcool evaporerà, in alternativa a quello che ho utilizzato io potete usare il liquore all'amaretto o un passito leggero, in ogni caso uno che sia dolce e leggero. La crostata grande è partita verso un party di compleanno, sono molto contenta perchè ho avuto riscontri di gradimento, le altre due piccole (che poi tanto piccole non sono, questi stampi monodosi sono grandini, una basta per due persone) ce le siamo pappate noi.

Consigli 1) naturalmente potete utilizzare una confettura classica di albicocche, se non avete voglia/tempo di fare la mia, semplicemente amalgamando all'interno alcuni amaretti sbriciolati, non credo che le torte risentiranno della differenza :-)  2) per le albicocche fresche: bisogna calcolare di coprire abbondantemente (si consumano un po' spadellandole) tutta la superficie delle crostate con i frutti spaccati a metà, quindi dopo aver steso la frolla negli stampi, lavare, asciugare ed aprirle in due poi posizionarle sul fondo della crostata. In tal modo si capisce quante caramellarne. Fatto ciò, rimettere gli stampi in frigo e proseguire con la ricetta.


Con queste dosi ho ottenuto una crostata grande 26D e due costatine da 12D

Cosa serve per la pasta frolla: (dose per 900 g. ne ho avanzata 180 g. che si può congelare oppure fare altre crostatine aumentando la dose di confettura e albicocche)
250 g. burro
250 g. zucchero semolato
100 g. uova intere (2 uova)
4 g. sale
1 stecca vaniglia (i semi)
10 g. lievito in polvere per dolci
480 g. farina 00

Cosa serve per il ripieno:
360 g. confettura albicocche e amaretti home made
albicocche q.b.* leggere la premessa
mandorle a lamelle q.b.
una noce generosa burro
2 cucchiai zucchero di canna scuro
1 bicchierino liquore mandorlato

Per prima cosa fare la pasta frolla: in una planetaria o robot da cucina o a mano, impastare il burro tenuto fuori dal frigo un paio d'ore prima con lo zucchero e i semi della vaniglia, aggiungere velocemente le uova e poi la farina precedentemente mescolata al lievito e al sale. Unire velocemente, formare un panetto, avvolgerlo con pellicola alimentare e mettere in frigo almeno per un'ora (si può fare anche il giorno prima).
Preriscaldare il forno a 175° statico o 165° ventilato. Stendere la pasta frolla sul piano di lavoro infarinato e rivestire gli stampi compresi i bordi (se gli stampi non sono antiaderenti occorre imburrare ed infarinare ad esempio come ho fatto per lo stampo usa e getta dello stampo grande che ho usato io, ho poi modellato il bordo pizzicandolo" con le dita per dare un senso estetico).
In una larga padella antiaderente sciogliere una noce generosa di burro con lo zucchero di canna e aggiungere le albicocche tagliate a metà e naturalmente senza nocciolo, farle avvolgere dallo zucchero sciolto girandole delicatamente per due o tre minuti, poi unire il liquore, farlo evaporare e proseguire ancora per una manciata di istanti, fino a quando il liquido viene quasi del tutto assorbito e le albicocche risultano caramellate e tenere (ma NON troppo altrimenti si disfano). Spegnere e lasciare raffreddare un po'.

Intanto prendere gli stampi con all'interno la frolla stesa dal frigo, con i rebbi di una forchetta bucherellare il fondo, distribuire in modo uniforme la confettura con gli amaretti sul fondo, distribuire poi sopra (sempre in modo uniforme) le albicocche e terminare con le mandorle a lamelle. 

Cuocere per 35- 40 minuti circa lo stampo grande e 25-30 minuti quelle monoporzione, (se gli stampi sono più piccoli ridurre ancora a 20-25 minuti), ma controllare ogni forno è diverso, la frolla deve risultare dorata e cotta ma non biscottata. Lasciare raffreddare completamente, togliere dallo stampo e degustare. Si conserva a temperatura ambiente ma fresco per un paio di giorni coperta a campana con una ciotola in vetro.

                                   

Il nostro paniere completo ha sfornato:

Sabrina: Pancarrè
                                       

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