Ma da quanti anni non facevo un budino? Ma di quelli pronti, della serie : apri la scatola, tagli la busta, rovesci la polvere nel latte, mescoli bene, porti a bollore e dopo tre minuti rovesci nello stampo, in frigo tre ore: pronto!
Il budino, rigorosamente al cioccolato, era un must della mia infanzia/giovinezza.
Me lo faceva mia nonna per merenda e a volte ci "nascondeva" dentro un quadratino di cioccolato...lo faceva mia mamma a conclusione del pranzo della domenica quando non c'erano le paste (altro must degli anni settanta!)
Mia mamma non era ( e non è) proprio un'amante della cucina, o meglio, cucinava ma per dovere e non per pacere quindi il budino era una soluzione da "minima spesa massima resa". Il massimo lo raggiungeva quando preparava la "torta di budino".
Facevo il liceo e insieme a due mie compagne di scuola prendevo lezioni di matematica, non proprio perché servivano ma perché il tipo che ci aiutava era il fidanzato della parrucchiera di un'amica di mia mamma ( complicato??) e quindi per dargli una mano veniva ad aiutarci nei compiti. Il poverino oltre che sopportare tre adolescenti in piena fase di "ocaggine" doveva sorbirsi anche la "torta" di mia mamma e noi con lui (ah ah ah) .
Ecco la ricetta : andare al supermercato e prendere una base di pan di spagna rotondo (che aveva una sorta di incavo per eventuale ripieno) e riempirlo con un budino che mia mamma sceglieva modello creme caramel (bleah!) perché lo giudicava più scenico potendo spalmarlo "creativamente" con il caramello in dotazione (già fatto nella bustina).
Lo mangiavo, per carità, ma anche se non ero stata ancora catturata dal sacro fuoco dell'arte culinaria , per me "torta" aveva un altro significato.
Abbino a questo ricordo anche quello del look di quegli anni che era tremendamente seventy e quindi per il mio budino al cioccolato ho voluto un'immagine molto classica e comfort...lontana da camicie con colli imbarazzanti e pantaloni sfrangiati a zampa di elefante !
A parte questi simpatici rememeber, che mi hanno portato vagamente fuori tema, la nostra cena tra amici ha sfruttato il week end dedicato allo street food , organizzato nella mia città che ci ha ispirato per decidere di prendere ognuno qualcosa per poi ritrovarsi a casa mia per condividere il ricco (dal punto di vista calorico!!) bottino.
Oltre al budino e quanto preso tra i banchetti invitanti, ho preparato anche una buonissima, facilissima, rapidissima zarkopita .
Ecco ingredienti e ricetta:
100 gr di farina 00
50 gr di burro ammorbidito
200 gr di feta
100 gr di latte
origano e peperoncino a piacere
Io ho raddoppiato le dosi e ho steso l'impasto nella leccarda del forno.
Lavorare il burro in una ciotola con un cucchiaio di legno, unire la farina, il latte, la feta, il peperoncino e l'origano, amalgamando bene gli ingredienti. Imburrare una pirofila (io ho usato la carta forno) e versare l'impasto, che non deve superare i 2 cm di altezza. Livellare bene (io uso il dorso di un cucchiaio inumidito) e cuocere in forno a 180°C per 40 minuti circa (o finchè la pita è dorata in superficie). Far raffreddare e tagliare a quadrati, ma a me piace tanto anche calda o tiepida...
La zarkopita ha accompagnato hamburger, arrosticini, olive all'ascolana, würstel...Non c'è che dire : è stata una cena veramente "light" e il mitico budino ha concluso la cena accompagnando i ricordi di ognuno di noi in merito ai proprio budini della memoria, perché ognuno li ha e infatti ognuno di noi ha elencato tutti i gusti provati e mangiati nel corso delle nostre giovinezze ... ci siamo ritrovati tra queste "non ricette" confermando di essere un affiatato gruppo ...very vintage!!! ;-)