Io ne ho preparati per 20 persone, cioè ben 504 agnolotti, ovvero 42 dozzine/ 150 g. a persona, una gran faticaccia, ma vi do le proporzioni per 10 porzioni che se volete, eventualmente, potete ancora dimezzare, ma non ve lo consiglio (Per Natale, Pasqua, compleanni domeniche in famiglia o eventi speciali il nostro agnolotto è il re della tavola). Se si congelano, disporli separatamente su un vassoio, quando sono surgelati si possono mettere in un sacchetto, etichettare e metterli nel freezer.
In ogni caso se volete dimezzate e avrete 5 porzioni standard (6 piccole)
La pasta tradizionale dell'agnolotto è piuttosto bianca, contiene poco uovo, io ho fatto una via di mezzo, considerate che è piuttosto tenace e asciutta, resa elastica da un goccio d'olio d'oliva, da subito non è appiccicosa e sarà poi di facile gestione, diversamente lavorala a mano e stenderla senza rulli sarà abbastanza arduo, quindi o fate la classica pasta all'uovo con rapporto ogni 100 g. farina + 1 uovo e mattarello oppure planetaria con la foglia (o anche un robot da cucina provvisto di cutter per assemblare il più), macchina nonna papera e olio di gomito.
Il condimento tradizionale, che poi è quello della dispensa ufficiale dell'agnolotto tradizionale piemontese è:
1) sugo dell'arrosto utilizzato per il ripieno
2) burro (preferibilmente di malga) e salvia
3) ragù di carne di vitello o bovino adulto
Per 10 porzioni: Kg. 1,600 di prodotto finito
Cosa serve per la pasta:
550 g. farina 00
50 g. semola rimacinata di grano duro
4 uova medie
70-80 g. acqua
un goccino olio evo
Cosa serve per il ripieno:
150 g. capocollo di maiale (cercarlo il mano grasso possibile)
100 g. lonza magra maiale
50 g. salame cotto piemontese in unica fetta
70 g. prosciutto cotto magro di coscia in unica fetta (anche un fondino va bene)
220 g. spezzatino vitello (NON manzo/bovino adulto perchè più grasso e occorrono tempi diversi di cottura)
20 g. parmigiano o grana padano grattugiato
200 g. spinaci crudi puliti
1 uovo medio
sale e pepe q.b.
1/4 bicchiere scarso vino bianco secco
150/170 g. brodo vegetale leggero
olio evo q.b.
carota, sedano, aglio, sedano q.b.
un rametto rosmarino, un ciuffo salvia, una foglia di alloro e un pizzico maggiorana
una noce burro
una presa noce moscata
una presa saporita (o, se non disponibile, tutta noce moscata)
besciamella fatta con: 100 ml. latte, 10 g. burro, 10 g. farina e pizzico sale
Per condire:
il sugo della carne usata per la farcia
brodo di carne q.b.
poca maizena
Opzionale: un goccio di crema di latte o noce di burro
parmigiano grattugiato a parte q.b.
Occuparsi ora di preparare la besciamella: in un pentolino sciogliere il burro con il sale (noce moscata no, c'è già nell'impasto), quando è sciolto e lontano dal fuoco unire la farina, mescolare con una frusta, rimettere sul fuoco basso pochi istanti ed unire poco alla volta il latte, sempre mescolando fare addensare e cuocere qualche minuto, unire la besciamella alla ciotola con gli altri ingredienti, iniziare ad amalgamare il tutto con una forchetta o e poi con una mano (io ho indossato un guanto in lattice adatto al contatto con gli alimenti), impastare il tutto in modo che risulti il più omogeneo possibile, coprire dunque con pellicola e riporre in frigo fino al giorno successivo.
Per preparare la pasta: mettere nella ciotola della planetaria usando la foglia (o robot da cucina provvisto di cutter) gli ingredienti elencati, azionare quel tanto che basta per amalgamare e poi riversare l'impasto sul piano da lavoro e impastare energicamente ancora qualche minuto, formare una palle e coprire l'impasto a campana (girare una ciotola sopra) lasciare riposare 20-30 minuti. Intanto tirare fuori la farcia dal frigo.
Stendere la pasta poca alla volta (due sfoglie in due sfoglie per fare in modo che non si secchi e tenerla sempre coperta, impastare i ritagli) e progressivamente nella sfogliatrice fino ad arrivare al penultimo foro (8 per la sfogliatrice della planetaria / 5 per la nonna papera), ora: si può usare lo stampo oppure tagliarli a mano, è uguale ma la forma dev'essere quadrata e misurare cm. 3x3
quindi distribuire sullo stampo o piano da lavoro abbondante semola rimacinata, e con le mani distribuire a distanza regolare poco impasto (che si presenterà umido ma compatto, non appiccicoso), spennellare con poca acqua fredda i bordi della sfoglia (per farla aderire meglio) appoggiare una seconda sfoglia sopra, con la mano a "taglio" segnare gli spazi tra un agnolotto e l'altro perchè fuoriesca l'aria, poi: se si è usato lo stampo passare sopra il mattarello facendo una leggera pressione, capovolgerlo e dare un paio di bottarelle per segnare meglio gli agnolotti, alzare lo stampo con delicatezza. Se si sono fatti a mano, schiacciare bene in prossimità della divisione degli agnolotti, Poi con una rotella dentellata ritagliarli in modo preciso e regolare. Con i polpastrelli controllare le chiusure e schiacciare un po' per sigillarli bene (fatti a mano non è la stessa cosa che fatti a macchina dei pastifici naturalmente). Man mano che si fanno, metterli ad asciugare su una retina essiccatrice per pasta apposita o infarinati con semola rimacinata e disposti in un unico strato su vassoi ricoperti con carta da forno.
Proseguire fino a terminare gli ingredienti. Con queste quantità io ho ottenuto la perfetta proporzione pasta e farcia.
Gli agnolotti freschi fatti in casa devono cuocere pochissimo (il ripieno, uovo a parte, è tutto cotto e la pasta è fresca), occorre inserirli nella pentola con acqua salata quando inizia il bollore (non bolle grosse), poi quando vengono a galla 3-4 minuti (non di più) di cottura (se si cuociono surgelati non farli scongelare) e scolarli con una schiumarola, non riversarli nello scolapasta, si rovinerebbero e si possono aprire. Se si gradisce condirli con il sugo d'arrosto procedere come segue:
prepare del brodo di carne leggero (NON di dado che rovinerebbe tutto il piatto), quanto basta (dipende da quanti agnolotti dovete condire, in ogni caso potete congelarlo), se volete condire tutta questa dose calcolatene due tazze abbondanti e quando è ancora caldo filtratelo attraverso un colino, aggiungetelo al fondo di cottura della carne arrosto usata per la farcia avendo cura di tenerne da parte un bicchiere. Quando il brodo del bicchiere è freddo unire uno cucchiaio abbondante di maizena, mescolare vigorosamente per eliminare i grumi, versare questo composto in una casseruolina con il resto del brodo mescolato al fondo di cottura dell'arrosto e con una frusta fare addensare sul fuoco medio-basso. Il sugo d'arrosto per gli agnolotti non è MAI densissimo, non è una crema, deve velare il cucchiaio. C'è chi poi aggiunge un ulteriore noce di burro (io no, secondo me copre il sapore del sugo) o uno o due cucchiai di crema di latte al 18% di materia grassa per amalgamare (non panna vera e propria, che è al 30% ) o noce di burro. Io non ho aggiunto niente, ho mantecato con sugo d'arrosto allungato con poca acqua di cottura degli agnolotti. Servire con parmigiano grattugiato o grana padano a parte