2011 01-02 ReA pm10

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REGIONE MARCHE

SI CAMBIA ARIA!
Approvate dalla Regione Marche misure per ridurre le polveri sottili
a cura della Regione Marche

La Giunta regionale delle Marche ha approvato l’Accordo di Per i veicoli speciali (mezzi agricoli e macchine operatrici) è
programma con gli Enti locali sulle misure contingenti consentito l’utilizzo nei cantieri e nelle zone agricole o di verde
per la riduzione delle polveri sottili. L’obiettivo è salva- pubblico e privato, situati nei luoghi dei Comuni in zona A, fer-
guardare la salute dei cittadini e al contempo evitare le multe mo restando che il trasporto dei medesimi nel luogo di impiego
europee. Le misure previste vanno dalla limitazione del traffico deve avvenire mediante altro veicolo consentito.
veicolare alla riduzione delle emissioni per gli stabilimenti, dai Naturalmente sono state previste eccezioni al divieto per i veicoli
sistemi di abbattimento delle polveri per la combustione delle del trasporto pubblico (in servizio di linea, inclusi gli scuolabus,
biomasse alla limitazione delle temperature negli edifici. mentre rientrano nel divieto quelli a noleggio e quelli turistici in
L’Assessore all’Ambiente, Sandro Donati, ha espresso grande genere), i taxi, i veicoli a noleggio con conducente fino a 9 posti,
soddisfazione per l’approvazione dell’Accordo di programma: i veicoli delle forze di polizia e delle forze armate, i veicoli di
“I contenuti sono il risultato di un’intensa fase di concertazione altri ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, i veicoli sanitari e di
che si è concretizzata il 18 novembre scorso con la sottoscri- soccorso, i veicoli per trasporto disabili, i veicoli elettrici, ibridi,
zione dell’Intesa Regione Marche - ANCI Marche - UPI Marche, a gas metano, GPL, oltre che quelli alimentati a benzina, i veicoli
necessaria per trovare una soluzione condivisa per ridurre coinvolti nelle manifestazioni sportive di auto d’epoca.
concretamente i superamenti dei limiti registrati negli ultimi
anni nelle zone a più alta densità insediativa e di traffico”. Settore industriale e commerciale
“Il metodo utilizzato - ha aggiunto Donati - è sempre stato - riduzione del 10% dei limiti alle emissioni di polveri totali
improntato alla concertazione e alla condivisione, finalizzato autorizzati entro 60 giorni dalle ordinanze sindacali per
a tutelare la salute dei cittadini e a ridurre le situazioni di gli stabilimenti;
criticità ambientale, limitando il più possibile i disagi alla - adozione di impianto di abbattimento delle polveri, entro 9
cittadinanza e alle categorie produttive”. mesi dalle ordinanze sindacali, per le attività commerciali
All’accordo, che prevede anche una quota di cofinanziamento che utilizzano la combustione di biomasse.
regionale dei costi necessari all’attuazione dei provvedimenti,
è seguita quindi la sottoscrizione da parte dei singoli Comuni Edifici pubblici e privati
interessati dagli sforamenti, che hanno stabilito nel dettaglio - temperatura massima di 20 °C per gli edifici residenziali, uffici,
le misure antismog. I provvedimenti riguardano infatti solo i ricreativi, commerciali e sportivi e di 18 °C per gli edifici indu-
61 Comuni delle Marche inclusi nella zona A (vedi tabella) e striali e artigianali; i limiti non riguardano ospedali e scuole;
solo le porzioni individuate dal sindaco con apposito atto. - divieto di accensione degli impianti termici a biomassa e da
caminetti tradizionali, utilizzati per il riscaldamento do-
Di seguito si riportano nel dettaglio le misure antismog sta- mestico privi di sistemi di abbattimento, nel caso nell’unità
bilite nell’Accordo. abitativa siano presenti altri sistemi di riscaldamento.
Tali limitazioni decorreranno entro 10 giorni dall’entrata in
Traffico veicolare vigore delle ordinanze sindacali.
È previsto il divieto di circolazione su strada dal lunedì al vener-
dì nelle fasce orarie 8.30-12.00 e 14.30-18.00 delle categorie di Senza misure efficaci si rischiano le multe europee
veicoli riportate nella tabella. Le limitazione decorreranno entro Negli ultimi anni nelle Marche, come in molte altre regioni italiane, abbia-
10 giorni dall’entrata in vigore delle ordinanze sindacali. mo assistito allo sforamento del numero di superamenti consentiti per
le polveri sottili già nelle prime settimane dell’anno, tanto che l’Unione
autovetture europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia.
leggeri ≤ 3,5 t di MTT Solo l’emanazione di provvedimenti efficaci potrà scongiurare le multe
diesel pre Euro, Euro 1 e 2 senza sotto forma di minori trasferimenti europei che, data la competenza
pesanti > 3,5 t e ≤ 7,5 t di MTT filtro antiparticolato regionale e locale in tema di interventi per il miglioramento della qualità
pesanti > 7,5 t e ≤ 14 t di MTT
veicoli commerciali dell’aria, si tradurranno in minori trasferimenti alle Regioni e di conse-
pesanti > 14 t e ≤ 32 t di MTT guenza agli Enti locali. Le Marche hanno ottenuto dall’Europa una deroga
diesel pre Euro e Euro 1 senza e al raggiungimento degli obiettivi fino a giugno 2011: dopo questa data
pesanti > 32 t di MTT con filtro antiparticolato, Euro 2 la procedura d’infrazione entrerà nella fase operativa.
senza filtro antiparticolato La normativa prevede che, in caso di superamento dei limiti di legge
diesel pre Euro, Euro1 e 2 senza (per le PM10 la media giornaliera non può superare il valore di 50 μg/
pesanti > 14 t e ≤ 32 t di MTT m3 per più di 35 volte all’anno e la media annuale non può superare
filtro antiparticolato
trattori stradali il valore di 40 μg/m3), l’autorità competente adotti le misure contin-
diesel pre Euro e Euro 1 senza e genti di breve periodo. Quando il problema è generalizzato su tutto il
pesanti > 32 t di MTT con filtro antiparticolato, Euro 2 territorio regionale, è auspicabile un intervento condiviso sia da parte
senza filtro antiparticolato dell’autorità locale (il sindaco) che dell’Autorità regionale.
bus urbani diesel pre Euro, Euro 1 e 2 senza
pullman (bus extraurbani) filtro antiparticolato
motocicli > 50 cm3 2 tempi pre Euro
ciclomotori ≤ 50 cm3 pre Euro

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Al 24 gennaio 2011 hanno firmato l’accordo di programma: CARTINA
la Regione Marche, le Province di Ancona, Fermo e Pesaro e Nella cartina sono evidenziati in celeste i 42 Comuni che
Urbino e 42 dei 61 Comuni ricadenti in zona A. hanno sottoscritto l’accordo e in rosso i 19 Comuni che non
hanno ancora aderito. I rimanenti Comuni sono quelli non
1 Ancona 32 Altidona interessati dalle misure antismog.
2 Agugliano 33 Campofilone
3 Camerano 34 Montegranaro
4 Camerata Picena 35 Pedaso
5 Castelfidardo 36 Porto San Giorgio
6 Cerreto d’Esi 37 Porto Sant’Elpidio
7 Chiaravalle 38 Sant’Elpidio a Mare
8 Fabriano 39 Macerata
9 Falconara Marittima 40 Civitanova Marche
10 Jesi 41 Corridonia
11 Loreto 42 Matelica
12 Monsano 43 Montecosaro
13 Montemarciano 44 Morrovalle
14 Monte San Vito 45 Monte San Giusto
15 Numana 46 Pollenza
16 Osimo 47 Porto Recanati
17 Senigallia 48 Potenza Picena
18 Sirolo 49 Recanati
19 Ascoli Piceno 50 Tolentino
20 Acquaviva Picena 51 Pesaro
21 Colli del Tronto 52 Cartoceto
22 Castel di Lama 53 Colbordolo
23 Cupramarittima 54 Fano
24 Grottammare 55 Gabicce Mare
25 Massignano 56 Mondolfo
26 Monsampolo del Tronto 57 Montelabbate
27 Monteprandone Montemaggiore al
58
28 Monte Urano Metauro
29 San Benedetto del Tronto 59 Saltara
30 Spinetoli 60 San Costanzo
31 Fermo 61 Sant’Angelo in Lizzola

I Comuni aderenti sono evidenziati in verde: 42 su 61 totali ricadenti


in zona A (quelli cioè interessati dalle misure). Per la situazione ag-
giornata si rimanda al sito internet www.ambiente.regione.marche.
it (sezione Aria).
I Comuni delle Marche non presenti in tabella rientrano nella zona
B (esclusa dai provvedimenti antismog).

Monitoraggio, zonizzazione e piano di azione


I principali inquinanti dell’aria (polveri sottili comprese) sono mo-
nitorati dalla Regione Marche attraverso una rete composta da
nove centraline, selezionate tra quelle di proprietà delle Province,
rappresentative dell’esposizione media della popolazione secondo
quanto previsto dalla direttiva europea di riferimento.
Sulla base della valutazione della qualità dell’aria, la Regione ha sud-
diviso (con DACR n. 52/2007) i Comuni delle Marche in due zone:
- zona A dove i livelli di uno o più inquinanti comportano il rischio
di superamento del valore limite;
- zona B dove i livelli degli inquinanti sono inferiori ai valori limite
e sono tali da non comportare il rischio di superamento degli
stessi.
Con lo stesso provvedimento la Regione ha anche approvato il
Piano di azione contenente le misure da attuare nel breve periodo
per ridurre il rischio di superamento dei limiti. L’autorità competente
all’adozione delle misure varia a seconda dei superamenti rilevati.
Attraverso la stipula dell’intesa la Regione ha intrapreso un percorso
concertato e condiviso con le Province e i Comuni delle Marche.

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