Girolamo Ruscelli

D’Annunzio conia il motto «non ducor, duco» durante l’impresa di Fiume. La frase, po- sta all’interno di un cartiglio, figura alla base di un emblema in cui campeggia il braccio di un guerriero. Motto e iconografia sono identici a quelli che si possono trovare sul simbolo della città di San Paolo e questa somiglianza ha indotto alcuni critici a ipotizzare che quest’ultimo derivi da quello dannunziano. In questo lavoro si proverà invece a invertire la prospettiva, avanzando l’ipotesi che in realtà sia stato D’Annunzio ad aver mutuato il proprio emblema della città brasiliana. Una ipotesi che si basa su questioni di ordine cronologico (lo stem- ma paulistano precede quello di D’Annunzio di alcuni anni) e iconografico, e che guadagna plausibilità se si pensa ai contatti che il poeta aveva con la comunità italiana in Brasile.

L'articolo si focalizza sul gentiluomo e poeta Ferrante Carafa (1509-1587), marchese di San Lucido, fondamentale trait d’union tra la generazione poetica napoletana di medio Cinquecento e i letterati e “poligrafi” attivi nel contesto culturale veneziano, in particolare Lodovico Dolce e Girolamo Ruscelli, i due maggiori artefici della diffusione cinquecentesca della lirica meridionale negli ambienti lagunari. Integrando informazioni note con elementi ignorati o esaminati finora in maniera cursoria e frammentaria, sono state ripercorse le tappe principali della biografia e della produzione di Carafa ponendo in risalto l’ampiezza e l’autorevolezza delle sue relazioni socio-intellettuali, con l’obiettivo di riconoscergli quell’indiscutibile centralità che raggiunse nel panorama letterario del Cinquecento italiano.

Amedeo Quondam ha autorevolmente suggerito di vedere il libro come il «frutto di un lavoro di più mani che si sovrappongono: quella dell’autore, quella del compositore, quella del correttore-revisore (che agisce prima e dopo le bozze), ciascuno con la sua competenza, il suo codice culturale»: ne consegue la necessità di «assumere una metodologia che consideri il libro a stampa (edito in questa fase) prima che come
costituito come processo di costituzione, a più mani, e di ben diversa forza culturale e peso specifico». Eppure, malgrado l’incontrovertibilità di queste considerazioni, un editore moderno che voglia accostarsi con tale abito mentale ad un testo prodotto durante il periodo della stampa manuale, nell’intento di discernere le mani che lo hanno
confezionato, non di rado paga le conseguenze dell’ambiguità e della problematicità, specialmente quando egli deve cavare fuori dal testo tutte le informazioni possibili, non avendo a disposizione altro, come spesso accade, che dati interni ad esso, facendo leva per di più su ‘considerazioni culturali d’ordine speciale’. Questo è avvenuto a chi scrive, nel tentativo di offrire le prime riflessioni sulle disapprovazioni recentemente destate da un’edizione che ha curato qualche anno fa, che comprende la Lettera in difesa de la lingua volgare di Alessandro Citolini, alla quale Roberto Norbedo dedica un lungo articolo criticando la scelta della seconda edizione come testo base.

Un affettuoso e sincero ringraziamento va ad Antonio Perrelli per la sua disponibilità, per il suo sempre prezioso contributo senza il quale le immagini non avrebbero avuto la stessa resa. 1 Francesco BARBERI, Il frontespizio nel libro italiano del quattrocento e del cinquecento, Milano, Il Polifilo, 1969, p. 69. 2 Incisione in incavo su rame. Tale incisione è realizzata con strumenti di acciaio appuntiti (punta secca, bulino, ciappola). Se l'incisione viene praticata con la morsura acida si ottiene la calcografia all'acquaforte o semplicemente acquaforte.

The present volume is based on the Third Meeting of Italian Turcologists held in Venice in 2022, and is dedicated to the Turcologist Giampiero Bellingeri. The topics revolve around Bellingeri’s research interests, in particular the contact between the Ottoman-Turkish world and Europe, involving various disciplines, such as literary studies, history, linguistics, sociology, and art history. In addition to a contribution by professor Bellingeri himself, the volume contains thirteen chapters written by friends, colleagues and pupils, which explore various historical periods, from the fifteenth century to the present day, in which the multiple intercultural exchanges that characterise the rich relationship between Europe and the ‘Orients’ took place.

se indiza en Dialnet y es evaluada en carhus Plus+ 2014 (Grupo D) circ Clasificación integrada de revistas científicas (con valor superior a D), latindex (Catálogo) y miar (Icds = 3,7). En cuanto al auto-archivo, figura en: Dulcinea (color azul) y Sherpa/Romeo (color blue).

Parmi ben che in lei [donna di palazzo] sia poi piú necessaria la bellezza che nel cortegiano, perché in vero molto manca a quella donna a cui manca la bellezza." [Me thinke well beawty is more necessarie in her then in the Courtier, for (to saye the truth) there is a great lacke in the woman that wanteth beawtie.] Wrote Baldassare Castiglione in the treatise II Cortegiano. 1 External beauty is shown here not so much as a necessary attribute of a

The imprem, a combination of image and motto associated With a particular person, is codised in various treatisespublished in mid-CinquecentoItaly. Paolo Giovio's Dialoga dell'z'mprese miltari etamorwe wasan early, insuential example of theseperiodtreatises. Giovio's explanationsof the form of the imprem coincide with the growingattention beingpaid to anddiscussionsurroundingthe notion of the concerto (initial ideasand internal conceptionsbehind outward displaysofintellect). This essay exploresparallelsbetweenthe impresa and the tomato alongside the early modem preoccupation with commemoration, which is alsoexpressed in the period'sportraiture. at makes a person worthy of beingremembered? Is it their appearance, a particulardeedthey carried out, something they built, wrote, or created? While creative and scholarly contributions to theworld were certainlyconsidered worthyof esteem and commemoration in the city states of the earlymodernItalianpeninsula, Cinquecentotrendsin self-fashioning andportrayalsof personhood in commissions likeportraitureandother types of self-expression point to a particular valuebeingplaced on what cannot be seen-a certain essence of the interior selfandcharacter. This essence, according to many sixteenthcentury theorists, couldpotentiallybecaptured in the imprem. , Coincidingwith thedevelopment of the impresa, an earlymoderndevice composed of an image and amotto, andits codiscation in mid-sixteenthcentury treatises, is thescholarly discussion of thenotionof asort of "key" to Renaissance genius, the concetto. While portraiture hadlongandoften 219

The article investigates on the period of Amatus Lusitanus’ stay in Ancona, from his arrival in May 1547 to his escape in August 1555, when he writes the complete commentary on Dioscorides’ De materia medica and almost all the first five Centuriae (probably 1.35-100, 2.1- 81, 3.14-100, 4 e 5.1-68). On the basis of a reinterpretation of the Centuriae and of some newly available documents, the article 1) reconstructs some unknown aspects of the biography, family, and patients of the Portuguese physician in Ancona, and 2) provides a more precise chronology of his journeys to Venice, Florence and Rome.

Girolamo Ruscelli and Ludovico Dolce are, as is known, two key figures of Venetian publishing in the mid-16th century. Even if their rivalry centered mainly on the illustrated prints of the Orlando Furioso, it is interesting that both (Dolce with the printer Giolito and Ruscelli with the printer Pietrasanta) edited Petrarch's Canzoniere in 1554. The paper compares the editorial, philological and paratextual aspects of the two editions, considering the competitive strategies implemented by the two rivals.

I libri di Emil Via C. Marx 21-06012-Città di Castello (pg) www.ilibridiemil.it Il volume è stato pubblicato con il contributo del Dipartimento di lettere e Culture moderne dell'Università di Roma La Sapienza. La «Biblioteca di studi e testi italiani» è una pubblicazione con revisione paritaria («Peer-Reviewed»).

è un ricco mercante portoghese, nuovo cristiano, che approda a Venezia negli anni Trenta del Seicento. Conosciuto dalle istituzioni come contrabbandiere, spia dell'ambasciatore spagnolo e presunto marrano, è anche un nobile di Filippo IV di Spagna e, dal 1665, patrizio veneziano. Acquistato il titolo, la casa Fonseca intreccia alleanze matrimoniali con le altre famiglie aggregate, senza abbandonare i forti legami familiari con i Cortizos de Villasante, potenti banchieri portoghesi al servizio della corona spagnola e che giungono a loro volta a Venezia dopo la rottura con la corte di Madrid. Figura di intersezione tra diverse sfere sociali, Agostino Fonseca ottiene ricchezza e prestigio grazie alla possibilità di attingere risorse dai diversi ambiti sociali di appartenenza. Al tempo stesso proprio in questa eterogenea rete sociale risiedono i motivi che portarono, nell'arco di una generazione, all'estinzione della sua casa. Venezia, criptogiudaismo, reti mercantili e sociali, Spagna, mercanti e banchieri portoghesi Agostino Fonseca is a wealthy New Christian merchant who arrived in Venice in the thirties of the Seventeenth century. Known by Venetian institutions as smuggler, Spanish ambassador's spy and presumed marrano, he is also a nobleman of Philip IV of Spain and, by 1665, a Venetian patrician. Having acquired the title, the Fonseca family forges marriage alliances with the aggregate families, without leaving the intense family and economic ties with the Cortizos de Villasante, powerful Portuguese bankers who served the Spanish crown and who get to Venice after splitting up with the court of Madrid. Intersection character among different social spheres, Agostino Fonseca obtains wealth and prestige thanks to the possibility of gathering sources from those different social spheres. At the same time in this heterogeneous social network lies the reason of the extinction of his house in the next generation. Venice, criptojudaism, merchant and social networks, Spain, Portuguese merchant bankers 1. Bnm, Distinzioni Secrete che corrono tra le Casate nobili di Venetia, Cod. Marc. It. VII, 2226 (=9205), carte non numerate (d'ora in poi cc. nn.).

This study will recreate the communications circuit of books that might have been censored but were not: books written by a courtesan and a woman heretic, respectively, Vittoria Colonna (c.1490-1547), and Tullia d’Aragona (c.1508-1556). Employing Robert Darnton's theory of the communications circuit, this paper will explore surprising evasions of censorship by two women writers, humanist and proto-Protestant; with a particular focus upon the trajectory from literary salons to the Giolito Press. The practice of censorship was complex, intertwined with the exigencies of commerce, local culture, and politics. Below, I will clarify both the bodies of censorship and the Index in their various manifestations: secular and clerical, papal versus ducal, statewide versus local.

In Japan, allergic contact dermatitis caused by hair colouring agents is a considerable problem for those occupationally exposed and also for consumers. Over the last 20 years, p-phenylenediamine (PPD) has been a common allergen, with ∼7% positive patch test reactions. To investigate which ingredients caused allergic contact dermatitis related to hair dye and perming solutions in Japan, to assess whether PPD is suitable for screening for hair dye allergy, and to propose allergens for a Japanese hairdresser series. We selected 19 hair cosmetic allergens, including PPD, Bandrowski's base, cysteamine HCl, and ammonium thioglycolate. Altogether 203 patients (26 males and 177 females) with suspected contact allergy to hair colouring or perming solutions at 14 hospitals in Japan were included. The highest prevalence of positive reactions (35.1%) was for PPD. p-Methylaminophenol and o-aminophenol were often positive, both in the PPD-positive and in the PPD-negative patients. Moreover, ...

El Ragionamento di Telifilo Filogenio della perfettione delle donne se incluye en la larga lista de libros, a favor de la mujer, publicados en Italia en la primera mitad del siglo XVI. El orador, con el nombre claramente alusivo, acepta la invitación para hablar sobre la perfección de la mujer mientras se encuentra invitado en la villa Medici de Agnano en compañía de seis damas de la corte de Elisabetta Cibo Della Rovere. Hasta la fecha, el texto parece ser poco conocido y casi aún no estudiado, excepto en el contexto inquisitorial. Estas nuestras, podrían ser consideradas entre las primeras reflexiones críticas sobre la “grave burla amorosa, honestissimamente scritta” por Girolamo Borri quien pagó su publicación con dos años de prisión.

The intellectual societies known as Academies played a vital role in the development of culture, and scholarly debate throughout Italy between 1525-1700. They were fundamental in establishing the intellectual networks later defined as the ‘République des Lettres’, and in the dissemination of ideas in early modern Europe, through print, manuscript, oral debate and performance. This volume surveys the social and cultural role of Academies, challenging received ideas and incorporating recent archival findings on individuals, networks and texts. Ranging over Academies in both major and smaller or peripheral centres, these collected studies explore the interrelationships of Academies with other cultural forums. Individual essays examine the fluid nature of academies and their changing relationships to the political authorities; their role in the promotion of literature, the visual arts and theatre; and the diverse membership recorded for many academies, which included scientists, writers...

La riflessione sul canone e sugli usi della lingua La natura e la regola (ancora su toscani e "lombardi") 9 Alessio Cotugno Petrarca «sotto lo stile di Prisciano»: il dialogo grammaticale inedito di Gregorio Anastagi sul proemio del Canzoniere (Trieste, Biblioteca Attilio Hortis, ms. I 55) 37 Lorenzo Sacchini Apprendere l'uso dei «lodati scrittori». Autorità ed esempi letterari nelle prose linguistiche di Benedetto Varchi 61 Ester Pietrobon «Con facilità et copiosamente». Risvolti didattici della citazione d'autore nei Commentarii della lingua italiana di Girolamo Ruscelli 91 Sara Giovine Los mecanismos de contextualización de los ejemplos en gramáticas españolas del siglo xviii: contextualización lingüística, contextualización pragmática y función contextualizadora 121 Francisco Escudero Paniagua Strumenti e metodi per l'apprendimento Modelli linguistici e canone letterario nelle prime grammatiche italiane per spagnoli Paolo Silvestri La ejemplificación en la Gramatica spagnuola e italiana de M. Chirchmair (1709): análisis del componente léxico Giulia Nalesso El aparato ejemplar en la Grammatica della lingua spagnola de José Martínez de Valdepeñas (¿1785?) Anna Polo Per «bene e correttamente scrivere e favellare». Aspetti didattici della grammatica di Girolamo Buoninsegni Francesca Cialdini Ejemplificación en el campo del verbo en la Nouvelle grammaire italienne et espagnole (1624) de Jean Saulnier. Modelos gramaticográficos Andrea Seilheimer Indice dei nomi Sara Giovine «Con facilità et copiosamente». Risvolti didattici della citazione d'autore nei Commentarii della lingua italiana di Girolamo Ruscelli 1. Ruscelli e i Commentarii della lingua italiana

The main purpose of the present paper is to discuss subsequent editions of Ulloa’s treatise on the pronunciation of the Spanish language. Inclusion of information about the author and his work in Venice will enable us to address the publication of the book in the wider context of the Venetian printing activities of the time. The treatise is intended for Italian readers and represents one of the first works in contrastive linguistics for the Spanish-Italian language pair. First published in 1553, the treatise went through four subsequent editions, each coming with modifications. While this paper concentrates on the very first edition – the only one written in both Spanish and Italian – later additions are also discussed. As will be seen, subsequent editions give evidence of Ulloa’s interest in providing better versions of the original publication through more precise wording and inclusion of useful information. Importantly, his ultimate goal was not only to assist the user, but also ...

ISABELLE GIGLI CERVI, Una biografia in veste di lettera: il caso beccadelliano della Vita et costumi del reverendo monsignor vescovo di Fano NICOLÒ MAGNANI, La 'questione delle signorie' fra confronto epistolare e speculazione normativa: Girolamo Ruscelli e la precettistica sul segretario FRANCESCO AMENDOLA, «La poesia è una malatia che vien' a gli huomini»: su una lettera restituita a Girolamo Fracastoro e sulla datazione del 'carmen X' ad Alessandro Farnese Indice dei Nomi * Le curatrici ringraziano Clizia Carminati, Paolo Procaccioli ed Emilio Russo per il supporto costante a questa iniziativa di pubblicazione e per tutti i loro preziosi consigli. contulerunt, ii non humana, sed divina potius laude celebrantur, quippe cum non suae tantum urbis amplitudini ac gloriae consulant, sed publicae quoque hominum utilitati ac saluti. […] Haec enim gentes illas, populosque omnes omnibus artibus, quae liberales vocantur, instituit». All'ideale dell'utilità universale della conoscenza e a quello, conseguente, della necessità di diffonderla, si ispirerà, come vedremo meglio a breve, la cosiddetta Repubblica delle lettere. Il testo della Praefatio si legge in

Una donna coraggiosa che ha seguito suo marito il comandante Astorre Baglioni andando a vivere in diverse città italiane, e lo ha difeso davanti al potere veneziano durante l'assedio di Famagosta, dove lui è poi morto. Erede di una grande famiglia fiorentina era considerata donna bellissima e letterata, animatrice di circoli letterari

La biografia di una donna forte del XVI secolo che ha lottato per la difesa della giustizia e della propria famiglia offesa da un omicidio.  Dopo l'assassinio di suo fratello Achille ha trascorso la vita nel tentativo mai riuscito di ottenere la condanna di chi l'aveva ucciso. Poetessa e scrittrice ha trasposto nella lirica i suoi stati d'animo

Since the middle of the 16th century, a particular publishing product, otherwise known as 'literature of secrets', has been increasingly popular throughout Europe. The aim of the study is to outline the main characteristics of this 'genre' and to carry out some evaluations on the diffusion of its contents in Trentino (Italy), looking in particular at manuscript production.

In order to illustrate the inner workings of audience perception, Aristotle compares the one who listens to the one who runs: the listener needs to grasp speech’s purpose, just as those who run need to foresee the finish line. This essay aims to study the development of the Aristotelian comparison between listening, thinking and running within the sixteenth-century literary theories, whose debate on lyric poetry and rhyme’s use was deeply influenced by Aristotelian thoughts. After examining some key passages of Renaissance literary theories, among which those of Girolamo Ruscelli, Giraldi Cinzio and Girolamo Muzio, the essay focuses on the path that leads to Torquato Tasso’s poetic novelty. His lyric poetry is indeed the peak of a cultural change, during which Aristotelian runner turns into a wanderer, which represents the search for an increasingly difficult and well-read poetry. At the conclusion of the essay, the sonnet "Fabio, io lunge credea col basso ingegno" is analyzed as an example of Tasso’s poetic innovations.

Più complicato il confronto con Early Modern Book Privileges in Venice perché questo sistema conteggia i singoli libri e non le concessioni. 12 La famosa lettera del 14 marzo 1506 del Nettucci al Machiavelli, l'unica fonte disponibile su questo episodio, ora si può consultare nell'edizione critica curata da INGLESE pp. 172-173. Su questo episodio anche RIDOLFI, TROVATO Con ogni diligenza pp. 35-6. 13 La dichiarazione è inserita da Bartolomeo de' Libri in un contratto con i Giunti: "che io non habbi divieto a altri che io havessi stampati infra l'anno perché costumiamo di stare uno [anno] che detti libri non si possino ristampare": AAF, CC138.30 c. 5r, trascritto da BERTOLI Documenti p. 50.

Since its first reappearance in the ’30 of Quattrocento, the 'impresa' is a Renaissance sign par excellence, representative and communicative of the specific individual virtues of the owner. The essay aims at highlighting how 'impresa' is important by different points of view - conceptual, philosophical, historical-cultural, iconographic. Mainly interesting are the considerations of the first humanists who propose theoretical reflections on the issue: Paolo Giovio and Girolamo Ruscelli.

In a dialogue drafted soon after the Sack of Rome (1527), Paolo Giovio details historical views of female dignity and assesses the beauty and talents of over 100 women in contemporary Florence, Genoa, Milan, Naples, and Rome. Unlike most such catalogues, Giovio’s seasons praise with explicit acknowledgment of physical, intellectual, and personal shortcomings. Yet it also celebrates Vittoria Colonna, who commissioned the work, as the ideal noblewoman. Giovio is unconventional in applying to this living woman a pattern of graphic physical description that Petrarch, Boccaccio, Bembo, and many others had followed in delineating fictional characters. This strategy exemplifies the latitude of representational possibilities that characterized Italian literature and art of the 1520s and 1530s. The dialogue also eloquently documents a crucial time in Colonna’s life when her verse commemoration of her husband coalesced with religious devotion, and when physical beauty could be seen to harmonize with other virtues to form a desirable and inspirational whole.

Il comportamento femminile nella società e in famiglia nel Rinascimento italiano (XVI secolo) era disciplinato da un rigido codice etico che pervadeva la vita quotidiana delle donne regolandone ogni aspetto. In grande maggioranza, esse passavano direttamente dalla casa paterna a quella maritale, essendo l'uomo a farsi carico della loro protezione. Sottoposte a un regime giuridico avente il fine di preservare la reputazione sociale della famiglia d'appartenenza, le donne erano ...

Il trattato "Del modo di comporre" (Venezia, Sessa, 1558-1559) è la sezione manualistica e iniziale dell'opera più nota e più longeva di Girolamo Ruscelli, il cosiddetto "Rimario". Una guida pratica per l'apprendimento dei meccanismi della composizione lirica in volgare che offre regole ortografiche, precetti metrici e consigli stilistici. Il testo proposto, fondato sull'ultima edizione (1563) pubblicata in vita dell'autore, è arricchito dal corredo filologico delle varianti relative alle precedenti emissioni della "princeps". Il commento, di tipo storico-interpretativo,  dà conto della spiccata intertestualità del trattato che dialoga – a volte esplicitamente e a volte sottotraccia – con larga parte del panorama culturale coevo in materia.

L’articolo si propone di indagare i testi di dedica e altre tipologie paratestuali a questi correlate che accompagnano le molteplici edizioni delle Rime di Vittoria Colonna tra il XVI e il XIX secolo, tenendo conto della particolare circostanza che vede nel ruolo di autrice dell’opera dedicata una delle più illustri dedicatarie del Cinquecento. Si cercherà di mettere in luce le modalità di presentazione e di promozione dell’immagine e dell’opera della poetessa da parte dei vari curatori che ne allestirono le edizioni, tra i quali spiccano i nomi di alcuni dei maggiori poligrafi del Cinquecento. Dall’analisi diacronica delle dediche sarà infine possibile trarre interessanti conclusioni sulla ricezione dell’opera della Colonna, e sull’importanza e il prestigio che questa ebbe nei diversi contesti sociali e culturali.

 This study examines the humanistic influence of ancient and Renaissance art in Camillo Camilli's Imprese of 1586. Camillo Camilli (ca. 1560-1615-his exact birth date is unknown) was an Italian poet of the sixteenth-century. His family came from Monte San Savino, Siena, and records mention that he died on July 13, 1615, in Ragusa. While personal documentation on Camilli's life is scarce there are substantial sources about his literary career as a translator, compiler and poet. Camilli wrote extensively. There are the five canti on Erminia e Tancredi which were collated with Tarquo Tasso's (1544-1595) unfinished poems, and his commentaries for Ludovico Ariosto's Orlando Furioso in 1584 and for Tasso's Gerusalemme Liberata in 1585. Under the influence of Tasso's writings and his involvement in the commentary of Gerusalemme Liberata (1585), Camilli started formulating his concetto (conceit) of what an impresa is (badge, device or insignia). The focus of this essay is on Camilli's Imprese for the Academies. The whole collection of the Imprese consists of three volumes. The frontispiece to each volume depicts three different stage settings filled with classical ornamentation and bearing in the center of the lintel the impresa or insignia of Francesco Ziletti's printing company-a starfish surrounded by stars and bound by a ribbon. Camilli selected this image to announce through the imprese the significance of these famous men (uomini famosi) of the academy, granting them immortality and honor for their cultural and intellectual accomplishments.

Gli Annali di storia bresciana, promossi dall'Ateneo di Brescia, sono realizzati con il contributo della UBI Fondazione CAB www.morcelliana.com I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm), sono riservati per tutti i Paesi. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall'art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941, n. 633. Le fotocopie effettuate per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi, Centro Licenze e Autorizzazioni per le Riproduzioni Editoriali, Corso di Porta Romana n. 108, 20122 Milano, e-mail [email protected] e sito web www.clearedi.org ISBN 978-88-372-3267-2 LegoDigit srl -Via Galileo Galilei, 15/1 -38015 Lavis (TN) Valeria Di iasio Le Rime di diversi eccellenti autori bresciani di Girolamo Ruscelli Le ragioni (varie) di un'antologia La raccolta delle Rime di diversi eccellenti autori bresciani si colloca all'interno di una serie di prodotti librari -la Lettura [...] sopra un sonetto [...] del signor Marchese della Terza alla divina signora marchesa del Vasto [...], il Tempio a [...] Giovanna d'Aragona e le Rime di Domenico Mantova 1 -tutta legata, in vari termini e misure, al multiforme carosello editoriale che fa capo a Girolamo Ruscelli e al suo sodalizio con alcuni membri della nobile famiglia comitale bresciana dei Martinengo, primo tra tutti Fortunato.

I dodici sonetti che seguono sono tratti da "Rime di diversi Nobilissimi, et Eccellentissimi autori, in morte della Signora Irene delle Signore di Spilimbergo. Alle quali si sono aggiunti versi Latini di diversi egregij Poeti, in morte della medesima Signora.", in Venetia, appresso Domenico, & Gio. Battista Guerra, fratelli, 1561.

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Si tratta del testo della lezione sul medico portoghese Amato Lusitano, tenuta in memoria di Mario Santoro il 13 dicembre 2018, presso la Biblioteca Civica Romolo Spezioli di Fermo, di cui è direttrice Maria Chiara Leonori, nell’ambito di una collaborazione tra l’Università Politecnica delle Marche e la Biblioteca che ha preso avvio nel 2015, con cadenza annuale. Per l’occasione è stata allestita una mostra delle opere di Amato Lusitano e dei suoi maestri, colleghi e rivali, a cura di Natalia Tizi.