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domenica 20 gennaio 2013

FILI, TRAME E COLORI

Ah finalmente in questo pomeriggio piovoso mi siedo e inizio a raccontare una storia per me meravigliosa.

Con questa introduzione potrà sembrare chissà cosa, è la nascita della mia Associazione, mia e e della mia compagna di viaggio Federica, Fili, Trame e Colori appunto.

Sono così emozionata, perchè mi sembra che finalmente tante idee e sogni così possano partire, e la stretta allo stomaco di trepidazione e paura che non sentivo da un po’ mi fa pensare che sia la cosa giusta da fare, nonostante il lavoro, i bimbi, la famiglia, il progetto della casa in campagna, i lavori della Matassa Ultravioletta già da soli siano un impegno enorme… che potrebbe far pensare ma come farai?

Non importa.

In questi ultimi mesi di mercatini, fiere e contatti è cresciuta tantissimo la voglia di fare, di condividere la mia passione e soprattutto portare a un altro livello quello che faccio e racconto qui. Ho trovato in Federica uno specchio delle mie idee e soprattutto un’amica con cui condividerle  ed esaltarle. Abbiamo pensato che un’associazione fosse la forma più adatta per i nostri obiettivi, che sono soprattutto di sensibilizzazione e insegnamento di tutto quel mondo che ruota intorno alla lana, al suo recupero, alla filiera corta ed ecologica, alle arti tessili e all’artigianalità di eccellenza…. bè insomma, l’abbiamo scritto molto meglio qui:

logo grande

Lascerò un bottone che rimandi all’altro Blog, spero di trovare tanti altri compagni di viaggio, chissà.

sabato 27 ottobre 2012

FILARE A TUTTA BIRRA!

Quando si dice "filare dritto come un fuso"... e io lo dico anche spesso ai miei piccoli furetti... in questi giorni io invece filo a tutta ruota, o almeno non quanto vorrei - perchè un lavoro che dia uno stipendio ci vuole, e soprattutto in questo periodo bisogna onorarlo e cercare di farlo funzionare al meglio! - ma il più possibile, per avere un po' di scorta da portare alla Fierucola del prossimo weekend...
 
E vorrei tingere ancora un po'...
E vorrei annche preparare un po' di cardato...
 
e va be, chissà se questa frustrazione del tempo che manca e del voler fare 3 cose insieme mi accompagnerà anche quando sarò una vecchietta con scialle sulle spalle e ferri sotto braccio...
 
Intanto mostro a chi lo chiedeva, e anche a chi non l'ha fatto, i risultati della tintura dello scorso post.
 
la fitolacca ha dato questo colore tra il rosa scuro e l'arancio:
 
 
Rispetto al violetto quasi fucsia del bagno speravo qualcosa di più scuro, ma secondo me è stato l'allume a far virare il bagno, prima di aggiungerlo il colore era più intenso e brillante... mmh sospetto!

Stesso discorso per i fiori di topinambur, mannaggia hanno dato un giallino tenue e cremoso una volta asciutta, al chè ho preso la pentola in mano, è il caso di dirlo, e ho affrontato i bagni che avevo appena usato per tingere due matasse - iperico e verga d'oro - aggiunto alla verga d'oro un cucchiaino di sale di ferro e ci ho pucciato un pezzo del nastro di fibra.
Poi un altro pezzo l'ho immerso nel bagno di iperico e quindi ecco le sfumature:

 
 
 Dal giallo senape al rosa antico, al verde salvia, tutti tenui ma bellissimi, ora ci siamo!
 
Posso riprendere a filare!


venerdì 12 ottobre 2012

IL BELLO DEI COLORI NATURALI

Che detta così può far pensare a un sacco di aspetti della tintura, ma quello che voglio raccontare oggi è il bello dei colori che può avere una vello di lana a seconda della razza, o forse anche un po’ del caso.

Mesi fa ho voluto provare qualche etto di lana “naturalmente” colorata, per pura curiosità, e perchè i nomi e le provenienze mi evocavano un fascino e una storia già da soli…Provengono tutte da razze british più o meno rare… Suffolk per i grigi dal ghiaccio al tortora, Black Welsh per un nero quasi corvino, Shetland Moorit e Manx Loaghtan per marroni tenui e caldi…

Quando sono arrivate devo dire che viste tutte insieme avevano davvero un impatto stupendo. Perchè davvero le sfumature sottili tra il marrone, il grigio e persino il nero si armonizzavano una con l’altra, e soprattutto perchè pensare che non erano serviti pigmenti o tinte per ottenerle, era ancora più affascinante.

Allora ho deciso di filarle in modo che il colore restasse in primo piano, quindi ho scelto un filato spesso di base, e poi ho pensato di accentuare il carattere naturale doppiando il filato con un filo di sottile lana tweed dal colore appunto complesso e variegato.

Eccole qui, tute in sequenza:

SAMSUNG            SAMSUNG

Con il filo tweed di diverso colore assumono un carattere ancora più rustico e interessante, e poi devo dire che il fatto che non siano processate troppo, nel senso di tinte, lavate e mordenzate etc da una leggerezza e morbidezza meravigliosa.

SAMSUNG

Le ho filate tutte in sequenza per portarle a Filo lungo Filo e quindi avevo il tavolo pieno di tutti questi matassoni morbidosi con un profumo da brughiera…SAMSUNG

SAMSUNG

A breve mi sa che ne prendo una e provo a lavorarla in un maxi collo con ferri da 10mm, e vediamo cosa esce…

venerdì 4 maggio 2012

MAHONIA SUFFOLK

Tanto per rimanere in tema di fiori evocativi, disegni e filati really british, ho iniziato a lavorare a un altro dei modelli  della brochure Rowan Purelife Autumn… Vi do un paio di indizi:

il materiale: lana suffolk

suffolk

il nome: Mahonia

MAHONIA%20AQUIFOLIUM

il punto a cui sono arrivata:

 VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100Un filato superchunky, che mi è arrivato da World of Wool pettinato, ma probabilmente non essendo tinto, perchè questa è la tonalità naturale della lana – tra il grigio e il tortora – è sofficissimo e molto poco compatto, quindi un tesoro da filare woollen in modo che resti leggero e morbido.

Quello che sarà il risultato finale – modella e campagna inglese a parte:

Mahonia%20260x310

Quanto mi manca?

Bè almeno altri 700 grammi di lana da filare, e uno sferruzzamento notevole, ma chi inizia è a metà dell’opera, si dice…poi siamo a maggio, prima che mi serva farò in tempo forse…

vero è che in questo periodo in cui i miei lavori sembrano avere sempre meno tempo a disposizione la filatura sta diventando sempre più un piacere intimo e personale, che dedico a lavori speciali come questo….

mercoledì 18 aprile 2012

UNA COPERTA PER UNA LANA

Mamma, un mese sabbatico dal blog!

Non era previsto ed è volato giorno dopo giorno, passati a fare la mamma, giardinaggio, recupero di un mobile, sciarpe filate, sciarpe tinte e sciarpe sferruzzate…senza avere qualcosa di ispirante per scrivere….

Bè in realtà un lavoro fotografato c’è, l’Hemlock Throw… una copertina lavorata ai ferri in tondo che avevo tra i progetti “simpatici” da fare prima o poi.

L’occasione è  arrivata quando ho ricevuto una mail per sostenere il progetto di recupero della lana di razza cornigliese portato avanti dall’Associazione Arcadia di Parma.

In sostanza stanno cercando di far conoscere un filato di origine antica prodotto appunto nella zona del Corniglio a partire da una razza ovina selezionata apposta per i tessuti, che ai giorni nostri non ha mercato e rischia di essere perduto.

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100L’appello è rivolto a chiunque maneggi fili per farne qualcosa di creativo, a creare un manufatto che sarà inserito in una mostra itinerante di sensibilizzazione…. questo il riassunto della cosa più o meno…hemlock throw det star

Allora ho scelto questo progetto e via, appena mi è arrivato il pacchetto con il filato l’ho fatto. Spero serva a qualcosa, perchè la lana cornigliese mi è sembrata ottima in effetti; secca e corposa, un filato da indumenti robusti e pesanti, con un colore beige/grigio bellissimo, e infatti ho scelto di non tingerlo perchè mi sembrava già caratteristico così…VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Spero di avere notizie sull’esito,  non mi hanno risposto dopo che ho spedito la copertina, tentare di salvare un piccolo tesoro naturale non nuoce, e al massimo scalderò le ginocchia di qualcuno!

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Quanto al modello, bè essendo una riedizione di Jared Flood, non poteva che essere semplice e d’effetto…

lunedì 6 febbraio 2012

ALTRI COLORI … ANTICHI

Anno nuovo, e , un po’ in ritardo, restyling del blog, ci voleva, tutto muta si sa, è sano e naturale... la sostanza non cambia comunque, anzi cerco di snellire da un lato, e arricchire dall’altro, ma no so se ci riuscirò…

Al di là di questo, come ripromesso, stranamente questa volta ho mantenuto un proposito e continuato a fare campioni di tinte con i licheni. Incredibilmente ieri sera in un momento di impeto metodico ho radunato tutte le 10 matassine tinte e le ho etichettate con  il rispettivo lichene e bagno usato!

Quindi ecco prima le 5 fatte con l’Oakmoss, dall’alto verso il basso:

  1. estratto in ammoniaca x 1 mese + bagno con una spruzzata di aceto
  2. estratto in ammoniaca x 1 mese
  3. estratto in alcol x 1 mese
  4. bagno al naturale per 2 ore da solo + 2 ore con la lana
  5. bagno al naturale per 2 ore da solo + 2 ore con la lana con 2 cucchiaini di Carbonato di sodio
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Qui in dettaglio i rosa antichi e i gialli intensi – sono più forti di quanto la foto riesca a rendere!

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

E qui le 5 matassine fatte con l’Old Man’s Beard:

  1. estratto in ammoniaca x 1 mese + bagno con una spruzzata di aceto
  2. estratto in ammoniaca x 1 mese
  3. estratto in alcol x 1 mese
  4. bagno al naturale per 2 ore da solo + 2 ore con la lana
  5. bagno al naturale per 2 ore da solo + 2 ore con la lana con 2 cucchiaini di Carbonato di sodio

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Questi colori sono più caldi e terrosi, il marrone e l’arancio sono stupendi davvero.

Tra l’altro in effetti i secondi bagni non hanno perso minimamente il potere tintorio, altra considerazione da ricordare…

Ora mi resta da provare l’aggiunta di sale di Ferro per capire se si arriva al verde in qualche forma…Poi considerato che ho già 10 matasse da 50m l’una, mi ci potrà uscire un lavoretto a tasselli niente male…

venerdì 27 gennaio 2012

PRIMI COLORI.. ANTICHI?

Sì è la prima definizione che mi viene in mente guardando i colori usciti fuori dai bagni fatti con i licheni, non potevo aspettare oltre, un mese era già troppo per la mia irrequietezza di fare …

Allora ho svuotato i barattoli con le soluzioni e le ho lasciate sobbollire per un’ora con aggiunta un po’ d’acqua chiaramente, poi ho inserito una matassina campione per ogni tintura e ho lasciato sobbollire ancora un’ ora – non ho filtrato via i licheni, perchè tanto le matasse erano abbastanza piccole da non ingarbugliarsi  troppo e ho cercato di potenziare il più velocemente possibile il potere tintorio (si dirà così???).

Poi ho lasciato raffreddare una notte e fatto di nuovo sobbollire un’ora…in effetti non so se questo passaggio sia servito, i colori non sono variati  e non si sono intensificati, quindi la prossima volta lo salterò credo…

Insomma eccole:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100in tutto il loro atavico splendore, dico così perchè i colori sono davvero intensi e splendenti e perchè davvero hanno un tocco antico, sia nelle tonalità che in quello che evocano… sono chiari eppure definiti, li ho accostati alla rocca di lana naturale proprio per evidenziare la differenza nelle sfumature.

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100In ordine sopra ci sono:

  1. Oakmoss + Alcol + aceto
  2. Old Man’s Beard + Alcol + aceto
  3. Oakmoss +  Ammoniaca
  4. Old Man’s Beard + Ammoniaca

Sotto ho invertito le due tinte in ammoniaca per metterle in primo piano, sono due rosa favolosi – e sì che io tendenzialmente detesto e aborro questo colore!!VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100Quindi dal bagno in alcol che sembrava incolore sono uscite due tonalità aranciate calde e  tendenti al pesca, mentre dalle due soluzioni in ammoniaca scurissime sono usciti un rosa polveroso quasi lavanda e uno  più vicino al beige.

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Ora non mi resta che provare altri due bagni con i licheni lasciati al naturale, e magari due con un pizzico di ferro per vedere dove finiscono… in realtà potrei poi farne due in bagni acidi  di aceto e due in bagni basici di carbonato di sodio… poi potrei provare a vedere quanto colorano i “secondi” bagni, perchè ho letto che anche se la colorazione è chiara, l’efficacia della tintura non si esaurisce con un bagno…

Si capisce che mi hanno estasiata vero?

il bello è che profumano anche la casa di muschio e legni.. che non sono perchè sono fatti di funghi e alghe, ma comunque coprono alcol e ammoniaca e si sente un odorino sontuoso !

sabato 24 dicembre 2011

SCIARPA DELLE FESTE

Tra un lavoro e l’altro, ho trovato le sciarpine cardate in una delle scatole dove tengo  tutti i pezzi fatti; sono una piccola serie di sciarpe fatte con i miei filati cardati a mano, pronte per i mercatini - che chissà prima o poi farò - 
Avevo preparato questi filati lunghi lunghi – sui 300m x 100g – mettendo insieme  lane diverse, alpaca, bambu, seta, riccioli, ramie, lino con le spazzole per cardare, accostando così casualmente colori e materiali, poi filati fini e irregolari. VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
Io di solito mi innamoro sempre un po’ di ogni lavoro che faccio, ma in particolare una di queste sciarpe mi chiamava dalla scatola, non potevo proprio resistere.
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E le mie mani sempre irrequiete quanti i pensieri hanno deciso di cambiare forma alla sciarpa che era fatta liscia a coste 1/1 per esaltare i passaggi di colori e fibre… dato che in effetti le sciarpe e affini ammetto non mancano nel mio guardaroba, ho puntato su un qualcosa di speziato, un po’ gitano, un po’ frou frou, che abbellisse più che scaldasse…
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Allora ho scelto un modello semplice e veloce, la Potato  Chip Scarf di Knit Picks, con qualche variazione: per esempio ho aggiunto fiori all’uncinetto ai due capi, e un bordo a punto basso per inserire delle piccole perline di vetro dipinte a mano a forma di spirale che avevo comprato su Etsy da Bead soup BeadsVLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
Insomma è venuta fuori una sciarpetta tutta ridondante di colore, particolari e forma, in tutte le dimensioni… una sciarpetta perfetta per le feste!
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mercoledì 21 dicembre 2011

UNO SCIALLE PER UN GIARDINO

Ho iniziato questo progetto ad Ottobre, e ora con molto entusiasmo posso mostrarne le foto, che davvero non potrebbero esaltarlo di più.
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Ho creato questo scialle per la Zia Artemisia, perchè lo indossasse nel suo meraviglioso giardino, con un modello semplice e d’effetto, ideato da lei stessa, tutto a maglia rasata e con un bordo lavorato all’uncinetto.
6Il colore è una delle mie tinte più riuscite: primo bagno nell’edera e secondo, e terzo, gradualmente nel guado, per ottenere sfumature diverse di azzurro, verde acqua, blu scuro, petrolio…
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L’ho fatto grande, un metro di altezza per 2,10 m di larghezza… unico inconveniente non calcolato è stato il peso della lana, una vergine scozzese secca e morbida, ma leggera per gli inverni tra i boschi del Nord dove operano le mani abili della Zia… mi dispiace, non avevo calcolato l’effetto clima!
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Comunque spero davvero che queste foto bellissime - fatte da una fotografa davvero in gamba -  facciano trasparire il messaggio che questo scialle vuole portare con sè: magia, calore e buon auspicio in ogni punto lavorato, ricordi di storie entiche e di luoghi incantati….
13Non so se sia il solstizio d’inverno imminente, o comunque la fine di una altro anno intenso che si avvicina, ma sento questo lavoro tra i miei più amati, e credo possa raccontare più di me di quanto ho imparato e realizzato negli ultimi mesi.
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Quindi ringrazio davvero Zia Artemisia di avermi dato la possibilità di farlo, è una sensazione semplicemente bella pensare qualcosa che porti un valore, un messaggio e osservarlo prendere forma e soprattutto poterne vedere poi il cammino per cui è stato realizzato…
 8Chissà com’è che l’inverno mi fa uscire questi pensieri profondi…sarà che si raffreddano le meningi…

mercoledì 23 novembre 2011

GUANTINI GRANATI

Con queste prime giornate frizzantine dal vento teso – meravigliose aggiungerei – mi sono accorta di non avere un paio di guanti “come si deve”, dopo che l’inverno scorso ho perso sulla metro i miei adorati guanti senza dita fatti con la Kochoran di Noro (almeno avrò fatto felice chi li ha trovati…guanti con un filato del genere  spero saranno apprezzati!!!)VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Comunque allora ho recuperato un modello che avevo archiviato chissà quando tra i miei file, semplice e d’effetto: i GARTER MITTS di Ysolda Teague.

A parte il fatto che adoro i suoi lavori e soprattutto il suo stile, questo modello è geniale: in una sera davanti alla TV ho completato i due guantini senza cuciture! Sono fatti a due ferri tradizionali a righe accorciate, e poi uniti a punto maglia, senza alcun segno visibile.VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Per lavorarli ho usato una delle matasse  lana+ lino tinte con il Brazilwood, perchè il colore mi fa davvero impazzire, un bordeaux – granata luminoso…VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Evviva, mani al caldo d’oggi in poi!

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martedì 15 novembre 2011

FILATI FREEFORM

Un altro lavoro su commissione che mi ha occupato le manine negli ultimi tempi sono 4 filati destinati alle lavorazioni stupende che Laura Soria fa all’uncinetto, freeform appunto.

Il primo è in lana Cheviot, che avevo tinto e raccontato tempo fa, Secret garden:

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Poi ci sono i due ricciolosi, fatti con riccioli di lana Bluefaced Leicester e tinti da me anche loro la primavera scorsa, nei toni verdi e rossi brillanti:

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Ultimo un filato di lana merinos e Falkland che ho fatto con la tecnica “corespun” e ho riempito di bozzoli coloratissimi, non per niente l’abbiamo battezzato Arcobaleno…VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Per vedere i lavori di Laura, e che forma hanno preso le mie creature lanose ecco il link alla sua pagina FB !

INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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