In questo blog si raccontano sempre storie lanose/filose e affini, non comincio a scrivere di giardinaggio o cucina.. quelle arti le riservo ai miei pasticci personali… ma ho iniziato a tingere con fiori ed estratti naturali e quindi le arti si fondono, meraviglia!!!
Lette istruzioni e consigli mi sono buttata sulla polverina che più mi suggestionava tra quelle arrivate, il MELOGRANO appunto.
Allora diligentemente ho iniziato con una matassa di lana e non con altre fibre, perchè resta sempre la regina indiscussa di certi mestieri e non a caso dovrebbe essere quella che più facilmente prendo i colori.
PRIMO LAVORO: MORDENZATURA
Ho preparato il bagno mordenzante con l’allume e poi vi ho fatto sobbollire per un’oretta la mia matassa di Corriedale DK, l’ho lasciata raffreddare e scolare e poi l’ho avvolta in un asciugamano.
In questo modo il mordente – ovvero il veicolo cui si attaccano i pigmenti colorati che altrimenti scivolerebbero in gran parte dalle fibre – penetra per bene tra le fibre; si potrebbe mordenzare e tingere allo stesso tempo nello stesso calderone, ma ho letto che si consiglia di separare i passaggi per ottenere tinte più brillanti e profonde, quindi ho frenato la mia impazienza e atteso 4 ore… in realtà il massimo si ottiene aspettando fino a 3 giorni!!! ma non ce la potevo proprio fare ad aspettare.
Allora ho dosato la mia polverina di melograni tritati e preparato il pentolone in cui ho fatto sobbollire la matassa per un’ora circa, e poi ho lasciato raffreddare per tutta la notte nel bagno. Ecco il risultato:
Obiettivamente un colere variabile tra i beige, khaki, gelato alla nocciola, luminoso ma davvero chiaro!!!!!!!!! Io per lo meno mi aspettavo un bronzo dorato, un po’ più scuro e profondo……. MUMBLE, PRENDERE NOTA….
Il secondo episodio riguarda invece le GINESTRE, perchè la scorsa domenica in riviera dai suoceri abbiamo raccolto 150g di fiori bellissimi e brillanti, e io in previsione di tingere con un altro estratto avevo mordenzato circa 90g di lana riciclata che avevo in casa, e che era rimasta avvolta nell’asciugamano per 2 giorni… quindi ho pensato “che occasione perfetta!”
Quindi ho messo a bollirei fiori in pentola per mezz’ora:
Ha iniziato a diffondersi per casa un profumo dolcissimo, simile alla camomilla zuccherata, o al tiglio, non so, comunque i fiori non li ho lavati prima per no rischiare di togliere pigmenti fondamentali, quindi nel bagno galleggiavano anche insettini di varia natura, poveri!
Ho filtrato il liquido e immerso 50 g della mia lana e lasciata bollire per un’ora, e poi a bagno freddo per 5 ore circa:
Ecco il risultato:
Un giallo pulcino-lime tenue, molto tenue…. perchè avevo letto di un giallo brillante?????????
……. MUMBLE, PRENDERE ALTRA NOTA.…….
Forse ho sbagliato dose di mordente, o di pigmento????