Cosa c’entra un risotto con gli uomini di una volta? C’entra
c’entra perché a casa mia risotto uguale
a papà ,quindi uguale a uomo, quindi uguale a uomo di altri tempi.
Sempre più spesso mi capita di leggere articoli più o meno
leggiadri su donne che lamentano la scarsa attenzione, presenza , gentilezza
degli uomini d’oggi e parlano dell’uomo
all’antica come se fosse l’equivalente del principe azzurro.
Se penso agli uomini “all’antica”della mia famiglia non
riesco a trovarci un “plus” e questo
risotto, preparato peraltro da un uomo “moderno” (la dolcemetà), mi è da spunto
per far notare che “ai tempi”(diciamo intorno agli anni 60/70) ben pochi uomini si sarebbero messi ai
fornelli per cucinare qualcosa per le proprie mogli, compagne, fidanzate ma
sicuramente avrebbero messo i piedi sotto al tavolo pretendendo e
ordinando convinti della giustezza delle
loro pretese…
Remeber:
Quando ero una bambina il piatto “in” di casa mia era il
risotto.
Mia mamma lo cucinava/cucina
benissimo e mio papà era/è un estimatore di questo piatto.
È un piatto tipico delle mie zone (Piemonte/Lombardia) e
,oltre alle ricette classiche , mia mamma lo preparava in mille modi e anch’io
mi cimentavo ogni tanto .
I risotti della mia mamy riscuotevano sempre enorme
successo. Quando venivano ,di domenica, i miei zii a pranzo era ovvio lei
facesse il risotto che veniva votato simpaticamente dai commensali. i voti??? Altissimi. Sempre!
Tra le tante varianti che preparava , una era il “risotto
mare” come lo chiamava mio papà .
La situation comedy del risotto mare era pressappoco così
(ogni santa volta)…
Sabato (si proprio solo al sabato) – ore 18 (si proprio
verso quest’ora)
Papà, seduto comodo sul divano,: "ma lo sai che io questa
sera mi mangerei un bel risotto mare???"
Mamy, che era già in cucina a preparare cena : "ma…non ho in
casa niente…"
Papà: "ah….però io lo mangerei davvero di gusto. Eh bambine??
Voi non avete voglia di un bel riosttino mare????"
Mamy:"dai, vado un salto al super …"
E infatti andava ,al volo, al supermercato che per fortuna
era/è ancora, vicino casa…
Ed eccola che tornava con ogni ben di Dio di pesce e tutta
“felice” si metteva ai fornelli per preparare il piatto al suo amato marito…
Ehm….correzioni:
“felice” : assolutamente no! La mia mamy, pur cucinando
molto bene, odiava/odia cucinare. Lei vivrebbe di panini e di conseguenza sai a
lei cosa gliene importava del risotto mare….
Amato: eh, si…mio papà era/è
amatissimo dalla mia mamy che
l’aveva/ha sempre assecondato in tutto, pendendo letteralmente dalle sue
labbra.
Non ho conosciuto nessuna mamma delle mie amichette di allora così innamorata
di suo marito!
Ma oggi chi di noi si comporterebbe così??? chi correrebbe a
fare la spesa per soddisfare la voglia di
un piatto desiderato dal proprio marito, fidanzato, compagno, magari
dopo una giornata di lavoro bella tosta?? Azzardo a dire che forse, è pià
facile che qualche uomo faccia pazzie del genere!
Il mio papy è un uomo d’altri tempi, di quelli che non hanno
mai fatto (e mai faranno) niente in casa, al quale tutto è dovuto e gli è sempre stato permesso dalle 3 donne “di casa”:io, la mia mamy e mia sorella : averci tutte al suo servizio era la normalità
per lui ma anche per noi!!!
Un altro uomo dei tempi, degno di nota, è il mio mitico zio
Marcello , ancora più maschilista del mio papy. Non solo non ha mai cucinato un
uovo sodo,
ma ha sempre dato giudizi sui
piatti che cucinava (cucina) la mia zia Leru (che peraltro è bravissima) dando
voti, sparando sentenze a destra e a manca e , soprattutto usando sempre come
metro di paragone “la sua mamma” anzi “ la su mamma” (visto che è toscano)
semplicemente da mettergli le mani addosso (in senso violento!!)
E mi fermo solo ad aneddoti “culinari”
Un ‘altra storiella carina riguarda sempre il mio papy che è
rimasto famoso per i “suoi gnocchi”
“ah, gli gnocchi che fa l’Arnaldo!!!!”
Allora, il mio papy
ha “fatto gli gnocchi solo una , dico una, volta, durante la quale mia mamma ha
preparato tutto: patate bollite, le ha impastate con farina e uovo e lui, ha
messo nell’impasto un goccio di grappa (il segreto dello chef) e basta.
Mi è stato raccontato che per questa occasione era tutto
“bardato” con grembiule ad hoc e che il
gesto del versare il liquore nell’impasto era stato molto scenico e..solenne!
Bè, di quegli gnocchi si parla ancor oggi e risalgono agli
anni 60 ed io ero piccina picciò e quindi non ho nemmeno avuto l’onore di
assaggiarli!!!
Uomini “seri, responsabili, che avevano la famiglia come
primo pensiero…questa era la facciata , poi che fossero così integerrimi, io
non ci credo e il “pensare alla famiglia” non faceva certo loro rinunciare ad approfittare di tutti
i “benefit” che questo comportava…a partire da un conclamato servilismo da
parte delle mogli, devote, sottomesse e per questo…spose felici!
Così doveva essere.
Oggi ci si lamenta che “non esistono più gli uomini di un
tempo” e io dico “per fortuna”ed ho analizzato molto superficialmente e solo
“culinariamente parlando”,
due uomini della
mia famiglia, uomini dei “favolosi anni ’60.
Tonando al risotto quello di cui vi parlo non è proprio il
risotto mare dei parents , ma sempre di pesce si tratta e se proprio devo dirla
tutta non è nemmeno farina del mio sacco ma della dolcemetà…
Pur avendo gusti culinari assolutamente opposti, ogni tanto
scovo dei punti di contatto e tra questi
c’è il risotto. Di questo sono felice perché riesco finalmente a mangiare
quello che mi piace , che in sintesi sarebbe : primi piatti e dolci. Lui
ovviamente preferisce: carne e pesce.
Insomma due universi paralleli…ma essendo un uomo “moderno”,
lui cucina ,perché oggi di uomini che “mettono le gambe sotto al tavolo” e
basta ne esistono molto ma molto pochi.
E questo è un bene…
Anyway……
Doppio piacere per questo riso che oltre ad essere “riso”
(per cui per me poteva essere sufficiente)
era pure buonissimo perché quando lui cucina
non è avaro di condimenti che esaltano il sapore
mentre io cerco sempre di dosarmi un po’ a
scapito del gusto.
Ingredienti::
per il brodo di pesce :
cipolla
bianca o bionda
1 costa
di sedano
1 carota
3-4
rametti di prezzemolo
mezzo
cucchiaino di sale grosso (5 grammi)
un
cucchiaino di pepe nero in grani
500 g di
teste e di lische di pesce
2 litri
d’acqua
Sbucciare la cipolla.
Lavare la costa di sedano, affettarlo nello
spessore di 2-3 centimetri.
Lavare la
carota, eliminare le estremità ed affettarla nello spessore di mezzo
centimetro.
Lavare i
rametti di prezzemolo.
Mettere
tutte le verdure in una capace pentola, unire il sale grosso, il pepe, le teste
e le lische di pesce e coprire con l'acqua.
Mettere
la pentola sul fuoco e portarla a bollore.
Abbassare
il fuoco al minimo e lasciar sobbollire lentamente 30 minuti coperto.Trascorso
il tempo di cottura spegnere il fuoco, scolare le verdure e il pesce e filtrare
il brodo attraverso un colino a maglie fini.
(scusate la spiegazione asettica ma non l’ho peparato io e
non è una delle mie specialità )
Ingredienti per il risotto (4 persone) :
350 gr riso carnaroli
Olio extravergine di oliva
Burro
Cipolla
Trancio di salmone tagliato e tocchetti
Prezzemolo
Buccia di limone grattugiata
Brodo di pesce
Ci si comporta come qualsiasi risotto per il quale è
preferibile un leggero soffritto di cipolla nell’olio evo e una punta di burro.
Dopodiché si fa imbiondire il riso e poi si inizia ad innaffiarlo con profumato
brodo di pesce . Quando si è a metà cottura circa, si mettono i pezzetti di
salmone che si sfalderanno un pochino con la cottura. Ma non bisogna
disperarsi! Il pesce rosa si mescolerà perfettamente tra i chicchi di riso
insaporendoli ancor di più.
Quando il risotto è pronto prendiamo il coraggio di
aggiungere un altro pezzo di buon burro e mescoliamo mantecando il tutto. Alla
fine , solo alla fine, una spruzzata di coreografica buccia di limone e di
prezzemolo.
Che profumo delizioso!
Quasi quasi invito il mio papy…..