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Visualizzazione post con etichetta zucca. Mostra tutti i post
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mercoledì 23 novembre 2011

Filetto di maiale al curry su tortino di patate e zucca (e sformatini di verdure al taleggio)

Di Daniela

Prima di cominciare con la ricetta, una piccola precisazione: pur essendo una delle preparazioni migliori che abbia mai gustato con il filetto di maiale, la foto non le rende minimamente giustizia....ma confesso che non è stato facile sottrarre proditoriamente un piatto ai 4 che stavano seduti a tavola, in attesa del mio arrivo per iniziare a pranzare... Ho fatto più in fretta che ho potuto ed il risultato è tutto qui. A volte mi sembra di far la parte dell'affamatrice di creature indifese che (già vessate duramente a scuola da insegnanti insensibili alla delicatezza delle loro anime, che le costringono a seguire 6 ore di lezioni) appena arrivate a casa non possono lanciarsi come pantere sul piatto, ma devono attendere quei 10 minuti di prammatica per consentirmi di fare una foto!!
Da questo orecchio proprio non ci sentono; e così dovrete adattarvi a vedere brutta una preparazione che, invece, mi ha dato moltissima soddisfazione, a considerare la velocità con la quale,  le suddette creature e il di loro padre, le hanno fatte sparire. Quindi, dandomi fiducia e considerando che il sapore, giuro, è tutta un'altra storia, vi do le dosi per questo mix niente male di verdure leggerissime unite a carne tenera dal condimento un po' più ricco. Volete provare, fidandovi più delle mie parole che dei vostri occhi? :-)
P.S. Per farvi passare sopra la foto, vi ho proposto un'altra semplicissima ricetta per sfruttare le verdure come antipasto.  Vi sembra uno scambio equo :-)?

Filetto di maiale al curry su tortino di patate e zucca
da C.I novembre 2011
filetto do maiale

giovedì 17 novembre 2011

Di pirofile di verdure ai tre colori (o bicchierini melone, crema e pistacchio?) e di bottoni.

Di Daniela

Sono appassionata di storia, ormai lo sapete tutti... anzi a questo proposito ho in mente un paio di ricette storiche che spero vi piaceranno...ma è un'altra "storia". Oggi vorrei parlarvi invece di bottoni. Ora, capisco che l'argomento possa lasciare un po' sconcertati perchè i bottoni, salvo quelli che si attaccano per strada a persone che non han voglia di parlare, o quelli rigorosamente importanti per materiale o epoca, difficilmente sono argomento di conversazione o di storia.
Invece quelli di oggi si... mi spiego meglio.
Per i motivi noti dei giorni scorsi, ho dovuto fare un lavoro piuttosto accurato in garage. Ho buttato via molti oggetti, alcuni mi erano cari, altri meno, ma tutti erano parte di ricordi. Naturalmente c'erano molte cose di cui non ricordavo neppure più l'esistenza, quelle che si mettono via con il solito "Appena ho un attimo di tempo le guardo meglio" e invece l'attimo di tempo non arriva mai. Così rimangono lì, in attesa che il caso o un trasloco o un altro qualunque motivo le facciano riaffiorare dal dimenticatoio. Così è stato per un sacchetto di quelli della spesa, banalissimo, nascosto in un angolo in mezzo a fango ed altro. Volevo buttarlo senza neppure dedicargli 10 secondi del mio "arrabbiatissimo" tempo e invece all'utimo momento l'ho aperto, tanto perchè "non si sa mai". Sono venuti fuori ben più di un centinaio di bottoni di tutti i tipi: grandi piccoli, colorati, bianchi, di madreperla, di plastica di osso, di tartaruga vera o finta che fosse, di metallo, di stoffa, elaborati, lisci e chi più ne ha più ne metta!

bottoni A

Quindi sacchetto recuperato, portato in casa ed attentamente analizzato insieme alle due piccole e alla cognata, passata un momento a salutarci.
Ed è stato come aprire un album di foto di famiglia!! Erano bottoni che mia suocera aveva tenuto per motivi diversi, nel corso degli anni. Una specie di memoria visiva dei suoi abiti preferiti, del tailleur indossato alla prima comunione di mio marito, quello della sua mamma indossato per un matrimonio,
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quello del cappotto messo per il battesimo di un nipotino,  quello tenuto perchè che aveva un punto di colore "così particolare, che mi piacerebbe ritrovare";
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uno tenuto per la foggia, uno solo per le dimensioni, 

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"quello era della giacca del nonno" che i bimbi di allora ricordano per l'eleganza, "quello era in un abito della nonna, che mi ricordo perchè mi sembravano cappellini cinesi!",

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in un via libera di ricordi che si accavallavano e che richiamavano momenti di epoche diverse, con persone amate, che nella memoria sono sempre i più sereni... Una caccia al tesoro, insomma, un pomeriggio bellissimo, cominciato con rabbia, sciolto in una specie di bolla nello spazio e nel tempo...

Pirofile di verdure ai tre colori
da CI novembre 2011
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martedì 15 novembre 2011

Soufflé di zucca con salsa al gorgonzola

Di Daniela

Oggi ho osato una preparazione che non avevo mai  provato prima nella sua versione classica salata:  un soufflé  alla zucca! Lo avevo preparato dolce, al cioccolato, creato da Knam, ma ero meno "consapevole" dei rischi e, devo dire, mi affidavo totalmente alla bravura del maestro per la riuscita.
Questa volta invece volevo provare un nuovo attrezzo e così, dopo aver letto bene su C.I. l'articolo dal titolo "Un soufflée praticamente perfetto",  mi sono lanciata nella realizzazione. Ho seguito pedissequamente le varie indicazioni su tempi e modi e alla fine ho ottenuto un risultato che mi ha gratificato moltissimo :-), e che in famiglia ha incontrato grandi consensi.

L'unica personalizzazione è stata, come vi dicevo, l'utilizzo di forme diverse rispetto alla classica, il divertimento, insomma, nel provare qualcosa di nuovo: devo dire che lo  stampo in ceramica è stato un ottimo contenitore, ma io ero veramente curiosa di  utilizzare,  per questa squisitezza, i bicchieri che vedete nella prima foto, adatti al forno, regalo super-gradito della famiglia "Gambetto", amici deliziosi e gentilissimi. Confesso che avevo una certa titubanza, per paura che si frantumasse tutto alla prova dei fatti, per aver sbagliato, ovviamente io, la temperatura, piuttosto che l'altezza nel forno. Invece, come vedete, è stato un successone! Il soufflé si è alzato perfettamente (anzi per un attimo ho temuto che salisse pure troppo!) e, una volta estratto dal forno, è rimasto bello gonfio e  semplicemente delizioso all'assaggio...con sopra la crema di gorgonzola :-)... Vi lascio immaginare la delizia!
Come piatto può essere interpretato in modi diversi: se il soufflé è piuttosto piccolo, come quello servito nel mio bicchiere, per esempio,  potrebbero essere un super antipasto, in una "taglia maxi" , invece, diventa un eccellente secondo. Versatile e squisito, insomma!

Posso aggiungere la mia solita amatissima nota storica? Sapete come nasce il bagnomaria ? Sulla sua invenzione ci sono versioni diverse: "alcuni la attribuiscono ad un'alchimista dell'antichità, Miriam, sorella di Mosè e Aronne, altri ad un'alchimista dell'alto Medioevo, Maria la Giudea, sull'esistenza della quale non c'è accordo. La prima menzione di quest'ultima versione è di Zosimo di Panopoli, autore nel IV secolo dei più antichi testi conosciuti sull'alchimia. Si dice che Maria la Giudea abbia sperimentato il metodo del bagno in acqua (Balneum Mariae in latino medievale) per imitare le condizioni naturali e riscaldare lentamente miscele di varie sostanze (elisir) e produrre in questo modo oro o altri metalli preziosi." (da wikipedia) .
Curioso vero? Alchimia e donne del passato.... per un soufflé perfetto!

Soufflé di zucca con salsa al gorgonzola
da C.I.novembre 2011
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martedì 18 ottobre 2011

Pumpkin Meringue Pie- e finalmente, lo Starbook del mese è...

pumpkin meringue pie

La Hummingbird Bakery, al 133 di Portobello Rd., fa parte di quella Londra che non mi appartiene. E' solo una questione di tempo, sia chiaro, perchè quando, nel 2004, Tarek Maluf decise di aprire qui questo delizioso negozio di dolci americani io risiedevo stabilmente da questa parte della Manica da molti anni- troppi per non provare rimpianti per una scelta sbagliata che mi aveva allontanato per sempre dalla città che amo di più al mondo. Tornarci di continuo non è la stessa cosa ma aiuta e, quanto meno, non ti fa del tutto perdere il filo di una metropoli che cambia, con una velocità impressionante e che, nello stesso tempo, sa fermarsi, quando pesca dal mazzo una carta vincente.


venerdì 26 novembre 2010

Sformatini di zucca con salsa al taleggio e tartufo

Di Daniela

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Devo proprio condividere con voi una delle cose che amo di più: i colori dell'autunno. Penso che sia un momento magnifico per la natura, che sa sprigionare un fascino e una bellezza rara,
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un mix di colori e di sfumature incredibili.
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A questo si aggiunge spesso un particolare profumo della terra e dei fiori più delicato della "sfacciata" aggressività estiva, ma altrettanto persistente e particolare
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Ora ditemi sinceramente: dopo questa sfilata di colori e profumi, così intensi, così vividi, avrei potuto presentarvi qualcosa di scipitello in beige? Assolutamente no, è ovvio, e quindi eccovi gli

SFORMATINI DI ZUCCA CON SALSA DI TALEGGIO E TARTUFO

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Lo sformatino , a differenza del soufflè, come abbiamo già detto a proposito di quelli al parmigiano, non deve essere necessariamente servito subito, perché non sgonfia ed ha una consistenza maggiore rispetto all’altro. Quindi potete tranquillamente prepararlo per tempo e poi riscaldarlo in forno per pochi minuti, prima di servirlo.

Ingredienti per 6 persone:
350 ml circa di bechamelle densa
400 gr di purea di zucca,
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
sale, pepe, noce moscata
3 uova
150-200 gr di Taleggio
4-5 cucchiai di panna o di latte
tartufo bianco o Tartufo Estivo Spoleto macinato in olio extravergine di oliva

sformatino di zucca
Mettete la zucca tagliata a fette non troppo spesse con la buccia in forno a 170° avvolta in carta d’argento per circa 30 minuti, o finché la polpa non cede alla pressione dei rebbi della forchetta. Toglietela dal forno eliminate la buccia e passatela al setaccio o frullatela nel mixer. Mettetela da parte. Preparate una bechamelle densa (350 gr di latte, 50 gr di burro e 50 gr di farina) e mettetela a raffreddare. Unite poi le uova, la polpa di zucca, il formaggio e condite con sale, pepe e noce moscata. Versate il composto negli stampini imburrati e metteteli in una teglia ampia, che riempirete d’acqua fino a metà abbondante degli stampini, e infornate a 180/200° (dipende come sempre dalla potenza del vostro forno) per 35 minuti circa nel forno ventilato e 45 circa nello statico. Preparate intanto la salsa. Mettete sul fuoco medio una casseruolina con il taleggio tagliato a pezzi e privato della crosta, qualche cucchiaio di latte o di panna, secondo le vostre preferenze. Se dovesse venirvi troppo densa, aggiungete un po' di latte. Viceversa, nel saso fosse troppo liquida, un cucchiaino di fecola sciolto in un cucchiaio di latte rimedierà la faccenda. Disporre la salsa sul piatto e, se vi fa piacere appoggiate lo sformato su un crostino di pane, che da un po' di croccantezza all'insieme. Su tutto il tocco di sapore speciale: qualche lamella di tartufo bianco, o, in mancanza, una punta di cucchiaino di Tartufo Estivo Spoleto macinato in olio extravergine di oliva, come quello che ho usato io.... Eccovi pronto una squisitezza, un trionfo di sapori, paradiso per le papille gustative, specialmente se, come me, amate il tartufo e i sapori della terra.
Vi auguro un Buon Appetito!

Dani



It' Fall!

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Now tell me sincerly: after this parade of colors and scents, so intense, so vivid, could I introduce something in beige? Absolutely not, of course, so here's the
Pumpkin flan with Taleggio sauce and white truffle

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The flan, unlike the souffle, as we have said about the parmesan one, need not be served immediately, after cooking. So you can safely prepare it in advance, and then warm it in the oven for a few minutes before serving.
Serve 6
350 ml of thick béchamel
400 grams of pumpkin puree,
3 tablespoons grated Parmesan cheese
salt, pepper, nutmeg
3 eggs
150 gr Taleggio cheese (fomaggio medium ripe, soft and strong taste)
3 spoons cream or milk
a white truffle


Put the pumpkin cut into slices not too thick with the peel in the oven at 350F°, wrapped in silver paper for about 30 minutes, until the flesh yields to the pressure of the prongs of a fork. Remove from oven, remove the peel and pass through a sieve or put it in the mixer. Set aside. Make a thick béchamel (350 grams of milk, 50 g butter and 50 grams of flour) and allow it to cool. Then add eggs, pumpkin, cheese and season with salt, pepper and nutmeg. Pour the mixture into buttered molds and put them in a large pan, filled with plenty of water to half of the molds, and bake at 356/392F° (as always depends on the power of your oven) for 35 minutes in a convection oven and 45 at about the static. Meanwhile prepare the sauce. Put a small saucepan over medium heat with Taleggio cut into pieces and deprived of the crust, a few tablespoons of milk or cream, depending on your preferences. If it's too thick, add a little 'milk. Place the sauce on the plate and put the flan in the center on a crouton, if you like it, in a way that is firm and not drenched in sauce. Put on the top of the flan some slices of white truffle, or, if you have not, a teaspoon of ground Summer Truffle in extra virgin olive oil, like the one I used ....Here is a triumph of flavors, a paradise for the taste.
Bon appetit
Dani

martedì 16 novembre 2010

Penne integrali con ragù di zucca

Di Daniela
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Preparare questa ricetta mi ha fatto particolarmente piacere: sapete perchè? Perchè l'ho "presa" dal quaderno che vedete fotografato sopra, uno dei regali di Natale più belli che abbia mai ricevuto. Lo ha creato per me la mia Bimba Media, la pianista, che è stata per giorni impegnata a raccogliere, ovunque potesse, le ricette che le sembravano più belle e le ha poi tutte riunite per me, copiandole con pazienza a mano, su questo colorato raccoglitore. Io la vedevo ogni tanto, al mio ingresso nella sua stanza, nascondere velocemente con un libro o un foglio, un "qualcosa", ma pensavo fosse un diario , o una confidenza ad un'amica... e invece copiava ricette per me!!! Non so dirvi quanto mi abbia fatto piacere quando ho aperto il suo pacchettino e ho potuto leggere la dedica sulla prima pagina del quaderno

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Voi non vi sareste commossi? Bé, io si ! Ed ogni tanto attingo da qui qualche ricetta e ne segno qualcuna di quelle che leggo facendo un giro sui vostri blog o dovunque mi capiti. Questa è una delle sue originali, che sembra lei abbia trovato su un vademecum per le gite in montagna!! Non so dire quindi esattamente la fonte primaria, ma la fonte secondaria è una delle più belle e preziose che mi sia mai capitato di leggere!

PENNE AL RAGU' DI ZUCCA
raagù di zucca
Ingredienti per 6
380 gr di penne rigate integrali (bene anche quelle "normali" se preferite)
250 gr di zucca
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
5 gherigli di noce
per il ragù
200 gr di polpa di manzo magra tritata
150 gr di salsiccia a nastro
200 gr di polpa di pomodoro
1/2 cipolla+1 spicchio di aglio
2 foglie di alloro
1 cucchiaino di semi di finocchio
noce moscata
1 dl di marsala secco
olio evo sale e pepe

Tagliate la cipolla a fettine sottili e fatela imbiondire in una casseruola con l'aglio schiacciato, 3 cucchiai di olio e un cucchiaio di acqua. Aggiungete la polpa di manzo, la salciccia tagliata a pezzettini e i semi di finocchio e fate rosolare per qualche minuto a fiamma alta.
Versate il marsala, fatelo evaporare, quindi aggiungete la polpa di pomodoro, l'alloro e un pizzico di noce mosacata. Condite con sale e pepe, allungate con 2 cucchiai di acqua calda e fate cuocere a fuoco basso per almeno 45 minuti.
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Tagliate la zucca a tocchetti, lessatela, quindi aggiungetela al ragù, lasciandolo cuocere per altri 10 minuti.
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Lessate le penne, scolatele al dente, e conditele con il ragù. Versate la pasta in una zuppiera, cospargete con il parmigiano e i gherigli di noce e servite.
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Note personali:
  • Le penne integrali si sposano benissimo con questa saporita salsa. Le ho utilizzate anche se la ricetta originale prevedeva le penne di grano duro "normali". Scegliete a seconda dei vostri gusti personali.
  • In questa occasione ho utilizzato i semi di finocchio, che di solito tendo ad evitare, e l'esperimento non mi è dispiaciuto: il sapore e delicato, perchè il quantitativo che si adopera non incide eccessivamente sul gusto, ma particolare. Potete sempre ometterli se non dovessero piacervi
  • Non ho usato invece l'alloro: mi sembrava non necessario e l'ho evitato. Se non usate i semi di finocchio, però, dovreste utilizzarlo.
  • La zucca va tagliata a tocchetti piccoli e cotta in acqua salata per al massimo 5-6 minuti in modo che diventi tenera, senza disfarsi.
  • Il ragù potete cuocerlo anche più di 45 minuti, basta che aggiungiate la zucca solo negli ultimi 10 per evitare che si sciolga.
  • Un piccolo suggerimento personale: fate cuocere le penne nell'acqua dove avete fatto bollire la zucca.
  • L'aggiunta dei gherigli di noce, che ho tritato grossolanamente, mi è piaciuta, perchè conferisce una certa "croccantezza" all'insieme.
Insomma, provatela!
Buon appetito
Dani


PENNE WITH PUMPKIN RAGU’

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Serves 6
380 g whole meal penne (or "normal" if you prefer)
250 g pumpkin
3 tablespoons grated Parmesan cheese
5 walnuts
for the sauce
200 grams of chopped lean beef chopped
150 grams of fresh sausage
200 grams of tomato pulp
1 / 2 onion + 1 clove garlic
2 bay leaves
1 teaspoon fennel seeds
nutmeg
1 dl of dry Marsala wine
extra virgin olive oil salt and pepper

Cut the onion into thin slices and let it brown in a saucepan with the crushed garlic, 3 tablespoons of olive oil and a tablespoon of water. Add the beef, sausage and chopped fennel seeds and fry for a few minutes on high heat.
Pour the Marsala wine, let it evaporate, then add the chopped tomatoes, bay leaf and a pinch of nutmeg. Season with salt and pepper, long with 2 tablespoons of hot water and cook over low heat for at least 45 minutes.
Cut the pumpkin into chunks, boil, then add the sauce, letting it cook for another 10 minutes.
Cook the penne, drain it al dente, and mix with the sauce. Pour the mixture into a bowl, sprinkle with Parmesan cheese and walnuts and serve.

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Personal notes:
• whole meal penne marry well with this tasty sauce. I've used them even if in the original recipe they use "normal” pasta. Choose according to your personal tastes.
• On this occasion I used fennel seeds and the experiment was positive: the flavor is delicate, but particular. You can always omit them if you don't like them
• I have not used the bay: it seemed unnecessary and I avoided. If you do not use fennel seeds, however, you should use it.
• The pumpkin is cut into small pieces and cooked in salted water for 5-6 minutes , no more, so that it becomes tender without melting.
• The sauce : youcan also cook it longer than 45 minutes, but add the pumpkin just in the last 10 minutes to prevent it from melting.
• A small personal suggestion: cook the penne in the water where you boiled the squash.
• The addition of walnuts, coarsely chopped, it' perfect, because it gives a certain "crispness" to the course.
Bon appetit
Dani

venerdì 12 novembre 2010

I muffins di zucca con gocce di cioccolato e l'achillea nana

Di Daniela
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Siete pronti al nostro momento del benessere? Se si , oggi parliamo dell'Achillea Nana. E’ una piantina "piccola di statura" che raggiunge al massimo una quindicina di centimetri o poco più, ricchissima di proprietà medicinali note da secoli, parte del genere Achillea. Il nome di questo Genere fu fissato da Linneo e deriva dalla credenza che Achille avesse usato queste piante durante l’assedio di Troia (così ci racconta Plinio) per curare le ferite dei suoi soldati avendo appreso da Chirone le virtù medicinali delle stesse. E già questo ci dice molto, no? Le caratteristiche della piantina erano note ai botanici “moderni” dal 1400. In Italia cresce solo sull’arco alpino dai 1800 ai 3000 metri e si raccoglie da giugno a settembre. Le sue foglie ed i fiori contengono molte sostanze depurative e calmanti che la rendono protagonista in quasi ogni ricetta di amari o liquori d’erbe.
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Essiccata è ottima per preparare un infuso contro la gastrite, il bruciore e la pesantezza di stomaco. In particolare in Valtellina è molto apprezzata ed è utilizzata per alcune ricette importantissime per la cultura gastronomica della Valle. Innanzitutto la Pesteda, un condimento aromatico prodotto esclusivamente a Grosio, piccolo paese dell’Alta valle, che è un battuto (in dialetto appunto Pèsteda, ovvero pestata, picchiata) di aglio, pepe, foglie di achillea nana (detta anche Erba Iva), timo serpillo (peverel) e sale. E’ un prodotto profumatissimo usato per insaporire le carni e i pizzoccheri. Poi, l’Achillea è usata anche per la Taneda (che è il nome valligiano dell’Achillea) e il Braulio, due amari, noti, specialmente il secondo, anche nel resto d’Italia.
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So che non è semplicissima da trovare in erboristeria, ma se riuscite, potrete concedervi il lusso di qualche manicaretto o dolcetto in più, se vi preparerete, prima di coricarvi, un bell’infuso di Achillea nana. A proposito, il sapore è leggermente amaro, ma un cucchiaino di miele risolve egregiamente il problema.

http://www.panoramica.org/Bianchi/achillea_nana.html
http://thebigfood.wordpress.com/2010/05/31/pesteda/
http://www.dooyoo.it/salute/prodotti-fitoterapici/230746/
http://it.wikipedia.org/wiki/Achillea


Muffins di zucca con gocce di cioccolato
(ritoccati da un'idea di Carey)
muffins zucca

dal momemnto che la ricetta è americana le quantità sono espresso in tazzr. Considerate come unità di nìmisura, quindi , un contenitore da circa 240/250 ml. Di fianco alle originali vi ho scritto comunque la "traduzione " italiana: ma se aveste per caso tra le vostre caccavelle le misure originali usatele anche voi (si trovano anche all'Ikea per pochi spiccioli)
per 12 muffins
• 1 ½ tazze /160 gr,di farina di grano duro
• 1 tazza di zucchero/150 gr (ne ho messo meno)
• ¼ di cucchiaino di sale
• 1 / 2 cucchiaino di bicarbonato di sodio
• 1 tazza /240-50 ml di purea di zucca
• ½ tazza /125 ml di olio d'oliva (io ne ho usati 120 scarsi)
• 1 manciata di nocciole tritate
• 2 o 3 cucchiai di zucchero di canna
• 1 cucchiaio di cannella macinata
• 2 uova
• ¼ tazza / 125 ml di acqua
• ½ cucchiaino di noce moscata grattugiata
• 1 tazza di gocce di cioccolato (ne ho messe un po' meno. Ma se vi piacciono potete pure esagerare!)
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Preriscaldate il forno a 180 °. Mettete a cuocere in forno 1 fetta di zucca (circa 500 gr con la buccia) a 120 ° per una mezz’oretta avvolta nella stagnola così che non bruci ma rimanga tanto morbida da poterla schiacciare con una forchetta. Oppure potete cuocerla per circa 25 minuti a vapore o in un pentolino tagliata a pezzi, con un cucchiaio di acqua, non di più, facendola ammorbidire per circa 15 minuti. Frullatela poi con un frullatore ad immersione, facendo, se serve, asciugare leggermente il purè di zucca così ottenuto. Unite gli ingredienti secchi in una ciotola e gli ingredienti liquidi (zucca compresa) in un'altra. Unite i due composti mescolandoli velocemente e aggiungete le gocce di cioccolato. Ungete bene una forma da muffin da 12 e riempite ogni “buco” fino a 2 / 3 con la pastella.
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Spargete su ogni muffin in po' di zucchero di canna e di nocciole tritate grossolanamente.
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Infornate per 20-25 minuti, o finché uno stuzzicadenti inserito al centro di un muffin esce pulito. Sono veramente deliziosi e profumati.
Buon appetito
Dani



Pumpkin Chocolate-cips Muffins
(adapted from Carey recipe )
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yield: 12 muffins
• 1 ½ cups of whole wheat flour
• 1 cup of sugar
• ¼ tsp salt
• 1/2 tsp baking soda
• 1 cup of pumpkin purée
• ½ cup of olive oil
• 1 handful of hazelnuts
• 2 o 3 tbsp brown sugar
• 1 tbsp ground cinnamon
• 2 eggs
• ¼ cup of water
• ½ tsp grated nutmeg
• 1 cup of chocolate chips
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Preheat your oven to 350°. Combine dry ingredients in one bowl and wet ingredients in another. Whisk the former into the latter until well blended, then stir in chocolate chips. Line a standard-sized muffin tin with cupcake wrappers. Fill each one 1/2 to 2/3 of the way with batter. Sprinkle on each muffin a bit of brown sugar and chopped nuts. Bake for 20–25 minutes, or until a toothpick inserted in a muffin center comes out clean. They’re really delicious.
Bon appetit
Dani

domenica 14 marzo 2010

Chutney di zucca e zenzero

Di Daniela


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CHUTNEY DI ZUCCA E ZENZERO

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L’idea mi è venuta leggendo qui, ma poi l’ho sviluppata secondo il mio gusto. Il risultato è stato positivo, secondo me: il sapore è deciso, il retrogusto leggermente dolce, ma non troppo, ed ha una buona consistenza. ma non troppo, ed ha una buona consistenza. Per chi ama il gusto più forte forse potrebbe aggiungere 2 o 3 gocce di essenza di senape, ma anche senza, correggendo a proprio gusto, con più o meno peperoncino e zenzero, già si ottiene un sapore ben definito e piccantino. Per le mele ho usato le golden, ma anche le note un po’ asprigne delle renette possono andare benone. Ne ho ricavato circa 3 vasetti da 160 g.

Ingredienti:
. 150 gr di zucca pulita e a pezzi
- 80 gr di mele sbucciate ed in pezzi
. 100 gr di cipolla affettata
. 70 gr di zucchero di canna
. 70 gr di aceto di mele
. 1/2 peperoncino
. 4 gr zenzero tritato
. un pizzico di cumino

. 2 chiodi di garofano
. un cucchiaio di uvetta sultanina
. Sale
. Olio di oliva

Sbucciate e tagliate a pezzi le mele e sbucciate, togliete fili e semi e tagliate anche la zucca. Pulite le cipolle e tagliatele a fette sottili. Tritate i chiodi di garofano e soffriggeteli in una piccola quantità di olio di oliva insieme allo zenzero grattugiato se è fresco (ma va bene anche in polvere ) e al peperoncino tritato. Aggiungete le cipolle e la zucca, l’aceto, il succo di limone, le mele, l’uvetta rinvenuta in acqua tiepida e lo zucchero di canna : lasciate cuocere a fuoco basso per circa 1 ora, mescolando di tanto in tanto e aggiungendo qualche mestolo di acqua nel caso il composto si asciugasse troppo . Aggiustate di sale e quando il tutto è praticamente sfatto, dopo l’ora, passatelo nel passaverdure o con il frullatore ad immersione.

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Trasferite il chutney ancora bollente nei vasetti di vetro, chiudeteli e capovolgeteli. Per maggior sicurezza nella conservazione, specialmente se volete mantenerli per un tempo piuttosto lungo, dovrete sterilizzarli a bagnomaria. Considerate che il chutney acquista maggior sapore dopo un mesetto dalla preparazione…..SE vi durerà un mesetto……
Io lo trovo meraviglioso su bolliti, carni bianche e i soliti formaggi stagionati e semi-stagionati
Buon appetito
Dani
Pumpkin and ginger chutney

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The idea came to me reading it here, but then I developed it according with my taste. The result was positive, in my opinion: the taste is strong ssssand lightly sweet, but not too much and it has a good consistency. For the apples I used the “golden” ones, but also the rennette (a bit 'sour ) can be perfect. I obtained about 3 jars of 160 g.


Ingredients:
150 grams of pumpkin cleaned
80 gr of peeled apple pieces
100g of sliced onion
70 g sugar cane
70 g of apple vinegar
1 / 2 red pepper
4 g ginger
a pinch of cumin
2 cloves
1 tablespoon raisins
Sale
Olive oil


Peel and chop the apples and peel, remove seeds and cut also pumpkin. Clean the onions and cut into thin slices. Mince cloves and saute in a small amount of olive oil with grated ginger if it's fresh (but it’s ok also in powder) and chopped chilli. Add onions and pumpkin, vinegar, lemon juice, apples, raisins soaked in warm water and sugar cane: cook over low heat for about 1 hour, stirring occasionally and adding a few ladle of water if the mixture is too dry. Season with salt and after the hour, pass in the food mill or use an immersion blender. Transfer the chutney into jars when it’s still hot, close them and turn it upside down. For added safety in storage, especially if you want to keep for a fairly long time, you should sterilize them a bagno maria. Consider that the chutney becomes more flavor after a month from preparation ... .. If you can wait for a month ...
I find this chutney wonderful on boiled white meat on seasoned or semi-seasoned cheeses .
Bon appetite
Dani
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