sabato 27 ottobre 2012
FILARE A TUTTA BIRRA!
sabato 20 ottobre 2012
APPUNTI DA GIARDINO
Sì la mia voglia di campagna, natura etc ultimamente prevale, sarà l’autunno che inizia e m i mette di buon umore, ma è così.
Quindi sembra avere senso il mio amore per piante, fiori e frutti da curare e veder crescere e anche solo contemplare, con le tinture naturali, certamente… anche se in realtà io non ho ancora quel pelo sullo stomaco un po’ spietato che fa cimare dai fiori appena sbocciati un’intera pianta per poterne estrarre i pigmenti tintori…
Non me lo dice proprio il cuore di staccare il bellissimi fiori di Coreopsis che mi ha regalato Federica…E mi entusiasmo come una bambina a notare la prima bacca di mirto che è maturata sul mio piccolo arbusto lucido e verdissimo,
o una violetta che si è autodisseminata e ora rifiorisce nonostante il freschetto,
o le campanule semplici e perciò struggenti di heath che continuano a spuntare da agosto ad ora e mi ricordano le colline intorno a Falcarragh, uno dei posti che mi si sono impressi dentro…
Detto questo, mi sono armata di guanti e cesoie, e fu così che l’altro pomeriggio, con fare un po’ esitante sono scesa al fiume – purtroppo ormai quasi inesistente – a raccogliere fiori di Topinambur che crescono in sovrabbondanza lungo tutto il letto, e le ultime bacche di Fitolacca che sono spuntate quest’estate dove l’anno scorso c’era il sambuco.
Bacche ce n’erano poche, ormai quasi tutte pappate da uccelli e altri animaletti, ma comunque ne ho raccolto un bel sacchetto, di fiori di Topinambur invece ho fatto man bassa data la quantità, e alla fine in pentola:
Subito i bagni si sono colorati tantissimo, poi dopo un’ora ho lasciato raffreddare e aspettato fino al giorno dopo per filtrare, ma devo dire che quello di topinambur dopo qualche ora sembrava aver perso brillantezza, anzi era diventato spento rispetto all’arancio luminoso dei primi minuti…
Comunque la lana tinta ora asciuga con tutta calma e appena posso la mostrerò…
mercoledì 17 ottobre 2012
PENSIERI LANOSI e SILENZIOSI
In questi giorni sto assaporando il piacere di lavorare, maneggiare e filare tra me e me, dopo gli ultimi appuntamenti “sociali” e soprattutto in previsione del prossimo, che non era confermato ma ora sì: La Fiera di San Martino a Firenze il 3 e 4 Novembre – ovvero la Fierucola delle lane e dei pastori – a cui parteciperò sempre con Federica alias Il Sale in Zucca!!!
Non vedo l’ora, ma resta il fatto che tra questi eventi pubblici pur con tutti i pregi che hanno è impagabile il piacere di starsene in un cantuccio a lavorare in silenzio.
Quindi scrivo questo pensiero prima dell’ufficio, con il puffolino in braccio che mi schiaccia tutti i tasti a caso, perchè è davvero una bella sensazione da ricordare… E pubblico le foto delle ultime tre matasse filate, che in realtà ho fatto durante i mercatini, e quindi sono più figlie di chiacchiere e confusione, che comunque sono belle energie da portare con sè.
Vado a controllare se le pentole con i i fiori del momento sono pronte, Iperico, e poi inizia un altra giornata, in cui il silenzio davvero un po’ mi mancherà.
venerdì 12 ottobre 2012
IL BELLO DEI COLORI NATURALI
Che detta così può far pensare a un sacco di aspetti della tintura, ma quello che voglio raccontare oggi è il bello dei colori che può avere una vello di lana a seconda della razza, o forse anche un po’ del caso.
Mesi fa ho voluto provare qualche etto di lana “naturalmente” colorata, per pura curiosità, e perchè i nomi e le provenienze mi evocavano un fascino e una storia già da soli…Provengono tutte da razze british più o meno rare… Suffolk per i grigi dal ghiaccio al tortora, Black Welsh per un nero quasi corvino, Shetland Moorit e Manx Loaghtan per marroni tenui e caldi…
Quando sono arrivate devo dire che viste tutte insieme avevano davvero un impatto stupendo. Perchè davvero le sfumature sottili tra il marrone, il grigio e persino il nero si armonizzavano una con l’altra, e soprattutto perchè pensare che non erano serviti pigmenti o tinte per ottenerle, era ancora più affascinante.
Allora ho deciso di filarle in modo che il colore restasse in primo piano, quindi ho scelto un filato spesso di base, e poi ho pensato di accentuare il carattere naturale doppiando il filato con un filo di sottile lana tweed dal colore appunto complesso e variegato.
Eccole qui, tute in sequenza:
Con il filo tweed di diverso colore assumono un carattere ancora più rustico e interessante, e poi devo dire che il fatto che non siano processate troppo, nel senso di tinte, lavate e mordenzate etc da una leggerezza e morbidezza meravigliosa.
Le ho filate tutte in sequenza per portarle a Filo lungo Filo e quindi avevo il tavolo pieno di tutti questi matassoni morbidosi con un profumo da brughiera…
A breve mi sa che ne prendo una e provo a lavorarla in un maxi collo con ferri da 10mm, e vediamo cosa esce…
martedì 2 ottobre 2012
3000 PECORE
Tutte insieme non le avevo mai viste, forse le ho sferruzzate nella mia vita, filate non credo… e invece Domenica scorsa ce l’ho fatta.
A Novalesa in provincia di Torino c’era la festa della transumanza, io ho partecipato con un banchetto, che è stato in forse fino all’ultimo perchè le previsioni del tempo davano pioggia tutto il giorno… allora ho provato a chiamare il Comune per sapere se la festa fosse comunque confermata, mi hanno dato una motivazione talmente vera che mi ha convinta: le pecore comunque devono scendere dal pascolo, quindi la festa si fa.
Alle 9.00 arriviamo e inizia a piovere, tanto che alle 10.30 decidiamo di spostarci sotto un volto perchè il gazebo era pieno di sacche d’acqua che minacciavano di svuotarsi sulle mie preziosissime matasse, aaahhh!!
Gente per strada quasi inesistente, ma alle 12.30 arrivano un piatto di polenta fumante e un bicchiere colmo di vino, quindi già la gita prende un senso…
Nel pomeriggio smette di piovere e la gente un po’ aumenta, e insieme arriva la processione di nonnine e signori che vengono a vedere la rouette moderna, e mi fanno mille domande in un dialetto mezzo occitano che fatico a capire, ma poco importa…. e devo ammettere che non a tutti ho detto che la mia ruota è fabbricata in Nuova Zelanda, perchè già quando spiegavo che questa cosa strana a due pedali e non uno, per giunta pieghevole, l’ho comprata in Svizzera, mi sgranavano gli occhi come a dire “eh sì loro sono avanti!”….
Finchè finalmente eccole le star della giornata:
Per prime le capre, chissà perchè, che si spingevano e saltavano nervose,Poi 10 minuti buoni di pecore che trottavano tutte attaccate riempiendo tutta la strada
Zuppe di pioggia, poi mi capita davanti questa meraviglia, dico dal punto di vista del vello, non immagino il colore che deve dare filato…..Mentre la strada diventa un pantano di cacca e fango, arrivano in fondo i piccolini, spinti dai pastori, una meraviglia!
Questo il resoconto di una giornata, decisamente diversa dal solito…
PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!