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venerdì 29 giugno 2012

Salsa di yogurt e feta e salsa allo zafferano di Theo Kostoglou

Di Daniela

L'ispirazione per il post di oggi mi è venuta dalla lettura interessantissima del glossario del libro di Vefa, in particolare, in accordo perfetto con la mia curiosità/golosità, dal capitolo sui formaggi, Vefa ci ricorda che "Secondo la mitologia greca, gli dei dell'olimpo mandarono Aristeo, figlio del dio Apollo, per insegnare le arti del fare il formaggio e dell'apicultura ai greci. Nessuno sa quando e come il primo formaggio fu preparato, ma probabilmente capitò per caso, magari in molti posti contemporaneamente, quando un pastore usò lo stomaco di un giovane agnello per trasportare del latte. Il primo resoconto di quest'arte casearia si trova nel IX libro dell'Odissea, quando, nella sua caverna, il ciclope crea del formaggio dal latte delle sue pecore. Ma anche prove più antiche sono state scoperte dagli archeologi in Tessalia, sia sulla terra ferma sia a Creta, che datano intorno al 3000 a.C. Attraverso la storia greca ci sono moltissimi riferimenti alla passione dei greci per il formaggio, dalle commedie di Aristofane ai moderni food writers e chef che non hanno mai smesso di cercare nuovi modi per utilizzare il formaggio greco."
Ma possiamo integrare questa piacevole digressione, aggiungendo che  una leggenda narra che fu un mercante Arabo (la cultura e la cucina araba, come abbiamo più volte detto, sono all'origine della storia di moltissimi piatti) il primo che "creò" il formaggio, avendo deciso di portare con sé nell'attraversare il deserto, come pietanza, del latte contenuto in una bisaccia ricavata dallo stomaco di una pecora. Il caldo, gli enzimi ancora contenuti nello stomaco dell'animale e il costante movimento resero acido il latte, trasformandolo proprio in “formaggio”.
Preparazione del formaggio ( XIV secolo)
Possiamo aggiungere che la prima rappresentazione conosciuta è il "Fregio della Latteria", Sumero, databile intorno al III millennio a.C., che vedete in alto :  ma la storia della produzione del formaggio risale a tempi decisamente anteriori, visto che i primi dati certi sulla presenza di animali da latte allevati  da esseri umani , proprio in Mesopotamia e in generale nell'Asia centrale, risale a 10000 anni fa e che quindi la necessità di conservare la preziosa fonte di nutrimento del latte era già "stata risolta" dalla creazione del formaggio.
In epoche molto più recenti Aristotele ci spiega come ottenere il formaggio tramite il succo di fico, tradizione vivissima anche nel mondo Ebreo, mentre il celebre medico Ippocrate, vantava il formaggio come alimento importante per gli atleti, in quanto nutriente e sano... Muovendoci in avanti, dopo un veloce passaggio attraverso le notevoli capacità degli Etruschi, eccoci alla golosità dei romani (che ne prevedevano, ci racconta Virgilio, perfino una dose giornaliera per i legionari) e la loro capacità di creare eccellenti formaggi: non possiamo fare a meno di notare che “caseus” la parola latina per formaggio (cacio) è rimasto come base in molte lingue moderne:  "cheese" in inglese, "kase" in tedesco, "kaas" in olandese, "queso" in spagnolo: questo chiarisce direi la grande capacità e la passione dei dominatori del mondo. Procedendo ancora nel tempo, eccoci nell'alto medioevo e, per quanto in un primo momento il formaggio non fosse considerato cibo adatto alle tavole della nobiltà, possiamo arrivare alla golosità del grande Carlo Magno e poi grazie alla grande abilità dei monaci, con la loro necessità di mangiare qualcosa di diverso dalla carne nei giorni e nei periodi di astinenza, fino alla sua rivalutazione nel Basso Medioevo.

venerdì 8 giugno 2012

Spiedini di totani e gamberoni con panatura alle erbe.

Di Daniela


L'Arte è una delle mie passioni, qualunque forma d'arte, (certo qualcosa più e qualcosa meno):  in generale sono attratta da qualunque forma espressiva l'uomo riesca a creare. Sono affascinata quindi dalla musica, dalla letteratura, dalla scultura, dalla fotografia : insomma sono veramente avida di bello, della genialità, della capacità di chi riesce ad esprimere attraverso un mezzo qualunque il suo talento, spiegando e rendendomi perfettamente chiaro ciò che penso e provo meglio di come saprei fare io stessa.  In particolare, per una sorta di legge del contrappasso dantesca, amo la pittura, perchè lì, proprio, sono veramente, assolutamente, completamente negata!  Ricordo ancora con inquietudine la sensazione orribile davanti ad un foglio bianco, con una matita in mano, mentre mi si richiedeva di disegnare una foglia, o una mela o un qualunque altro soggetto. Riuscivo nel disegno geometrico, facevo cornicette carine, arrivavo perfino a colorare decorosamente, ma disegnare no! E vedevo le mie compagne impegnate a produrre quelli che per me erano splendidi disegni mentre io proprio rimanevo lì, come un salame, disegnando cose ignominiose, che raramente ricordavano l'originale copiato.... Mi sentivo proprio frustrata!
Nel corso degli anni ho cercato di superare questa mia incapacità assoluta attraverso, per esempio, la fotografia, dove composizione e colore mi davano un senso di possibilità nell'esprimermi; ma ogni qual volta si trattava di prendere in mano una matita, erano dolori. 
Ricordo mia suocera, che, pur amandomi molto, una volta, alla mia richiesta se per caso voleva che le disegnassi un modello di camicetta che avevo visto e che tanto mi era piaciuta, mi ha risposto "No, tesoro, per carità!! Raccontamela, che è meglio !!"  o in un altra occasione, quando andava di moda l'odiato Pictionary, alla richiesta di disegnare una rana, mi sono prodotta in questo,
rana

che secondo me EVIDENTEMENTE mostrava un'animale che salta, suscitando le più sonore risate dei partecipanti, oltre a vari sfottò che ancora, ogni tanto, circolano tra i famigliari!!!
Quindi mi imito, oggi più che mai, ad ammirare le opere altrui.... a volte, quando faccio qualcosa, quando metto qualcosa come decorazione sul piatto, mi accorgo di ispirarmi involontariamente a qualcuno... in questo caso peperone e pomodoro non vi ricordano [ovviamente solo ricordano vagamente :-))))] Mirò?


Mirò




Ovviamente questo spiedino è dedicato ad Elisa ed alla sua passione per il pittore catalano e la contaminazione!!!!!



Spiedini di  totani e gamberoni con panatura alle erbe

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mercoledì 11 aprile 2012

Crema di caprino all'erba cipollina e alle olive e tapenade

Di Daniela

Come sempre le vacanze di Pasqua non fanno in tempo ad iniziare che sono già terminate, con mio sommo rammarico, dal momento che mi accorgo sempre, alla fine, di essere quasi più stanca di quando sono iniziate!!! Il tempo vola rapidissimo, in compagnia della mia famiglia, nipoti, cognati, mamma e zia compresi e a volte mi sembra di non riuscire a star dietro ad ogni cosa, per timore di non godermi tutti abbastanza.
I momenti però di assoluto relax, sono sempre quelli passati a "lavorare" nel mio giardino, sistemando qualche nuova piantina (abbiamo la new entry di assenzio e menta piperita),
assenzio e piperita

dando una rinfresca a quelle dello scorso anno,

fior di fragola

 fotografando qualche fiorellino e i suoi particolari,

tulipani rossi


campanelline

venerdì 17 febbraio 2012

I Kniekiechl (krapfen bavaresi) e la merenda di Matti

Di Daniela

Siccome sono donna di parola, avevo preannunciato un’altra ricetta di krapfen ed  ecco che mi presento con una versione di  Annelise Kompatscher (il nome è già una garanzia, vero?), tratta da ''I dolci'',  mio piccolo libro che ci ha già regalato 3 splendide ricette: gli strudel di mele o di ricotta  e la torta di mele.
D'altra parte, oltre che donna di parola sono pure amica di Eleonora, e così ho pensato che al suo Matti forse avrebbe fatto piacere provare ad assaggiare questi dolci dal nome impronunciabile (credo suoni qualcosa come cnichiecl), ma dal cuore soffice e golosissimo per una merenda un po' speciale, perfetta per il carnevale :-)
La versione della Kompatscher che vi presento, è quella di un tradizionale  dolce Bavarese, i Kniekiehl, di origine, sembra, Boema e comunque apprezzatissimi in tutta l’Europa centrale, fino al nostro Tirolo.
Il sapore è perfetto: la pasta non troppo dolce ben si sposa con lo zucchero a velo abbondante che ricopre la ciambella e il sentore leggermente aspro della marmellata di mirtilli  (io ho provato anche con quella ai frutti di bosco e alle fragole e li ho trovati buonissimi). Naturalmente la merenda deve anche essere accompagnata da qualcosa di altrettanto piacevole da bere.  E allora cosa meglio di un fresco e leggero smoothie ai frutti di bosco e cannella? c'è la dolcezza del miele e del latte, il punto leggermente acidulo dei frutti di bosco, la cremosità della banana e la leggerezza dello yogurt con il profumo della cannella. Insieme in sintonia!
Quindi, deciso il menù  si parte con i nostri golosissimi

KNIEKIECHL
Da I Dolci di A. Kompatscher

kniekiechl

 Ingredienti per circa 30 Kniekchl
5oo gr farina
125 ml di latte
30 gr. di lievito di  birra
mezzo cucchiaio di zucchero
3 tuorli d'uovo
50 gr. burro fuso
scorza di mezzo limone
250 ml di latte
olio per friggere
marmellata di mirtilli

kniekiechl

Mescolate il latte, il lievito e lo zucchero e ponete questo composto in un luogo caldo a lievitare (15 minuti)
Setacciate la farina in una terrina, fare un incavo e versarvi il composto di latte lievito e zucchero.
Impastate il composto con poca farina e lasciare lievitare ancora (25 minuti). Unite quindi i tuorli, il burro raffreddato, la scorza di limone ed una parte del latte, mescolate bene e poi lavorate la pasta finché incomincerà a fare delle bollicine e si staccherà dal bordo della terrina. Mi raccomando versate il latte poco per volta e solo in parte per raggiungere la giusta consistenza, che deve essere morbida, ma non appiccicosa. Se la pasta risultasse troppo consistente aggiungetevi il latte restante. Coprire la pasta  e fatela lievitare . Mettetela quindi sulla spianatoia infarinata, impastatela brevemente con delicatezza e dividetela in tanti pezzi regolari. Formate altrettante palle, copritele con un canovaccio  e faele lievitare (1 ora 1/2).
Riscaldate l'olio. Tirate ogni pezzo di pasta in tondo dal centro verso l'esterno, in modo da ottenere dei dischi dal bordo rigonfio. Friggete i krapfen in abbondante olio ben caldo e , mentre friggono, irrorateli di olio bollente in modo che si gonfino bene. Lasciate sgocciolare le frittelle. 
Disponetele su di un piatto con l'incavo verso l'alto che riempirete di marmellata di mirtill.
Spolverizzate di (abbondante) zucchero a velo.
kniekiechl

Osservazioni personali:
  • i tempi di lievitazione che ho utilizzato li ho scritti tra parentesi.
  • sembra molto il lievito, rispetto alla farina, ma devo dire che i kniekiechl sono venuti perfetti, leggerissimi, senza alcun sentore di lievito: visto che spesso me lo chiedete, vi anticipo dicendo che penso si possa, volendo , ridurne la quantità, aumentando i tempi di lievitazione. Ma personalmente ho seguito le dosi al grammo. Ho ottenuto scodelline sofficissime e ben gonfie.
  • la pasta deve avere una consistenza morbida e soffice, tipo pasta del pane, ma non appiccicarsi alle dita 
  • per friggerli aspettate che l'olio sia ben caldo (io facio sempre la prova con un pezzetto di pane) e naturalmente cercate di mantenere la temperatura costante non mettendo troppi pezzi tutti insieme. Li ho fritti mettendoli dapprima con la parte vuota verso il basso, irrorandoli sempre di olio con la schiumarola, e poi li ho girati per far dorare anche la "cupola" : giusto 1 o 2 minuti per parte sono sufficienti.
  • ovviamente metteteli a scolare con l'incavo verso il basso sulla carta da cucina, prima di riempirli e spolverizzarli con lo zucchero a velo.
  • come vi dicevo all'inizio li ho provati con la marmellata di fragole e di frutti di bosco ed erano eccellenti! 
Eccovi invece la semplicissima ricetta per lo

Smoothie ai frutti di bosco

smoothie

per 3 bicchieri

2 banane
1 tazza di frutti di bosco surgelati (ovviamente andrebbero benissimo anche i freschi!)
1 tazza di yogurt naturale
1 cucchiaino di miele (oppure utilizzate lo yogurt dolcificato all’uva)
1 tazza di latte
1 spolveratina di cannella

smoothie

Mettete tutti gli ingredienti in un frullatore e fatelo andare fintanto che non si forma un composto cremoso e liscio. Filtratelo , per eliminare i semini, e servitelo subito ai vostri ospiti.
Per averlo fresco non occorre il solito ghiaccio, per via dei frutti di bosco surgelati. Preferite il miele allo zucchero: innanzitutto si scioglie meglio e poi è più salutare.  Se volete preparare qualcosa di più scenografico, potreste prearare prima lo smoothy alla banana con 1 banana, metà dello yogurt  e ½ cucchiaino di miele (se lo yogurt non è dolcificato) e versatelo sul fondo del bicchiere  e poi preparate con gli altri ingredienti lo smoothie rosso, versandolo sopra con delicatezza (magari aiutandovi con il dorso di un cucchiaio ) e completandolo con una spolveratina di cannella.

smoothie e krapfen

Carino, no ? Non è colorato abbastanza per carnevale?
Con queste ricette partecipiamo al contest di Eleonora di Burro e miele


Buona giornata a tutti
Dani

mercoledì 23 novembre 2011

Filetto di maiale al curry su tortino di patate e zucca (e sformatini di verdure al taleggio)

Di Daniela

Prima di cominciare con la ricetta, una piccola precisazione: pur essendo una delle preparazioni migliori che abbia mai gustato con il filetto di maiale, la foto non le rende minimamente giustizia....ma confesso che non è stato facile sottrarre proditoriamente un piatto ai 4 che stavano seduti a tavola, in attesa del mio arrivo per iniziare a pranzare... Ho fatto più in fretta che ho potuto ed il risultato è tutto qui. A volte mi sembra di far la parte dell'affamatrice di creature indifese che (già vessate duramente a scuola da insegnanti insensibili alla delicatezza delle loro anime, che le costringono a seguire 6 ore di lezioni) appena arrivate a casa non possono lanciarsi come pantere sul piatto, ma devono attendere quei 10 minuti di prammatica per consentirmi di fare una foto!!
Da questo orecchio proprio non ci sentono; e così dovrete adattarvi a vedere brutta una preparazione che, invece, mi ha dato moltissima soddisfazione, a considerare la velocità con la quale,  le suddette creature e il di loro padre, le hanno fatte sparire. Quindi, dandomi fiducia e considerando che il sapore, giuro, è tutta un'altra storia, vi do le dosi per questo mix niente male di verdure leggerissime unite a carne tenera dal condimento un po' più ricco. Volete provare, fidandovi più delle mie parole che dei vostri occhi? :-)
P.S. Per farvi passare sopra la foto, vi ho proposto un'altra semplicissima ricetta per sfruttare le verdure come antipasto.  Vi sembra uno scambio equo :-)?

Filetto di maiale al curry su tortino di patate e zucca
da C.I novembre 2011
filetto do maiale

martedì 8 novembre 2011

Panini al cioccolato come comfort food

Di Daniela

Ci sono giornate in cui già accettare di alzarsi da letto è uno sforzo considerevole, in cui ci si sente talmente stanchi ed abbattuti che tutto sembra pesare incredibilemente. Spero non vi sia mai capitato, ma temo purtroppo che più di uno di voi sappia quel che voglio dire.
In questi momenti ci vuole qualcosa di buono che ti dia un po' di carica, ti offra la possibilità magari di condividere con chi ami una piccola cosa da preparare insieme, per occupare le mani in un'attività pratica che rilassi e distenda un po' i nervi "aggrovigliati".
panini ciocco2 
Pane e cioccolato è uno dei comfort food più classico e semplice, che richiama con il suo profumo l'infanzia e le storie di bambini : quando non hai paura di nulla, ti senti invincibile ed immortale e il tuo unico problema sono i mostri...o i compiti...

Panini al cioccolato
da Cucina Più (ottobre/novembre 2009)
panini al ciocco

sabato 23 luglio 2011

Crema fredda di piselli alla menta (Yves Camdeborde)

Di Daniela
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Siamo controcorrente con Ale e non ne facciamo mistero: siamo più gente "da freddo", che da caldo spasmodico.... Perciò questa estate un po' pazza devo dire che non ci dispiace molto... Ora poi, dalla mia amatissima e splendida Valtellina, con le mie figlie ce la godiamo ancora di più.  Anzi confesso che dormiamo saporitamente sotto un bel plaid e la mattina preferiamo il latte caldo alla solita colazione "tutto freddo" estiva.
Ovviamente la mia figlia n. 1, la Monoglobula per eccellenza, non è proprio d'accordo, ma si sa, non si può avere tutto.... e qui c'è pace, relax, luce, verde, tutto quello che si può desiderare per ritemprarsi dopo un inverno un po' faticoso e mooooolto lungo, specialmente dal punto di vista del lavoro e dello studio. 
Per chi però preferisce il bel caldo estivo, ed è un po più basso sul livello del mare, abbiamo trovato un suggerimento per la tavola interessante. Avete voglia di provare qualcosa di fresco, che sta benissimo su un buffet d'estate e che è, tanto per citarci, da porcherrima figura? Bene se la risposta è si vi consiglio di provare questa semplicissima crema anzi succo, come lo chiama l'autore.
Niente panna, niente grassi, solo il fresco sapore dei pisellini piccoli e delicati, con il sentore di menta, che li esalta senza stravolgerli....C'è anche una piccola aggiunta mia dei ghiaccetti di yogurt.... ma procediamo con ordine....

Crema fredda di piselli alla menta
Di Yves Camdeborde (chef del ristorante parigino Le Comptoir, del Relais Saint-Germain)
da Elle à table
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• Preparazione: 10 minuti
• Tempo di cottura: 15 minuti

Ingredienti per 4 persone
500 g di piselli sgranati, freschi o congelati
1 cucchiaio di olio d'oliva
8 foglie di menta, sale, pepe
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Fate bollire l'acqua in una casseruola. Aggiungete i piselli e il sale. Lasciate cuocere per circa 15 minuti: devono essere molto teneri.Versate metà dell'acqua di cottura in una ciotola e mettetela in frigo. Scolate i piselli, poi fateli raffreddare passandoli velocemente sotto dell'acqua ghiacciata. Mettete i due terzi dei piselli nel frullatore, e frullateli aggiungendo poco alla volta dell'acqua di cottura ormai fredda, fino ad ottenere una miscela setosa, ma non troppo liquida. Filtrate attraverso un colino fine. Aggiustate di sale e pepe. Conservate in luogo fresco circa 2 ore: la preparazione deve essere freddissima.
Dividete i piselli rimasti in quattro bicchieri. Mescolate la crema con foglie di menta e ghiaccio.
Versate nei bicchieri, aggiungete un filo d'olio d'oliva e servite come entrée.
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Io ho pensato di aggiungere un tocco un po' particolare a mio gusto: invece di usare il ghiaccio, ho messo nelle formine di silicone un cucchiaino di yogurt. Sciogliendosi, da un tono leggermente acidulo e piacevole al tutto, oltre ad essere carino sul fondo verde della crema: provate.
Buona giornata
Dani


Jus glacé de petits pois à la menthe
Yves Camdeborde
 
Type de plat : Entrée
Nb de personnes : 4
Difficulté : Trés facile
Préparation : 10mn
Cuisson : 15mn
Temps total : 25mn

INGRÉDIENTS
500 g de petits pois écossés, frais ou surgelés
1 cuil. à soupe d’huile d’olive
8 feuilles de menthe sel, poivre

Faites bouillir de l’eau dans une casserole.
Ajoutez les petits pois et salez. Comptez environ 15 mn de cuisson : ils doivent être très tendres.
Versez la moitié de l’eau de cuisson dans une jatte et réservez-la au réfrigérateur.
Egouttez les petits pois puis refroidissez-les dans de l’eau glacée.
Mixez les deux tiers des petits pois en ajoutant peu à peu l’eau de cuisson refroidie, jusqu’à obtenir un mélange soyeux mais pas trop liquide.
Filtrez au chinois ou dans une passoire fine.
Salez, poivrez.
Conservez au frais 2 h environ : la préparation doit être glacée.
Répartissez le reste de petits pois dans quatre verres.
Mixez le jus glacé avec les feuilles de menthe.
Versez dans les verres, ajoutez un filet d’huile d’olive et servez bien frais.

venerdì 3 giugno 2011

Bicchierini biscotto, bavarese di yogurt e fragole (ovvero Bavarese allo yogurt di Knam rivisitata) per F.F.F

Di Daniela
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Tempo di aria aperta, di luce, di colori squillanti.... primavera in una parola. Perciò, poca voglia stare in cucina,  di stare a lungo davanti ai fornelli all'ultimo minuto, prima di mettersi a tavola specialmente. Questa ricetta, una rielaborazione della deliziosa bavarese di yogurt di E. Knam,  è secondo me, molto gratificante: niente fuoco, niente forno e neppure la fatica di tagliare le fette ad una ad una. Tutto è raccolto in un bicchiere che potrete scegliere in sintonia con il resto della tavola, dal più elaborato al più semplice, perché, tanto, i colori di ciò che contiene fanno scenografia da se!

Bicchierini biscotto, bavarese di yogurt e fragole 
(ovvero Bavarese allo yogurt  di Knam rivisitata)

torta destrut

Per  10/12  bicchierini
per la crema di yogurt (E: Knam)
4 gr colla di pesce (2 fogli)
250 ml panna fresca da montare
500 ml yogurt cremoso già zuccherato (tipo Muller)
Per la decorazione
250 gr di fragole circa
60 gr di zucchero
1 cucchiaino di succo di limone
200 gr Biscotti secchi (Digestive )
90 gr Burro fuso
2 cucchiai Zucchero di canna
bicchierini
Intanto piccolo precisazione già fatta a suo tempo anche da Ale quando la presentò ai frutti della passione. Questa non è in realtà una bavarese vera e propria, ovviamente, come vedete dagli ingredienti: ma se il maestro la chiama così, chi siamo noi per contraddirlo? :-))))))
Detto questo, cominciamo.
Iniziate mettendo i biscotti secchi nella tazza di un robot da cucina e riducendoli in polvere con le sue lame. E' in fondo, la base per la cheese cake classica che abbiamo già preparato: solo li useremo diversamente questa volta. Versate le briciole di biscotti in una ciotola nella quale aggiungerete due cucchiai di zucchero di canna e il burro fuso; mescolate per bene con un mestolo di legno fino ad amalgamare il tutto, lasciandolo però “bricioloso”.
Nel frattempo iniziate a preparare la crema di yogurt : ponete 4 grammi di colla di pesce (2 fogli) ad ammollare in una ciotola con dell’acqua fredda . Trascorsi 10 minuti, versate 4 cucchiai di yogurt in un pentolino e scaldatelo senza farlo bollire. Non appena i fogli di colla di pesce saranno morbidi, strizzateli con le mani e uniteli allo yogurt caldo (il pentolino non dovrà più trovarsi sul fuoco), mescolando per farli sciogliere per bene. Versate, appena tiepido, il composto gelatina-yogurt a filo nel resto dello yogurt (NON freddo di frigo) in un’ampia ciotola. Montate a neve ferma la panna fresca, versatela unitela delicatamente allo yogurt, mescolando con una spatola dal basso verso l’alto per non smontare la panna.
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Prendete ora i bicchierini che avete scelto e versatevi la bavarese di yogurt . Ponete nel frigo a raffreddare. Preparate le fragole: lavatele, asciugatele e tagliatene come per una macedonia un po’ meno della metà, zuccheratele con un cucchiaio di zucchero e mettetele da parte. Intanto frullate l’altra metà con lo zucchero restante e 1 cucchiaino di succo di limone. Passate il frullato di fragole attraverso un colino per eliminare i semini . Prima di servire i vostri bicchierini, mettete su ognuno un dito di biscotti tritati, una bella cucchiaiata di fragole tagliate e un po’ di coulis (se vi va “corretta” con un cucchiaio di brandy, magari…).
Buon venerdì
Dani


Small  yogurt Bavarese cups , with cookies and strawberry  coulis.
( Knam's yoghurt Bavarese.e  revisited)

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for yogurt Bavarese ( E. Knam)
4 g gelatine (2 sheets)
200 ml fresh cream
500 ml creamy yogurt already sweetened (like Muller)
For topping
200 gr dry cookies (I use Digestive )
90 g melted butter
2 tablespoons brown sugar
250 g strawberries
60 g caster sugar
1 tsp lemon juice
torta destrut
Start by putting the cookies in the bowl of a food processor and crumble into dust with his blades. E ', the basis for the classic cheese cake that we have already prepared, only we use it differently this time. Pour the cookie crumbs in a bowl in which you will add two tablespoons of brown sugar and melted butter, mix thoroughly with a wooden spoon to mix everything up, leaving "crumbs".
In the meantime start to prepare the yogurt cream: put 4 grams of gelatine (2 sheets) to soak in a bowl with cold water. After 10 minutes, add 4 tablespoons of yogurt in a saucepan and heat without boiling. As soon as the gelatin sheets are soft, squeeze with your hands and add to yogurt hot (the pot will no longer be on fire), stirring dissolve it completely. Pour, when just warm, the gelatin-yogurt mixture, gradually on the remaining yogurt (at ROOM temperature, NOT cold)in large bowl, stirring whith a whisk. Whip the cream until stiff, carefully add it to yogurt, stirring with a spatula from the bottom up.
Now take the glasses you choose and pour in the Knam’s yogurt bavarese. Place in refrigerator to cool. Meanwhile, prepare the strawberries: cut like a fruit salad a little 'less than half of your strawberries, add a tablespoon of sugar and set aside. Now place the other strawberries in a food processor with sugar and lemon juice and whizz until the sauce is glossy and the sugar has dissolved.
Pour the sauce through a fine sieve, stirring with the back of a wooden spoon. Taste for sweetness, and adjust the sugar accordingly, or doctor it with a sweet berry liqueur or Brandy.
Before serving, put on each glass, a bit 'crunchy biscuit, one or two tablespoons strawberries and pour a little' strawberry coulis.
Have a nice day.
Dani

domenica 10 ottobre 2010

Torta all'aroma di fragola e AUGURI GINGI!!!

Di Daniela
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Tanti auguri alla nostra pianista preferita!


Il compleanno in realtà era ieri, ma festeggiamo oggi tutti insieme in famiglia .... Eccovi la torta: è la classica di yogurt, l'unica defferenza sta nell'utilizzare lo yogurt aromatizzato al posto di quello bianco! Potreste rifinirla, invece che con la glassa al cioccolato che ha preferito ginevra con zucchero a velo colorato...
torta all'aroma di fragola
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Per la solita torta da 22 cm occorrono quindi:
  • 1 vasetto di yogurt alla fragola o ai frutti di bosco
  • 1 scarso di burro (mettete nel barattolino un pezzo di burro che più o meno lo riempia, oppure, se volete il dolce più leggero, 1/2 di barattolino di olio di semi
  • 2 di zucchero semolato
  • 3 di farina 00
  • 1 pizzico di sale
  • 3 uova intere
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 cucchiaio di pinoli (facoltativo)
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Imburrate accuratamente una tortiera a cerniera di 22 cm di diametro e infarinatela, eliminando la farina in eccesso. Mescolate tutti gli ingredienti con cura , con una frusta elettrica o a mano: cominciate con lo yogurt aromatizzato con le uova e lo zucchero. Aggiunge poi la farina setacciata, il burro (o l'olio) e per ultimo il lievito vanigliato, anche lui setacciato. Unite a questo punto il cucchiaio di pinoli e mescolate ancora con una spatola di legno. Versate il composto nella tortiera. Infornate nel forno prerisldato a 180° per 35-40 minuti a seconda del vostro forno. Fate la prova stecchino trascorso questo tempo e se esce asciutto la torta è cotta. Lasciate raffreddare sulla gratella da pasticceria.
Decoratela con la glassa al cioccolato o lo zucchero a velo.
Buon apptito a tutti
Dani


Strawberry flavoured cake

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For a 9 inch round cake pan

· ½ cup of natural white yogurt
· 1 cup of sugar
· 1 ½ cup of all purpose flour
· 3 eggs
· 2 tbs of cane sugar
· tbs of ground hazelnut
· 2 tbs of pine nuts (optional)
· ½ cup of vegetable oil or the same quantity of butter (plus more for pan)
· 1/4 tsp salt
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Preheat oven to 356 degrees. Butter a 9-inch round cake pan and line with parchment paper. In a large bowl, whisk yogurt, eggs, salt and sugar . Add sift flour, oil (or butter) and the backing powder, sift too. Add now the pine nuts (optional). Transfer batter to prepared pan. Bake until cake is golden and a toothpick inserted in center comes out clean, 35 to 40 minutes. Let cool completely
Top with remaining cake half and dust with confectioners' sugar or glassa al cioccolato.
Bon appetit
Daniela

mercoledì 30 giugno 2010

Bavarese all'albicocca con crema allo yogurt

Di Daniela
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Ancora fiori e ancora variazioni sul colore.... anzi questa volta sul non colore: sul bianco, il colore dell'estate, delle spose e della luce almeno nella nostra cultura. I miei fiori ne riportano vari toni, diverse sfumature dal crema al panna, dal ghiaccio al rosato....
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Godetevele giusto prima di assaggiare la mia

BAVARESE DI ALBICOCCA CON CREMA ALLO YOGURT (alle albicocche)

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(da CI giugno 2010)
Ingredienti per 10 persone
500 gr albicocche + 6 abicocche
500 gr panna fresca
200 gr di zucchero semolato + un po'
1oo gr yogurt greco
50 gr zucchero a velo
17 gr di gelatina in fogli
2 limoni
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Portete al bollore lo zucchero semolato con 200 gr di acqua , quindi unite 500 gr di abicocche dopo averle lavate, snocciolate e tagliate a tocchetti. Cuocetele per 4-5 minuti, poi unite il succo di un limone.
Fate bollire per un minuto, quindi frullate, passate al setaccio e , nel composto ancora caldo, unite la gelatina, ammollata e strizzata, mescolando con cura per stemperarla completamente.
Quandoil composto si sarà raffreddato (intorno ai 30 gradi), incorporatevi la panna, parzialmente montata con un cucchiaio di zucchero, e distribuitelo in 10 coppe; mettete in frigo per 3 ore . Poco prima di servire, snocciolate le 6 albicocche rimaste e frullatele con il succo di 1/2 limone e lo zucchero a velo, poi mescolate il frullato con lo yogurt. Distribuite questa crema di yogurt sulle bavaresi, decoratele a piacere con uno spicchio di albicocca e servitele.
Buon appetito
Dani

As you can see my flowers, this time, tell us something on white : pure white or in different nuances, big flowers or little ones, on trees or bushes or solitary..."Taste" them befor eating my sweet
APRICOT BAVARIAN with YOGURT CREAM DSCF5267
(From C.I. June 2010 )
Ingredients for 10 people
1.1 pounds apricots + 6 abicocche
1.1 pounds fresh cream
1 3/4 cups sugar + a bit '
7 tbsp greek yogurt
3/8 cup sugar
8 sheets of gelatin (about 0.6 oz)
2 lemons

Bring to boil
200 g water with the caster sugar , then add 1.1 pounds abicocche washed, pitted and cut into pieces. Cook for 4-5 min, then add the lemon juice.
Boil for one minute, then mix, mash and when the mixture is still hot, add the gelatine, soaked and squeezed, stirring carefully .
When mixture has cooled, add the cream, partially whipped with a spoonful of sugar, divide it into 10 cups or glasses and place in refrigerator for 3 hours. Just before serving, pitted the 6 remaining apricots and shake it with the juice of half lemon and icing sugar and then stir the mixture with yogurt. Spread this
yogurt cream on the Bavarians decorate as you prefere with a piece of albicocca and serve.
Bon appetit
Dani

lunedì 7 giugno 2010

mattonelle di pasta bisquit con farcia alle ciliegie e mousse allo yogurt

di Alessandra

millefoglie alle ciliegie

sms ricevuto il 5 giugno 2010 alle 12.08

"sn contenta xkè se di tema ho prs 7 m dà 7 cmq nn m dà il debito di sicuro...cmq di geo è andt bn...minimo minimo 4.50"

il primo che mi trova a dire perchè non legglo i messaggi, lo copro di una valanga di miserie. Minimo minimo

P.S. prima che vi chiediate se lo è o lo fa, questa volta c'è una logica, in tutto questo. E cioè, visto che c'è un sette e mezzo di geografia che risale all'inizio del quadrimestre e dopodomani iniziano gli esami in conservatorio (violino/piano e un concerto) e a metà giugno c'è l'esame di diploma di pianoforte complementare, col cavolo che si studia geografia per il compito in classe del 5 giugno: si fa una preparazione mirata. Questo mi disse- e questo approvai, pensando nella mia ingenuità che il "mirato" fosse riferito al contenuto della verifica. La prossima volta, approfondisco, mi sa. Ma anche no...

MATTONELLA DI BISQUIT CON FARCIA ALLE CILIEGIE E MOUSSE ALLO YOGURT
(Vivere la Casa, giugno/luglio 2010)

millefoglie alle ciliegie

Dell'abbinata ciliegie/cioccolato avevo già parlato qui, l'anno scorso, in termini a dir poco entusiastici: in casa nostra, siamo sempre un po' scettici sull'accoppiamento del cioccolato con la frutta, tanto che, eccezion fatta per le banane e le pere, sul resto storciamo un po' il naso, fragole in primis. Dopo la folgorazione della tarte alle ciliegie, però, mi ero ripromessa di tentare un'altra accoppiata e, appena si è presentata l'occasione, l'ho fatto. In questo caso, però, il cioccolato è una lieve nota di bilanciamento: di sapore, anzitutto, e di consistenza, visto che è l'unico elemento croccante, in una composizione altrimenti morbida e cremosa. Il dolce, in sè, è davvero da grandi occasioni, quelle che richiedono tempo. L'errore mio è stato di mettermi a cucinare alle 4, con gli ospiti che arrivavano per cena: ragion per cui la mousse non aveva ancora raggiunto la consistenza giusta, come vedete dalle foto. In ogni caso, però, rinunciare a priori a questa bontà sarebbe un vero peccato: quindi, se siete di quelle iper stra perfezioniste, per cui misurate l'altezza degli strati col calibro e pesate col bilancino del farmacista, fate uno strappo alla regola, preparatelo comunque e chiudete gli occhi sul risultato finale: che intanto è così buono che lo mangiate ad occhi chiusi, per davvero...

Ingredienti per 5-6 tranci

per la pasta bisquit
4 tuorli
3 albumi
3 cucchiai di acqua calda
120 g di zucchero
scorza grattugiata di un limone
80 g di farina
40 g di fecola
1 cucchiaino di lievito in polvere*

* l'ho omesso e ho sbagliato.

per la farcia
200 g di yogurt bianco
200 ml di panna montata
30 g di zucchero a velo
3 fogli di gelatina ( 9-10 g)
50 g di cioccolato fondente
1 vasetto di marmellata di ciliegie di ottima qualità
1 cucchiaio di maraschino

per guarnire
pistacchi tritati e/o scaglie di cioccolato bianco

preparazione
per la pasta biscotto: riunire in una ciotola i tuorli con lo zucchero, tre cucchiai d'acqua calda, la scorza di limone e montare il tutto con una frusta elettrica, in modo da ottenere un composto cremoso. Potete anche lavorare a bagnomaria, in questa fase. Quando le uova sono spumose, aggiungete poco per volta la farina, la fecola ed il lievito setacciati insieme e, in ultimo, gli albumi montati a neve ferma. Versare l'impasto in una teglia rettangolare da biscotti, foderata con carta da forno e far cuocere a 200 gradi per una decina di minuti. Fate attenzione a che il bisquit non brunisca. Sfornate la pasta bisquit e sformatela in questo modo, avendo cura di lasciarla raffreddare sopra un foglio pulito di carta da forno o di carta oleata, per evitare che si attacchi.
Prendete un piatto o un vassoio rettangolare che possa essere contenuto nel frigo, copritene la superficie con due fogli di carta da forno leggermente sovrapposti a metà del piatto e iniziate a montare il dolce

Tagliate la pasta biscotto in tre rettangoli il più possibile uguali fra loro .
Disponete il primo sul piatto e spennellatelo con la marmellata di ciliegie: potete diluirla sul fuoco, in un pentolino dal fondo spesso, per lavorare con più facilità.
Sovrapponete il secondo strato e spalmatelo con il cioccolato fondente, fuso a bagnomaria.
Mettete in frigo, fino a quando il cioccolato di sarà completamente indurito

Nel frattempo, preparate la mousse allo yogurt
ammollate la colla di pesce in acqua fredda per 5 minuti o fino a quando è perfettamente idratata. Fatela sciogliere in poca panna liquida, portata quasi al punto di ebollizione: toglietela dal fuoco, versatevi la colla di pesce ben strizzata e, con un cucchiaio di legno, mescolate fino a scioglierla del tutto.
Amalgamate lo yogurt e lo zucchero e unite questo composto alla panna dove avrete sciolto la gelatina, un cucchiaio per volta, mescolando bene ogni volta: questo procedimento impedisce lo choc termico, evitando la formazione di grumi e filamenti.
Montate la restante panna e unitela con attenzione al composto di yogurt.

Se, nel frattempo, il cioccolato non si fosse ancora indurito, tenete la mousse in frigo. Altrimenti, spalmatene metà sopra lo strato di cioccolato, coprire con il terzo rettangolo di pasta bisquit e stendervi sopra il restante strato di mousse. Dopodichè, tenere in frigo per almeno due ore: la mousse deve essersi rassodata.

Riprendere il dolce, tagliarlo in rettangoli di pari misura. In un pentolino, scaldare leggermente la marmellata di ciliegie, passare il composto attraverso un colino e spennellarlo sulla superficie delle mattonelle. Decorare con pistacchi e scagliette di cioccolato bianco

La ricetta non dice cosa fare del cucchiaio di maraschino: io non l'ho messo, causa presenza di bambini, ma presumo che dovesse andare con la marmellata di ciliegie.


millefoglie alle ciliegie

Che cosa ho fatto io? data la mancanza di tempo, non ho spalmato la mousse sopr al'ultimo strato di bisquit, certa che il dolce non avrebbe retto. Considerate che lavorate senza anello: la mia struttura quadrata, infatti, non si restringe così tanto, per cui è davvero un gioco di equilibrismi, non facilissimo. Per evitare spatasci, l'unica è lavorare con la mousse compatta e fare lunghi passaggi di frigo, di volta in volta.
Neppure ho filtrato la marmellata della glassatura: rotta per rotta, ho preferito l'effetto più rustico dei pezzetti di ciliegia. Non ho messo il cioccolato bianco perchè il secondo dolce della serata ( su questi schermi, mercoledì) era a base di questo ingrediente.
I tranci si tagliano in due, naturalmente- ma intanto, tutti fanno il bis. A me ne son venuti 8, per cui 16 piccole porzioni che ho servito con un cucchiaio di mousse allo yogurt
In compenso, è un dolce spettacolare, da porca figura a go-go, per capirci...
buona giornata
Alessandra

DSC_1823

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