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sabato 9 febbraio 2008

Lo salviamo Xp?

Non c'è niente da fare: Windows Xp pare proprio non voler uscire dalle grazie di moltissimi utenti Microsoft. Esattamente allo stesso modo in cui Vista non vuole entrare.

Un piccolo segnale abbastanza indicativo di questa tendenza si può trovare in una petizione online (chi è interessato la può sottoscrivere qui) che in meno di un mese di vita - è stata lanciata il 14 gennaio scorso - ha raccolto più di 75000 firme. E alla quale, abbastanza inaspettatamente, Microsoft ha risposto.

Come è noto, il supporto online (aggiornamenti critici e quant'altro) per Xp è previsto fino al 2014, ma ciò che preoccupa maggiormente gli utenti è la data oltre la quale sparirà dagli scaffali dei negozi, ossia il 30 giugno prossimo. E' interessante notare, a questo proposito, che anche questa scadenza è il risultato di una precedente proroga temporale, in quanto inizialmente lo stop della commercializzazione di Xp era prevista per il mese scorso. Data che è stata poi "spostata" in avanti a causa delle insistenti richieste dell'utenza.

E' comunque piuttosto difficile prevedere adesso quali saranno le mosse future dell'azienda, anche se - così, a naso - pare piuttosto difficile che Microsoft decida di prorogare ulteriormente tale termine. In ogni caso, nel rispondere alla petizione, un portavoce della casa di Redmond ha affermato che, così come è già avvenuto in occasione del primo posticipo, l'azienda sta valutando l'evoluzione della cosa.

E' interessante a tal proposito segnalare, come riporta sempre computerworld.com in quest'altro articolo, che in un sondaggio effettuato da King Research nel novembre scorso, quando la notizia della sospensione della vendita di Xp era già nota, il 44% degli interpellati ha ammesso senza mezzi termini di essere pronta a migrare verso la concorrenza (generalmente Linux o Mac) piuttosto che essere obbligata all'upgrade a Vista.

Insomma, se siete affezionati al buon vecchio Xp, che se vogliamo dirla tutta non è che vada ultimamente così male, avete tempo fino alla fine di giugno per le versioni OEM. Dopo si camperà solo di "rendita".

sabato 2 febbraio 2008

Microsoft (forse) compra Yahoo

Penso che non sia un mistero per nessuno che a Microsoft, di Yahoo e delle sue difficoltà finanziarie non importi un fico secco e che le reali intenzioni di Bill Gates siano quelle di cercare di contrastare il dominio assoluto di Google nei motori di ricerca. Certo è che zio Bill non poteva scegliere un momento migliore per lanciare un'offerta che difficilmente Yahoo potrà rifiutare (l'aveva già fatto un anno fa), specie dopo l'ultima trimestrale, tutt'altro che rosea, presentata dal gruppo.

E' un vecchio sogno del colosso di Redmond quello di riuscire ad intaccare il dominio di Google nel campo dei motori di ricerca; sogno che zio Bill ha già cercato di tramutare in realtà col suo Msn Search, con risultati molto al di sotto delle aspettative. Una sorta di tentativo di rivincita, quindi, quello di Microsoft, in un periodo in cui, ultimamente, le cose non è che vadano sempre per il verso giusto.

Già da tempo, infatti, Google è diventato un po' la bestia nera di Microsoft, e non solo per la nota questione del netto predominio nel campo dei motori di ricerca, ma anche per l'insistente concorrenza nel campo degli applicativi: come ad esempio le famose Google Apps, che insidiano sempre più concretamente il dominio dell'Office Microsoft (ne avevo già parlato qui e qui). A tutto questo si aggiunge la non rosea operazione Vista, il sistema operativo uscito un anno fa proprio in questo periodo che ancora è ben lungi dall'essere riuscito a conquistarsi le simpatie di aziende e privati.

Rimangono le preoccupazioni degli utenti, consci che l'operazione, se andasse a buon fine, rafforzerebbe ancora di più un monopolio (quello della software house di Redmond) che già spaventa e che ha visto spesso le corti antitrust di vari paesi, Europa compresa, avere qualcosa da ridire. Preoccupazioni che investono anche chi non vede di buon occhio una tale concentrazione di dati personali in mano a sempre meno persone. Non è un mistero infatti che i motori di ricerca (Yahoo compreso) immagazzinino nei propri server, dati personali, parole ricercate, gusti e preferenze di ricerca.

Preoccupazione degli utenti che forse con un'immagine si sintetizzano meglio che con mille parole:


(fonte: nytimes.com)

domenica 22 luglio 2007

Vista? Chi l'ha visto?


Ovviamente l'immagine che vedete qui sopra non ha la pretesa irrealistica di rappresentare una statistica degna di questo nome, visto il numero di accessi giornalieri di questo blog. Rimane il fatto, comunque, che tra gli amici che quotidianamente mi vengono a trovare non è che Vista faccia tutto questo furore.

La maggior parte preferisce (a mio giudizio saggiamente) tenersi ancora il buon vecchio e collaudato Xp. Evidentemente i requisiti richiesti per poter fare girare con un minimo di decenza il nuovo parto di zio Bill non sono alla portata di tutti i pc (del mio sicuramente no).

Oppure magari molti hanno scoperto che l'unica cosa che gira senza grosse difficoltà non è il nuovo sistema operativo ma le appendici pendule maschili di chi ha avuto occasione di averci a che fare.

Col senno di poi

Nessuna certezza, ovviamente, ma se si fosse dato retta ai tanti che fin dall'inizio avevano capito l'entità dei rapporti di forza t...