Piccola nota: ho impiegato due giorni per scrivere questo post perchè ieri mentre lo facevo mi è cascato il pupo dal divano, CHE PAURA!!! per fortuna tutto ok, abbiamo passato un pomeriggio al pronto soccorso e stop, e sarà il primo di tanti capitomboli, ma ero davvero scioccata e volevo condividere questo racconto a mo di memento…
lunedì 31 agosto 2009
DALL’ESTONIA CON CALORE…
mercoledì 26 agosto 2009
PENSIERI, PENSIERI, PENSIERI
Eccoci qui alla quasi fine di Agosto, sto realizzando che tra poco più di un mese finirà questo periodo dorato in cui posso stare a casa col piccino… e dovrò tornare al lavoro come gran parte delle mamme del mondo… quindi anche se quest’estate non abbiamo fatto grandi viaggi come ai bei tempi questa è sempre la settimana del rientro.
Allora ripensavo a questa stessa settimana negli anni passati, di ritorno da Irlanda, Tunisia, Guatemala, Vietnam e Cambogia… scombussolata e comunque grata di essere a casa; quest’anno solo 10 giorni in montagna, ma sento comunque la pienezza del tempo trascorso in famiglia e di quanto sta per arrivare.
Come conciliare le mie passioni, il lavoro, la famiglia, la casa?
COME SI FA? non trovo il libretto di istruzioni!
Torna e ritorna il tarlo - quando troverò il coraggio di dedicarmi solo alle mie creature lanose, quando sarà il momento giusto – come farò a trovare il tempo di filare, tingere, curare il negozio e il blog, e sì che vorrei anche iniziare a fare qualche mercatino!
Come sempre i pensieri si affollano sempre tutti insieme nella mente, e ci metto qualche giorno ad ordinarli, e come al solito forse mi fascio la testa prima di averla rotta, ma per ora un po’ temo quello che mi aspetta….
…Quindi un saluto pieno di pensieri a quest’estate e a quanto ha portato
Veniamo ai lavori lanosi…
Tanto per rimanere sul tema del recuperare il tempo perso, mi sono accorta di non aver ancora postato gli ultimi 2 arrivi del Fiber Club di Hobbledehoy, che poi sono le filature a cui sto lavorando in questi giorni, ovviamente, splendidi:
CLUB DI MAGGIO: Lana Merino, Soia, Tencel, filamenti e riccioli di lana, Glitter
CLUB DI GIUGNO: Lana Merino, Bambù, Filamenti e riccioli di lana
Nel frattempo, continua la mia lenta opera di aggiornamento del negozio, è divertente, ma a volte mi chiedo se abbia senso spingermi verso l’enorme mondo di internet o se forse sarebbe più sensato e appagante provare localmente… tanto per rimanere in tema di pensieri,
qualcuno ha consigli????
giovedì 20 agosto 2009
ORDINE, PLEASE
Che fare in una torrida giornata d’agosto, quando di lavorare a maglia proprio non se ne parla… bene mi è cascato lo sguardo sul mio angolo della lana e GOSH!
Troppi cestini pieni e sacchetti ammassati e ferri infilzati un po’ a caso; era giunto il momento di fare ordine, e spazio soprattutto, perchè non so se l’avete scoperto anche voi ma gli oggetti aumentano e i metri quadri non crescono!
Quindi fatto posto in libreria, comprate scatole per i filati e le fibre e faldoni per riviste e modelli, che lavoraccio ho iniziato l’altro ieri e sono solo all’inizio.
Inoltre mi sono accorta che tante creature lanose giacevano nell’oblio senza essere state postate e neppure inserite nel negozio mannaggia a me!
Quindi altro lavoro, ho inserito quasi tutto nel negozio su Etsy, mancano le ultime cose fatte e dovrebbe essere tutto aggiornato. Il bello è che ieri appena ho inserito Coral l’ho venduto – EVVIVA tra l’altro – ma sarò fulminata????
Bene, il lavoro deve procedere, torno a riordinare …
mercoledì 19 agosto 2009
LA MAGLIA VA IN VACANZA?
Non per me, certo che no!
Dato che filare in giro non è proprio comodo, almeno per me che uso l’arcolaio e non il fuso, soprattutto vista la quantità di bagagli che avevamo con il necessaire del pupo… Allora ho capito che era giunto il momento di iniziare i lavori a maglia arretrati e pendenti, come la giacca per la mamma che aveva visto sul mio libro di Cornelia Tuttle Hamilton per NORO e che le avevo promesso dall’inverno scorso.
Il modello si chiama ROCKTORP, ecco l’originale:
Andrebbe lavorato a punto tweed, che in pratica crea uno spessore doppio del lavoro, molto bello per le giacche in effetti, ma purtroppo io non l’ho lavorata così perchè il filato che ha scelto mia mamma, Silk Mountain di Noro, è uno stupendissimo bouclè abbastanza spesso (andrebbe lavorato con ferri n° 5,5 o 6, ma io uso i 7!), che quindi sarebbe risultato praticamente un pellicciotto !!
Allora mi sono data al buon vecchio punto a grana di riso, che rende il lavoro comunque piano e corposo. Ecco un assaggio dei colori, anche se tutti i filati Noro si esprimono al meglio solo una volta lavorati secondo me.
…Mi sa che prima o poi dovrò scrivere un post solo su Noro, perchè lo adoro troooppoo, bene presto su questi schermi.
Quindi, tornando al discorso che avevo iniziato, in montagna ho riscoperto il piacere di lavorare a maglia nel tempo libero quando si ha tanto tempo libero e non nei ritagli del dopocena; il risultato è che ho fatto il dietro e i due davanti in una settimana… avete mai provato a lavorare durante un viaggio in macchina – senza guidare ovvio.
E alla fine della vacanza, scopriamo una festa rionale su arti e mestieri tradizionali e guarda cosa scopro: una filatrice!!!
Che meraviglia di arcolaio… e a fianco c’era un falegname che ne stava creando un altro al tornio! Abbiamo scambiato due parole velocemente perchè pioveva a dirotto e c’era un cameraman di una tv locale che riprendeva – per questo la foto è unica e praticamente rubata – ovviamente le ho chiesto dove trovare la lana che stava filando ma purtroppo mi ha detto che lei la prende in malghe direttamente dai pastori e non ne aveva da darne al momento, la stagione di tosatura è passata da troppo ormai…
…PECCATISSIMO
mercoledì 12 agosto 2009
QUANTE FORME SI POSSONO CREARE?
Appena rientrata dalle micro vacanze in montagna, mi sono accorta che avevo qualche creatura lanosa fatta e finita che non aveva ancora viaggiato sul web, povere! Quindi eccole immortalate una dopo l'altra... Sistemare le foto mi ha fatto pensare al titolo del post: ogni volta mi impressiona e meraviglia notare quante forme diverse si possono creare a partire da un filo, cambiando colori, tecniche e materiali; non so se rendo l'idea che vorrei esprimere, ma guardando la successione delle immagini che ho caricato su Flickr ho pensato: sono tutte fatte della stessa fibra, ho cambiato solo i colori, il modo di filarla ed ecco tre creature completamente diverse, che si prestano a realizzare capi decisamente differenti.
Il primo filato è un melange di lana Merinos e Corriedale che da un effetto tweed molto rustico; l'ho chiamato MOORLAND, ovvero brughiera, perchè dal grigio che apparentemente emerge dalle foto in realtà si nascondono un marrone profondo come torba, un verde tenero dell'erba, violetto come erica e bianco latte per il cielo nuvoloso del nord... Soffice e abbastanza spessa da realizzarvi un capo caldo e un po' country...
Il secondo filato invece è un esperimento che si può trasformare in 1000 e più creazioni diverse; ho preso un po’ del mio Masala Tweed che avevo già descritto tempo fa e l’ho rifilato avvolgendolo su un filo di rame sottile (il più sottile che ho trovato dal ferramenta…) che riprende i colori del filato originale e si intravede qua e là dando piccoli sprazzi di lucentezza.
Ho provato a filarlo più per curiosità che pensando a un progetto preciso in cui impiegarlo; bene ora davvero sono sorpresa, perchè per esempio mi viene in mente un filo di base per una collana modellabile in lunghezza, larghezza, numero di giri intorno al collo, oppure un cinturino da passare intorno alla vita, o ancora una sciarpina o uno scaldacollo che rimane in forma, lavorato magari con ferri super grandi… Yum
chi suggerisce altro?
Ecco MASALA WIRE:
Infine, dulcis in fundo, ecco il mio primo filato fatto con la tecnica del Core spinning, che si realizza avvolgendo la fibra su un filo di base che forma l’anima e la struttura del filato finale; io ho cardato le fibre in tonalità vicine – rosso scuro, bordeaux, lavanda, carta zucchero – e aggiungendo ciuffi di colori contrastanti – verde acqua, giallo sole, verde prato – lasciando che i colori si sovrapponessero solo in parte, e si susseguissero formando quasi un effetto rigato. Ora tanto per complicare le cose, ho voluto inserire ad intervalli casuali dei rotolini fatti con tutti i colori componenti arrotolando segmenti di lana su se stessi e poi sul filo di base.
Ho preso ispirazione dalle meraviglie create da MoonRoverSpins e che potete vedere qui; non sono proprio alla sua altezza, ma il risultato mi soddisfa, ripeterò di sicuro l’esperimento anche perchè il filato è liscio, morbidissimo e vellutato pur mantenendo una struttura ben definita. L’ho chiamato ARLECCHINO e credo non ci sia bisogno di capire perchè:
PER IL MOMENTO NON STO METTENDO IN VENDITA SU ETSY I FILATI TINTI CON PIGMENTI NATURALI, LI RISERVO PER I PROBABILI MERCATINI D'AUTUNNO, MA SE A QUALCUNO INTERESSANO SCRIVETEMI!!