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giovedì 20 settembre 2012

SCIALLI SCIALLI SCIALLI

 

Per continuare con la rassegna dei lavori fatti quest’estate e che ho piegato accuratamente e sono pronti per il Leumann ci sono due scialli che ho sferruzzato durante la vacanza in camper nelle serate sotto le stelle e durante gli spostamenti più lunghi ….

Forse chi mi segue da molto tempo si ricorda che uno dei miei primi filati era uno cardato multicolore acquistato insieme alla ruota in Svizzera e con cui avevo sferruzzato una mantellina, che poi era rimasta invenduta su Etsy e che ho deciso di disfare. Una volta portato da gomitolo a matassa, lavato e rigomitolato, poi ho usato i ferri da 9mm e lavorato uno scialle semplicissimo a ventaglio:

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2012-09-11 11.18.33

2012-09-11 11.19.13

Il risultato è uno sciallone bello grosso, molto colorato senza essere sgargiante, tipico da fibre cardate, con quello spessore che lo rende caldo e morbido…. come sono soddisfatta di un lavoro rifatto, ora si che si esprime bene questo fialto, nel modello precedente non mi dava lo stesso effetto!SAMSUNG

 

L’altro scialle, fatto sempre a zonzo sul camper, è di lana Corriedale secca e abbastanza spessa da essere lavorata con ferri da 7mm, tinta con curcuma e poi sale di ferro, dare tonalità diverse di giallo e ocra, a tratti marrone e quasi verde bruciato… Anche questo lavorato a triangolo, a punto stella – non so se si chiama così… -

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Ovviamente non riesco a rendere i colori scuri nelle foto, il più attendibile è quello della prima foto, mannaggia alla mia sala, ha una luce naturale che acceca gli obiettivi! O forse sono io che sono davvero incapace….SAMSUNG

 

 

Ecco poi per la serie lavori last minute, ho finito di mettere in forma giusto lo scorso fine settimana questa meraviglia – non lo dico per immodestia, ma davvero adoro le cose che mi escono dalle mani, soprattutto se come questo partono dalla materia grezza: ho tinto 100g di lana merino+ bambù, l’ho filata doppiandola con del lino sottilissimo e poi l’ho lasciata lì nella scatola con le altre matasse in attesa del suo momento.

Fino a quando un giorno al mare vagavo su internet he ho trovato una foto di uno scialle che mi ha entusiasmata, e subito ho pensato alla mia matassa Harvest – questo era il nome dato a suo tempo, se volete andare a cercarla nell’archivio del blog… – fatto tutto con la tecnica del wrap and turn, ovvero a ferri accorciati – allora studiata per bene  la foto ho improvvisato, stavolta nel caldo di fine agosto, e montato e rimontato il lavoro 2/3/5 volte finchè ha preso una forma un po’ asimmetrica, ma secondo me favolosa:

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Adoro come i colori spaziano nelle diverse curve che prende il modello!

…e nel frattempo proprio in questi giorni mi sono arrivate le altre spille che avevo ordinato, a spirale e a bastoncino di legno, rigorosamente fatte a mano rispettivamente da: RubyVegas e Gacarver SAMSUNG

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E’ venuto lunghissimo, ci si avvolge come una coperta, quasi non ci stava sul letto in diagonale quando l’ho stirato!!

sabato 24 dicembre 2011

SCIARPA DELLE FESTE

Tra un lavoro e l’altro, ho trovato le sciarpine cardate in una delle scatole dove tengo  tutti i pezzi fatti; sono una piccola serie di sciarpe fatte con i miei filati cardati a mano, pronte per i mercatini - che chissà prima o poi farò - 
Avevo preparato questi filati lunghi lunghi – sui 300m x 100g – mettendo insieme  lane diverse, alpaca, bambu, seta, riccioli, ramie, lino con le spazzole per cardare, accostando così casualmente colori e materiali, poi filati fini e irregolari. VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
Io di solito mi innamoro sempre un po’ di ogni lavoro che faccio, ma in particolare una di queste sciarpe mi chiamava dalla scatola, non potevo proprio resistere.
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
E le mie mani sempre irrequiete quanti i pensieri hanno deciso di cambiare forma alla sciarpa che era fatta liscia a coste 1/1 per esaltare i passaggi di colori e fibre… dato che in effetti le sciarpe e affini ammetto non mancano nel mio guardaroba, ho puntato su un qualcosa di speziato, un po’ gitano, un po’ frou frou, che abbellisse più che scaldasse…
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
Allora ho scelto un modello semplice e veloce, la Potato  Chip Scarf di Knit Picks, con qualche variazione: per esempio ho aggiunto fiori all’uncinetto ai due capi, e un bordo a punto basso per inserire delle piccole perline di vetro dipinte a mano a forma di spirale che avevo comprato su Etsy da Bead soup BeadsVLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
Insomma è venuta fuori una sciarpetta tutta ridondante di colore, particolari e forma, in tutte le dimensioni… una sciarpetta perfetta per le feste!
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

martedì 6 settembre 2011

ALTRO SCAMPOLO ESTIVO, ANZI SCIARPONE

Un altro lavoro fatto a piccoli passi durante questa lunga estate calda è stato uno sciarpone a  quadri, fatto con i filati che avevo tinti di robbia ed erbe verdi.

Avevo 3 piccole matasse di filato di lana Corriedale e circa 80g di della stessa lana in fibra tinte nelle diverse tonalità date da bagni successivi, allora ho cardato e poi filato queste ultime e poi ho montato tutto sul telaio:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Il risultato è venuto bene, se non altro le misure finite anche dopo il bagno corrispondono a quello che avevo calcolato – evviva, allora è vero che la matematica non è un’opinione!! – e anche il lavoro a quadri è venuto bene per essere la prima volta; in realtà ho avuto un po’ di problemi a sistemare i fili lungo i bordi della sciarpa, perchè si alternavano con lunghezze diverse e il risultato sembrava molto irregolare, invece poi con pazienza e uncinetto ho infilato tutto nella trama ed è venuto alla grande!

 VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Lo sciarpone  è bello grande e caldo, e io non amo decisamente quei colori, nel senso che non li indosserei, ma stanno bene insieme anche perchè il filo cardato da un tocco unificante tra le tonalità e amalgama il tutto, quindi pronta per il baule dei mercatini insieme all’ultimo scialle postato!

Ora però vorrei progettare una sciarpa per me…. mumble, vedremo.VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

venerdì 15 luglio 2011

ROBBIA FINALMENTE!

Alla fine riesco a scrivere anche della tintura con la Robbia!
Ho letto meraviglie di questo estratto, usato fin dall’antichità, e di cui si narrano tantissime ricette, per ottenere le tonalità più particolari di rosso, rosa o marrone, una delle fonti più carine che ho trovato sul web è questo blog: La zia Artemisia
Ho preparato il calderone con l’estratto portato a temperatura non sopra i 60°C circa – ehm  ammetto che vado un po’ a stima sulle temperature, perchè non mi sono ancora dotata di termometro apposito, mi sembra una spesa un po’ eccessiva, preferisco spendere in fibre e colori….. – perchè altrimenti ho letto che la tinta vira verso il marrone.
Poi ho buttato 50g di lana Corriedale in fibra e 50g della stessa lana in filato e li ho lasciati immersi per un’ora a temperatura costante – accendendo e spegnendo il fuoco a intervalli…
Finito questo passaggio ho messo altri 50g di fibra e di filo nel bagno esausto rimasto in pentola, e ho aggiunto aceto per vedere l’effetto che avrebbe fatto; li ho lasciati così mezz’ora.
Ultimo esperimento: ho diviso a metà la fibra tinta così e ho alzato la temperatura portandola a bollore per altra mezz’ora.
Ecco i risultati, non so quanto si vedano le differenze nei colori, ma le sfumature sono nette e interessanti:
  • Sotto a sin: PRIMO BAGNO, a destra: TERZO BAGNO, sopra: SECONDO BAGNO
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
  • A sin: SECONDO BAGNO, davanti: TERZO BAGNO
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
  • Davanti: SECONDO BAGNO, dietro: PRIMO BAGNO
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
  • A sin: PRIMO BAGNO, a destra: SECONDO BAGNO
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
Niente a che vedere con il rosso leggendario che dovrebbe dare questa radice, ma era il primo tentativo, quindi non si demorde e si prosegue!

martedì 12 luglio 2011

ERBE VERDI

Eccoci all’esperimento con i pigmenti naturali; ho mordenzato con l’Allume 100g di lana Corriedale in fibra, divisa in due parti.
Nel pentolone ho tinto 50g di fibra e una matassa da 50 g di lana, di quelle che avevo tinto con il Melograno e che erano rimaste beige chiaro.
L’estratto è un mix di erbe selezionate da Debbie di DT Craft&Design  per dare una tonalità verde/verde acqua  Il liquido è diventato un bel verde scuro, tendente al petrolio, ma alla fine sia fibra che filato, una volta sciacquati sono risultati piuttosto chiari (a onore del vero mi sa che la mia macchinetta fotografica mi sta abbandonando, perchè sto notando che sbiadisce parecchio i colori sigh!!!):
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100
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La seconda matassina era della stessa lana riciclata che sto impiegando con moltissima goduria in tutti questi esperimenti e che in questo caso ho buttato nel calderone dopo aver tolto fibra e filato, e infatti è rimasta di un paio di toni più chiara…
Poi ho proseguito con il resto della fibra e altro filato con la Robbia, ma ora devo andare, ne racconterò poi….

venerdì 3 giugno 2011

GINESTRE E MELOGRANI

In questo blog si raccontano sempre storie lanose/filose e affini, non comincio a scrivere di giardinaggio o cucina.. quelle arti le riservo ai miei pasticci personali… ma ho iniziato a tingere con fiori ed estratti naturali e quindi le arti si fondono, meraviglia!!!

Lette istruzioni e consigli mi sono buttata sulla polverina che più mi suggestionava tra quelle arrivate, il MELOGRANO appunto.

Allora diligentemente ho iniziato con una matassa di lana e non con altre fibre, perchè resta sempre la regina indiscussa di certi mestieri e non a caso dovrebbe essere quella che più facilmente prendo i colori.

PRIMO LAVORO: MORDENZATURA

Ho preparato il bagno mordenzante con l’allume e poi vi ho fatto sobbollire per un’oretta la mia matassa di Corriedale DK, l’ho lasciata raffreddare e scolare e poi l’ho avvolta in un asciugamano.

In questo modo il mordente – ovvero il veicolo cui si attaccano i pigmenti colorati che altrimenti scivolerebbero in gran parte dalle fibre – penetra per bene tra le fibre;  si potrebbe mordenzare e tingere allo stesso tempo nello stesso calderone, ma ho letto che si consiglia di separare i passaggi per ottenere tinte più brillanti e profonde, quindi ho frenato la mia impazienza e atteso 4 ore… in realtà il massimo si ottiene aspettando fino a 3 giorni!!! ma non ce la potevo proprio fare ad aspettare.

Allora ho dosato la mia polverina di melograni tritati e preparato il pentolone in cui ho fatto sobbollire la matassa per un’ora circa, e poi ho lasciato raffreddare per tutta la notte nel bagno. Ecco il risultato:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Obiettivamente un colere variabile tra i beige, khaki, gelato alla nocciola, luminoso ma davvero chiaro!!!!!!!!!  Io per lo meno mi aspettavo un bronzo dorato, un po’ più scuro e profondo……. MUMBLE, PRENDERE NOTA….

 

Il secondo episodio riguarda invece le GINESTRE, perchè la scorsa domenica in riviera dai suoceri abbiamo raccolto 150g di fiori bellissimi e brillanti,  e io in previsione di tingere con un altro estratto avevo mordenzato circa 90g di lana riciclata che avevo in casa, e che era rimasta avvolta nell’asciugamano per 2 giorni… quindi ho pensato “che occasione perfetta!”

Quindi ho messo a bollirei fiori in pentola per mezz’ora:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Ha iniziato a diffondersi per casa un profumo dolcissimo, simile alla camomilla zuccherata, o al tiglio, non so, comunque i fiori non li ho lavati prima per no rischiare di togliere pigmenti fondamentali, quindi nel bagno galleggiavano anche insettini di varia natura, poveri!

Ho filtrato il liquido e immerso 50 g della mia lana e lasciata bollire per un’ora, e poi a bagno freddo per 5 ore circa:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Ecco il risultato:

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

VLUU L100, M100  / Samsung L100, M100

Un giallo pulcino-lime tenue, molto tenue…. perchè avevo letto di un giallo brillante?????????

……. MUMBLE, PRENDERE ALTRA NOTA.…….

Forse ho sbagliato dose di mordente, o di pigmento????

domenica 12 settembre 2010

LAMPI & TUONI !

Fulmini e saette, ci sono stati davvero in questa settimana appena passata, a parte i disastri successi in città e non solo, io adoro i temporali, ne ho anche già scritto, e perciò sono ancora più entusiasta delle due creature che hanno preso forma  in questi giorni, a cui avevo già dato nomi decisamente appropriati: LAMPI E TUONI.

Ne avevo scritto, le avevo mostrate tinte e informi, ed eccole ora filate e perfette:

Lampi  skein det

Lampi  det 2

Lampi

La adoro, l'ho filata finissima, al punto che finito di  fare il primo capo ero davvero indecisa se accoppiarla oppure lasciarla singola, con un peso lace e i colori sfumati e autoriganti, poi alla fine ho optato per mischiare un po' d più tutte le tonalità e ho abbinato i 2 capi. Quello che mi piace davvero, e di cui devo prendere nota per rifarlo in futuro, e come ha preso forma la transizione dei colori, nella foto centrale si vede forse meglio: quelli che erano colori pieni e "singoli" nella lana appena tinta, poi durante la filatura si sono sfumati creando infinite tonalità intermedie... sia chiaro questo succede sempre filando fibre tinte a più colori, ma in questo caso i toni erano talmente contrastanti  che l'effetto è davvero evidente e suggestivo secondo me ...

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Tuoni

Tuoni skein

 Tuoni  det

Questa l'ho filata ad un solo capo, come previsto, e l'ho fatto lavorando sempre sulle transizioni di colore: l'avevo tinta partendo da tre toni, il violetto, il blu e il marrone, che in ogni punto di incontro hanno chiaramente creato una nuova tinta intermedia... così per esempio è uscito un bellissimo color rame/ bruciato tra vila e marrone, e un grigio /nero tra marrone e blu concentrati.

Allora ho aperto la fibra in modo che l'ampiezza dei tratti più spessi non dovesse essere modificata durante la filatura - cioè la fibra non dovesse essere tirata per assottigliarla - e filando poi il tutto in modo che i colori pieni corrispondessero alle zone spesse del filato, e le transizioni a quelle più fini.

Ovvio non ci sono riuscita sempre, ma era un tentativo che riproverò e il risultato è comunque meraviglioso, perchè la lana Cheviot di questa matassa è ideale per questa lavorazione perchè molto fine e compatta, quindi il filato è stabile e robusto pur essendo ad un solo capo.

venerdì 3 settembre 2010

OVERDYED?

Non so.

Personalmente preferisco vestirmi con colori scuri, ma finora nei miei bagni di tintura non ho mai optato per queste tonalità, anche perchè nella maggior parte dei casi un conto è tingere la fibra  con una certa intensità di colore, e poi vedere come cambia nel filato. Se infatti il colore non penetra in tutti gli strati della fibra, oppure se la concentrazione della tinta non è abbastanza alta, poi aprendo e facendo scorrere le fibre durante la filatura i colori si sfumano e attenuano un po'.

Nell'ultima sessione invece un po' per volontà e un po' per prova ho usato colori piuttosto concentrati e decisamente scuri.

Ed ecco qua LAMPI:

Lampi Lampi det

di lana Corriedale lucida e ondulata, morbidissima... pensavo che il risultato sarebbe stato di variazioni e toni di giallo e ocra, ma diciamo che un bel po' di cioccolato si è spalmato su questa intenzione.... mischiato a sprazzi di blu talmente scuro da diventare quasi nero.

e TUONI:

Tuoni det

Tuoni

di lana Cheviot, compatta e finissima,  che secondo me è ideale per un filato spesso e setoso. I colori stavolta corrispondono alla mia idea, caldissimi e profondi, ma la prossima volta proverò un via di mezzo perchè altrimenti mi va via una boccetta di tinta in un attimo!!

INFO DI SERVIZIO:

PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!

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