Se il Pupo nel buio si stringe a me
Siamo diventati tutti fanatici del nascondino. Ve lo consiglio: è terapeutico. Dopo una frenetica giornata fuori, in pochi minuti ti rilassa e ti spegne il cervello. Noi ne abbiamo previsto due varianti: una in cui giochiamo chiusi in dispensa e una in cui, invece, ci si nasconde in tutta la casa. Pur essendo la dispensa uno spazio ristretto, una piccola stanza per giunta affollata di oggetti, questa variante presenta i suoi vantaggi. Il primo dei quali è che la Pupa non se la fa addosso per la paura. Il secondo è che, quando tocca a lei stare sotto, il Pupo mi salta in braccio nel buio, poi comincia a baciarmi sul collo e mi sussurra: «Mamma, ti amo. Adesso nascondimi». L'oscurità gli trasmette l'ardore che a volte alla luce gli manca.
Capitano, qua e là, dei problemi logistici Perché il Pupo si imbizzarrisce random, e quando tocca a lui contare non sai mai se si fermerà a venti, a otto, a quattordici, a quattro. Perciò, sei lì che nemmeno hai cominciato a valutare in quale angolo schiaffarti ed eccolo già lì a brancicarti con le manine, a dire: «Mamma, ti ho preso! Perché ti sei nascosta ancora vicino all'acqua gazata?». Di tanto in tanto, pretende di far giocare anche il Ma (il ratto di peluche da cui non si separa mai), salvo poi arrabbiarsi con lui perché non sa contare.
Alla scuola materna le maestre del Pupo Ieri, in un colloquio durato un'ora intera, per fortuna nessun riferimento all'utilizzo del biberon. Ci hanno detto in sostanza che il bambino è vivace e intelligente - e noi: oh, davvero? - ma, a tratti, indisciplinato e provocatorio.
(Maestra): «Per esempio, si mette le scarpe e la giacca al contrario pur di uscire al più presto a giocare. Se perde una scarpa in giardino non si preoccupa, ma continua tranquillo le sue attività. Per fermarsi all'improvviso, mentre sta correndo, si butta in ginocchio e buca i pantaloni».
(Io): «Sì, lo so. Mi ha spiegato che è il suo modo di frenare».
(Maestra): «A tavola frega con nonchalance la frutta dai piattini dei compagni».
(Io): «Ma loro vorrebbero mangiarla?».
«No, è quella avanzata».
«Ah».
(Maestra): «A tavola vostro figlio a volte toglie le scarpe e si siede a gambe incrociate, come se stesse facendo yoga».
(Io): «La schiena però la tiene dritta?».
«Drittissima».
«Bene, nello yoga questo è fondamentale».
(Maestra, sospirando): «Insomma, questo bambino non rispetta La Regola».
(Io): «Temo che abbia preso da me. Per esempio, dove lavoro io, all'entrata, dovrei passare il badge per il rilevamento delle presenze, ma non lo faccio».
«Perché, scusi?»
«Così, senza motivo. È questo il bello. Però, come vede, per il resto ho una vita abbastanza normale».
Tutto dipende (da che punto guardi il mondo) E stamattina, già che c'ero, colloquio con la maestra della Pupa. In pasticceria.
(Maestra): «Sua figlia è troppo forte. Stavamo studiando sce, sci, schie, scie e lei ha scritto: "Mi piacciono moltissimo gli sceriffi coi baffi". E poi: "Adoro nuotare in piscina sulla schiena della mamma". Sente com'è armonioso e creativo l'alternarsi dello sci e dello sce?»
(Io): «Ne sono felice. A proposito, ieri a scuola ha perso una scarpa, una ballerina viola. Mi aiuta a recuperarla?».
«Certo. Mi raccomando, a Natale niente regali a noi insegnanti. Ah, è arrivato il finanziamento del Coni per l'educazione motoria. Ora che mi viene in mente, le interessano le arance biologiche? Ha visto che belle, le foto della marcia dei diritti dell'Unicef? Come sta quel fenomeno di suo figlio?»
«Bene, però mi hanno detto che ha qualche problema con La Regola. Fa cose gravissime, tipo rubare la frutta avanzata dai piatti degli altri».
(Lei, prendendo senza farsi vedere un biscottino dal tavolo del vicino): «Uhm. Gravissimo. Vuole un altro bigné?».
Questa è un po' sottile ma so che la capirete Ieri sera cercavo di mettere a letto il Pupo, argomento su cui temo mi toccherà scrivere presto un altro post. Abbiamo discusso parecchio, mi sono quasi arrabbiata, lui si è a sua volta seccato e roteando su sé stesso tipo Ken Shiro mi ha guardato minaccioso e muovendo le braccia tipo marionetta mi ha detto: «Mamma. Se non la smetti ti dò un colpo di carattere».
A questo punto mi piacerebbe tanto sapere da voi a) cosa fate per rilassarvi assieme ai vostri figli e b) cosa pensate (se pensate qualcosa) di un bambino che non si preoccupa di correre in giardino senza scarpe.
Il fascino della rosa: un fiore senza tempo
5 settimane fa