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TABACCHI: IL RUOLO DI ADM

ADM GOVERNA L’INTERA FILIERA DEI TABACCHI LAVORATI (PRODUZIONE, DISTRIBUZIONE ALL’INGROSSO, VENDITA AL
DETTAGLIO), “REGOLA LA DISTRIBUZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI DA INALAZIONE SENZA
COMBUSTIONE COSTITUITI DA SOSTANZE LIQUIDE, CONTENENTI O MENO NICOTINA (SIGARETTE ELETTRONICHE)”,
VERIFICA LA REGOLARITÀ DEI VERSAMENTI DELL’ACCISA E DELL’IMPOSTA DI CONSUMO GRAVANTI RISPETTIVAMENTE
SU TALI PRODOTTI E CONTRASTA I FENOMENI ILLECITI DI EVASIONE E CONTRABBANDO.

PER LA PRODUZIONE E LA COMMERCIALIZZAZIONE ALL’INGROSSO DEI TABACCHI LAVORATI (IN PASSATO RISERVATE
IN VIA ESCLUSIVA ALLO STATO), L’AGENZIA RILASCIA SPECIFICI ATTI AUTORIZZATIVI A SOGGETTI PRIVATI CHE
DIVENTANO TITOLARI DI DEPOSITI FISCALI (AL 31 DICEMBRE 2019 N. 170 DEPOSITI., DI CUI 9 DI FABBRICAZIONE,
SUI QUALI, AI SENSI DELL’ART. 18, COMMA 1-BIS D.LGS. 504/95, È ESERCITATA LA VIGILANZA FISCALE
PERMANENTE A MEZZO DI UN PRESIDIO FISSO). ANALOGO REGIME, SEPPURE SEMPLIFICATO (DENUNCIA
ATTIVITÀ), VIGE NEL SETTORE DEI PRODOTTI LIQUIDI DA INALAZIONE SENZA COMBUSTIONE (SONO CENSITI AL 31
DICEMBRE 2019, N. 426 DEPOSITI).

LA VENDITA AL DETTAGLIO DEI TABACCHI È ESERCITATA IN REGIME CONCESSORIO, TRAMITE LE RIVENDITE DI GENERI
DI MONOPOLIO, E AUTORIZZATORIO, PER MEZZO DEI PATENTINI AGGREGATI ALLE RIVENDITE STESSE (COMPLESSIVAMENTE CIRCA
62.000 ESERCIZI).

LA VENDITA AL PUBBLICO DEI LIQUIDI DA INALAZIONE È EFFETTUATA, IN VIA ESCLUSIVA, DALLE TABACCHERIE
NONCHÉ DALLE FARMACIE, PARAFARMACIE ED ESERCIZI DI VICINATO AUTORIZZATI DALL’AGENZIA.
 ADM GESTISCE LA “TARIFFA DI VENDITA” DEI TABACCHI LAVORATI E PROVVEDE ALLA VERIFICA DELLA CONFORMITÀ DELLA
LORO ETICHETTATURA ALLA NORMATIVA COMUNITARIA E NAZIONALE IN TEMA DI AVVERTENZE SANITARIE SULLA NOCIVITÀ DEI
PRODOTTI E PROVVEDE ALLA REGISTRAZIONE DEI PRODOTTI LIQUIDI DA INALAZIONE DA COMMERCIALIZZARE NEL TERRITORIO
DELLO STATO. PER LE SIGARETTE, SI OCCUPA ANCHE DEL CONTROLLO DEI CONTENUTI DI CATRAME, MONOSSIDO DI
CARBONIO E NICOTINA GARANTENDO, A TUTELA DELLA SALUTE DEI CONSUMATORI, IL RISPETTO DELLA NORMATIVA
COMUNITARIA E NAZIONALE IN MATERIA.

DECRETO 21 FEBBRAIO 2013, N. 38 -REGOLAMENTO RECANTE DISCIPLINA DELLA DISTRIBUZIONE E VENDITA DEI PRODOTTI DA
FUMO. (13G00080) (GU SERIE GENERALE N.89 DEL 16-04-2013)
LEGGE 22 DICEMBRE 1957, N. 1293 -ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI DI DISTRIBUZIONE E VENDITA DEI GENERI DI MONOPOLIO

 PER RIVENDITE ORDINARIE SI INTENDONO LE CONCESSIONI RILASCIATE DALL'AGENZIA PER LA VENDITA DI TABACCHI,
ASSEGNATE TRAMITE CONCORSO PER I COMUNI CON POPOLAZIONE NON SUPERIORE AI 30.000 ABITANTI OVVERO
MEDIANTE ASTA PUBBLICA NEGLI ALTRI COMUNI E NEI CAPOLUOGHI DI PROVINCIA (ARTT.19, 21 LEGGE N.1293/1957 E ARTT. 2 E 3
DM N.38/2013).

 PATENTINI SONO AUTORIZZAZIONI ALLA VENDITA DI TABACCHI PRESSO PUBBLICI ESERCIZI DOTATI DI LICENZA PER LA
SOMMINISTRAZIONE DI CIBI E BEVANDE, NONCHÉ PRESSO GLI ALBERGHI, STABILIMENTI BALNEARI, AGENZIE DI SCOMMESSE,
ESERCIZI DEDITI AL GIOCO CON APPARECCHI DI CUI ALL'ARTICOLO 110 RD 773 DEL 1931 E BAR DI RILEVANTE
FREQUENTAZIONE.

 PER LE RIVENDITE SPECIALI SI INTENDONO QUELLE CONCESSIONI RILASCIATE DALL'AGENZIA PER LA VENDITA DI TABACCHI,
ASSEGNATE TRAMITE TRATTATIVA PRIVATA, ISTITUITE PER SODDISFARE PARTICOLARI ESIGENZE DI SERVIZIO QUANDO DIFETTINO LE
CONDIZIONI PER PROCEDERE ALLA ISTITUZIONE DI UNA RIVENDITA ORDINARIA OVVERO AL RILASCIO DI UN PATENTINO. LE
RIVENDITE SPECIALI SONO IN GENERE ISTITUITE ALL’INTERNO DI STRUTTURE AD ACCESSO LIMITATO OPPURE IN LUOGHI INDIVIDUATI
DALLA LEGGE AVENTI UTENZA DIFFERENZIATA E DISTINTA (CENTRI COMMERCIALI, SALE BINGO, IPERMERCATI, ECC.).
 AD OGGI LA RETE DI VENDITA DEI TABACCHI CONTA SUL TERRITORIO NAZIONALE 46.178 RIVENDITE ORDINARIE, 7.303 RIVENDITE
SPECIALI E 8.455 PATENTINI.

.
 REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) 2018/574 DELLA COMMISSIONE
del 15 dicembre 2017 sulle norme tecniche per l'istituzione e il
funzionamento di un sistema di tracciabilità per i prodotti del
tabacco

➢ Direttiva 16 dicembre 2008, n. 2008/118/CE


DIRETTIVA DEL CONSIGLIO relativa al regime generale delle accise e che abroga
la direttiva 92/12/CEE RECEPITA con D. Lgs. 29 marzo 2016, n. 48.

Direttiva 21 giugno 2011, n. 2011/64/UE


DIRETTIVA DEL CONSIGLIO relativa alla struttura e alle aliquote dell'accisa
applicata al tabacco lavorato

Direttiva 3 aprile 2014, n. 2014/40/UE


DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sul ravvicinamento
delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri
relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco
e dei prodotti correlati e che abroga la direttiva 2001/37/CE
 DIRETTIVA DEL CONSIGLIO 2008/118/CE: principi fondamentali
ACCISE:
I prodotti sono soggetti a tale imposta all'atto della loro fabbricazione o
importazione nel territorio della Comunità.
L'accisa diviene esigibile al momento e nello Stato membro dell'immissione in
consumo.

un sistema di depositi, subordinati ad


fabbricazione, autorizzazione delle autorità Competenti al fine
trasformazione fi facilitare i controlli e garantire la riscossione
detenzione del debito fiscale

DEI PRODOTTI SOTTOPOSTI AD


ACCISA IN REGIME DI
SOSPENSIONE DI ACCISA HANNO
LUOGO IN UN
DEPOSITO FISCALE
LA DISTRIBUZIONE DEI TABACCHI LAVORATI SUL TERRITORIO NAZIONALE È CURATA DAI DEPOSITARI AUTORIZZATI
CHE, ATTRAVERSO I PROPRI DEPOSITI FISCALI, RIFORNISCONO LE RIVENDITE DI GENERI DI MONOPOLIO DI
PRODOTTI PROVENIENTI DAI PRODUTTORI/FORNITORI.
 DEPOSITO FISCALE:
Un deposito fiscale è il luogo in cui prodotti sottoposti ad accisa sono fabbricati trasformati, detenuti,
ricevuti o spediti in regime di sospensione dall'accisa da un depositario autorizzato nell'esercizio della
sua attività e nel rispetto di determinate condizioni stabilite dalle autorità competenti dello Stato
membro in cui è situato il deposito fiscale. I depositi fiscali sono tenuti a registrare tutte le operazioni di
carico e scarico del magazzino su un apposito registro contabile, nonché a rendicontare
periodicamente ADM tali movimenti.

 IMMISSIONE AL CONSUMO:
Per «immissione in consumo» si intende:
a) lo svincolo, anche irregolare, dei prodotti sottoposti ad accisa da un regime di sospensione
dall'accisa;
b) la detenzione dei prodotti sottoposti ad accisa fuori da un regime di sospensione dall'accisa
qualora non sia stata applicata un'accisa conformemente alle pertinenti disposizioni della normativa
comunitaria e della legislazione nazionale;
c) la fabbricazione, anche irregolare, dei prodotti sottoposti ad accisa fuori da un regime di
sospensione dall'accisa;
d) l’importazione anche irregolare, dei prodotti sottoposti ad accisa, a meno che iprodotti sottoposti
ad accisa non siano immediatamente vincolati, all'atto dell'importazione, ad un regime di sospensione
dall'accisa.
IL DEBITORE DELL’ACCISE

Il debitore dell'accisa divenuta esigibile è, a seconda dei casi:


 • il depositario autorizzato;
 • il destinatario registrato;
 • qualsiasi altra persona che svincola i prodotti sottoposti ad
accisa dal regime di sospensione dall'accisa.
 Le condizioni di esigibilità e l'aliquota dell'accisa da applicare
sono quelle in vigore alla data in cui l'accisa diviene esigibile
nello Stato membro nel quale ha luogo l'immissione in consumo.
 DIRETTIVA DEL CONSIGLIO 2011/64/UE: principi fondamentali

 La classificazione e la tassazione del tabacco lavorato è


armonizzata a livello comunitario.La normativa è contenuta nella
Direttiva del Consiglio 2011/64/UE del 21 giugno 2011 che
 definisce tabacchi lavorati:
 • le sigarette;
 • i sigari e i sigaretti;
 • il tabacco da fumo;
 • il tabacco trinciato a taglio fino da usarsi per arrotondare le
sigarette;
 • gli altri tabacchi da fumo.
 L’esigenza di individuare in modo così puntuale le diverse
tipologie deriva dal diverso onere fiscale che grava sulle singole
categorie di prodotti ed è finalizzata al controllo dellariscossione
delle imposte.
PROTEZIONE DELLA SALUTE
DIRETTIVA N. 2014/40/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO:

 principi fondamentali
 I prodotti del tabacco non sono una merce comune e, in ragione degli
effetti particolarmentedannosi del tabacco sulla salute umana, la
protezione della salute merita un'attenzioneparticolare, soprattutto per
ridurre la diffusione del fumo tra i giovani.
 La Direttiva fissa i livelli massimi di emissioni di catrame, nicotina e
monossido dicarbonio e altre sostanze; i livelli di emissioni delle sigarette
immesse sul mercato o prodotte negli Stati membri, per sigaretta, non
superano rispettivamente:
 a) 10 mg di catrame;
 b) 1 mg di nicotina;
 c) 10 mg di monossido di carbonio
 gli ingredienti e le emissioni dei prodotti del tabacco e i relativi obblighi di
segnalazione,compresi livelli massimi di emissioni di catrame, nicotina e
monossido di carbonio delle sigarette;

 alcuni aspetti dell'etichettatura e del confezionamento dei prodotti del


tabacco, comprese le avvertenze relative alla salute che devono figurare
sulle confezioni unitarie dei prodotti del tabacco e sull'eventuale
imballaggio esterno, come pure la tracciabilità e gli elementi di sicurezza
che sonoapplicati ai prodotti del tabacco per garantire il rispetto della
presente direttiva;
 il divieto di immissione sul mercato del tabacco per uso orale;
 le vendite a distanza transfrontaliere di prodotti del tabacco;

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