Buongiorno!
Innanzi tutto mi scuso per la qualità delle foto, purtroppo la stanza dove ho fatto gli scatti alla mattina è in ombra e quindi le foto non sono bellissime...non che se ci fosse stato il sole sarebbero state meglio, ma magari... chissà, lasciatemi con questa illusione!
Come ormai sapete, il mercoledì e il sabato a Pavia c'è il mercato con i banchetti dei tessuti e durante le mie scorribande una decina di giorni fa ho comprato questo lino pesante a rigoni, ovviamente sapevo già cosa volevo realizzare, ma vi ho lasciato in sospeso con il tessuto sotto la macchina da cucire...ricordate?
Ebbene ecco cosa ho combinato...i copri-seggiolina!
Anche le seggioline le ho comprate al mercato da Augusto il robivecchi, pagate una sciocchezza, eccone qua una che fa bella mostra di sè in tutta la sua semplicità!
Vecchi bottoni di madreperla fermano gli angoli del tessuto...vista carina l'affrancatura?
Ma che bella pensata, almeno così non vedo quell'obbrobrio di nuovo impagliamento che secondo me non ha donato a quelle vecchie seggioline!
Dietro un semplicissimo nodo per fermare la foderina.
In un pomeriggio erano pronte tutte e due! Non sò se poi c'è da fidarsi tanto ad accomodarcisi sopra, ma chi se ne intende mi ha rassicurato...sarà!
Non ho solamente cucito, ho pure ricamato!
Ecco la mia nuova ventola, un ricamo semplicissimo, anche questa due pomeriggi ed eccola quì.
Mi piace moltissimo la passamaneria che ho applicato come guarnizione, è in cotone e quindi ovviamente opaca, per fortuna, dato che ormai si trova tutto realizzato con materiale sintetico e lucido.
Ma questo scampolino era rimasto ben nascosto e assai impolverato nello scaffale della mia amica Reneè, ho addirittura dovuto lavarla perchè ingiallita dagli anni.
Il ricamo è stato realizzato su tela emiane in cotone avorio con filo DMC 842.
Lo schema l'ho trovato sul web ma non mi ricordo più dove...
Buona settimana a tutti, come al solito i miei lavoretti mi aspettano, ce ne ho uno da finire....e poi postare!
P.S. Avete notato la teiera sul tavolino? Era una di quelle teiere che vi avevo accennato, non è certo una bellezza...però l'ho presa lo stesso!
"Non sono le idee che mi mancano, è il tempo per realizzarle che è troppo poco."
lunedì 31 maggio 2010
giovedì 27 maggio 2010
donne!!!!
DONNE !!!
Ricordatevi che uno strato di polvere protegge i mobili...
Una casa è più bella se si può scrivere "ti amo" sulla polvere sul mobilio.
Io lavoravo 8 ore ogni fine settimana per rendere tutto perfetto, "nel caso venisse qualcuno". Alla fine ho capito che "non veniva nessuno", perché tutti vivevano la loro vita passandosela bene !!!
Ora, se viene qualcuno, non ho bisogno di spiegare in che condizione è la casa: sono più interessati ad ascoltare le cose interessanti che ho fatto per vivere la mia vita.
Caso mai non te ne fossi accorta... la vita è breve, goditela!
Fa' pulizia, se è necessario...
Ma sarebbe meglio dipingere un quadro, scrivere una lettera, preparare un dolce, seminare una pianta, oppure pensare alla differenza tra i verbi "volere" e "dovere".
Fa' pulizia, se è necessario, ma il tempo è poco...
Ci sono tante spiagge e mari per nuotare, monti da scalare, fiumi da navigare, una birretta da bere, musica da ascoltare, libri da leggere, amici da amare e la vita da vivere.
Fa' pulizia, se è necessario, ma...
C'è il mondo là fuori: il sole sulla faccia, il vento nei capelli, la neve che cade, uno scroscio di pioggia... Questo giorno non torna indietro...
Fa' pulizia, se è necessario, ma...
Ricorda che la vecchiaia arriverà e non sarà più come adesso... E quando sarà il tuo turno, ti trasformerai in polvere.
Trasmettilo a tutto le donne meravigliose della tua vita...
Io l'ho già fatto!
Questa @ mi è appena arrivata dalla mia amica Monty2, non potevo lasciarmela scappare!!!!!
Ricordatevi che uno strato di polvere protegge i mobili...
Una casa è più bella se si può scrivere "ti amo" sulla polvere sul mobilio.
Io lavoravo 8 ore ogni fine settimana per rendere tutto perfetto, "nel caso venisse qualcuno". Alla fine ho capito che "non veniva nessuno", perché tutti vivevano la loro vita passandosela bene !!!
Ora, se viene qualcuno, non ho bisogno di spiegare in che condizione è la casa: sono più interessati ad ascoltare le cose interessanti che ho fatto per vivere la mia vita.
Caso mai non te ne fossi accorta... la vita è breve, goditela!
Fa' pulizia, se è necessario...
Ma sarebbe meglio dipingere un quadro, scrivere una lettera, preparare un dolce, seminare una pianta, oppure pensare alla differenza tra i verbi "volere" e "dovere".
Fa' pulizia, se è necessario, ma il tempo è poco...
Ci sono tante spiagge e mari per nuotare, monti da scalare, fiumi da navigare, una birretta da bere, musica da ascoltare, libri da leggere, amici da amare e la vita da vivere.
Fa' pulizia, se è necessario, ma...
C'è il mondo là fuori: il sole sulla faccia, il vento nei capelli, la neve che cade, uno scroscio di pioggia... Questo giorno non torna indietro...
Fa' pulizia, se è necessario, ma...
Ricorda che la vecchiaia arriverà e non sarà più come adesso... E quando sarà il tuo turno, ti trasformerai in polvere.
Trasmettilo a tutto le donne meravigliose della tua vita...
Io l'ho già fatto!
Questa @ mi è appena arrivata dalla mia amica Monty2, non potevo lasciarmela scappare!!!!!
mercoledì 26 maggio 2010
focaccine lisce
Mentre quella palla di pelo del mio gatto si rilassa mollemente sui pantaloni di Yuffie abbandonati sul cuscinone della sua camera, in cucina c'è chi lavora...
Una ricettina velocissima che farà felici grandi e piccini, nutellari e marmellatari.
Talmente facile e veloce che anche Yuffie mi ha aiutato!
FOCACCINE LISCE
Non chiedetemi il perchè di questo nome, il libro da cui ho tratto la ricetta le presenta così....
- 250 gr. di farina autolievitante (io ho usato quella normale, aggiungendo un cucchiaino di lievito per dolci)
- un pizzico di sale
- 30 gr. di burro morbidissimo a piccoli pezzi
- 125 ml. di latte
- 80 ml. di acqua
- latte extra per spennellare
- marmellata o cioccolata per farcire
Setacciare la farina e il sale, aggiungere il burro e sfregarlo nella farina.
Aggiungere quasi tutto il latte mescolato all'acqua, fino ad ottenere una pasta morbida, se necessario aggiungere più liquido.
Versare la pasta su una superficie infarinata e impastare delicatamente, fino a rendere il composto omogeneo.
A questo punto stendere la pasta fino ad ottenere uno spessore di circa 1-2 cm.
Ritagliare la pasta con una formina tonda di circa 5 cm. di diametro.
Io mi sono aiutata con un bicchiere.
Sistemare i dischetti di pasta sulla teglia foderata di carta forno e spennellarli.
Cuocere in forno già caldo a 210° per 10/12 minuti.
Eccoli, facili e velocissimi, una merendina leggera per i miei alieni, Yuffie li ha provati sia con la nutella sia con la marmellata di mirtilli, io li preferisco con la marmellata...
Il libro me lo sono regalato durante una delle mie scorribande alla Feltrinelli sotto casa...quanti dolcetti che ci sonoooo...
martedì 25 maggio 2010
di notte, dalla finestra
lunedì 24 maggio 2010
un'aiuola di violette...
Bomboniere...
Volevo qualcosa di diverso per queste bomboniere, di più nuovo rispetto ai soliti fiorellini margheritine o girasoli, roselline e compagnia bella.
Sono diventata matta per trovare le violette, e poi bastava andare da Andrea, il fioraio sotto casa che in 3 giorni mi ha trovato quello che cercavo.
Per il sacchettino ho comprato un bordino pronto-fatto, in puro lino avorio con il bordo a giornino già fatto, ho dovuto solo cucire i lati, infilare i confetti avvolti nel tulle nel sacchettino e adornare a piacere con i fiocchetti...
Scusate le foto....i colori purtroppo non sono quelli reali, le violette sono proprio...violette e il nastrino a quadrettini è in tinta con i fiorellini...vabbè, l'idea ve la siete fatta, no?
Volevo qualcosa di diverso per queste bomboniere, di più nuovo rispetto ai soliti fiorellini margheritine o girasoli, roselline e compagnia bella.
Sono diventata matta per trovare le violette, e poi bastava andare da Andrea, il fioraio sotto casa che in 3 giorni mi ha trovato quello che cercavo.
Per il sacchettino ho comprato un bordino pronto-fatto, in puro lino avorio con il bordo a giornino già fatto, ho dovuto solo cucire i lati, infilare i confetti avvolti nel tulle nel sacchettino e adornare a piacere con i fiocchetti...
Scusate le foto....i colori purtroppo non sono quelli reali, le violette sono proprio...violette e il nastrino a quadrettini è in tinta con i fiorellini...vabbè, l'idea ve la siete fatta, no?
giovedì 20 maggio 2010
compere al mercato
Il mercoledì è giorno di mercato, bè, in piazza Petrarca ci sono tutti i giorni le bancarelle, ma , dicevo, il mercoledì e il sabato ci sono molti più ambulanti, e una giratina si deve fare.
La prima fermata è da Gigi, che vende tessuti, è talmente urlone che nelle sue vene deve scorrere sangue toscano, anche se lui mi ha assicurato di no...
Oh, allora? Noi toscani siamo urloni, o almeno i toscani che conosco io!
La mia testolina ogni tanto si mette in testa delle strane idee, cerca qui, cerca lì, cercavo dei tessuti ben precisi, (avevo in mente due alternative) ma il problema è 1°trovarli, 2° trovarli a un prezzo giusto, ovviamente ho dovuto declinare la mia scelta su questo lino pesante a rigoni...
Quando vedo le "stoffe" mi viene in mente di fare un sacco di cose: borse, cuscini, grembiuloni da cucina, tovaglie, foderare poltroncine...chissà cosa ne verrà fuori da questo scampolo, la macchina da cucire è già pronta!
La visita successiva è per Mario, anche lui tessuti, lenzuola e tovaglie, un saluto per controllare se c'era qualcosa di particolare e via...
La Mimma e Massimo mi aspettano, sono i miei verdurai, e come si fa saltare lo shopping alla bancarella della frutta e della verdura? Giammai! Specialmente se poi in cucina posso adornarla di questi profumatissimi mazzetti di odori, troppo belli!!!!
L'ultima visita è dedicata al "robivecchi" Augusto, in Piazza del Duomo.
Ci si può trovere un po' di tutto, libri, vecchi dischi, manichini, sedie, mobiletti, specchi, bottiglie, scaldini, vecchi attrezzi da falegname, cenci, cianfrusaglie di tutti i generi e di tutti i tipi...che cosa ho comprato? Bè, tempo fa quel vecchio ferro in foto, (lo porterò in montagna come fermalibri sulla mensola), la settimana precedente ho trovato una vecchissima tazzina di terraglia, il mese scorso due teiere, una troppo brutta per lasciarla lì e un'altra troppo bella per farmela scappare....ieri?
Quello che ho preso ieri...dedicherò un post a parte!
Alla prossima, il lavoro mi aspetta!
La prima fermata è da Gigi, che vende tessuti, è talmente urlone che nelle sue vene deve scorrere sangue toscano, anche se lui mi ha assicurato di no...
Oh, allora? Noi toscani siamo urloni, o almeno i toscani che conosco io!
La mia testolina ogni tanto si mette in testa delle strane idee, cerca qui, cerca lì, cercavo dei tessuti ben precisi, (avevo in mente due alternative) ma il problema è 1°trovarli, 2° trovarli a un prezzo giusto, ovviamente ho dovuto declinare la mia scelta su questo lino pesante a rigoni...
Quando vedo le "stoffe" mi viene in mente di fare un sacco di cose: borse, cuscini, grembiuloni da cucina, tovaglie, foderare poltroncine...chissà cosa ne verrà fuori da questo scampolo, la macchina da cucire è già pronta!
La visita successiva è per Mario, anche lui tessuti, lenzuola e tovaglie, un saluto per controllare se c'era qualcosa di particolare e via...
La Mimma e Massimo mi aspettano, sono i miei verdurai, e come si fa saltare lo shopping alla bancarella della frutta e della verdura? Giammai! Specialmente se poi in cucina posso adornarla di questi profumatissimi mazzetti di odori, troppo belli!!!!
L'ultima visita è dedicata al "robivecchi" Augusto, in Piazza del Duomo.
Ci si può trovere un po' di tutto, libri, vecchi dischi, manichini, sedie, mobiletti, specchi, bottiglie, scaldini, vecchi attrezzi da falegname, cenci, cianfrusaglie di tutti i generi e di tutti i tipi...che cosa ho comprato? Bè, tempo fa quel vecchio ferro in foto, (lo porterò in montagna come fermalibri sulla mensola), la settimana precedente ho trovato una vecchissima tazzina di terraglia, il mese scorso due teiere, una troppo brutta per lasciarla lì e un'altra troppo bella per farmela scappare....ieri?
Quello che ho preso ieri...dedicherò un post a parte!
Alla prossima, il lavoro mi aspetta!
giovedì 13 maggio 2010
tutorial: un nuovo paralume
Ciao a tutte oggi ho un attacco di ART ATTACK!!!!!
Ho deciso di dilungarmi un pò su questo post e farvi vedere dettagliatamente come da un pezzetto di tessuto e qualche nastrino può venire fuori un nuovo "vestito" per la lampada che ho sul comodino.
Non è che ci sia mai stata tanta simpatia da parte mia per questa coppia di lampade scelte dal Denso una ventina di anni fa senza la mia supervisione (si litigò pure perchè io non le volevo!), poi...bè, ormai fanno un pò parte della nostra storia e dei nostri vagabondaggi così ogni tanto decido di cambiare il vestitino.
Mi piacerebbe anche cambiargli il look un pò più incisivamente, magari dando un che di più "vecchiotto", una patina ancor più caratteristica l'ossidazione, che a me non dispiace per nulla, ma vedremo, sapete il Denso non è tanto contento vedermi aggeggiare con vernici invecchianti (e magari tossiche a suo dire) per casa. UFFA!
Non è difficile provare a rifare il vestitino nuovo al paralume, basta un poco di tessuto, qualche nastro e passamaneria.
In questo caso non ho toccato i vecchio scheletro di metallo già rivestito con un nastrino di cotone sottilissimo, mi è sembrato che potesse andare avanti ancora un pò, magari la prossima volta vi mostrerò come fare.
Comunque ecco qui il vecchio cappellino da rinnovare con l'occorrente.
-tessuto a misura
-passamaneria e pizzo per rifinire
-vinavil e pennellino
-ago e filo
Misurare la circonferenza inferiore del paralume e tagliare il tessuto a misura, fare una smacchinatura per ottenere il cilindro che stringendosi al vertice darà l'effetto increspatura.
Per il mio paralume ho adoperato un rettangolo di stoffa lungo 51cm. e alto 15cm. Ho fatto un orlino per il farpalino di circa 2 cm., considerate anche un mezzo cm. che viene nascosto nell'orlo.
A questo punto si può iniziare con la costruzione vera e propria, io per comodità ho dato un puntino veloce alla passamaneria di rifinizione in fondo alla lampada.
Ecco fatto:
Quindi armata di calma e coraggio con il pennello di Yuffie intinto nel vinavil ho iniziato a spalmare con delicatezza il bordo dello scheletro e la passamaneria.
Ora è il momento di far girare la passamaneria e farla aderire bene al bordo dello scheletro.
Se non siete molto convinte fate come me, adoperate delle mollete da bucato (mi raccomando, in plastica!) per tenere il cordoncino in pressione, non esagerate però, altrimenti si potrebbe sciupare.
Basta una decina di minuti...
E appena le toglierete ecco qui il risultato, metà del lavoro è stato fatto.
Adesso arriva il divertimento...io stavolta per cambiare ho adoperato un pizzo da applicare alla parte superiore del tessuto.
Non resta che increspare tirando il filo dell'imbastitura delicatamente:
E adesso ritorna la parte noiosa del lavoro e forse la più difficile, ancora pennello e vinavil.
Va tirato bene, controllando che l'increspatura venga per benino e non attaccata storta.
Bisogna lasciare asciugare a lungo, io ho adoperato il solito piccolo aiuto...
Siamo in dirittura di arrivo, manca la passamaneria interna, ancora vinavil e mollete per asciugare, sì, lo so, sembra che questo lavorino non finisca più, ma volete imparare o no?
Eccola, eccola, in un pomeriggio è pronta, non è perfetta, è la prima volta che faccio un paralume così, di solito mi fermo alle ventole, come quella con il cuoricino, ma io mi accontento...domani passerò alla lampada del Denso, sicuramente mi verrà meglio!
L'unica difficoltà che ho trovato è stata la scelta del tessuto, non è certo leggero, anzi, e questo mi ha dato qualche problema al momento della increspatura, vabbè, la prossima volta mi ricorderò che a volte ci possono essere dei limiti!
E adesso scatenate la vostra fantasia, voglio vedere cose folli!!!!!
Ho deciso di dilungarmi un pò su questo post e farvi vedere dettagliatamente come da un pezzetto di tessuto e qualche nastrino può venire fuori un nuovo "vestito" per la lampada che ho sul comodino.
Non è che ci sia mai stata tanta simpatia da parte mia per questa coppia di lampade scelte dal Denso una ventina di anni fa senza la mia supervisione (si litigò pure perchè io non le volevo!), poi...bè, ormai fanno un pò parte della nostra storia e dei nostri vagabondaggi così ogni tanto decido di cambiare il vestitino.
Mi piacerebbe anche cambiargli il look un pò più incisivamente, magari dando un che di più "vecchiotto", una patina ancor più caratteristica l'ossidazione, che a me non dispiace per nulla, ma vedremo, sapete il Denso non è tanto contento vedermi aggeggiare con vernici invecchianti (e magari tossiche a suo dire) per casa. UFFA!
Non è difficile provare a rifare il vestitino nuovo al paralume, basta un poco di tessuto, qualche nastro e passamaneria.
In questo caso non ho toccato i vecchio scheletro di metallo già rivestito con un nastrino di cotone sottilissimo, mi è sembrato che potesse andare avanti ancora un pò, magari la prossima volta vi mostrerò come fare.
Comunque ecco qui il vecchio cappellino da rinnovare con l'occorrente.
-tessuto a misura
-passamaneria e pizzo per rifinire
-vinavil e pennellino
-ago e filo
Misurare la circonferenza inferiore del paralume e tagliare il tessuto a misura, fare una smacchinatura per ottenere il cilindro che stringendosi al vertice darà l'effetto increspatura.
Per il mio paralume ho adoperato un rettangolo di stoffa lungo 51cm. e alto 15cm. Ho fatto un orlino per il farpalino di circa 2 cm., considerate anche un mezzo cm. che viene nascosto nell'orlo.
A questo punto si può iniziare con la costruzione vera e propria, io per comodità ho dato un puntino veloce alla passamaneria di rifinizione in fondo alla lampada.
Ecco fatto:
Quindi armata di calma e coraggio con il pennello di Yuffie intinto nel vinavil ho iniziato a spalmare con delicatezza il bordo dello scheletro e la passamaneria.
Ora è il momento di far girare la passamaneria e farla aderire bene al bordo dello scheletro.
Se non siete molto convinte fate come me, adoperate delle mollete da bucato (mi raccomando, in plastica!) per tenere il cordoncino in pressione, non esagerate però, altrimenti si potrebbe sciupare.
Basta una decina di minuti...
E appena le toglierete ecco qui il risultato, metà del lavoro è stato fatto.
Adesso arriva il divertimento...io stavolta per cambiare ho adoperato un pizzo da applicare alla parte superiore del tessuto.
Non resta che increspare tirando il filo dell'imbastitura delicatamente:
E adesso ritorna la parte noiosa del lavoro e forse la più difficile, ancora pennello e vinavil.
Va tirato bene, controllando che l'increspatura venga per benino e non attaccata storta.
Bisogna lasciare asciugare a lungo, io ho adoperato il solito piccolo aiuto...
Siamo in dirittura di arrivo, manca la passamaneria interna, ancora vinavil e mollete per asciugare, sì, lo so, sembra che questo lavorino non finisca più, ma volete imparare o no?
Eccola, eccola, in un pomeriggio è pronta, non è perfetta, è la prima volta che faccio un paralume così, di solito mi fermo alle ventole, come quella con il cuoricino, ma io mi accontento...domani passerò alla lampada del Denso, sicuramente mi verrà meglio!
L'unica difficoltà che ho trovato è stata la scelta del tessuto, non è certo leggero, anzi, e questo mi ha dato qualche problema al momento della increspatura, vabbè, la prossima volta mi ricorderò che a volte ci possono essere dei limiti!
E adesso scatenate la vostra fantasia, voglio vedere cose folli!!!!!
mercoledì 12 maggio 2010
voglia di bomboniere...
venerdì 7 maggio 2010
tagliatelle al ragù di colli di anatra
Questo ritardo di primavera mi ha fatto tornare la voglia di stare ai fornelli e di cucinare qualcosina di appetitoso per i miei due alieni che di ritorno dalla scuola dopo una mattinata passata a poltrire sui banchi arrivano affamati.
E allora cosa c'è di meglio di un bel piatto di...
TAGLIATELLE AL RAGU' DI COLLI DI ANATRA
1 hg. di macinato di vitellone
8 colli di anatra (una confezione mi è costata meno di 2 euro)
polpa di pomodoro (metà barattolo)
costa di sedano, carota, cipolla, sale, olio
Ad essere sincera dovevo lasciare in infusione nel vino rosso e aromi i colli di anatra almeno per 6/8 ore e invece...me ne sono scordata!
Vabbè, ormai avevo preparato tutto e così ho iniziato la preparazione.
Ho fatto un leggerissimo soffritto con, olio cipolla, carota e sedano tritati, aggiunto il macinato e fatto rosolare poco poco.
A questo punto ho aggiunto i colli di anatra, sfumato con un buon vino rosso, fatto evaporare.
Dopo la primissima cottura ho aggiunto la polpa di pomodoro, ho aggiustato di sale e ho lasciato il tegame coperto per...per un bel pò.
Ogni tanto davo una controllatina per vedere se dovevo aggiungere un pochino di acqua.
Ecco qui:
Io ho tolto i colli di anatra, sono arcisicura che siano buonissimi da spelluzzicare, ma io non me la sono sentita...
Ecco il piatto di tagliatelline di Yuffie, non c'è tantissimo condimento ora che guardo bene la foto, ma a lei piacciono così, magari la prossima volta scatterò la foto al piatto dell'alieno.
Se qualche amico e amica blogger conoscesse qualche altro modo di utilizzare i colli di anatra...passatemi la ricetta!
Intanto i miei lavori di cucito proseguono, ma guardate la gatta!
A volte mi ritrovo con il ricamo in mano e la gatta in grembo, a volte si sdraia sugli schemi di punto croce, a volte addirittura sopra le matassine colorate...
Proverbio pavese:
La dòna c'la g-ha pasiensa cun al fil,
la g-ha pasiensa anca cun al man.
(La donna che ha pazienza con ago e filo
ha pazienza anche con il marito)
UH, SANTE PAROLE!!!
E allora cosa c'è di meglio di un bel piatto di...
TAGLIATELLE AL RAGU' DI COLLI DI ANATRA
1 hg. di macinato di vitellone
8 colli di anatra (una confezione mi è costata meno di 2 euro)
polpa di pomodoro (metà barattolo)
costa di sedano, carota, cipolla, sale, olio
Ad essere sincera dovevo lasciare in infusione nel vino rosso e aromi i colli di anatra almeno per 6/8 ore e invece...me ne sono scordata!
Vabbè, ormai avevo preparato tutto e così ho iniziato la preparazione.
Ho fatto un leggerissimo soffritto con, olio cipolla, carota e sedano tritati, aggiunto il macinato e fatto rosolare poco poco.
A questo punto ho aggiunto i colli di anatra, sfumato con un buon vino rosso, fatto evaporare.
Dopo la primissima cottura ho aggiunto la polpa di pomodoro, ho aggiustato di sale e ho lasciato il tegame coperto per...per un bel pò.
Ogni tanto davo una controllatina per vedere se dovevo aggiungere un pochino di acqua.
Ecco qui:
Io ho tolto i colli di anatra, sono arcisicura che siano buonissimi da spelluzzicare, ma io non me la sono sentita...
Ecco il piatto di tagliatelline di Yuffie, non c'è tantissimo condimento ora che guardo bene la foto, ma a lei piacciono così, magari la prossima volta scatterò la foto al piatto dell'alieno.
Se qualche amico e amica blogger conoscesse qualche altro modo di utilizzare i colli di anatra...passatemi la ricetta!
Intanto i miei lavori di cucito proseguono, ma guardate la gatta!
A volte mi ritrovo con il ricamo in mano e la gatta in grembo, a volte si sdraia sugli schemi di punto croce, a volte addirittura sopra le matassine colorate...
Proverbio pavese:
La dòna c'la g-ha pasiensa cun al fil,
la g-ha pasiensa anca cun al man.
(La donna che ha pazienza con ago e filo
ha pazienza anche con il marito)
UH, SANTE PAROLE!!!
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