Qui da noi tutti i giorni sono uguali... Sara` che lavoriamo autonomamente, sara` colpa del negozio... In ogni caso ieri Tomo e` andato a dare una mano alla zia, alle prese con una mostra espositiva delle sue borse, e io mi sono data alla pazza gioia: sembrava sabato!
Innanzitutto
pulizie di primavera: maglioni di lana, lenzuola e tende a lavare, coperte e materasso al sole in previsione dell'umidita` estiva. Mentre stavo smontando il letto per pulire meglio la polvere mi hanno chiamata a mangiare. In questi giorni sono ospiti da noi mia cognata e le nostre due nipoti, ormai adolescenti, nella pausa primaverile che in Giappone divide gli anni scolastici. Mio cognato naturalmente lavora e non si fara` vivo nemmeno nel fine settimana... ma qui e` normale, mi ci sono abituata...
Durante tutto il pranzo la sorella di Tomo ha continuato a frullare in maniera ossessiva un composto sospetto che poi si e` rivelato una base per della maionese: dopo mezzora nemmeno il minimo accenno ad addensarsi...
te credo - disessi mio fradel - la ga messo tutto l'oio in una volta!!!!
Shokkati e anche un po' stressati decidiamo di partire per una gita di
shoppping: 5 donne / 3 generazioni - pericolosissimo!
Prima tappa: negozio di scarpe. Provo, tanto per disperazione qualche paio piu` carino... da uomo naturalmente! Mia suocera mette il dito nella piaga facendomi notare che "ci sono modelli da donna
persino LL!!!" - io ho bisogno della 3L in Giappone, introvabile...
Le mie nipoti comprano delle scarpe da ginnastica in vista del nuovo anno scolastico.
Seconda tappa: negozio di vestiti (tipo Oviesse). Anche qui rinuncio in partenza a cercare qualunque capo che possa riuscire ad infilarmi.
Invece capito nel reparto "SUMO" (3L - 4L) e decido di fare almeno una prova tanto per diverirmi. Il camerino e` fornito di uno sportellino stile "far west" che dovrebbe coprire le parti interessate dal cambio, dal polpaccio alla fronte. Nel mio caso invece c'e` uno spiacevole effetto "mezzo busto": appendo in qualche modo un maglione sopra l'ingresso cosi` da avere almeno un po' di privacy.
Terza tappa: supermercato. Scese dalla macchina mia cognata e io cerchiamo un cestino per buttare delle bottigliette di plastica ormai vuote, una di te` e una di bevanda vitaminica. Troviamo vicino all'ingresso gli appositi cassonetti della raccolta differenziata. Bottigliette di plastica... questo: io apro il coperchio e lei butta dentro le bottigliette, cosi` come sono, tappo ed etichetta compresi... Nel secondo in cui il coperchio del cassonetto si richiude notiamo con orrore che tutti gli altri tappi ed etichette sono stati rimossi accuratamente dai ligi riciclatori giapponesi, come ricordano i numerosi disegni con didascalie presenti sul coperchio del cassonetto. Scappiamo via ridacchiando nervosamente sperando di non essere state notate...
Dopo una serie di telefonate al cellulare veniamo a conoscenza che la nonna di Tomo (quella famosa di 89 anni) e` gia` arrivata alla stazione e sta aspettando che qualcuno vada a prenderla. Avrebbe dovuto arrivare domani, invece ha anticipato la sua visita!
Ci precipitiamo da lei, essendo noi le piu` vicine in quel momento (sembra il servizio taxi!). Entro trafelata nella sala d'aspetto e trovo la nonna seduta composta sulla vecchia panca di legno: il viso impassibile, le mani sulle ginocchia e la schiena impettita - sedile anteguerra, educazione anteguerra. Era li`da piu` di 30 minuti.
Ecco che la compagnia diventa esponenzialmente piu` pericolosa: 6 donne / 4 generazioni.
Mentre camminamo in fila indiana nel giardino di casa e poi entriamo nell'atrio appoggiando pacchetti e borse della spesa, cerco di immaginare che faccia fara` Tomo quando ci vedra`: "Perche` nella mia famiglia ci sono tutte donne???"