Serbatoi Carburante - Contenitori Distributori.v3
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Serbatoi Carburante - Contenitori Distributori.v3
Mauro Malizia - Contenitori distributori rimovibili v3 - norme di prevenzione incendi - Comando Provinciale VVF di Ascoli Piceno
Con l'entrata in vigore il 7 ottobre 2011 del nuovo regolamento di prevenzione incendi di cui al
D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151, i “Contenitori distributori rimovibili” e non di carburanti liquidi fino
a 9 m3 con punto di infiammabilità > 65 °C, sono ricompresi, secondo l’utilizzo, al punto 12 o al
punto 13 dell’allegato I al decreto.
Si possono distinguere 2 casi, facendo presente che l'utilizzo dei contenitori-distributori rimovibili
per attività diverse da quelle di seguito indicate non è consentito.
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Ing. Mauro Malizia - Contenitori distributori rimovibili v3 - norme di prevenzione incendi - Comando Provinciale VVF di Ascoli Piceno
DM 19 marzo 1990
Norme per il rifornimento di carburanti, a mezzo di contenitori – distributori mobili,
per macchine in uso presso aziende agricole, cave e cantieri.
CATEGORIA
N. ATTIVITÀ
A B C
liquidi infiammabili e/o
Depositi e/o rivendite di liquidi liquidi infiammabili
liquidi con punto di combustibili e/o lubrificanti
infiammabili e/o combustibili e/o combustibili e/o
infiammabilità supe- e/o oli diatermici di qualsiasi
lubrificanti e/o oli dia-
e/o oli lubrificanti, diatermici, di riore a 65 °C per ca- derivazione per capacità
12 termici di qualsiasi
qualsiasi derivazione, di capa- pacità geometrica geometrica complessiva
derivazione per capa-
cità geometrica complessiva su- complessiva com- compresa da 1 m3 a 50 m3,
cità geometrica com-
periore a 1 m3 presa da 1 m3 a 9 m3 ad eccezione di quelli indi-
plessiva > 50 m3
cati nella col. A)
Il Ministro dell'interno di concerto con il Ministro delle finanze e il ministro dell'industria del commercio
e dell'artigianato
Visto l'art. 63 del TULPS 18/7/1931, n. 733; Visto l'art. 23 del regio decreto-legge 2/11/1933, n. 1741;
Visto il decreto del Ministro dell'interno 31/7/1934 recante le norme di sicurezza per la lavorazione, l'im-
magazzinamento, l'impiego e la vendita di olii minerali e per il trasporto degli olii stessi; Vista la circolare
del Ministero dell'interno n. 10 del 10/2/1969 relativa ai distributori stradali di carburante; Visto il decreto
del Ministro dell'interno 30/11/1983 recante termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione
incendi; Visto l'art. 21 del dPR 29/7/1982, n. 577; Sentita la commissione consultiva per le sostanze
esplosive ed infiammabili del Ministero dell'interno; Rilevata la necessità di integrare l'art. 82 del dM dell'in-
terno 31/7/1934 e disciplinare in maniera organica la materia relativa al rifornimento di carburanti, a mezzo
di contenitori - distributori mobili, per macchine in uso presso aziende agricole, cave e cantieri;
Decreta
È consentita l'installazione e l'utilizzo di contenitori - distributori mobili(1) ad uso privato per
liquidi di categoria C esclusivamente per il rifornimento di macchine ed auto all'interno
di aziende agricole, di cave per estrazione di materiali e di cantieri( 2) stradali, ferroviari ed
edili, alle seguenti condizioni:
- il contenitore deve avere capacità geometriche non superiore a 9.000 litri;
- il contenitore - distributore deve essere di tipo approvato dal Ministero dell'interno ai sensi
di quanto previsto dal titolo I, n. XVII, del decreto del Ministro dell'interno 31 luglio 1934;
- il contenitore - distributore deve essere provvisto di bacino di contenimento di capacità non
inferiore alla metà della capacità geometrica del contenitore, di tettoia di protezione dagli
agenti atmosferici realizzata in materiale non combustibile e di idonea messa a terra;
devono essere osservate una distanza di sicurezza interna ed una distanza di protezione
non inferiore a 3 m;
- il contenitore - distributore deve essere contornato da un'area, avente una profondità non
minore di 3 m, completamente sgombra e priva di vegetazione che possa costituire pericolo
di incendio; devono essere osservati i divieti e le limitazioni previsti dal decreto del Ministro
dell'interno 31 luglio 1934 citate in premessa; in prossimità dell'impianto devono essere
installati almeno tre estintori portatili di tipo approvato dal Ministero dell'interno, per classi
1 Gli impianti fissi di distribuzione carburanti per autotrazione ad uso pubblico o privato, destinati al riforni-
mento di autoveicoli circolanti su strada, devono osservare le norme tecniche di cui al DM 31/7/1934 (che
prevede, tra l’altro, l’interramento dei serbatoi), e sono soggetti al rilascio delle autorizzazioni di cui al D.Lgs.
n. 32/98 oltre che alla vigente disciplina fiscale. Detti impianti sono ricompresi nel p.to 18 del D.M.
16/2/1982, indipendentemente dalla capacità dei serbatoi. Per tenere conto delle esigenze specifiche di
alcune attività, tra cui le aziende agricole, il DM 19/3/1990 ha previsto la possibilità di utilizzare contenitori-
distributori mobili, di tipo approvato dal Ministero dell’Interno, esclusivamente per carburanti di cat. C e con
capacità ≤ 9.000 litri (nota prot. n. P160/4113 sott. 170 del 17/8/2001). Con la suddetta nota (ora superata
dal DPR n. 151/2011) si precisava che tali installazioni non erano soggette al rilascio del CPI mentre i depositi
di oli minerali ad uso agricolo erano soggetti p.to 15 del DM 16/2/1982 se di capacità > 25 m3.
2 È consentito il rifornimento di carburanti per macchine ed automezzi in uso presso aziende agricole, cave,
cantieri a prescindere dal fatto che tali macchine ed automezzi siano targati o circolanti su strada (nota
prot. n. P1326/4113 sott. 149 del 14/12/2000).
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di fuochi A-B-C con capacità estinguente non inferiore a 39A 144BC, idonei anche all'utilizzo
su apparecchi sotto tensione elettrica; gli impianti e le apparecchiature elettriche devono
essere realizzate in conformità di quanto stabilito dalla legge 1 marzo 1968, n. 186;
- il contenitore - distributore deve essere trasportato scarico. ( 3)
3 Con successivo telegramma ministeriale n. 4113/170 n. 6100 del 11/4/1990, ribadito con nota
prot. n. 2640 del 25/02/2011 era stato precisato che i contenitori-distributori mobili di cui al DM
19/3/90 non erano soggetti ai controlli di prevenzione incendi e che le norme tecniche dettate dal DM
19/3/1990 dovevano essere osservate sotto la responsabilità del titolare dell'attività. L'esenzione dal ri-
lascio del C.P.I. era valida esclusivamente in caso di utilizzo dei suddetti contenitori-distributori presso
aziende agricole, cave, cantieri (a prescindere dal fatto che tali macchine ed automezzi fossero targati o
circolanti su strada), e non negli altri casi come invece veniva sovente pubblicizzato in maniera inganne-
vole da parte di alcuni fornitori. Presso le altre attività produttive (esclusivamente per il rifornimento di
macchine operatrici non targate e non circolanti su strada), l'utilizzo era consentito previo conseguimento
del C.P.I. per att. n. 15 del DM 16/2/82.
Con l’entrata in vigore il 7/10/2011 del DPR n. 151/2011 i suddetti contenitori-distributori mobili
sono da considerare soggetti a controllo VVF (p.to 12/A del DPR n. 151/2011), in quanto si può ritenere
superata tale precisazione fornita col suddetto telegramma ministeriale.
Con l’entrata in vigore il 21/08/2014 della Legge 11/8/2014 n. 116 di conversione, con modifica-
zioni, del D.L. 24/6/2014, n. 91 (art. 1 bis), è stato stabilito che gli imprenditori agricoli che utilizzano
depositi di prodotti petroliferi di capienza ≤ 6 mc, anche muniti di erogatore, non sono tenuti agli
adempimenti previsti dal DPR n. 151/2011.
4 Entrato in vigore il 21/08/2014 (pubblicata in GU Serie Generale n. 192 del 20/8/2014 - S.O. n. 72).
5 Ora punto 12 del DPR n. 151/2011 se di capacità geometrica > 1 mc.
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6 Quanto specificato con telegramma ministeriale prot. n. P4113/170 n. 6100 dell'11/4/1990 (i contenitori-
distributori mobili in uso presso le aziende agricole, cave e cantieri non erano soggetti ai controlli VVF)
non è più valido a seguito dell’entrata in vigore (il 7/10/2011) del DPR n. 151/2011. Anche i suddetti
contenitori-distributori mobili sono da considerare soggetti a controllo VVF (p.to 12/A del DPR n.
151/2011).
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DM 12 settembre 2003
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per l'installazione e l'eserci-
zio di depositi di gasolio per autotrazione ad uso privato, di capacità geometrica non
superiore a 9 m3, in contenitori-distributori rimovibili per il rifornimento di automezzi
destinati all'attività di autotrasporto.
CATEGORIA
N. ATTIVITÀ
A B C
Impianti fissi di distribuzione carbu-
ranti per l’autotrazione, la nautica e
l’aeronautica; contenitori - distribu-
tori rimovibili di carburanti liquidi
Contenitori distributori rimo-
13 a) Impianti di distribuzione carbu- vibili e non di carburanti li- Solo liquidi com-
tutti gli altri
ranti liquidi quidi fino a 9 mc con punto di bustibili
infiammabilità > 65 °C (7)
b) Impianti fissi di distribuzione car-
buranti gassosi e di tipo misto tutti
(liquidi e gassosi)
Il Ministro dell'interno di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e il ministro delle attività
produttive
Visto l'art. 63 del TULPS 18 giugno 1931, n. 773; Visto l'art. 23 del regio decreto-legge 2/11/1933, n.
1741, convertito dalla legge 8/2/1934, n. 367; Visto il decreto ministeriale 31/7/1934 e s.m.i.; Vista la
legge 27/12/1941, n. 1570; Visto l'art. 1 della legge 13/5/1961, n. 469; Visto l'art. 2 della legge
26/7/1965, n. 966; Visto il dPR 29/7/1982, n. 577; Visto il dPR 12/1/1998, n. 37; Visto il DM 16/2/1982;
Visto il DM 19/3/1990; Visto il DM 4/5/1998; Rilevata la necessità di disciplinare, ai fini antincendio, in
maniera organica la materia relativa al rifornimento con gasolio per autotrazione, a mezzo contenitori-
distributori rimovibili per il rifornimento di automezzi destinati all'attività di autotrasporto; Acquisito il
parere del CCTS per la prevenzione incendi di cui agli articoli 10 e 11 del dPR 29/7/1982, n. 577;
Decreta:
Art. 1. Campo di applicazione( 8)
1. Il presente decreto disciplina ai fini della prevenzione incendi l'installazione e l'esercizio di
depositi di gasolio per autotrazione, ad uso privato, di capacità geometrica complessiva non
superiore a 9 m3, in contenitori - distributori rimovibili per il rifornimento di automezzi destinati
all'attività di autotrasporto.
2. Le disposizioni del presente decreto non si applicano agli impianti fissi di distribuzione carbu-
ranti per autotrazione, ad uso pubblico e privato, per i quali continuano ad applicarsi le specifiche
disposizioni di prevenzione incendi.
Art. 2. Obiettivi
1. I depositi disciplinati dal presente decreto sono installati e gestiti in modo da garantire il
conseguimento dei seguenti obiettivi:
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Allegato
REGOLA TECNICA DI PREVENZIONE INCENDI PER L'INSTALLAZIONE E L'ESERCIZIO
DI DEPOSITI DI GASOLIO PER AUTOTRAZIONE, AD USO PRIVATO, DI CAPACITÀ GEO-
METRICA NON SUPERIORE A 9 M3, IN CONTENITORI-DISTRIBUTORI RIMOVIBILI PER
IL RIFORNIMENTO DI AUTOMEZZI DESTINATI ALL'ATTIVITÀ DI AUTOTRASPORTO.
3. Modalità di installazione.
1. I contenitori-distributori rimovibili possono essere messi in opera se muniti di:
a) dichiarazione di conformità al prototipo approvato;
b) manuale di installazione, uso e manutenzione;
c) targa di identificazione, punzonata in posizione visibile, riportante:
- il nome e l'indirizzo del costruttore;
- l'anno di costruzione ed il numero di matricola;
- la capacità geometrica, lo spessore ed il materiale del contenitore;
- la pressione di collaudo del contenitore;
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4. Distanze di sicurezza.
1. Rispetto al perimetro dei contenitori-distributori rimovibili (con esclusione del bacino di con-
tenimento) devono essere osservate le seguenti distanze minime di sicurezza:
a) fabbricati, eventuali fonti di accensione, depositi di materiali combustibili e/o infiammabili
non ricompresi tra le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del decreto
ministeriale 16 febbraio 1982 (Gazzetta Ufficiale n. 98 del 9 aprile 1982): 5 m;
b) fabbricati e/o locali destinati anche in parte a civile abitazione, esercizi pubblici, collettività,
luoghi di riunione, di trattenimento o di pubblico spettacolo, depositi di materiali combustibili
e/o infiammabili costituenti attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi del
decreto ministeriale 16 febbraio 1982: 10 m;
c) linee ferroviarie e tranviarie: 15 m, fatta salva in ogni caso l'applicazione di specifiche dispo-
sizioni emanate in proposito;
d) proiezione verticale di linee elettriche ad alta tensione: 6 m.
5. Distanze di protezione.
1. Rispetto al perimetro dei contenitori-distributori (con esclusione del bacino di conteni-
mento) deve essere osservata una distanza di protezione di almeno 3 m.
6. Recinzione.
1. I contenitori-distributori devono essere ubicati in apposita zona delimitata da recinzione in
muratura o rete metallica alta almeno 1,8 m e dotata di porta apribile verso l'esterno, chiudi-
bile con serratura o lucchetto.
2. Nel caso di depositi collocati in attività provviste di recinzione propria, la recinzione di cui al
comma precedente non è necessaria.
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a quanto previsto dalle leggi 1° marzo 1968, n. 186 e 5 marzo 1990, n. 46.
2. Il contenitore-distributore deve essere dotato di dispositivo di blocco dell'erogazione che in-
tercetti l'alimentazione elettrica al motore del gruppo erogatore in caso di basso livello carbu-
rante nel contenitore.
3. Il contenitore-distributore deve essere provvisto di idonea messa a terra.
9. Estintori.
1. In prossimità del contenitore-distributore, devono essere tenuti almeno due estintori portatili
aventi carica minima pari a 6 kg e capacità estinguente non inferiore a 21A-89B-C e un estintore
carrellato avente carica nominale non minore di 30 kg e capacità estinguente non inferiore a B3.
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