Fonte: godandpoliticsuk.org |
martedì 18 giugno 2013
“La Chiesa dovrebbe superare le ipocrisie sulla sessualità”
giovedì 23 maggio 2013
Vattimo sul suicidio di Notre Dame: "Un gesto rispettabile, ma che sa di Medioevo"
Foto: La Vanguardia |
domenica 10 giugno 2012
European Parliament strongly condemns homophobic laws and discrimination in Europe
Risoluzione del Parlamento europeo sulla lotta all'omofobia in Europa: la proposta Alde
PROPOSTA DI RISOLUZIONE |
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21.5.2012 |
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presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
sulla lotta all'omofobia in Europa (2012/2657(RSP))
Sophia in 't Veld, Sarah Ludford, Renate Weber, Sonia Alfano, Frédérique Ries, Kristiina Ojuland, Gianni Vattimo, Ramon Tremosa i Balcells, Marietje Schaake, Louis Michel, Jan Mulder, Edward McMillan-Scott a nome del gruppo ALDE |
Risoluzione del Parlamento europeo sulla lotta all'omofobia in Europa (2012/2657(RSP)) |
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(1) |
Toonen v. Australia, Comunicazione n. 488/§992, Doc. ONU CCPR/C/50/D/488/1992 (1994); Young v. Australia, Comunicazione n. 941/2000, Doc. ONU CCPR/C/78/D/941/2000 (2003); X v. Columbia, Comunicazione n. 1361/2005, Doc. ONU CCPR/C/89/D/1361/2005 (2007).
Qui invece il testo della proposta di risoluzione comune presentata il 22 maggio in sostituzione di quelle dei singoli partiti (PPE (B7-0234/2012), Verts/ALE (B7-0236/2012), S&D (B7-0238/2012), GUE/NGL (B7-0242/2012), ALDE (B7-0243/2012))
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mercoledì 28 settembre 2011
Interrogazione parlamentare sulle discriminazioni su base sessuale (legge GB su unioni civili e no italiano a unioni civili nei consolati britannici)
Interrogazioni parlamentari | ||
15 settembre 2011 |
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Interrogazione con richiesta di risposta scritta alla Commissione Articolo 117 del regolamento Gianni Vattimo (ALDE) e Sonia Alfano (ALDE) |
Oggetto: Discriminazione in base all'orientamento sessuale — Legge britannica in materia di unioni civili — No dell'Italia alla celebrazione di unioni civili tra omosessuali nei consolati britannici | |
Le coppie omosessuali che vogliono far registrare nei consolati
esteri la loro unione, celebrata ai sensi della legislazione britannica
in materia, vale a dire del Civil Partnership Act del 2004 e del Civil
Partnership Order del 2005, stanno avendo serie difficoltà e, talvolta,
si vedono addirittura negare questa possibilità. I due atti, infatti,
stabiliscono che a tal fine deve essere presentata una richiesta al
paese ospitante, che può opporsi alla registrazione (cfr. sezione
210(2)(c) del Civil Partnership Act). L'associazione Certi Diritti ha
denunciato una serie di casi in cui il governo italiano si è opposto
alla registrazione delle unioni civili nei consolati del Regno Unito. Non ritiene forse la Commissione che la legislazione britannica spiani la strada a una discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale, dal momento che le unioni civili sono consentite solo alle coppie omosessuali? Non ritiene forse la Commissione che l'opposizione del governo italiano a che le unioni civili siano celebrate nei consolati del Regno Unito in Italia rappresenta una discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale? Non ritiene forse la Commissione che una simile discriminazione ostacoli la libera circolazione e l'uguaglianza dei cittadini dell'UE? |
Censura e omofobia su Rai 1: il testo italiano dell'interrogazione al Parlamento europeo
giovedì 15 settembre 2011
Politici gay ma omofobi: contro l'ipocrisia
"Faremo i nomi dei politici gay ma omofobi". L'ora X è il 23 settembre. Sul web
di Marco Pasqua
"Quando venne bocciata la legge sull'omofobia mi sono davvero arrabbiato e ho pensato di fare una cosa che all'estero avviene spesso - spiega Mancuso -, cioè far arrivare ai giornali tramite il web i nominativi di politici non dichiarati". E' il fenomeno cosiddetto dell'outing (diverso dal coming out, che avviene quando è la persona stessa a decidere di rendere noto il proprio orientamento sessuale). Un'idea che è stata "sposata" da un gruppo anonimo di ragazzi. Come rivela l'ex presidente di Arcigay: "Mi hanno scritto un'e-mail, da un account palesemente falso. Mi spiegavano di essere interessati a portare avanti l'operazione e di volerla gestire dal punto di vista informatico". A quel punto, il presidente di Equality non nasconde di essersi sentito sollevato, fondamentalmente perché le conseguenze della pubblicazione di una lista del genere preoccuperebbero il migliore degli studi legali. Nelle scorse settimane, Mancuso si era consultato con avvocati e anche con gli esperti americani della Milk Foundation (dedicata all'opera di Stuart Milk), fino a quando non si sono fatti avanti gli anonimi internauti. Dal primo contatto via e-mail, le comunicazioni tra Mancuso e il gruppo sono avvenute tramite reti protette e adottando una serie di espedienti informatici. Nessun incontro dal vivo. Anche se gli scambi sono avvenuti in lingua italiana, non si esclude che questi anonimi "giustizieri" antiomofobia possano essere italiani residenti all'estero. Il 23 settembre, nelle prime ore della mattina, sarà inviata un'e-mail ad alcuni giornalisti, nella quale saranno riportati i primi dieci nominativi. Una lista che farà tremare più di un politico, che in passato si è segnalato per le sue posizioni anti-gay. "Ora non seguo più l'operazione in prima persona - precisa però Mancuso - e sono grato a questo gruppo di aver preso il testimone di questa iniziativa, sicuramente non facile".
La data del secondo invio - salvo "terremoti" legali, oltre che interventi della polizia postale - non è stata ancora decisa. Quel che è certo, è che nelle settimane passate il cellulare di Mancuso ha ricevuto non poche chiamate di "curiosità" da parte di parlamentari interessati a quella lista. Inizialmente si era parlato di cento nomi, adesso quel dato è lievitato, grazie anche a segnalazioni esterne, provenienti dallo stesso gruppo di attivisti anonimi. Che, in queste ore, si sono fatti vivi tramite il sito che ospiterà la lista: "Abbiamo deciso di iniziare con questi primi dieci nomi per far comprendere chiaramente come nel Parlamento italiano viga la regola dell'ipocrisia e della discriminazione. I politici di cui conosciamo le vere identità sessuali sono molti altri, presenti in tutti i partiti, per ora ci limitiamo a pubblicare un estratto di quelli appartenenti ai partiti che hanno votato contro la legge sull'omofobia", scrivono. E promettono: "Da ora in poi quando avverranno attacchi nei confronti della comunità lgbt da parte della gerarchia cattolica, del mondo dell'informazione, della politica, ci riserveremo la facoltà di rispondere adeguatamente".
Un'iniziativa che, ci tiene a precisare Mancuso, era stata da lui concepita per portare alla luce l'ipocrisi di certi politici: "Attuare l'outing non è una vendetta emotiva, né riguarda un giudizio sulla sessualità occultata di politici, preti, giornalisti. E' invece la proclamazione di un pensiero politico che intende smascherare quell'area politica culturale che accredita ogni giorno il fatto che l'omosessualità sia una scelta di persone con scarsi valori morali. Non ci interessa, né sarebbe moralmente concepibile scivolare nel gossip, quello che vogliamo fare è colpire tutte quelle persone che ricoprendo attualmente incarichi pubblici, utilizzando il proprio potere, offendono, discriminano le persone lgbt, alimentano scientificamente l'odio", spiegò Mancuso quando presentò la sua iniziativa.
venerdì 9 settembre 2011
Parlamento europeo: Interrogazione su episodi omofobi di censura di Rai 1 ("Un ciclone in convento")
giovedì 8 settembre 2011
Risposta della Commissione Europea sul caso della patente sospesa al ragazzo gay
20 luglio 2011 |
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Risposta data da Viviane Reding a nome della Commissione | ||||||||
Le direttive 91/439/CEE(1) e 2006/126/CE(2)
disciplinano il rilascio e il rinnovo delle patenti di guida. Il
rilascio di una patente è subordinato al soddisfacimento delle norme
mediche minime elencate nell'allegato III di entrambe le direttive. Tali
norme si applicano unicamente alle incapacità menzionate in detti
elenchi che non solo siano state accertate previo esame medico, ma
comportino anche un rischio per la sicurezza stradale. Per rifiutare il
rilascio o il rinnovo di una patente di guida si può tener conto anche
di altri disturbi, ma solo nella misura in cui questi possono
configurarsi o portare ad un'incapacità funzionale tale da mettere in
pericolo la sicurezza della guida. La Commissione, in primo luogo, non vede come l'orientamento sessuale possa rientrare tra le categorie di disturbi menzionate nell'allegato III e, in secondo luogo, non riesce a capire il collegamento tra l'orientamento sessuale e un'eventuale incapacità funzionale di guidare un veicolo. Inviterà pertanto le autorità italiane a chiarire la loro posizione sull'argomento. In linea con le risposte alle interrogazioni scritte E-703/11 e P-338/2011(3), la Commissione desidera ribadire agli onorevoli parlamentari il suo impegno deciso a contrastare l'omofobia e la discriminazione basata sulle tendenze sessuali avvalendosi appieno delle competenze conferitele in materia dai trattati. A tale proposito la Commissione ha spiegato che è sua priorità garantire che le norme dell’Unione si conformino totalmente alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, nello specifico all'articolo 21 della stessa, che vieta qualsiasi forma di discriminazione fondata sull’orientamento sessuale.
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sabato 28 maggio 2011
Meglio gay che Berlusconi
Meglio gay che Berlusconi
Politici, artisti e intellettuali in difesa dell'omosessualità
Da: Lettera43
Qui, sul sito di Wuz, troverete l'introduzione del volume.
Leggete anche l'articolo relativo al libro ("Froci salvate l'Italia") sul sito de L'Espresso, apparso (come il libro stesso) in occasione della giornata mondiale contro l'omofobia (17 maggio).
giovedì 19 maggio 2011
Interrogazione alla Commissione sui recenti gravi episodi di omofobia in Italia
Articolo 117 del regolamento
Gianni Vattimo (ALDE)
19 maggio 2011
Oggetto: Gravi episodi di omofobia in Italia | |||||||||||||||
Nonostante la tenuta dell'Europride in Italia l'11 giugno prossimo, la situazione delle persone LGBT in Italia è estremamente preoccupante, tra aggressioni fisiche e verbali, discriminazioni e linguaggio di scherno espresso dai rappresentanti politici e governativi nei confronti delle persone LGBT. Il 20 aprile, una deputata italiana apertamente lesbica e militante dei diritti LGBT, Paola Concia, e la sua compagna, sono state gravemente insultate e minacciate nel centro della capitale(1). Il sottosegretario con delega alle Politiche per la famiglia, Carlo Giovanardi, ha affermato il 23 aprile che la pubblicità di Ikea che ha come slogan «siamo aperti a tutte le famiglie» è «contraria alla Costituzione»(2) e il 3 maggio che «i gay non devono baciarsi in pubblico»(3); il 4 maggio ha tentato di bloccare uno spettacolo teatrale a Verona a tematica LGBT(4); il 5 maggio ha giustificato il «bunga bunga» purché fatto da un uomo e una donna(5). Il Primo Ministro italiano, Silvio Berlusconi, fa dell'orientamento sessuale oggetto costante di scherno pubblico: il 2 novembre 2010 ha affermato, parlando del «caso Ruby», che è «meglio essere appassionati di belle ragazze che di gay»(6). La Ministra per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, non ha presentato, contrariamente a quanto promesso, una proposta di legge governativa contro l'omofobia e la transfobia, mentre la discussione su un progetto di legge parlamentare sembra tardare sempre di più; la Corte Costituzionale ha stabilito la dignità costituzionale delle coppie omosessuali, portatrici degli stessi diritti delle coppie eterosessuali coniugate, rimandando la questione del matrimonio però al legislatore. L'Italia rimane uno degli ultimi Stati membri dell'UE a non prevedere né coabitazione né unione civile per le coppie dello stesso sesso, che sono peraltro escluse dall'accesso al matrimonio; un tribunale ha condannato a due mesi di reclusione Michele F. e Roberto L., pena convertita in un'ammenda di 2 280 Euro, per essersi baciati presso il Colosseo nel luglio del 2007, per il giudice contrariamente «alla pubblica decenza»(7). Il 17 maggio ricorrerà la giornata mondiale contro l'omofobia, che sarà celebrata con dichiarazioni dalle istituzioni europee. Quali iniziative intende adottare in concreto la Commissione per le persone LGBT negli Stati membri — come l'Italia — dove sono oggetto di aggressioni fisiche e verbali private e pubbliche? Intende essa richiamare con fermezza le autorità italiane in merito a quanto riferito nell'interrogazione, affinché prendano misure concrete contro l'omofobia? Quando presenterà la Commissione una Roadmap contro l'omofobia e per i diritti delle persone LGBT come richiesto dal PE?
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venerdì 13 maggio 2011
Patente negata perché gay. Il caso al Parlamento europeo
Da: Senzacolonne.it, 13 maggio 2011
Si veda inoltre, al riguardo, il comunicato stampa dell'Associazione Radicale Certi Diritti.
Qui di seguito, infine, l'articolo pubblicato da Bepi Castellaneta su Il Giornale il 12 maggio.
Niente patente a un gay: "è una malattia"
La patente gli è stata sospesa perché è gay, ma il diretto interessato lo ha scoperto solo dopo un decennio. E così lui, Cristian Friscina, 33 anni, travolto dal cieco ingranaggio di una storia in cui si mescolano discriminazione e cieca burocrazia, è stato costretto a presentare un ricorso al ministero per le Infrastrutture. La domanda è stata subito accolta. Proprio ieri da Roma è arrivato il semaforo verde. Risultato: il giovane ha ottenuto la patente e potrà guidare tranquillo, ma il caso è tutt'altro che chiuso: il pasticcio rimane e ha innescato una marea di polemiche che cresce con il passare delle ore. La deputata del Pd, Paola Concia, parla di «omofobia di Stato» mentre il ministro delle Pari opportunità, Mara Carfagna, assicura interventi contro «una discriminazione odiosa».
Tutto è cominciato dopo una visita di leva. Il 33enne, di Cellino San Marco, piccolo centro della provincia di Brindisi noto perché ha dato i natali al cantante Albano, nel lontano 1999 si presentò e dichiarò ai medici di essere omosessuale. Dall'ospedale militare Bonomo di Bari partì una comunicazione alla motorizzazione civile in cui si fa riferimento a «patologie che potrebbero risultare di pregiudizio per la sicurezza della guida»; ma non solo: perché nei documenti c'è scritto anche che ci sono «dubbi sulla persistenza dei requisiti di idoneità psicofisica prescritti per il possesso della patente».
La motorizzazione a quel punto, sulla base delle indicazioni dell'ospedale militare, decise di procedere con nuove visite mediche senza però comunicare nulla a Friscina. Il quale infatti non ne ha mai saputo nulla e ha appreso che la sua patente era sospesa solo quando ha chiesto il rinnovo: da quel momento, andando a ritroso nel tempo e mettendo insieme documento dopo documento, il 33enne è riuscito a ricostruire quanto accaduto. Friscina, che dopo la laurea in Scienza della comunicazione è diventato guida turistica ed è entrato in politica a Cellino San Marco diventando segretario cittadino di Sel, il movimento del governatore Nichi Verigola, ha scoperto tutto solo quando è andato alla motorizzazione civile per il rinnovo della patente: a quel punto gli è stato risposto che era stata sospesa da tempo. E così è scattato il ricorso.
La vicenda è stata resa nota dai Radicali, che hanno presentato un'interrogazione urgente al ministero dei Trasporti e della Difesa. Secondo Sergio Rovasio, dell'associazione radicale. «Nemmeno un mese fa -prosegue - il Tribunale di Catania, condannava in secondo grado il ministero della Difesa e dei Trasporti a un risarcimento di ben ventimila euro a un omosessuale siciliano al quale era stata negata la patente a causa del proprio orientamento sessuale; oggi tocca a un giovane di Brindisi vedersi negato il rinnovo della patente sulla scia di una comunicazione trasmessa dall'ospedale militare di Bari».
martedì 26 aprile 2011
Risposta a Giovanardi su Ikea, famiglia e costituzione
Roma, 24 apr. (TMNews) – “Ai vari Merlo che usano l'insulto come arma polemica nella migliore tradizione dei manganellatori verbali fascisti, osservo che ho giurato fedeltà alla Repubblica e di osservare lealmente la Costituzione, come ho spiegato dieci giorni fa a Klaus Davi che mi ha chiesto una opinione sui manifesti dell'Ikea”. Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei ministri, torna con una nota sulle polemiche nate dalle sue critiche alle pubblicità che recano l'immagine di una coppia gay ('Siamo aperti a tutte le famiglie').
“Il rispetto per ogni forma di orientamento sessuale e di solidarietà per tutti coloro che sono oggetto di violenza fisica o verbale – si legge nella nota – è cosa ben diversa dalla difesa di un principio cardine del nostro ordinamento che lobby potenti vogliono azzerare parificando la famiglia della Costituzione a qualsiasi forma di convivenza, come Gianni Vattimo onestamente rivendica su Repubblica”.
La risposta di Vattimo
Ma ciò che, “onestamente”, non avevo detto a La Repubblica, e avrei dovuto dire, è che una difesa della famiglia che viene da un esponente della maggioranza di governo, dunque da un difensore della mignottocrazia berlusconiana, farebbe ridere se non fosse un sintomo della tragicità della situazione italiana. E non dica Giovanardi che la mania puttanesca di uno come Berlusconi è un puro accidente, un affare privato del medesimo, che non mette in discussione la sacralità della famiglia eterosessuale e monogamica. Prostituzione, ipocrisia, prossenetismo, giù giù fino alla pedofilia (di parte) del clero (ma non era pedofilia anche quella di cui è stata vittima, più o meno innocente, Ruby?) sono chiaramente collegate alla repressione sessuale, e sociale (per i ricchi le puttane si chiamano escort), che impera ancora nell'Italia ufficiale, di Giovanardi appunto. E infine, una bella legge contro l'omofobia sarebbe davvero contro la Costituzione che Giovanardi dice di voler difendere? Ma sostenerla sarebbe per lui una questione di chiaro conflitto di interessi…
Gianni Vattimo, 26 aprile 2011