domenica 26 agosto 2018

Codice etico

Quindi Alfano, nel 2016 ministro dell'Interno, secondo Di Maio si doveva dimettere "in cinque minuti" per presunte irregolarità nello spostamento di un prefetto da Enna a Isernia (inchiesta poi archiviata). Salvini, nel 2018 sciaguratamente ministro dell'Interno, sempre secondo Di Maio non si deve dimettere perché un'inchiesta per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d'ufficio non confligge col loro codice etico.

No, ma a me piacerebbe dare una letta a 'sto codice etico.

Dice che li prende la chiesa a proprie spese

"Ho ritenuto di farli sbarcare" dice gongolante il ducetto di 'sta ceppa, come a voler far credere che la soluzione della vergognosa vicenda della nave Diciotti l'abbia trovata lui, quando invece a tirarlo fuori dal cul de sac in cui si era infilato da solo è stata la chiesa, che ha accettato di farsi carico di cento sventurati presenti sulla nave.

Ma lui sa bene che ai suoi "seguaci" può rifilare qualsiasi panzana, figurarsi se se ne accorgono. E allora via con la seconda: "Siamo riusciti ad aprire le porte della Chiesa e saranno ospitati a cura della Chiesa italiana. E quindi li ringrazio. Il problema lo abbiamo risolto [...] E questo a costo zero."

Ora, a parte il fatto che i minori e quelli con problemi gravi di salute fatti scendere anticipatamente sono stati presi in carico da ospedali e strutture italiani, e quindi già qui il costo zero è una balla, secondo il ducetto di 'sta ceppa da dove arriveranno i soldi che la chiesa impiegherà per l'assistenza dei migranti? da Marte? dall'Europa? da un bonifico dell'Altissimo? No, arriveranno dai sei miliardi e mezzo di euro (qui i dettagli) che ogni anno la Chiesa sottrae, più o meno direttamente, allo Stato italiano. Soldi pubblici italiani, quindi, con buona pace del "costo zero" e degli allocchi che la bevono.

Altra domanda. Sempre secondo il ducetto di 'sta ceppa, dove verranno sistemati dalla chiesa i migranti presi in carico? In Vaticano? Difficile, dal momento che come estensione non arriva a mezzo chilometro quadrato e vi risiedono già più di seicento persone. Verranno molto probabilmente sistemati in alcune delle strutture di assistenza presenti a Roma (suolo italiano, casomai qualche leghista non lo sapesse) e dintorni (un quarto del patrimonio immobiliare di Roma è di proprietà della chiesa).

La "vittoria" di Salvini è tutta qui, ma non ditelo ai suoi "seguaci", vedi mai che qualcuno si svegli dal letargo.

mercoledì 22 agosto 2018

Diciotti

Se potessi, salirei su quella nave e andrei da quei poveretti a dire loro che gli italiani non sono tutti come quel vigliacco che abbiamo a capo degli Interni.

martedì 21 agosto 2018

Sequestro di persona?

Non sono un esperto di queste cose, ma mi chiedo se tenere bloccate su una nave 177 persone per sei giorni, persone tra l'altro provate da ciò che hanno passato prima di essere raccolte dalla Diciotti, non configuri il reato di sequestro di persona.

Poi, vabbe', stendiamo un velo pietoso sull'assurdità tutta italiana che vede impedito a una nave militare l'attracco alle coste del paese a cui appartiene (tecnicamente la nave ha attraccato, ma dal momento che nessuno, compresi i membri dell'equipaggio, può salire o scendere da essa, è come se non avesse attraccato).

Mattarella, ci sei?

venerdì 17 agosto 2018

Bollo auto

Settimana lavorativa finita. Arrivo a casa tutto contento per il weekend di relax e riposo che mi aspetta. Trovo una lettera nella cassetta della posta speditami dalla Regione Emilia Romagna e non presagisco nulla di buono.

Infatti.

I signori della Regione mi contestano il mancato pagamento del bollo auto per l'anno 2017, bollo auto che naturalmente ho pagato e del quale conservo la ricevuta. Ciò che mi fa leggermente girare i cabasisi è che loro adesso se ne stanno lì tranquilli e pacifici, mentre io devo andare in un'agenzia ACI o perdere tempo via internet per dimostrare di essere in regola.

In un mondo perfetto, sarebbero loro che dovrebbero dimostrare a me di non aver pagato, non io a loro di averlo fatto.

giovedì 16 agosto 2018

Peggiori di loro

Quelli che hanno piazzato gli ordigni davanti alla sede della lega, intendo. Peggiori dei leghisti in primo luogo perché nessun tipo di (sacrosanto) dissenso può giustificare atti di questo genere, in secondo luogo perché per combattere tutto ciò che è leghismo non serve scendere a questi livelli, fornendo loro in questo modo, tra l'altro, una comoda patente di vittime, si può fare in maniera molto più efficace con l'argomentazione, il buon senso e l'intelligenza.

mercoledì 15 agosto 2018

Genova

Rispetto alla decina di ponti crollati in Italia dal 2013 in qua, l'unica cosa che forse si può dire di quello collassato ieri a Genova è che era probabilmente quello di cui era più che fondata l'eventualità che sarebbe crollato, almeno a giudicare dai reiterati allarmi lanciati nel corso degli anni. Non mi pare ci sia nient'altro da aggiungere. Almeno non oggi.

domenica 12 agosto 2018

Duemilasettecentocinquantotto

Scrive Gian Antonio Stella che dal giorno del suo insediamento a Ministro dell'interno, quattro marzo scorso, le sparate di Salvini hanno accumulato duemilasettecentocinquantotto titoli sul sito dell'Ansa, che equivalgono a una media di circa trentotto al giorno. Renzi, un altro che a sparate non scherzava, sia per qualità che per quantità, al confronto era un novellino.

venerdì 10 agosto 2018

Seggiolini

Quindi, fanno il decreto con cui ti obbligano all'acquisto dei seggiolini anti-abbandono, che naturalmente devi pagare di tasca tua, però tolgono l'obbligo della certificazione vaccinale. Da notare che i vaccini, a differenza dei seggiolini, non li paghi, te li paga lo Stato.

Negli ultimi cinque anni, in Italia ci sono stati quattro (quattro!) casi di bambini abbandonati in macchina, i vaccini hanno salvato (e salvano) milioni di vite in tutto il mondo. Tirate voi le conclusioni.

martedì 7 agosto 2018

Dice che viene prima la politica

Dice che la politica viene prima della scienza. Lo dice l'impiegato metalmeccanico, con tanto di passato da consulente informatico, Davide Barillari, noto antivaccinista pentastellato.

Lèvati, Burioni, che coi tuoi trentacinque anni spesi a studiare i vaccini, in confronto a lui non sei nessuno.

(Per chi voglia farsi un'idea delle competenze scientifiche dei due: qui c'è la pagina Wikipedia di Roberto Burioni, nell'immagine qui sotto quella di Barillari.)



lunedì 6 agosto 2018

È finita la pacchia



Gli evasori votano, gli immigrati no

Vado a memoria e quindi potrei sbagliarmi, ma non ricordo né un tweet, né un post su facebook, né una dichiarazione in una qualunque delle migliaia sue apparizioni in tv in cui abbia lanciato una invettiva, pure piccola, magari di sfuggita, contro i grandi evasori fiscali. Non l'ha mai fatto né in campagna elettorale (figurarsi!) né da ministro del governo in carica.

Eppure i grandi evasori, quelli che sottraggono al fisco, quindi alla collettività, quindi a noi, cifre dell'ordine di miliardi di euro, sono tra i maggiori responsabili dello stato in cui versa oggi il nostro paese, e una delle cause più rilevanti della enorme imposizione fiscale, contro cui tra l'altro starnazza un giorno sì e l'altro pure, nel patetico e paradossale (per chi lo vuol notare) giochino di strillare contro la pressione fiscale lisciando contemporaneamente il pelo a chi la provoca.

Nota. Non si sta parlando, qui, del piccolo negozio che vende piadina e tramezzini sotto casa e che fa un po' di nero per riuscire a starci dentro, no, si sta parlando dei cosiddetti pezzi grossi, quelli che rubano nascondendo soldi all'estero tramite società offshore o con la allegra compiacenza di tributaristi, studi legali ecc.

Perché con questi non se l'è mai presa? Forse perché votano? Probabile. E poi, converrete anche voi, è molto più facile e mediaticamente e politicamente remunerativo inveire contro lo zingaro che ruba un po' di rame in un cantiere o contro l'immigrato che ruba un sacchetto di mele al supermercato, piuttosto che contro il miliardario che sottrae fiumi di risorse alla collettività, no?

Del resto, siamo sempre in Italia.

domenica 5 agosto 2018

Il re degli ossimori

Nel tentativo di uscire dal cul de sac in cui si sono infilati cercando di accontentare sia i (pochi) raziocinanti che i (molti) refrattari all'utilizzo del cervello, per i vaccini si stanno inventando adesso l'obbligo flessibile. Che se è flessibile non può per definizione essere un obbligo. Ma tranquilli, nessuno ci farà caso.

sabato 4 agosto 2018

Benzina e vaccini

Nonostante la roboante campagna elettorale con cui il tipo della ruspa prometteva ogni giorno che le accise sulla benzina sarebbero sparite il giorno dopo l'insediamento del governo, le suddette accise non solo sono ancora lì, saldamente al loro posto, ma, puntuali come ogni anno in occasione dei maxi esodi d'agosto, ecco gli immancabili rincari dei carburanti. Intanto lui, per distrarre le genti e tirare un altro po' a campare mediaticamente, continua a menarla con l'inesistente emergenza migranti.

Le accise, quindi, neppure Salvini le può togliere. In compenso lui e soci possono togliere l'obbligo delle certificazioni vaccinali per poter andare a scuola, cosicché già da questo settembre torme di bambini non vaccinati, figli incolpevoli dei famosi "genitori informati", quelli che dopo dieci minuti su Google pretendono di saperne come chi studia i vaccini da una vita, invaderanno materne ed elementari, con grande gioia di eventuali bambini immunodepressi, quelli che non si vaccinano perché non possono farlo e che affidano la loro salute al fatto che tutti gli altri siano coperti dalle vaccinazioni.

Avanti così.

venerdì 3 agosto 2018

Fontana

Non è che adesso tutti a stracciarsi le vesti e a indignarsi per le cazzate odierne di Fontana, vero? Voglio dire, sappiamo ormai di che pasta è fatta la maggior parte di quelli che compongono questo governo, ne abbiamo dimostrazione ogni giorno.

Chiediamoci, semmai, come abbiamo fatto ad arrivare a tutto ciò e facciamo tesoro di questo sciagurato periodo politico affinché, una volta concluso, non ritorni mai più. Di più non possiamo fare, per ora.

È ora di occhiali da lettura?

Come forse qualcuno dei miei trentadue lettori saprà, o magari immaginerà vedendo la mia immagine del profilo qui a destra (se legge questo blog da pc), sono sempre stato abbastanza miope, condizione ereditata dai miei genitori, entrambi talpe anch'essi.

Questa condizione non mi ha mai creato alcun problema. Porto infatti gli occhiali da vista fin da giovanissimo, credo seconda o terza elementare, senza che praticamente me ne sia mai accorto, se si esclude il senso di disorientamento dei primi due o tre giorni di cui mi è rimasta memoria.

Da qualche tempo mi sono accorto che qualcosa è cambiato, nel senso che ho cominciato ad incontrare alcune difficoltà nel leggere i caratteri più piccoli. Me ne accorgo ad esempio quando leggo tramite smartphone. Quando tutto andava come doveva andare riuscivo a leggere senza alcuna difficoltà anche le pagine dei siti scritte in caratteri minuscoli, mentre da qualche tempo ho qualche difficoltà e devo o allargare i caratteri ingrandendo la pagina con pollice e indice o allontanare da me il device.

Niente di grave, naturalmente, si tratta semplicemente dei primi segnali che caratterizzano l'arrivo della presbiopia, un difetto fisiologico della vista che comincia a farsi vivo, gradualmente, a partire dai quaranta. Considerando che ho già abbondantemente superato i quarantotto, direi che finora mi è andata di lusso.

Ciò che parzialmente mi tranquillizza è il fatto che ancora riesco a leggere i libri normalmente, con i miei occhiali di tutti i giorni e senza bisogno di allontanare le pagine dagli occhi. In fondo a me è questo che interessa, dal momento che passo molto più tempo sui libri che sullo smartphone. Naturalmente so benissimo che è solo questione di tempo, come del resto mi ha già avvisato da tempo il mio oculista, ma finché dura...

mercoledì 1 agosto 2018

Perché Foa no

"Il servizio pubblico, per essere tale, non può essere espressione unilaterale di una maggioranza, qualunque essa sia. A questo criterio ci siamo attenuti quando eravamo al governo."

Lo dice il tipo delle cene eleganti, motivando così il suo no alla candidatura di Marcello Foa alla presidenza della Rai. Lo stesso tipo delle cene eleganti che come capo dei suoi governi piazzava suoi uomini dappertutto e mandava al confino i Biagi, i Santoro, i comici più appuntiti. Insomma, tutti quelli non allineati.

Ma tanto, chi volete che si ricordi?

Musei gratis

Faccio sinceramente fatica a comprendere i motivi del putiferio scatenato dalle intenzioni di Bonisoli di togliere l'obbligo, per i musei, di lasciare entrare gratuitamente i visitatori la prima domenica di ogni mese. Se infatti la lingua italiana ha ancora un senso, il ministro ha solo detto che eventuali giornate gratuite, che nessuno impedisce di istituire, saranno valutate dai singoli direttori dei musei in base alle esigenze del museo stesso (stagionalità, periodi di maggiore o minore affluenza ecc.).

Non ci vedo nulla di abominevole. Mi pare di scorgere solo una grande voglia di fare fuoco su tutto e tutti in maniera acritica e senza prendersi la briga di andare oltre i titoloni. Se il bisogno collettivo di dispiegare tale potenziale di fuoco è irrefrenabile, si abbia almeno l'accortezza di dispiegarlo dove ha un senso farlo, tipo ad esempio a ogni sparata fasciorazzista di Salvini.

20 miliardi

Ce lo chiederà Trump (anzi, ce l'ha già imposto prima ancora di insediarsi alla Casa Bianca), perché vedi mai che qualcuno voglia attacc...