CELEX:32007R0715:IT:TXT

Scarica in formato pdf o txt
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 16

29.6.

2007 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 171/1

I
(Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione è obbligatoria)

REGOLAMENTI

REGOLAMENTO (CE) N. 715/2007 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO


del 20 giugno 2007
relativo all’omologazione dei veicoli a motore riguardo alle emissioni dai veicoli passeggeri e
commerciali leggeri (Euro 5 ed Euro 6) e all’ottenimento di informazioni sulla riparazione e la
manutenzione del veicolo
(Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA, europea sui veicoli. Il presente regolamento fissa pertanto
le norme fondamentali sulle emissioni dei veicoli, mentre
visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare le caratteristiche tecniche saranno indicate dalle misure di
l’articolo 95, esecuzione adottate secondo le procedure di comitato.

vista la proposta della Commissione,


(4) Nel marzo 2001 la Commissione ha varato il programma
visto il parere del Comitato economico e sociale europeo ( ), 1 Clean Air For Europe (CAFE), ne ha descritto i principali
elementi in una comunicazione del 4 maggio 2005 e ha
deliberando secondo la procedura di cui all’articolo 251 del approvato una strategia tematica sull’inquinamento atmo-
trattato (2), sferico con una comunicazione del 21 settembre 2005. La
strategia tematica sostiene la necessità di ulteriori ridu-
considerando quanto segue: zioni delle emissioni prodotte dal settore dei trasporti
(aerei, marittimi e terrestri), dalle famiglie e dal settore
(1) Il mercato interno è costituito da uno spazio senza fron- energetico, agricolo e industriale per raggiungere gli obiet-
tiere interne in cui deve essere garantita la libera circola- tivi dell’Unione europea di qualità dell’aria. In tale conte-
zione di merci, persone, servizi e capitali. A tal fine è in sto, il compito di ridurre le emissioni dei veicoli dovrebbe
vigore un vasto sistema comunitario di omologazione dei essere affrontato nell’ambito di una strategia globale. Le
veicoli a motore, istituito dalla direttiva 70/156/CEE del norme Euro 5 e Euro 6 costituiscono una delle misure
Consiglio, del 6 febbraio 1970, concernente il ravvicina- intese a ridurre le emissioni di particolato e di precursori
mento delle legislazioni degli Stati membri relative dell’ozono come gli ossidi di azoto e gli idrocarburi.
all’omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimor-
chi (3). Le prescrizioni tecniche per l’omologazione dei vei- (5) Per conseguire gli obiettivi di qualità dell’aria perseguiti
coli a motore riguardo alle emissioni dovrebbero dunque dall’Unione europea, occorre uno sforzo costante per
essere armonizzate per evitare condizioni divergenti da ridurre le emissioni dei veicoli. Per tale motivo, occorre-
uno Stato membro all’altro e garantire elevati livelli di rebbe fornire all’industria informazioni chiare sui futuri
tutela dell’ambiente. valori limite delle emissioni. Questo è il motivo per cui il
regolamento, oltre ad Euro 5, include la fase Euro 6 dei
(2) Il presente regolamento appartiene a una serie di singoli valori limite delle emissioni.
atti normativi nell’ambito della procedura di omologa-
zione comunitaria di cui alla direttiva 70/156/CEE che
dovrebbe pertanto essere modificata di conseguenza. (6) In particolare, per migliorare la qualità dell’aria e rispet-
tare i valori limite riguardanti l’inquinamento occorre
(3) Su richiesta del Parlamento europeo è stato introdotto un ridurre notevolmente le emissioni di ossido di azoto pro-
nuovo approccio normativo nella legislazione dell’Unione vocato dai veicoli con motore diesel. Ciò implica la neces-
sità di raggiungere valori limite ambiziosi della fase Euro
(1) GU C 318 del 23.12.2006, pag. 62. 6 senza dover rinunciare ai vantaggi dei motori diesel in
(2) Parere del Parlamento europeo del 13 dicembre 2006 (non ancora termini di consumo di carburanti e di emissioni di idro-
pubblicato nella Gazzetta ufficiale), e decisione del Consiglio del carburi e monossido di carbonio. Porre un tale obiettivo
30 maggio 2007. di riduzione delle emissioni di ossido di azoto in una fase
(3) GU L 42 del 23.2.1970, pag. 1. Direttiva modificata da ultimo dalla iniziale darà ai costruttori di veicoli una sicurezza di pro-
direttiva 2006/96/CE (GU L 363 del 20.12.2006, pag. 81). grammazione a lungo termine e su scala europea.
L 171/2 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 29.6.2007

(7) Quando si fissano norme sulle emissioni, occorre cono- emissioni per i veicoli a benzina, il presente regolamento
scere le implicazioni per i mercati e la competitività dei introduce valori limite distinti per la massa totale degli
costruttori, i costi diretti e indiretti imposti alle imprese idrocarburi e per la massa degli idrocarburi diversi dal
e i vantaggi sempre maggiori in termini di stimoli all’in- metano.
novazione, di miglioramento della qualità dell’aria, di ridu-
zione dei costi sanitari e di aumento della speranza di vita,
come pure le implicazioni per il bilancio complessivo delle
emissioni di CO2. (12) È opportuno continuare ad impegnarsi per introdurre limiti
di emissione più severi, con riduzioni delle emissioni di
biossido di carbonio e la fissazione di detti limiti basati sulle
(8) Per migliorare il funzionamento del mercato interno, in prestazioni effettive dei veicoli durante il loro uso.
particolare per quanto riguarda la libera circolazione delle
merci, la libertà di stabilimento e la libera prestazione dei
servizi, sono necessari un accesso illimitato alle informa-
zioni sulla riparazione dei veicoli attraverso una funzione (13) Ai fini del controllo sulle emissioni di particolato ultra fine
di ricerca standardizzata che consenta di reperire le infor- (PM 0,1 µm e inferiore), la Commissione dovrebbe adot-
mazioni tecniche e una concorrenza efficace sul mercato tare quanto prima, e introdurre quanto prima ed entro
dei servizi di riparazione e di gestione dell’informazione. l’entrata in vigore della fase Euro 6, un approccio alle emis-
Gran parte di tali informazioni si riferisce ai sistemi dia- sioni di PM basato sul numero, oltre a quello basato sulla
gnostici di bordo (OBD) e alla loro interazione con altri massa attualmente in uso, che sia imperniato sui risultati
sistemi dei veicoli. È opportuno stabilire le caratteristiche del programma UN/ECE sulla misurazione del particolato
tecniche cui i siti web dei costruttori dovrebbero confor- (Particulate Measurement Programme — PMP) e coerente
marsi, unitamente a misure mirate che garantiscano un con gli attuali ambiziosi obiettivi per l’ambiente.
accesso ragionevole alle piccole e medie imprese (PMI). Le
norme comuni definite con il coinvolgimento di tutti gli
operatori interessati, come il formato OASIS (1), possono
facilitare lo scambio di informazioni tra i costruttori e i (14) Per garantire maggior riproducibilità alle misurazioni sulla
fornitori di servizi. È quindi opportuno pretendere inizial- massa di particolato e sul numero di particelle in labora-
mente l’uso delle specifiche tecniche del formato OASIS e torio, la Commissione dovrebbe adottare un nuovo pro-
invitare la Commissione a chiedere a CEN/ISO di svilup- cedimento di misurazione in sostituzione di quello attuale
pare ulteriormente tale formato in norma, in vista di una quanto prima e entro l’entrata in vigore della fase Euro 6.
tempestiva sostituzione del formato OASIS. Esso dovrebbe basarsi sui risultati PMP. Una volta avviato
il nuovo procedimento di misura, dovrebbero essere rica-
librati i limiti di emissione della massa di PM fissati dal
(9) Entro i primi quattro anni dalla data di entrata in vigore presente regolamento, poiché la nuova procedura registra
del presente regolamento, la Commissione dovrebbe rive- livelli di massa inferiori al metodo attuale.
dere il funzionamento del sistema di accesso a tutte le
informazioni relative alla riparazione e alla manutenzione
dei veicoli, allo scopo di stabilire se è opportuno consoli-
dare tutte le disposizioni che disciplinano l’accesso alle (15) La Commissione dovrebbe essere conscia della necessità
informazioni relative alla riparazione e alla manutenzione di rivedere il nuovo ciclo di guida standard europeo,
dei veicoli nell’ambito di una direttiva quadro riveduta sul- metodo di prova di base per regolamentare le emissioni
l’omologazione. Se le disposizioni che disciplinano l’ac- dell’omologazione CE. Dovrebbero essere aggiornati o
cesso a tutte le informazioni sui veicoli sono incluse in sostituiti dei cicli di prova per riflettere mutamenti nelle
detta direttiva, le corrispondenti disposizioni del presente specifiche dei veicoli e nei comportamenti di guida. Per-
regolamento dovrebbero essere abrogate purché siano sal- ché le emissioni mondiali effettive corrispondano a quelle
vaguardati i diritti di accesso alle informazioni relative alla misurate all’omologazione, possono essere necessarie delle
riparazione e alla manutenzione dei veicoli. revisioni. Si dovrebbe altresì prevedere l’uso di sistemi por-
tatili di misura delle emissioni e l’introduzione del con-
cetto regolatore del «non superamento».
(10) La Commissione dovrebbe tenere sotto controllo le emis-
sioni tuttora non regolate e dovute alla diffusione di car-
buranti di nuova formula, di tecnologie motoristiche e di
(16) I sistemi OBD sono necessari per controllare le emissioni
sistemi di controllo delle emissioni, presentando, se del
caso, al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta durante l’uso di un veicolo. Data l’importanza di control-
per regolamentare tali emissioni. lare le emissioni mondiali effettive, la Commissione
dovrebbe studiare i requisiti di tali sistemi e le soglie di
tolleranza per gli errori di rilevazione.
(11) Al fine di agevolare l’introduzione sul mercato e mante-
nere l’esistenza di veicoli a combustibile alternativo, che
possono avere basse emissioni di ossidi di azoto e di par- (17) È necessario un metodo normalizzato di misura del con-
ticolato, e di favorire nel contempo una riduzione delle sumo di carburante e delle emissioni di anidride carbo-
nica dei veicoli in modo da evitare ostacoli tecnici al
(1) Organizzazione per la promozione delle norme sulle informazioni commercio tra Stati membri. Clienti e utenti devono anche
strutturate. disporre di informazioni oggettive e precise.
29.6.2007 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 171/3

(18) Prima di elaborare una proposta per le future norme sulle 91/441/CEE (9), 93/59/CEE (10), 94/12/CE (11),
emissioni la Commissione dovrebbe realizzare studi volti 96/69/CE (12), 98/69/CE (13), 2001/1/CE (14),
a stabilire se sia ancora necessario suddividere in gruppi 2001/100/CE (15) e 2004/3/CE (16) dovrebbero pertanto
le categorie di veicoli e se si possano applicare limiti di essere abrogate. Gli Stati membri dovrebbero anche abro-
emissione neutri rispetto alla massa. gare la legislazione che recepisce le direttive abrogate.

(19) Gli Stati membri potranno accelerare, con incentivi finan-


ziari, la vendita di veicoli rispondenti ai requisiti adottati (21) Per chiarire l’ambito di applicazione della legislazione in
a livello comunitario, incentivi che si dovrebbero però materia di emissioni dei veicoli è opportuno modificare la
conformare alle disposizioni del trattato, soprattutto alle direttiva 2005/55/CE del Parlamento europeo e del Con-
norme sugli aiuti di Stato, ed evitare distorsioni del mer- siglio, del 28 settembre 2005, concernente il ravvicina-
cato interno. Il presente regolamento non dovrebbe ledere mento delle legislazioni degli Stati membri relative ai
il diritto degli Stati membri di includere le emissioni nella provvedimenti da prendere contro l’emissione di inqui-
base per il calcolo delle imposte sui veicoli. nanti gassosi e di particolato prodotti dai motori ad accen-
sione spontanea destinati alla propulsione di veicoli e
(20) Poiché la legislazione comunitaria sulle emissioni dei vei- contro l’emissione di inquinanti gassosi prodotti dai
coli e sul consumo di carburante ha più di 35 anni di sto- motori ad accensione comandata alimentati con gas natu-
ria ed è ora distribuita su oltre 24 direttive, è opportuno rale o con gas di petrolio liquefatto destinati alla propul-
sostituire tali direttive con un regolamento nuovo, corre- sione di veicoli (17), al fine di comprendere tutti i veicoli
dato di misure d’attuazione. Un regolamento farà sì che le pesanti e di provvedere affinché il presente regolamento
norme tecniche dettagliate siano direttamente applicabili si applichi ai veicoli a motore leggeri.
a costruttori, autorità di omologazione e servizi tecnici e
che possano essere aggiornate in modo molto più veloce (8) Direttiva 89/458/CEE del Consiglio, del 18 luglio 1989, che modi-
ed efficace. Le direttive 70/220/CEE (1), 72/306/CEE (2), fica, per quanto riguarda le norme europee di emissione per autovei-
74/290/CEE (3) e 80/1268/CEE (4), 83/351/CEE (5), coli di cilindrata inferiore a 1,4 litri, la direttiva 70/220/CEE
88/76/CEE (6), 88/436/CEE (7), 89/458/CEE (8), concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri
relative alle misure da adottare contro l’inquinamento atmosferico
(1) Direttiva 70/220/CEE del Consiglio, del 20 marzo 1970, per il ravvi- con le emissioni dei veicoli a motore (GU L 226 del 3.8.1989,
cinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle misure da pag. 1).
adottare contro l’inquinamento atmosferico con i gas prodotti dai (9) Direttiva 91/441/CEE del Consiglio, del 26 giugno 1991, che modi-
motori ad accensione comandata dei veicoli a motore (GU L 76 del fica la direttiva 70/220/CEE concernente il ravvicinamento delle legi-
6.4.1970, pag. 1). Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva slazioni degli Stati membri relative alle misure da adottare contro
2003/76/CE della Commissione (GU L 206 del 15.8.2003, pag. 29). l’inquinamento atmosferico con le emissioni dei veicoli a motore
(2) Direttiva 72/306/CEE del Consiglio, del 2 agosto 1972, per il ravvi- (GU L 242 del 30.8.1991, pag. 1).
cinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle misure da (10) Direttiva 93/59/CEE del Consiglio, del 28 giugno 1993, che modi-
adottare contro l’inquinamento prodotto dai motori diesel destinati fica la direttiva 70/220/CEE concernente il ravvicinamento delle legi-
alla propulsione dei veicoli (GU L 190 del 20.8.1972, pag. 1). Diret- slazioni degli Stati membri relative alle misure da adottare contro
tiva modificata dalla direttiva 2005/21/CE della Commissione l’inquinamento atmosferico con le emissioni dei veicoli a motore
(GU L 61 dell’8.3.2005, pag. 25). (GU L 186 del 28.7.1993, pag. 21).
(3) Direttiva 74/290/CEE del Consiglio, del 28 maggio 1974, per l’ade- (11) Direttiva 94/12/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del
guamento al progresso tecnico della direttiva 70/220/CEE concer- 23 marzo 1994, relativa alle misure da adottare contro l’inquina-
nente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative mento atmosferico da emissioni di veicoli a motore (GU L 100 del
alle misure da adottare contro l’inquinamento atmosferico con i gas 19.4.1994, pag. 42).
prodotti dai motori ad accensione comandata dei veicoli a motore (12) Direttiva 96/69/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
(GU L 159 del 15.6.1974, pag. 61). Direttiva modificata dalla diret- dell’8 ottobre 1996, che modifica la direttiva 70/220/CEE concer-
tiva 2006/101/CE (GU L 363 del 20.12.2006, pag. 238). nente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative
(4) Direttiva 80/1268/CEE del Consiglio, del 16 dicembre 1980, per il alle misure da adottare contro l’inquinamento atmosferico con le
ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al con- emissioni dei veicoli a motore (GU L 282 dell’1.11.1996, pag. 64).
sumo di carburante dei veicoli a motore (GU L 375 del 31.12.1980, (13) Direttiva 98/69/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del
pag. 36). Direttiva modificata da ultimo dalla direttiva 2004/3/CE del 13 ottobre 1998, relativa alle misure da adottare contro l’inquina-
Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 49 del 19.2.2004, mento atmosferico da emissioni dei veicoli a motore (GU L 350 del
pag. 36). 28.12.1998, pag. 1).
(5) Direttiva 83/351/CEE del Consiglio, del 16 giugno 1983, che modi- (14) Direttiva 2001/1/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del
fica la direttiva 70/220/CEE concernente il ravvicinamento delle legi- 22 gennaio 2001, recante modifica della direttiva 70/220/CEE del
slazioni degli Stati membri relative alle misure da adottare contro Consiglio, relativa alle misure da adottare contro l’inquinamento
l’inquinamento atmosferico con i gas prodotti dai motori ad accen- atmosferico da emissioni dei veicoli a motore (GU L 35 del 6.2.2001,
sione comandata dei veicoli a motore (GU L 197 del 20.7.1983, pag. 34).
pag. 1). (15) Direttiva 2001/100/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del
(6) Direttiva 88/76/CEE del Consiglio, del 3 dicembre 1987, che modi- 7 dicembre 2001, che modifica la direttiva 70/220/CEE del Consi-
fica la direttiva 70/220/CEE concernente il ravvicinamento delle legi- glio concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati mem-
slazioni degli Stati membri relative alle misure da adottare contro bri relative alle misure da adottare contro l’inquinamento atmosferico
l’inquinamento atmosferico con i gas prodotti dai motori dei veicoli da emissioni dei veicoli a motore (GU L 16 del 18.1.2002, pag. 32).
a motore (GU L 36 del 9.2.1988, pag. 1). (16) Direttiva 2004/3/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
(7) Direttiva 88/436/CEE del Consiglio, del 16 giugno 1988, che modi- dell’11 febbraio 2004, recante modifica delle direttive del Consiglio
fica la direttiva 70/220/CEE concernente il ravvicinamento delle legi- 70/156/CEE e 80/1268/CEE per quanto riguarda la misurazione delle
slazioni degli Stati membri relative alle misure da adottare contro emissioni di biossido di carbonio e il consumo di carburante dei vei-
l’inquinamento atmosferico con i gas prodotti dai motori ad accen- coli N1 (GU L 49 del 19.2.2004, pag. 36).
sione comandata dei veicoli a motore (limitazione delle emissioni di (17) GU L 275 del 20.10.2005, pag. 1. Direttiva modificata da ultimo
particelle inquinanti dei motori diesel) (GU L 214 del 6.8.1988, dalla direttiva 2006/51/CE della Commissione (GU L 152 del
pag. 1). 7.6.2006, pag. 11).
L 171/4 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 29.6.2007

(22) Per garantire una transizione regolare dalle attuali diret- realizzati in misura sufficiente dagli Stati membri e per-
tive al presente regolamento, la sua applicabilità dovrebbe tanto essere realizzati meglio a livello comunitario, la
essere rinviata per un certo tempo dopo la sua entrata in Comunità può intervenire in base al principio di sussidia-
vigore. Durante tale periodo i costruttori dovrebbero tut- rietà sancito dall’articolo 5 del trattato. Il presente regola-
tavia poter scegliere tra un’omologazione dei veicoli ai mento si limita a quanto è necessario per conseguire tali
sensi delle attuali direttive o del presente regolamento. Le obiettivi in ottemperanza al principio di proporzionalità
disposizioni sugli incentivi finanziari dovrebbero essere enunciato nello stesso articolo,
inoltre applicabili subito dopo l’entrata in vigore del pre-
sente regolamento. La validità dell’omologazione rilasciata
nell’ambito delle attuali direttive non sarà inficiata dall’en-
trata in vigore del presente regolamento.
HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

(23) Allo scopo di assicurare una transizione regolare dalle CAPITOLO I


attuali direttive al presente regolamento, è opportuno pre-
vedere nella fase Euro 5 alcune eccezioni per i veicoli atti SCOPO, AMBITO D’APPLICAZIONE E DEFINIZIONI
ad adempiere a specifiche esigenze sociali. Queste ecce-
zioni dovrebbero cessare all’entrata in vigore della fase
Euro 6.
Articolo 1
Scopo

(24) Le misure necessarie per l’attuazione del presente regola-


mento sono adottate secondo la decisione 1999/468/CE 1. Il presente regolamento fissa i requisiti tecnici comuni per
del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l’omologazione di veicoli a motore («veicoli») e parti di ricambio,
l’esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla come i dispositivi di ricambio di controllo dell’inquinamento,
Commissione (1). riguardo alle loro emissioni.

2. Il presente regolamento fissa inoltre norme sulla confor-


(25) In particolare, la Commissione ha il potere di introdurre mità in servizio, la durata dei dispositivi di controllo dell’inqui-
valori limite basati sul numero di particelle di cui all’alle- namento, i sistemi diagnostici di bordo (OBD), la misurazione
gato I, nonché ricalibrare i valori limite basati sulla massa del consumo di carburante e l’accessibilità delle informazioni per
delle particelle enunciati in tale allegato. Tali misure di por- la riparazione e la manutenzione del veicolo.
tata generale e intese a modificare elementi non essenziali
del presente regolamento, sono adottate secondo la pro-
cedura di regolamentazione con controllo di cui all’arti-
colo 5 bis della decisione 1999/468/CE. Articolo 2
Ambito d’applicazione

(26) In particolare, la Commissione ha anche il potere di stabi- 1. Il presente regolamento si applica a veicoli delle categorie
lire procedure, test e requisiti specifici per l’omologazione,
M1, M2, N1, e N2 di cui all’allegato II della direttiva 70/156/CEE
nonché procedure riviste di misurazione per il particolato
con una massa di riferimento non superiore a 2 610 kg.
e un valore limite basato sul numero di particelle, e di
adottare misure concernenti l’utilizzazione di impianti di
manipolazione, l’accesso alle informazioni sulle ripara- 2. Su richiesta del costruttore, l’omologazione concessa a
zioni dei veicoli e la loro manutenzione e i test periodici norma del presente regolamento può essere estesa dai veicoli di
per misurare le emissioni. Tali misure di portata generale
cui al paragrafo 1 ai veicoli M1, M2, N1 e N2 definiti nell’alle-
e intese a integrare il presente regolamento con l’aggiunta
gato II della direttiva 70/156/CEE con una massa di riferimento
di nuovi elementi non essenziali, sono adottate secondo
non superiore a 2 840 kg e che soddisfano le condizioni di cui
la procedura di regolamentazione con controllo di cui
al presente regolamento e ai relativi provvedimenti di attuazione.
all’articolo 5 bis della decisione 1999/468/CE.

Articolo 3
(27) Poiché gli obiettivi del presente regolamento, vale a dire
la realizzazione del mercato interno attraverso l’introdu- Definizioni
zione di prescrizioni tecniche comuni riguardo alle emis-
sioni dei veicoli a motore e l’accesso garantito alle
informazioni sulla riparazione e la manutenzione dei vei- Nell’ambito delle finalità del presente regolamento e dei suoi
coli per gli operatori indipendenti sulla stessa base dei con- provvedimenti di attuazione si applicano le seguenti definizioni:
cessionari e meccanici autorizzati, non possono essere
1) «veicolo ibrido»: veicolo munito di almeno due diversi con-
(1) GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23. Decisione modificata dalla deci- vertitori d’energia e di due diversi sistemi di stoccaggio (sul
sione 2006/512/CE (GU L 200 del 22.7.2006, pag. 11). veicolo) dell’energia per la sua propulsione;
29.6.2007 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 171/5

2) «veicoli atti ad adempiere a specifiche esigenze sociali»: vei- parametri, al fine di attivare, modulare, ritardare o disatti-
coli diesel della categoria M1 che possono essere: vare il funzionamento di una qualsiasi parte del sistema di
controllo delle emissioni che riduca l’efficacia di tale sistema
in modi che è lecito attendersi durante il normale funziona-
a) veicoli per uso speciale definiti nella direttiva mento e il normale uso del veicolo;
70/156/CEE con massa di riferimento superiore a
2 000 kg;

11) «dispositivo di controllo dell’inquinamento»: componente di


b) veicoli con massa di riferimento superiore a 2 000 kg e un veicolo che controlla e/o limita le emissioni dallo scarico
progettati per il trasporto di 7 o più occupanti, com- e per evaporazione;
preso il conducente, salvo, a partire dal 1o settembre
2012, i veicoli della categoria M1G definiti nella diret-
tiva 70/156/CEE;

12) «dispositivo d’origine di controllo dell’inquinamento»: un


oppure dispositivo di controllo dell’inquinamento o l’insieme di tali
dispositivi coperti dall’omologazione concessa al veicolo;

c) veicoli con massa di riferimento superiore a 1 760 kg


usati specificamente per scopi commerciali e adibiti al
trasporto di sedie a rotelle all’interno del veicolo. 13) «dispositivo di ricambio di controllo dell’inquinamento»:
dispositivo di controllo dell’inquinamento o l’insieme di tali
dispositivi destinato a sostituire un dispositivo d’origine di
3) «massa di riferimento»: massa del veicolo in ordine di mar- controllo dell’inquinamento e che può essere omologato
cia, meno la massa forfettaria del conducente di 75 kg, più come entità tecnica separata, come definita dalla direttiva
una massa forfettaria di 100 kg; 70/156/CEE;

4) «gas inquinanti»: emissioni dei gas di scarico di monossido


di carbonio, ossidi di azoto, espressi in equivalente di bios-
14) «informazioni sulla riparazione e sulla manutenzione»: ogni
sido d’azoto (NO2) e di idrocarburi;
informazione sulla diagnosi, la manutenzione, l’ispezione, il
controllo periodico, la riparazione, la riprogrammazione o
la riinizializzazione del veicolo fornita dai costruttori ai pro-
5) «particolato»: componenti dei gas di scarico, eliminate dai pri concessionari/meccanici autorizzati, con tutti gli emen-
gas di scarico diluiti a una temperatura massima di 325 °K damenti e supplementi successivi a tale informazione. Tali
(52 °C), mediante filtri descritti nella procedura di prova per informazioni comprendono tutte le spiegazioni necessarie
verificare le emissioni medie dallo scarico; per l’installazione di parti o dispositivi sul veicolo;

6) «emissioni dallo scarico»: emissione di gas inquinanti e di


particolato;
15) «operatori indipendenti»: imprese diverse dai concessionari
e meccanici autorizzati, coinvolte direttamente o indiretta-
mente nella riparazione e manutenzione dei veicoli a motore:
7) «emissioni per evaporazione»: vapori di idrocarburi emessi meccanici, costruttori o distributori di utensili, apparecchia-
dal sistema di alimentazione del carburante di un veicolo, ture per la riparazione o parti di ricambio, editori di infor-
non proveniente dalle emissioni dallo scarico; mazioni tecniche, club automobilistici, addetti al soccorso
stradale, a servizi d’ispezione e di prova e alla formazione di
installatori, costruttori e meccanici di dispositivi per veicoli
8) «basamento motore»: spazi nel motore o al suo esterno, col- alimentati da combustibili alternativi;
legati alla coppa dell’olio con passaggi interni o esterni, attra-
verso i quali gas e vapori possono essere emessi;

16) «biocarburanti»: carburanti liquidi o gassosi utilizzati per il


9) «sistema diagnostico di bordo» o «sistema OBD»: sistema di
trasporto, prodotti mediante biomassa;
controllo delle emissioni in grado di identificare la proba-
bile zona di malfunzionamento mediante codici di guasto
inseriti nella memoria di un computer;

17) «veicolo alimentato da carburante alternativo»: un veicolo in


10) «impianto di manipolazione»: ogni elemento di progetto che grado di funzionare utilizzando almeno un tipo di carbu-
rilevi temperatura, velocità del veicolo, velocità del motore rante che sia gassoso a temperatura e pressione atmosferica,
(RPM), marcia innestata, depressione del collettore o altri oppure derivato da oli sostanzialmente non minerali.
L 171/6 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 29.6.2007

CAPITOLO II Articolo 5

OBBLIGHI DEI COSTRUTTORI RELATIVI Requisiti e prove


ALL’OMOLOGAZIONE
1. Il costruttore produce i veicoli in modo che progetto,
costruzione e assemblaggio dei componenti che influiscono sulle
emissioni permettano che il veicolo, nell’uso normale, soddisfi il
Articolo 4 presente regolamento e i relativi provvedimenti d’attuazione.
Obblighi dei costruttori
2. L’uso di impianti di manipolazione che riducono l’efficacia
di sistemi di controllo delle emissioni è vietato. Tale divieto non
1. I costruttori dimostrano che tutti i veicoli nuovi venduti, si applica quando:
immatricolati o messi in servizio nella Comunità sono stati omo-
logati conformemente al presente regolamento e ai relativi prov- a) l’impianto si giustifica per la necessità di proteggere il motore
vedimenti d’attuazione. I costruttori dimostrano inoltre che tutti da danni o avarie e di un funzionamento sicuro dei veicoli;
i nuovi dispositivi di ricambio di controllo dell’inquinamento da
omologare, venduti o messi in servizio nella Comunità, sono stati
omologati conformemente al presente regolamento e ai relativi b) l’impianto non funziona dopo l’avvio del motore;
provvedimenti d’attuazione.
c) le condizioni sono in sostanza comprese nelle procedure di
prova a verifica delle emissioni per evaporazione e delle
Tali obblighi comprendono il rispetto dei limiti delle emissioni emissioni medie dallo scarico.
di cui all’allegato I e dei provvedimenti d’attuazione di cui
all’articolo 5.
3. I metodi, le prove e i requisiti specifici per l’omologazione
stabiliti dal presente paragrafo, nonché i requisiti per attuare il
paragrafo 2, intesi a modificare elementi non essenziali del pre-
2. I costruttori garantiscono il rispetto delle procedure di omo- sente regolamento, integrandolo, sono adottati secondo la pro-
logazione a verifica della conformità della produzione, della cedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 15,
durata dei dispositivi di controllo dell’inquinamento e della con- paragrafo 3. Essi comprendono i requisiti relativi ai seguenti
formità in condizioni d’uso. elementi:

a) emissioni dallo scarico, compresi i cicli di prova, emissioni


Le misure tecniche adottate dal costruttore devono inoltre essere a bassa temperatura ambiente, emissioni a regime di minimo,
tali da garantire che le emissioni dallo scarico e le emissioni per opacità del fumo, funzionamento e rigenerazione corretti dei
evaporazione risultino effettivamente limitate, conformemente al sistemi di post-trattamento;
presente regolamento, per tutta la normale durata di vita dei vei-
coli in condizioni normali di utilizzazione. Pertanto, i controlli
della conformità in condizioni d’uso vanno effettuati per 5 anni b) emissioni per evaporazione e del basamento motore;
o 100 000 km a seconda del caso che si verifica per primo. Le
prove di durata dei dispositivi di controllo dell’inquinamento a c) sistemi OBD e prestazione dei dispositivi di controllo dell’in-
fini di omologazione vanno effettuate per 160 000 km. Per con- quinamento in condizioni d’uso;
formarsi a tali prove di durata tale scopo i costruttori devono
avere la possibilità di effettuare test di invecchiamento al banco
di prova, nel rispetto delle misure di attuazione di cui al d) durata dei dispositivi di controllo dell’inquinamento, dispo-
paragrafo 4. sitivi di ricambio di controllo dell’inquinamento, conformità
in servizio, conformità della produzione e controlli tecnici;

Il controllo di conformità in condizioni d’uso verifica, in partico- e) misurazione delle emissioni di gas a effetto serra e del con-
lare, le emissioni dello scarico quali misurate sulla base dei limiti sumo di carburante;
di emissione di cui all’allegato I. Al fine di migliorare il controllo
delle emissioni per evaporazione e delle emissioni a bassa tem-
peratura ambiente, la Commissione riesamina le procedure di f) veicoli ibridi e veicoli a carburante alternativo;
prova.
g) estensione dell’omologazione e requisiti per i piccoli
costruttori;
3. I costruttori precisano le emissioni di biossido di carbonio
ed i dati relativi al consumo di carburante in un documento con- h) attrezzatura di prova;
segnato all’acquirente del veicolo al momento dell’acquisto.

e
4. I metodi e i requisiti specifici per attuare i paragrafi 2 e 3
sono stabiliti secondo la procedura di cui all’articolo 15, i) carburanti di riferimento, come benzina, gasolio, gas e bio-
paragrafo 2. carburanti, come il bioetanolo, il biodiesel e il biogas.
29.6.2007 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 171/7

I requisiti di cui sopra si applicano, se del caso, ai veicoli indipen- 3. Concessionari/meccanici autorizzati in seno al sistema di
dentemente dal tipo di carburante da essi utilizzato. distribuzione di un certo costruttore di veicoli sono considerati
operatori indipendenti ai fini del presente regolamento se forni-
scono servizi di riparazione o di manutenzione a veicoli di un
CAPITOLO III costruttore del cui sistema di distribuzione essi non sono membri.
ACCESSO ALL’INFORMAZIONE PER LA RIPARAZIONE E LA
MANUTENZIONE DEI VEICOLI
4. Le informazioni per la riparazione e la manutenzione dei
veicoli sono accessibili sempre, salvo disposizione contraria a fini
Articolo 6 di manutenzione del sistema di informazione.

Obblighi dei costruttori


5. Per fabbricare o riparare componenti OBD di ricambio,
1. I costruttori consentono, attraverso siti web e un formato strumenti diagnostici e attrezzature di prova, i costruttori forni-
standardizzato, in modo facile, rapido e non discriminatorio scono, senza discriminare, le pertinenti informazioni OBD e le
rispetto al contenuto predisposto o all’accesso consentito ai informazioni per la riparazione e la manutenzione dei veicoli a
concessionari/meccanici autorizzati, un accesso illimitato e nor- tutti i fabbricanti/meccanici interessati di componenti, strumenti
malizzato alle informazioni sulla riparazione e la manutenzione diagnostici o attrezzatura di prova.
dei veicoli anche agli operatori indipendenti. Al fine di facilitare
il conseguimento di questo obiettivo, le informazioni devono
essere presentate coerentemente, inizialmente in conformità ai 6. Ai fini della progettazione e della costruzione di apparec-
requisiti tecnici del formato OASIS (1). I costruttori mettono inol- chiature automobilistiche per veicoli a combustibile alternativo,
tre a disposizione materiale informativo agli operatori indipen- i costruttori forniscono, senza discriminare, le pertinenti infor-
denti, nonché ai concessionari/meccanici autorizzati. mazioni OBD e le informazioni per la riparazione e la manuten-
zione dei veicoli a tutti i costruttori, installatori e/o meccanici
2. Le informazioni di cui al paragrafo 1 comprendono: autorizzati in materia di apparecchiature per veicoli a combusti-
bile alternativo.
a) identificazione inequivocabile del veicolo;
7. Quando chiede l’omologazione CE o nazionale, il costrut-
b) manuali di uso e manutenzione; tore deve provare all’autorità di omologazione il rispetto del pre-
sente regolamento riguardo l’accesso alle informazioni per la
riparazione e la manutenzione dei veicoli e delle informazioni di
c) manuali tecnici;
cui al paragrafo 5. Se, in quel momento, le informazioni non
sono ancora disponibili o conformi al presente regolamento e ai
d) informazioni sulle componenti e le diagnosi (come valori di relativi provvedimenti d’attuazione, il costruttore le fornisce entro
misurazione teorici minimi e massimi); sei mesi dalla data dell’omologazione. Se la conformità non viene
provata entro tale periodo, l’autorità d’omologazione adotta
misure adeguate per garantire la conformità.
e) schemi di cablaggio;

f) codici diagnostici di guasto (compresi i codici specifici dei Il costruttore modifica e completa l’informazione per la ripara-
costruttori); zione e la manutenzione dei veicoli sui propri siti web nel
momento stesso in cui essa è accessibile ai meccanici autorizzati.
g) numero di identificazione della calibratura del software
applicabile a un tipo di veicolo;
Articolo 7
h) informazioni su strumenti e accessori brevettati e fornite per
mezzo di tali strumenti e accessori brevettati; Spese di accesso alle informazioni per la riparazione e la
manutenzione dei veicoli
e
1. I costruttori possono fatturare spese ragionevoli e propor-
i) informazioni sui registri di dati e dati bidirezionali di moni- zionate di accesso alle informazioni per la riparazione e la manu-
toraggio e prova. tenzione dei veicoli di cui al presente regolamento; le spese non
sono ragionevoli né proporzionate se scoraggiano l’accesso senza
(1) Il «formato OASIS» si riferisce alle specifiche tecniche del documento tener conto dell’ampiezza dell’uso fattone dall’operatore
OASIS SC2-D5, Format of Automotive Repair Information, versione indipendente.
1.0, 28 maggio 2003 (disponibile presso: http://www.oasis-
open.org/committees/download.php/2412/Draft%20Committee%20
Specification.pdf) e delle sezioni 3.2, 3.5, 3.6, 3.7 nonché 3.8 del
documento OASIS SC1-D2, Autorepair Requirements Specification, 2. I costruttori mettono a disposizione le informazioni per la
versione 6.1, del 10.1.2003 (disponibile presso http://lists.oasis- riparazione e la manutenzione dei veicoli su base giornaliera,
open.org/archives/autorepair/200302/pdf 00005.pdf), che utilizza mensile e annua, fatturando spese d’accesso diverse a seconda dei
solo testi e formati grafici aperti. rispettivi periodi per i quali esso viene consentito.
L 171/8 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 29.6.2007

Articolo 8 3. A decorrere dal 1o gennaio 2011, e dal 1o gennaio 2012


per i veicoli delle classi II e III della categoria N1 e della categoria
Provvedimenti di attuazione N2 e per i veicoli concepiti per rispondere a esigenze sociali
specifiche, le autorità nazionali cesseranno di ritenere validi ai
fini dell’articolo 7, paragrafo 1, della direttiva 70/156/CEE i cer-
I provvedimenti necessari per dare attuazione agli articoli 6 e 7 tificati di conformità relativi ai veicoli nuovi che non siano con-
e che sono volti a modificare elementi non essenziali del pre- formi al presente regolamento e ai relativi provvedimenti di
sente regolamento integrandolo, sono adottati secondo la proce- attuazione, nella fattispecie agli allegati, ad eccezione dei valori
dura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 15, limite Euro 6 di cui alla tabella 2 dell’allegato I e, per motivi atti-
paragrafo 3. Ciò comprende la definizione e l’aggiornamento nenti le emissioni o il consumo di carburante, vieteranno l’imma-
delle specifiche tecniche relative alle modalità della messa a dispo- tricolazione, la vendita o l’entrata in servizio di tali veicoli. Per le
sizione delle informazioni OBD e per la riparazione e la manu- prove relative alle emissioni dallo scarico, i valori limite applicati
tenzione dei veicoli, con un’attenzione particolare per le esigenze ai veicoli concepiti per rispondere a esigenze sociali specifiche
specifiche delle PMI. sono gli stessi di quelli applicati ai veicoli della classe III della
categoria N1.

Articolo 9
4. A decorrere dal 1o settembre 2014, e dal 1o settembre 2015
Relazione per i veicoli delle classi II e III della categoria N1 e della categoria
N2, le autorità nazionali rifiuteranno, per motivi attinenti le emis-
sioni o il consumo di carburante, il rilascio dell’omologazione CE
Entro il 2 luglio 2011, la Commissione presenta al Parlamento o nazionale per nuovi tipi di veicoli che non siano conformi al
europeo e al Consiglio una relazione sul funzionamento del presente regolamento e ai relativi provvedimenti di attuazione,
sistema d’accesso alle informazioni sulla riparazione e la manu- nella fattispecie ai valori limite Euro 6 di cui alla tabella 2
tenzione dei veicoli, riservando un’attenzione particolare agli dell’allegato I.
effetti sulla concorrenza e sul funzionamento del mercato interno
nonché ai benefici per l’ambiente. La relazione valuta se sia
opportuno consolidare tutte le disposizioni che disciplinano 5. A decorrere dal 1o settembre 2015, e dal 1o settembre 2016
l’accesso alle informazioni sulla riparazione e la manutenzione per i veicoli delle classi II e III della categoria N1e della categoria
dei veicoli nell’ambito di una direttiva quadro rivista N2, le autorità nazionali cesseranno di ritenere validi ai fini del-
sull’omologazione. l’articolo 7, paragrafo 1, della direttiva 70/156/CEE i certificati
di conformità relativi ai veicoli nuovi che non siano conformi al
presente regolamento e ai relativi provvedimenti di attuazione,
nella fattispecie ai valori limite Euro 6 di cui alla tabella 2 dell’al-
CAPITOLO IV legato I, e, per motivi attinenti le emissioni o il consumo di car-
burante, vieteranno l’immatricolazione, la vendita o l’entrata in
OBBLIGHI DEGLI STATI MEMBRI
servizio di tali veicoli.

Articolo 10
Articolo 11
Omologazione
Omologazione delle parti di ricambio

1. Con effetto dal 2 luglio 2007, su richiesta del costruttore,


le autorità nazionali non possono, per motivi attinenti le emis- 1. Le autorità nazionali vietano la vendita o l’installazione su
sioni o il consumo di carburante dei veicoli, rifiutare il rilascio un veicolo di dispositivi di ricambio di controllo dell’inquina-
dell’omologazione CE o nazionale a un nuovo tipo di veicolo né mento nuovi, destinati a veicoli omologati ai sensi del presente
proibirne l’immatricolazione, la vendita o l’entrata in servizio, se regolamento, qualora essi non siano di un tipo per il quale è stata
il veicolo interessato è conforme al presente regolamento e ai rilasciata un’omologazione ai sensi del presente regolamento e
relativi provvedimenti di attuazione, nella fattispecie ai valori dei relativi provvedimenti di attuazione.
limite d’emissione Euro 5 o Euro 6 fissati rispettivamente nella
tabella 1 e tabella 2 dell’allegato I.
2. Le autorità nazionali possono continuare a rilasciare esten-
sioni dell’omologazione CE ai dispositivi di ricambio di controllo
2. A decorrere dal 1o settembre 2009, e dal 1o settembre 2010 dell’inquinamento concepiti per norme precedenti il presente
per i veicoli delle classi II e III della categoria N1 e della categoria regolamento alle condizioni applicate in origine. Le autorità
N2, le autorità nazionali rifiuteranno, per motivi attinenti le emis- nazionali vietano la vendita o l’installazione su un veicolo di tali
sioni o il consumo di carburante, il rilascio dell’omologazione CE dispositivi antinquinamento di ricambio qualora essi non siano
o nazionale a nuovi tipi di veicoli che non siano conformi al pre- di un tipo per il quale è stata rilasciata un’adeguata omologazione.
sente regolamento e ai relativi provvedimenti di attuazione, nella
fattispecie agli allegati, ad eccezione dei valori limite d’emissione
Euro 6 di cui alla tabella 2 dell’allegato I. Per le prove relative 3. I requisiti di cui ai paragrafi 1 e 2 non si applicano ai dispo-
alle emissioni dallo scarico, i valori limite applicati ai veicoli con- sitivi di ricambio di controllo dell’inquinamento destinati a vei-
cepiti per rispondere a esigenze sociali specifiche sono gli stessi coli omologati prima dell’adozione delle prescrizioni in materia
che quelli applicati ai veicoli della classe III della categoria N1. di omologazione delle componenti.
29.6.2007 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 171/9

Articolo 12 d) l’impiego di dispositivi difettosi;


Incentivi finanziari
e
1. Gli Stati membri possono introdurre incentivi finanziari che
si applicano alla produzione in serie di veicoli conformi al pre- e) il rifiuto di consentire l’accesso alle informazioni.
sente regolamento e ai relativi provvedimenti di attuazione.

Tali incentivi sono validi per tutti i veicoli nuovi, in vendita sul CAPITOLO V
mercato di uno Stato membro, che siano conformi almeno ai
valori limite di emissione di cui alla tabella 1 dell’allegato I prima DISPOSIZIONI FINALI
delle date fissate all’articolo 10, paragrafo 3. Essi cessano di essere
applicati in tali date.
Articolo 14
A partire dalle date di cui all’articolo 10, paragrafo 3 e sino alle Ridefinizione delle specifiche
date di cui all’articolo 10, paragrafo 5, possono essere concessi
incentivi finanziari applicabili unicamente ai veicoli nuovi in ven-
dita sul mercato di uno Stato membro che siano conformi ai 1. La Commissione esamina la possibilità di includere le emis-
valori limite di emissione di cui alla tabella 2 dell’allegato I. Gli sioni di metano nel calcolo delle emissioni di biossido di carbo-
incentivi cessano di essere applicati alle date di cui all’articolo 10, nio. Se necessario, essa presenta al Parlamento europeo e al
paragrafo 5. Consiglio una proposta corredata di misure volte a eliminare o
limitare le emissioni di metano.

2. Gli Stati membri possono concedere incentivi finanziari per


ammodernare i veicoli in servizio e per demolire quelli che non 2. Al termine del programma sulla misurazione del partico-
sono conformi. lato, effettuato sotto l’egida del World Forum for Harmonization
of Vehicle Regulations, e al più tardi al momento dell’entrata in
vigore della norma Euro 6, la Commissione adotta le misure in
3. Per ogni tipo di veicolo gli incentivi finanziari di cui ai para- appresso, intese a modificare elementi non essenziali del presente
grafi 1 e 2 non superano il costo supplementare dei dispositivi regolamento, integrandolo senza ridurre le ambizioni attuali per
tecnici montati per soddisfare i limiti delle emissioni fissati nel- quanto riguarda l’ambiente:
l’allegato I, costo d’installazione compreso.

a) modifica del presente regolamento secondo la procedura di


4. La Commissione è informata in tempo utile dei progetti per regolamentazione con controllo di cui all’articolo 15, para-
introdurre o modificare gli incentivi finanziari di cui ai para- grafo 3, per ricalibrare i valori limite indicati nell’allegato I
grafi 1 e 2. del presente regolamento in base alla massa di particolato e
a introdurvi valori limite basati sul numero di particelle in
modo da stabilire un’ampia correlazione con i valori limite
Articolo 13 di massa della benzina e del gasolio;
Sanzioni
b) l’adozione di un metodo rivisto di misura per il particolato
e di un valore limite per il numero di particelle, secondo la
1. Gli Stati membri fissano le norme sulle sanzioni applicabili procedura di regolamentazione con controllo di cui all’arti-
alle violazioni del presente regolamento da parte dei costruttori colo 15, paragrafo 3.
e adottano le misure necessarie per garantirne l’attuazione. Le
sanzioni previste devono essere effettive, proporzionate e dissua-
sive. Gli Stati membri notificano tali norme alla Commissione 3. La Commissione verifica le procedure, le prove e i requisiti
entro il 2 gennaio 2009 e la informano immediatamente di tutte di cui all’articolo 5, paragrafo 3, nonché i cicli di prova utilizzati
le successive modifiche ad esse relative. per misurare le emissioni. Qualora tale revisione accerti che que-
ste non sono più adeguate, o non riflettono più le reali emis-
sioni mondiali, sono adattate per dare adeguato riscontro alle
2. Le violazioni soggette a sanzioni comprendono: emissioni generate dalla vera guida su strada. Le necessarie
misure, concepite per modificare elementi non essenziali del pre-
a) il rilascio di dichiarazioni false durante le procedure di omo- sente regolamento, integrandolo, sono adottate secondo la pro-
logazione o le procedure che sfociano in azioni di richiamo; cedura di regolamentazione con controllo di cui all’articolo 15,
paragrafo 3.

b) la falsificazione dei risultati delle prove relative all’omologa-


zione o alla conformità in servizio; 4. La Commissione tiene sotto controllo gli agenti inquinanti
soggetti ai requisiti e alle prove di cui all’articolo 5, paragrafo 3.
Qualora la Commissione concluda che è necessario regolamen-
c) la mancata comunicazione di dati o specifiche tecniche che tare le emissioni di ulteriori agenti inquinanti, presenta una pro-
potrebbero determinare azioni di richiamo o il ritiro posta al Parlamento europeo e al Consiglio per modificare di
dell’omologazione; conseguenza il presente regolamento.
L 171/10 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 29.6.2007

5. La Commissione riesamina i limiti di emissione di cui all’al- c) “veicolo ecologico migliorato (EEV)”: il veicolo azionato
legato I, tabella 4 per le emissioni dallo scarico di monossido di da un motore conforme ai valori limite di emissione
carbonio e di idrocarburi dopo una prova di partenza a freddo e facoltativi indicati nella riga C delle tabelle di cui al
presenta, ove opportuno, una proposta al Parlamento europeo e punto 6.2.1 dell’allegato I»;
Consiglio al fine di rendere più rigorosi i limiti di emissione.
c) la sezione 1 dell’allegato I è sostituita dalla seguente:
6. I pertinenti allegati della direttiva 2005/55/CE sono modi-
ficati secondo la procedura di regolamentazione con controllo «1. La presente direttiva riguarda il controllo degli inqui-
di cui all’articolo 15, paragrafo 3, al fine di prevedere requisiti nanti gassosi e delle emissioni di particolato, la vita utile
per l’omologazione di tutti i veicoli che rientrano nell’ambito dei dispositivi di controllo delle emissioni, la confor-
d’applicazione della direttiva. mità dei veicoli/motori in circolazione e i sistemi dia-
gnostici di bordo (OBD) di tutti i veicoli a motore
nonché i motori indicati all’articolo 1, ad eccezione dei
Articolo 15 veicoli delle categorie M1, N1, N2 e M2 omologati ai
Procedura di comitato sensi del regolamento (CE) n. 715/2007 (*).

(*) GU L 171 del 29.6.2007, pag. 1.»


1. La Commissione è assistita da un comitato.

2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si Articolo 17


applicano gli articoli 5 e 7 della decisione 1999/468/CE, tenendo
conto delle disposizioni dell’articolo 8 della stessa. Abrogazione

Il periodo di cui all’articolo 5, paragrafo 6 della decisione 1. Le seguenti direttive sono abrogate a decorrere dal 2 gen-
1999/468/CE è fissato a tre mesi. naio 2013:

3. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si — direttiva 70/220/CEE,


applicano gli articoli 5 bis, paragrafi 1 a 4, e l’articolo 7 della
decisione 1999/468/CE, tenendo conto delle disposizioni dell’ar- — direttiva 72/306/CEE,
ticolo 8 della stessa.
— direttiva 74/290/CEE,

Articolo 16 — direttiva 77/102/CEE,


Modifiche delle direttive 70/156/CEE e 2005/55/CE
— direttiva 78/665/CEE,
1. La direttiva 70/156/CEE è modificata conformemente all’al-
legato II del presente regolamento. — direttiva 80/1268/CEE,

2. La direttiva 2005/55/CE è modificata come segue: — direttiva 83/351/CEE,

a) il titolo è sostituito dal seguente: — direttiva 88/76/CEE,

«Direttiva 2005/55/CE del Parlamento europeo e del Consi- — direttiva 88/436/CEE,


glio, del 28 settembre 2005, relativa all’omologazione dei
veicoli commerciali pesanti riguardo alle loro emissioni (Euro — direttiva 89/458/CEE,
IV e V)»;
— direttiva 91/441/CEE,
b) l’articolo 1 è sostituito dal seguente:
— direttiva 93/59/CEE,
«Articolo 1
— direttiva 93/116/CE,
Ai fini della presente direttiva valgono le seguenti definizioni:
— direttiva 94/12/CE,

a) “veicolo”: qualsiasi veicolo a motore quale definito all’ar-


— direttiva 96/44/CE,
ticolo 2 della direttiva 70/156/CEE con una massa di
riferimento superiore a 2 610 kg;
— direttiva 96/69/CE,
b) “motore”: la fonte di propulsione motrice di un veicolo
che può essere omologata in quanto entità tecnica sepa- — direttiva 98/69/CE,
rata quale definita all’articolo 2 della direttiva
70/156/CEE; — direttiva 98/77/CE,
29.6.2007 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 171/11

— direttiva 1999/100/CE, 3. I riferimenti alle direttive abrogate vanno intesi come rife-
rimenti al presente regolamento.
— direttiva 1999/102/CE,
4. Gli Stati membri abrogano la legislazione di attuazione
adottata ai sensi delle direttive di cui al paragrafo 1 a decorrere
— direttiva 2001/1/CE, dal 2 gennaio 2013.

— direttiva 2001/100/CE,
Articolo 18
— direttiva 2002/80/CE, Entrata in vigore

— direttiva 2003/76/CE, 1. Il presente regolamento entra in vigore il terzo giorno suc-


cessivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione
europea.
— direttiva 2004/3/CE.
2. Il presente regolamento si applica dal 3 gennaio 2009, ad
2. Gli allegati II e V della direttiva 89/491/CEE della Commis- eccezione dell’articolo 10, paragrafo 1, e dall’articolo 12 che si
sione, del 17 luglio 1989, recante adeguamento al progresso tec- applicano dal 2 luglio 2007.
nico delle direttive 70/157/CEE 70/220/CEE, 72/245/CEE,
72/306/CEE, 80/1268/CEE e 80/1269/CEE del Consiglio concer- 3. Le modifiche o i provvedimenti d’attuazione di cui all’arti-
nenti i veicoli a motore (1), sono soppressi a decorrere dal 2 gen- colo 5, paragrafo 3, e all’articolo 14, paragrafo 6, sono adottati
naio 2013. al più tardi il 2 luglio 2008.

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in cia-


scuno degli Stati membri.

Fatto a Strasburgo, addì 20 giugno 2007.

Per il Parlamento europeo Per il Consiglio


Il presidente Il presidente
H.-G. PÖTTERING G. GLOSER

(1) GU L 238 del 15.8.1989, pag. 43.


L 171/12
IT
ALLEGATO I

LIMITI D’EMISSIONE

Tabella 1
Limiti d’emissione Euro 5

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea


Valori limite

Massa combinata degli


Massa di riferi- Massa del monossido di Massa degli idrocarburi Massa degli idrocar-
Massa d’ossido d’azoto idrocarburi totali e d’os- Massa del particolato Numero di particelle (1)
mento carbonio totali buri non metanici
(NOx) sido d’azoto (PM) (P)
(MR) (CO) (THC) (NMHC)
(THC + NOx)
(kg)
L1 L2 L3 L4 L2 + L4 L5 L6
(mg/km) (mg/km) (mg/km) (mg/km) (mg/km) (mg/km) (#/km)

Categoria Classe PI CI PI CI PI CI PI CI PI CI PI (2) CI PI CI


M — Tutte 1 000 500 100 — 68 — 60 180 — 230 5,0 5,0
N1 I RM ≤ 1 305 1 000 500 100 — 68 — 60 180 — 230 5,0 5,0
II 1 305 < RM 1 810 630 130 — 90 — 75 235 — 295 5,0 5,0
≤ 1 760
III 1 760 < RM 2 270 740 160 — 108 — 82 280 — 350 5,0 5,0
N2 2 270 740 160 — 108 — 82 280 — 350 5,0 5,0
Legenda: PI = motore ad accensione comandata, CI = motore ad accensione spontanea
(1) Un numero standard sarà definito prima possibile e al più tardi al momento dell’entrata in vigore della norma Euro 6.
(2) Le norme sulla massa del particolato nei motori ad accensione comandata si applicano solo ai veicoli con motori a iniezione diretta.

29.6.2007
29.6.2007
IT
Tabella 2
Limiti d’emissione Euro 6

Valori Limite

Massa combinata degli

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea


Massa di riferi- Massa del monossido di Massa degli idrocarburi Massa degli idrocar- Massa degli ossidi di
idrocarburi e degli Massa del particolato Numero di particelle (1)
mento carbonio totali buri non metanici azoto
ossidi di azoto (MP) (PM)
(MR) (CO) (THC) (NMHC) (NOx)
(THC + NOx)
(kg)
L1 L2 L3 L4 L2 + L4 L5 L6
(mg/km) (mg/km) (mg/km) (mg/km) (mg/km) (mg/km) (#/km)

Categoria Classe PI CI PI CI PI CI PI CI PI CI PI (2) CI PI CI


M — Tutte 1 000 500 100 — 68 — 60 80 — 170 5,0 5,0
N1 I RM ≤ 1 305 1 000 500 100 — 68 — 60 80 — 170 5,0 5,0
II 1 305 < RM 1 810 630 130 — 90 — 75 105 — 195 5,0 5,0
≤ 1 760
III 1 760 < RM 2 270 740 160 — 108 — 82 125 — 215 5,0 5,0
N2 2 270 740 160 — 108 — 82 125 — 215 5,0 5,0
Chiave: PI = motore ad accensione comandata, CI = motore ad accensione spontanea
(1) In questa fase verrà definito un numero standard.
(2) Le norme sulla massa del particolato nei motori ad accensione comandata si applicano solo ai veicoli con motori a iniezione diretta.

L 171/13
L 171/14 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 29.6.2007

Tabella 3
Limite d’emissione per la prova delle emissioni per evaporazione

Massa delle emissioni per evaporazione (g/prova)

2,0

Tabella 4
Limite d’emissione per le emissioni dallo scarico di monossido di carbonio e di idrocarburi dopo una prova di
partenza a freddo

Temperatura di prova 266 K (– 7 °C)

Categoria del veicolo Classe Massa del monossido di carbo- Massa degli idrocarburi (HC)
nio (CO)
L2 (g/km)
L1 (g/km)

M — 15 1,8
N1 I 15 1,8
II 24 2,7
III 30 3,2
N2 30 3,2
29.6.2007 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 171/15

ALLEGATO II

Modifiche della direttiva 70/156/CEE

La direttiva 70/156/CEE è modificata come segue:

1) nell’articolo 2 si aggiunge la seguente frase dopo l’ultimo trattino:

«Ove nella presente direttiva si faccia riferimento ad una direttiva particolare o ad un regolamento, si dovranno com-
prendere anche i relativi provvedimenti d’attuazione.»;

2) le parole «o regolamento» si aggiungono dopo le parole «direttiva particolare» nelle seguenti disposizioni:

articolo 2, primo trattino; articolo 2, nono trattino; articolo 2, decimo trattino; articolo 2, quattordicesimo trattino;
articolo 3, paragrafo 1; articolo 3, paragrafo 4; articolo 4, paragrafo 1, lettera c); articolo 4, paragrafo 1, lettera d);
articolo 5, paragrafo 5; articolo 6, paragrafo 3; articolo 7, paragrafo 2; articolo 13, paragrafo 4; articolo 13, para-
grafo 5; allegato I, primo comma; allegato III, parte III; allegato IV, parte II, primo paragrafo; allegato V sezione 1,
lettera a); allegato V sezione 1, lettera b); allegato V sezione 1, lettera c); allegato VI, pagina 2 della scheda di omolo-
gazione CE per veicoli; allegato VII, sezione 4; allegato VII, nota 1 a piè di pagina; allegato X, sezione 2.1.; allegato X,
sezione 3.3.; allegato XI, appendice 4, significato delle lettere: X; allegato XII, sezione B(2); allegato XIV, sezione 2(a);
allegato XIV, sezione 2(c); allegato XIV, sezione 2(d);

3) le parole «o regolamenti» si aggiungono dopo la parola «direttive» nelle seguenti disposizioni:

articolo 2, ottavo trattino; articolo 3, paragrafo 1; articolo 3, paragrafo 2); articolo 4, paragrafo 1, lettera a), primo e
secondo trattino; articolo 4, paragrafo 1, lettera b); articolo 4, paragrafo 3; articolo 5, paragrafo 4, terzo comma;
articolo 5, paragrafo 6; articolo 8, paragrafo 2; articolo 8, paragrafo 2, lettera c); articolo 9, paragrafo 2; articolo 10,
paragrafo 2; articolo 11, paragrafo 1; articolo 13, paragrafo 2; articolo 14, paragrafo 1, lettera i); elenco degli allegati:
titolo dell’allegato XIII; allegato I, primo comma; allegato IV, parte I, prima e seconda riga; allegato IV, parte II, nota 1
a piè di pagina; allegato V sezione 1(b); allegato V sezione 3; allegato V sezione 3(a); allegato V sezione 3(b); alle-
gato VI, punti 1e 2; allegato VI, pagina 2 della scheda di omologazione CE per veicoli; allegato X, sezione 2.2.; alle-
gato X, sezione 2.3.5.; allegato X, sezione 3.5; allegato XII, titolo; allegato XIV, sezione 1.1.; allegato XIV, sezione 2(c);

4) le parole «o regolamento» si aggiungono dopo la parola «direttiva» nelle seguenti disposizioni:

articolo 5, paragrafo 3, terzo comma; allegato IV, parte I, nota a piè di pagina X della tabella; allegato VI, pagina 2
della scheda di omologazione CE per veicoli, l’intestazione delle tabelle; allegato VII (1) sezione 2; allegato VII (1)
sezione 3; allegato VII (1) sezione 4; allegato VIII, sezioni 1, 2, 2.1, 2.2 e 3; allegato IX, pagina 2 per veicoli completi
o completati della categoria M1, punti 45, 46.1 e 46.2; allegato IX, pagina 2 per veicoli completi o completati delle
categorie M2 e M3, punti 45 e 46.1; allegato IX, pagina 2 per veicoli completi o completati delle categorie N1, N2 e N3
punti 45 e 46.1; allegato IX, pagina 2 per veicoli incompleti della categoria M1 punti 45 e 46.1; allegato IX, pagina 2
per veicoli incompleti delle categorie M2 e M3, punti 45 e 46.1; allegato IX, pagina 2 per veicoli incompleti delle
categorie N1, N2 e N3, punti 45 e 46.1; allegato X nota a piè di pagina 2; allegato X sezione 1.2.2; allegato XI, appen-
dice 4, significato delle lettere: N/A; allegato XV, intestazione della tabella;

le parole «o regolamenti» si aggiungono dopo la parola «direttive» nelle seguenti disposizioni:

allegato IX, pagina 2 per veicoli completi o completati della categoria M1; allegato IX, pagina 2 per veicoli completi o
completati delle categorie M2 e M3; allegato IX, pagina 2 per veicoli completi o completati delle categorie N1, N2 e N3;
allegato IX, pagina 2 per veicoli incompleti della categoria M1; allegato IX, pagina 2 per veicoli incompleti delle cate-
gorie M2 e M3; allegato IX, pagina 2 per veicoli incompleti delle categorie N1, N2 e N3; allegato XV;

5) nell’articolo 8, paragrafo 2, lettera c), le parole «o uno o più regolamenti» si aggiungono dopo le parole «una o più
direttive»;

6) nell’allegato IV, parte I, si sostituiscono l’intestazione della tabella e il punto 2 con quanto segue:

«Oggetto Numero della Riferimento Applicabilità


direttiva/ della Gazzetta
regolamento ufficiale M1 M2 M3 N1 N2 N3 O 1 O 2 O 3 O 4

2. Emissioni/Accesso …/…/CE L … del …, X( ) X( )


10 10 X( ) X( )
10 10

alle informazioni pag. …


(CE) n. …/…
( ) Per i veicoli con massa di riferimento non superiore a 2 610 kg. Su richiesta del costruttore si può applicare ai veicoli con una
10

massa di riferimento non superiore a 2 840 kg.»


L 171/16 IT Gazzetta ufficiale dell’Unione europea 29.6.2007

7) nell’allegato IV, sono soppressi i punti 11 e 39 della parte I;

8) nell’allegato VII, (4) si aggiungono le parole «o ad un regolamento particolare» dopo le parole «in base a una direttiva
particolare»;

9) nell’allegato VII, (5) si aggiungono le parole «o regolamento» dopo le parole «l’ultima direttiva»;

10) nell’allegato XI, appendice 1, si sostituiscono l’intestazione della tabella e il punto 2 con quanto segue:

«Numero Oggetto Numero della M1 ≤ 2 500 M1 > 2 500 M2 M3


direttiva/regolamento (1) kg (1) kg
2 Emissioni/Accesso alle …/…/CE Q G+Q G+Q»
informazioni
(CE) n. …/…

11) nell’allegato XI, appendice 1, sono soppressi i punti 11 e 39;

12) nell’allegato XI, appendice 2, si sostituiscono l’intestazione della tabella e il punto 2 con quanto segue:

«Numero Oggetto Numero della M1 M2 M3 N1 N2 N3 O1 O2 O3 O4


direttiva/regolamento
2 Emissioni/Accesso alle …/…/CE A A A A»
informazioni
(CE) n. …/…

13) nell’allegato XI, appendice 2, sono soppressi i punti 11 e 39;

14) nell’allegato XI, appendice 3, si sostituiscono l’intestazione della tabella e il punto 2 con quanto segue:

«Numero Oggetto Numero della M2 M3 N1 N2 N3 O1 O2 O3 O4


direttiva/regolamento
2 Emissioni/Accesso alle …/…/CE Q Q Q»
informazioni
(CE) n. …/…

15) nell’allegato XI, appendice 3, è soppresso il punto 11;

16) nell’allegato XI, appendice 4, si sostituiscono l’intestazione della tabella e il punto 2 con quanto segue:

«Numero Oggetto Numero della Gru mobile della categoria Numero


direttiva/regolamento
2 Emissioni/Accesso alle …/…/CE N/A»
informazioni
(CE) n. …/…

17) nell’allegato XI, appendice 4, è soppresso il punto 11.

Potrebbero piacerti anche