Aprile è quel mese in cui si presenta un sabato pomeriggio qualsiasi, e in quel sabato pomeriggio qualsiasi avresti voglia di andare a fare una bella camminata in collina. Però ci sono certi nuvoloni e non sai bene cosa fare. Allora aspetti un po', tentenni, tieni d'occhio il cielo per cercare di capire come potrebbe evolvere la situazione. Poi vedi uno slargo tra le nubi e pensi che la situazione evolva nel verso giusto; allora ti metti le scarpe, infili gli auricolari ed esci di casa. Il tempo di arrivare dal portico al cancello e arrivano le prime gocce, che non sono neppure gocce ma secchiate.
E ti ricordi che aprile è anche questo.
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sabato 9 aprile 2016
Aprile
lunedì 16 gennaio 2012
Costa Favolosa
Mi viene in mente che nel settembre scorso, mentre ero con famiglia e amici in giro per Venezia (nella foto in alto mia figlia Michela col nostro mico Marco), transitò di fronte a Piazza San Marco la Costa Favolosa, gemella della più sfortunata Concordia. E ci fece una notevole impressione.
martedì 19 luglio 2011
Spidertruman non esiste
Il fantomatico Spidertruman è in realtà Gianfranco Mascia, del Popolo viola. Confesso: ci ero caduto, ingenuamente, anch'io. Ciò non toglie, comunque, che una rinfrescata su certe rivelazioni, già note, abbia fatto bene.
L'altra notizia del giorno è che Belpietro è indagato per vilipendio al Capo dello Stato a causa di questa vignetta pubblicata stamattina da Libero. Bah, se il reato esistesse io lo indagherei per vilipendio dei lettori di Libero, piuttosto.
L'altra notizia del giorno è che Belpietro è indagato per vilipendio al Capo dello Stato a causa di questa vignetta pubblicata stamattina da Libero. Bah, se il reato esistesse io lo indagherei per vilipendio dei lettori di Libero, piuttosto.
domenica 2 maggio 2010
I blogger sono persone serie? :-)
Prima che pensiate delle cose che non dovete assolutamente pensare, una piccola precisazione. Come forse ricorderete, recentemente sono entrato negli "anta", e, per l'occasione, Chiara e le mie figlie hanno pensato bene di organizzarmi una bella "festa". Casualmente ho ritrovato la cartella in cui avevo archiviato le foto della suddetta "festa", e questa qui sopra è una - le altre col cavolo che ve le mostro.
Per la cronaca, la bella "mora" è Roberto, mio grande amico, nonché vicino di casa, che si è prestato a tutta la messinscena.
giovedì 11 febbraio 2010
Bertolaso, Dell'Utri, par condicio e altre storie di ieri
Giornata piena anche quella di ieri. Della vicenda Bertolaso ho già parlato, seppur frettolosamente, e non sto quindi a tornarci sopra. Aggiungo solo che in serata è arrivato, immancabile, il commento di Berlusconi, del quale potete facilmente immaginare il tenore. L'occasione delle esternazioni è stata, manco a dirlo, la presentazione dell'ennesimo libro di Bruno Vespa - ma quanto scrive quello lì? "I processi infondati sono un male italiano", ha attaccato il premier, anche se non è ben chiaro a quali si riferisse (forse ai suoi? Mah...). E ancora: "Uno sport nazionale colpire chi fa bene". Bah, a me risulta che, pur con tutti i bastoni tra le ruote che quotidianamente le vengono messi, la magistratura cerchi nei limiti del possibile di perseguire chi commette reati, senza guardare se il soggetto in questione faccia bene o male (bene o male che cosa poi? boh...).
"Non si può governare attaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici". Certo che non si può; infatti nei paesi normali chiè attaccato dai giudici viene accusato di qualcosa si dimette all'istante, va in tribunale e cerca di dimostrare lì la sua innocenza senza strillare istericamente a inesistenti aggressioni giudiziarie, dopodiché, se risulta innocente torna a fare quello che faceva prima. E' lampante (negli altri paesi, appunto). Ma sentite questa, che è fenomenale: "Io posso giurare che nessuno dei fatti di cui mi si accusa sono veri". Lo so, la domanda sembrerà sciocca e ingenua - eh, beata ingenuità... -, ma se le cose stanno così perché non si presenta in tribunale e porta lì le sue ragioni? Prenderebbe due piccioni con una fava: dimostrerebbe ai giudici la sua totale estraneità ai fatti contestatigli e nel contempo si riabiliterebbe agli occhi di quelli che pensano che non ci voglia andare per altri motivi. Se lui giura, come ha fatto, che ciò di cui lo accusano è tutto inventato non deve andare da Vespa a dirlo, ma in tribunale, che è il luogo per eccellenza dove può di fronte a tutti effettivamente dimostrare le sue ragioni. E' così difficile o veramente sono io, e non solo io, a essere troppo ingenuo?
* * *
Brutte notizie per tutti quelli, come lo scrivente, che spesso e volentieri seguono le trasmissioni di approfondimento giornalistico/politico - più che altro per il fascino recondito esercitato dalle balle che raccontano gli ospiti. Pare infatti che nel periodo pre-elettorale, si vocifera dal prossimo 28 febbraio, saranno soppresse trasmissioni tipo Ballarò, Porta a Porta, Annozero, ecc... La decisione è stata presa dalla commissione di vigilanza della Rai in applicazione della famosa par condicio, legge risalente al 2000 fortemente voluta dalla sinistra. A votare a favore tutti i componenti del centrodestra del cda della Rai. Giornalisti in rivolta, compreso Vespa, e apparentemente moderata soddisfazione di Berlusconi, il quale ha dichiarato: "La decisione di fermare quelli che ormai sono pollai televisivi non è né scandalosa né preoccupante anche perché potrebbero essere sostituite da tribune politiche". Sì, come no? Ve l'immaginate tornare alle vecchie e pallosissime tribune politiche? In realtà, la par condicio, quando gli dà fastidio è illiberale e liberticida; quando gli serve per togliere di mezzo un paio di trasmissioni che gli stanno sulle scatole va benissimo.
* * *
Si pensa sempre ai luoghi comuni quando si dice che molti scendono in politica per scampare la galera. Non sempre è così, e ce ne ha offerto una strabiliante testimonianza Marcello Dell'Utri, il senatore del Pdl, noto braccio destro di Berlusconi sotto processo a Palermo per associazione mafiosa - in primo grado si è già beccato 9 anni. In un'intervista al Fatto Quotidiano di ieri, infatti, ha detto chiaramente, in maniera lampante e senza tentennamenti che a lui della politica non frega assolutamente niente, gli serve solo per non andare in galera. Chapeau! (Adesso voglio vedere chi darà ancora del qualunquista a Beppe Grillo, che queste cose le dice da anni).
Per adesso mi fermo qui.
"Non si può governare attaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici". Certo che non si può; infatti nei paesi normali chi
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Brutte notizie per tutti quelli, come lo scrivente, che spesso e volentieri seguono le trasmissioni di approfondimento giornalistico/politico - più che altro per il fascino recondito esercitato dalle balle che raccontano gli ospiti. Pare infatti che nel periodo pre-elettorale, si vocifera dal prossimo 28 febbraio, saranno soppresse trasmissioni tipo Ballarò, Porta a Porta, Annozero, ecc... La decisione è stata presa dalla commissione di vigilanza della Rai in applicazione della famosa par condicio, legge risalente al 2000 fortemente voluta dalla sinistra. A votare a favore tutti i componenti del centrodestra del cda della Rai. Giornalisti in rivolta, compreso Vespa, e apparentemente moderata soddisfazione di Berlusconi, il quale ha dichiarato: "La decisione di fermare quelli che ormai sono pollai televisivi non è né scandalosa né preoccupante anche perché potrebbero essere sostituite da tribune politiche". Sì, come no? Ve l'immaginate tornare alle vecchie e pallosissime tribune politiche? In realtà, la par condicio, quando gli dà fastidio è illiberale e liberticida; quando gli serve per togliere di mezzo un paio di trasmissioni che gli stanno sulle scatole va benissimo.
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Si pensa sempre ai luoghi comuni quando si dice che molti scendono in politica per scampare la galera. Non sempre è così, e ce ne ha offerto una strabiliante testimonianza Marcello Dell'Utri, il senatore del Pdl, noto braccio destro di Berlusconi sotto processo a Palermo per associazione mafiosa - in primo grado si è già beccato 9 anni. In un'intervista al Fatto Quotidiano di ieri, infatti, ha detto chiaramente, in maniera lampante e senza tentennamenti che a lui della politica non frega assolutamente niente, gli serve solo per non andare in galera. Chapeau! (Adesso voglio vedere chi darà ancora del qualunquista a Beppe Grillo, che queste cose le dice da anni).
Per adesso mi fermo qui.
domenica 10 gennaio 2010
Ma come? E le 10 domande?
Devo ammettere che la cosa mi era sfuggita. Ieri Repubblica ha intervistato Berlusconi sulla nota questione, tornata alla ribalta in questi giorni, delle due aliquote di tassazione già proposte dal premier (e poi non se n'è fatto niente) al suo ingresso in politica nel '94.
Cioè, non so se è chiaro: Berlusconi ha concesso un'intervista a Repubblica e quest'ultima non ha fatto un minimo accenno a qualcuna delle famose 10 domande con cui gli ha scassato le appendici pendule maschili per mesi?
Christian si domanda se non sia tutto un magna magna. :-)
Cioè, non so se è chiaro: Berlusconi ha concesso un'intervista a Repubblica e quest'ultima non ha fatto un minimo accenno a qualcuna delle famose 10 domande con cui gli ha scassato le appendici pendule maschili per mesi?
Christian si domanda se non sia tutto un magna magna. :-)
giovedì 31 dicembre 2009
Buon 2010
Come vi sembro nei panni Harry Potter? No, adesso vi spiego. Sono in partenza con moglie e figlie alla volta di Cesena per passare il capodanno a casa di amici. Una serata tranquilla tra cenone, chiacchiere e la migliore compagnia. Mentre nei giorni scorsi si programmava un po' la serata, qualcuno ha pensato: perché non organizzare un capodanno in tema Harry Potter? Detto e fatto. Insomma, sarà un po' capodanno e un po' Carnevale. La cosa curiosa è che sono stato obbligato a impersonare il famoso maghetto pur non avendo mai né letto un libro né visto un film - lo so, lo so, è imperdonabile; vedrò in futuro di colmare questa lacuna.
Vi farò sapere nei prossimi giorni come è andata. Ah, ringrazio Giulia per avermi così bene "photoshoppato" nel noto personaggio della Rowling. Peccato che non abbia anch'io la bacchetta magica: mi piacerebbe cambiare un po' di cose. Vabbé...
Approfitto di questo ultimo post del 2009 per un ringraziamento che mi sta molto a cuore. Un ringraziamento a voi, cari amici e lettori, che ogni giorno, con una costanza che ancora mi sorprende, venite qui a leggere quello che scrivo. Nell'anno che sta per chiudersi, questo blog ha totalizzato circa 82.000 accessi, con una media giornaliera che si aggira mediamente attorno alle 220 visite. Niente di eclatante, intendiamoci, si tratta del traffico standard di un normale blog amatoriale. Ma non nascondo che la cosa mi faccia comunque piacere, tenuto conto poi che curo questo piccolo spazio senza nessun impegno ed esclusivamente nel tempo libero.
Un grazie affettuoso e sentito a tutti voi, quindi, assieme ovviamente ai migliori auguri di un sereno 2010 dal vostro
venerdì 24 luglio 2009
lunedì 29 giugno 2009
Ma il pc cosa c'entra, poverino?
Scusate, ma ogni tanto bisogna anche ridere un po', e quindi ve la riporto esattamente come l'ho trovata sul sito dell'Ansa.
CAVASSO NUOVO (PORDENONE), 29 GIU - Il computer va in til e lui gli spara. E' accaduto a Cavasso Nuovo (Pn), protagonista un pensionato di 68 anni. Evidentemente esasperato dalle 'lentezze' e dalle 'bizze' del suo pc, l'uomo, secondo il racconto dei Carabinieri che e' intervenuta per sequestrare l'arma, ha atteso invano lunghissimi minuti, sperando che la situazione si sbloccasse. Poi, spazientito, ha sparato 5 colpi al pc con la sua calibro 22 regolarmente denunciata. L'arma e' stata sequestrata.
Una domanda: secondo voi che sistema operativo era installato su quel pc? :-)
CAVASSO NUOVO (PORDENONE), 29 GIU - Il computer va in til e lui gli spara. E' accaduto a Cavasso Nuovo (Pn), protagonista un pensionato di 68 anni. Evidentemente esasperato dalle 'lentezze' e dalle 'bizze' del suo pc, l'uomo, secondo il racconto dei Carabinieri che e' intervenuta per sequestrare l'arma, ha atteso invano lunghissimi minuti, sperando che la situazione si sbloccasse. Poi, spazientito, ha sparato 5 colpi al pc con la sua calibro 22 regolarmente denunciata. L'arma e' stata sequestrata.
Una domanda: secondo voi che sistema operativo era installato su quel pc? :-)
domenica 28 giugno 2009
Fine della vacanza, si torna online
Messo così, il titolo, sembra quasi che mi dispiaccia tornare a scrivere nel mio blog. In realtà non mi dispiace affatto; anzi, cominciavo già ad avvertire i primi sintomi di astinenza da pc... :-)
Sulla vacanza vera e propria non è che ci sia molto da dire. Il tempo non sempre è stato dei migliori, purtroppo, ma non ci ha comunque impedito di fare delle tonificanti camminate tra i boschi percorrendo i sentieri delle Dolomiti. Appena avrò un attimo di tempo metterò online qualche foto. La vera novità rispetto agli anni passati, semmai, è stata l'aver fatto la prima vacanza da separati. No, non fraintendete, non separati nel senso che probabilmente avete inteso voi, ma nel senso che quest'anno Francesca, mia figlia più piccola, ha preferito, invece di venire con noi in Trentino, trascorrere la stessa settimana a S.Agata Feltria, al campeggio organizzato dalla scuola.
Naturalmente, anche se me ne stavo in totale relax, ho seguito, leggendo i giornali, gli avvenimenti della settimana. Niente di particolarmente rilevante, mi pare. Tra le cose che mi hanno colpito c'è il ruolo, direi sorprendente, che sta avendo Twitter, i social network e internet in generale nell'aggirare la censura imposta dal regime iraniano. Laddove i giornalisti vengono cacciati e la tv oscurata, c'è internet a garantire in qualche modo la libera circolazione delle notizie e delle informazioni, comprese quelle bloccate dal governo. Una lezione straordinaria per quei paesi (e quei governanti) che ancora pensano di ricorrere alla censura per bloccare il libero flusso delle informazioni.
Qua da noi, ho notato, tiene naturalmente banco il nostro premier e le sue fantastiche esternazioni con le quali ci allieta le giornate. Me ne sono segnate un paio.
Questa perla, partorita venerdì durante l'ultima comparsata in Abruzzo, si commenta da sola. Da notare che il famoso 75%, strombazzato appena alcune settimane fa (e che tale non era neanche allora), si è ridotto a un più ragionevole, anche se tutto da verificare, 61.
La seconda esternazione degna di nota, che vi vado a riproporre qui sotto (il neretto è mio), l'ho letta ieri mattina su Repubblica cartacea, acquistata all'edicola di Pozza di Fassa subito prima di mettermi in macchina per il rientro a casa. Questa uscita è interessante (si fa per dire) perché questa volta, obiettivo degli strali del premier, sono le varie organizzazioni di statistiche e studi economici internazionali e nazionali, rei, secondo lui, di diffondere, tanto per cambiare, sfiducia e pessimismo (chissà se a Draghi fischiavano le orecchie...).
Naturalmente, come al solito, abbiamo capito male noi e tutti i quotidiani che han riportato le sue parole (qui video e audio di Repubblica), tanto è vero che nella serata di ieri è arrivata la precisazione del premier in persona, il quale, esattamente come tutte le altre volte, ha specificato di non aver mai detto le parole "chiudere la bocca". Quest'uomo è una barzelletta, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Ricordate il recente rapporto sulla corruzione percepita, stilato dall'ong Trasparency International, che vedeva l'Italia al 55° posto su 180 paesi presi in esame? Bene, a confermare quei dati è arrivata l'altro ieri la relazione annuale della Corte dei Conti, che ha stimato in qualcosa come 50/60 miliardi di euro annui (sì, avete letto bene) la "tassa occulta" a carico degli italiani riconducibile a questo motivo. Dice il procuratore generale della Corte dei Conti:
Se a questo si aggiunge un'evasione fiscale che se fosse recuperata consentirebbe di incamerare, sempre secondo la Corte dei Conti, 100 miliardi di euro l'anno, si capisce bene come siamo messi. Quando poi si leggono notizie come questa, difficile pensare che i vari allarmi che con una certa frequenza vengono lanciati siano campati per aria.
E' morto Michael Jackson. La notizia mi lascia sostanzialmente indifferente, anche se forse non era difficile prevedere che non sarebbe campato ancora a lungo. D'altra parte uno che vende 700 milioni di dischi e se ne va con 500 milioni di dollari di debiti, qualcosa che non va deve averlo per forza. Adesso è iniziato il penoso tira e molla: omicidio? Cocktail letale di farmaci? C'è lo zampino del suo medico personale? Bah...
Dicono fosse un bravo ballerino: non mi esprimo, non sono in grado di giudicare. Neppure musicalmente mi ha mai entusiasmato, in quanto la sua musica non rappresentava certo uno dei miei generi preferiti. Unica eccezione è quel Thriller del 1982, da molti definito uno dei migliori album della storia della musica, che lo consacrò definitivamente una star a livello mondiale. Non so se sia effettivamente uno dei migliori album del mondo; in caso lo sia, comunque, gran parte del merito va sicuramente alle collaborazioni che ha potuto vantare Jackson per la sua realizzazione, che vanno dai Toto, a Paul McCartney ed Eddie Van Halen. Questa qui sotto è Beat It, tratta appunto da quel disco. In questo pezzo la chitarra ritmica è suonata da Steve Lukather, mentre l'assolo è di Van Halen. Non so se senza l'apporto di questi musicisti la riuscita sarebbe stata la medesima.
Buona domenica.
Sulla vacanza vera e propria non è che ci sia molto da dire. Il tempo non sempre è stato dei migliori, purtroppo, ma non ci ha comunque impedito di fare delle tonificanti camminate tra i boschi percorrendo i sentieri delle Dolomiti. Appena avrò un attimo di tempo metterò online qualche foto. La vera novità rispetto agli anni passati, semmai, è stata l'aver fatto la prima vacanza da separati. No, non fraintendete, non separati nel senso che probabilmente avete inteso voi, ma nel senso che quest'anno Francesca, mia figlia più piccola, ha preferito, invece di venire con noi in Trentino, trascorrere la stessa settimana a S.Agata Feltria, al campeggio organizzato dalla scuola.
Naturalmente, anche se me ne stavo in totale relax, ho seguito, leggendo i giornali, gli avvenimenti della settimana. Niente di particolarmente rilevante, mi pare. Tra le cose che mi hanno colpito c'è il ruolo, direi sorprendente, che sta avendo Twitter, i social network e internet in generale nell'aggirare la censura imposta dal regime iraniano. Laddove i giornalisti vengono cacciati e la tv oscurata, c'è internet a garantire in qualche modo la libera circolazione delle notizie e delle informazioni, comprese quelle bloccate dal governo. Una lezione straordinaria per quei paesi (e quei governanti) che ancora pensano di ricorrere alla censura per bloccare il libero flusso delle informazioni.
Qua da noi, ho notato, tiene naturalmente banco il nostro premier e le sue fantastiche esternazioni con le quali ci allieta le giornate. Me ne sono segnate un paio.
«Sono fatto così e non cambio. D'altronde ho la mia età. Se mi vogliono sono così. E gli italiani mi vogliono, ho il 61%. Mi vogliono perché sentono che sono buono, generoso, sincero, leale» (fonte)
Questa perla, partorita venerdì durante l'ultima comparsata in Abruzzo, si commenta da sola. Da notare che il famoso 75%, strombazzato appena alcune settimane fa (e che tale non era neanche allora), si è ridotto a un più ragionevole, anche se tutto da verificare, 61.
La seconda esternazione degna di nota, che vi vado a riproporre qui sotto (il neretto è mio), l'ho letta ieri mattina su Repubblica cartacea, acquistata all'edicola di Pozza di Fassa subito prima di mettermi in macchina per il rientro a casa. Questa uscita è interessante (si fa per dire) perché questa volta, obiettivo degli strali del premier, sono le varie organizzazioni di statistiche e studi economici internazionali e nazionali, rei, secondo lui, di diffondere, tanto per cambiare, sfiducia e pessimismo (chissà se a Draghi fischiavano le orecchie...).
"bisogna far sì che prima di tutto il governo, e in secondo luogo tutte le organizzazioni internazionali contribuiscano a rilanciare la fiducia.
[...]
Un giorno sì e uno no escono e dicono che il deficit è al 5%, meno consumi del 5%, crisi di qui, crisi di là, la crisi ci sarà per fino al 2010, la crisi si chiuderà nel 2011... Un disastro: dovremmo veramente chiudere la bocca a tutti questi signori che parlano, magari perchè di cose che i loro uffici studi gli dicono possono verificarsi, ma che così facendo distruggono la fiducia dei cittadini dell'Europa e del mondo" (fonte)
Naturalmente, come al solito, abbiamo capito male noi e tutti i quotidiani che han riportato le sue parole (qui video e audio di Repubblica), tanto è vero che nella serata di ieri è arrivata la precisazione del premier in persona, il quale, esattamente come tutte le altre volte, ha specificato di non aver mai detto le parole "chiudere la bocca". Quest'uomo è una barzelletta, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.
Ricordate il recente rapporto sulla corruzione percepita, stilato dall'ong Trasparency International, che vedeva l'Italia al 55° posto su 180 paesi presi in esame? Bene, a confermare quei dati è arrivata l'altro ieri la relazione annuale della Corte dei Conti, che ha stimato in qualcosa come 50/60 miliardi di euro annui (sì, avete letto bene) la "tassa occulta" a carico degli italiani riconducibile a questo motivo. Dice il procuratore generale della Corte dei Conti:
«Il fenomeno della corruzione all'interno della P.A. é talmente rilevante e gravido di conseguenze in tempi di crisi come quelli attuali da far più che ragionevolmente temere che il suo impatto sociale possa incidere sullo sviluppo economico del Paese anche oltre le stime effettuate dal servizio Anticorruzione e Trasparenza del ministero della Funzione pubblica, nella misura prossima a 50/60 miliardi di euro all'anno costituenti una vera e propria tassa immorale ed occulta pagata con i soldi prelevati dalle tasche dei cittadini».
Se a questo si aggiunge un'evasione fiscale che se fosse recuperata consentirebbe di incamerare, sempre secondo la Corte dei Conti, 100 miliardi di euro l'anno, si capisce bene come siamo messi. Quando poi si leggono notizie come questa, difficile pensare che i vari allarmi che con una certa frequenza vengono lanciati siano campati per aria.
E' morto Michael Jackson. La notizia mi lascia sostanzialmente indifferente, anche se forse non era difficile prevedere che non sarebbe campato ancora a lungo. D'altra parte uno che vende 700 milioni di dischi e se ne va con 500 milioni di dollari di debiti, qualcosa che non va deve averlo per forza. Adesso è iniziato il penoso tira e molla: omicidio? Cocktail letale di farmaci? C'è lo zampino del suo medico personale? Bah...
Dicono fosse un bravo ballerino: non mi esprimo, non sono in grado di giudicare. Neppure musicalmente mi ha mai entusiasmato, in quanto la sua musica non rappresentava certo uno dei miei generi preferiti. Unica eccezione è quel Thriller del 1982, da molti definito uno dei migliori album della storia della musica, che lo consacrò definitivamente una star a livello mondiale. Non so se sia effettivamente uno dei migliori album del mondo; in caso lo sia, comunque, gran parte del merito va sicuramente alle collaborazioni che ha potuto vantare Jackson per la sua realizzazione, che vanno dai Toto, a Paul McCartney ed Eddie Van Halen. Questa qui sotto è Beat It, tratta appunto da quel disco. In questo pezzo la chitarra ritmica è suonata da Steve Lukather, mentre l'assolo è di Van Halen. Non so se senza l'apporto di questi musicisti la riuscita sarebbe stata la medesima.
Buona domenica.
giovedì 30 aprile 2009
venerdì 30 gennaio 2009
No pants 2K9
A volte mi stanco di parlare sempre di argomenti che (mi) fanno girare le balle, mi viene voglia di qualcosa di più leggero, giusto per sdrammatizzare un po', e quindi ne approfitto per segnalare la conclusione dell'edizione 2009 della Giornata mondiale senza pantaloni. Sito ufficiale e info qui.
(via Pandemia)
(via Pandemia)
sabato 17 gennaio 2009
Piccolo omaggio a "Sully"
Ogni tanto la cronaca ci regala storie di eroi. Eroi veri, non finti, non costruiti in televisione. Come Chesley B. "Sully" Sullenberger III (foto), il pilota che l'altro ieri è riuscito a portare in salvo tutti i 155 passeggeri dell'airbus di cui era ai comandi, facendolo appoggiare dolcemente sulle acque del fiume Hudson, dopo che entrambi i motori erano andati in tilt per aver risucchiato un branco di oche.
Qui trovate il video dell'ammaraggio pubblicato dalla BBC, mentre qui una bellissima sequenza grafica interattiva pubblicata dal NYT.
Ecco il pilota che è riuscito a fare quello che pochissimi possono vantarsi di aver fatto: ammarare con un aereo di linea e portare a casa tutti i passeggeri. Si chiama Chesley B. "Sully" Sullenberger III, ha 57 anni, è pilota della US Airways dal 1980 e ha sei anni d'esperienza come pilota di caccia per l'USAF oltre che come istruttore militare.
E' stato l'ultimo a uscire dall'aereo, dopo essersi assicurato, percorrendo due volte il corridoio centrale della cabina passeggeri, che non ci fosse più nessuno a bordo.
Maggiori dettagli, incluso il suo CV e il suo indirizzo di e-mail per mandargli i vostri complimenti, presso The Smoking Gun. (fonte)
Qui trovate il video dell'ammaraggio pubblicato dalla BBC, mentre qui una bellissima sequenza grafica interattiva pubblicata dal NYT.
martedì 9 settembre 2008
Aggiornamento costi Alitalia
Leggo sull'Espresso che Ugo Arrigo, professore di scienze delle finanze alla Bicocca di Milano, ha provato a fare un po' di conti per vedere, nella maniera più esatta possibile, quanto costerà realmente a noi il nuovo piano Alitalia. Qualche giorno fa l'Economist aveva quantificato in 125 € per ogni contribuente italiano tale costo.
I due dati non si discostano molto tra loro, anche se il settimanale inglese pare avere un tantino esagerato. Ecco un piccolo stralcio dell'intervista al professor Arrigo:
Che cos'altro c'è?
"Il piano di Passera dice quanti aerei dovrà schierare la nuova compagnia. Ciò consente di calcolare la riduzione di attività rispetto alla vecchia Alitalia. Un dimagrimento che comporta per lo Stato un calo di introiti contributivi e tributari: diciamo che, sempre nell'arco dei sette anni, verranno a mancare tra i 2,1 e i 3,5 miliardi".
Tirando le somme?
"Tra maggiori spese e mancati introiti, l'operazione che vede protagonisti Colaninno e soci costerà allo Stato tra i 4,1 e i 6,8 miliardi di euro nei prossimi sette anni".
Quindi circa cento euro a italiano, compresi i neonati... E invece il piano Air France quanto costava?
"Il piano Spinetta oscillava tra 1,3 e 2,4 miliardi sempre nei sette anni. La differenza è dunque compresa in una forchetta che va da 2,8 a 4,4 miliardi di euro".
Se non ho fatto male i conti, la forbice indicata dal professore milanese spalmata sugli italiani (attenzione, non solo i contribuenti, ma tutti, compresi nullatenenti, barboni, bambini, ecc...) dovrebbe attestarsi su una cifra che oscilla tra i 68 e i 113 € a testa. La stessa forbice, secondo il piano di acquisizione AirFrance-KLM, si sarebbe attestata (sempre se ho fatto bene i conti) tra i 21 e i 40 €.
Non mi pare una differenza di poco conto. Se si considera poi, come dice Gilioli, che il piano Alitalia è stato fortemente voluto da uno che ha vinto le elezioni promettendo di tagliare le tasse...
I due dati non si discostano molto tra loro, anche se il settimanale inglese pare avere un tantino esagerato. Ecco un piccolo stralcio dell'intervista al professor Arrigo:
Che cos'altro c'è?
"Il piano di Passera dice quanti aerei dovrà schierare la nuova compagnia. Ciò consente di calcolare la riduzione di attività rispetto alla vecchia Alitalia. Un dimagrimento che comporta per lo Stato un calo di introiti contributivi e tributari: diciamo che, sempre nell'arco dei sette anni, verranno a mancare tra i 2,1 e i 3,5 miliardi".
Tirando le somme?
"Tra maggiori spese e mancati introiti, l'operazione che vede protagonisti Colaninno e soci costerà allo Stato tra i 4,1 e i 6,8 miliardi di euro nei prossimi sette anni".
Quindi circa cento euro a italiano, compresi i neonati... E invece il piano Air France quanto costava?
"Il piano Spinetta oscillava tra 1,3 e 2,4 miliardi sempre nei sette anni. La differenza è dunque compresa in una forchetta che va da 2,8 a 4,4 miliardi di euro".
Se non ho fatto male i conti, la forbice indicata dal professore milanese spalmata sugli italiani (attenzione, non solo i contribuenti, ma tutti, compresi nullatenenti, barboni, bambini, ecc...) dovrebbe attestarsi su una cifra che oscilla tra i 68 e i 113 € a testa. La stessa forbice, secondo il piano di acquisizione AirFrance-KLM, si sarebbe attestata (sempre se ho fatto bene i conti) tra i 21 e i 40 €.
Non mi pare una differenza di poco conto. Se si considera poi, come dice Gilioli, che il piano Alitalia è stato fortemente voluto da uno che ha vinto le elezioni promettendo di tagliare le tasse...
mercoledì 27 agosto 2008
Piccola pausa (forzata) per il blog
Probabilmente per i prossimi due o tre giorni non riuscirò ad aggiornare con regolarità questo blog. Tutto ciò a causa di una piccola disavventura capitatami oggi. Niente di grave, per fortuna, ma sempre una cosa piuttosto spiacevole (e soprattutto dolorosa) che mi ha costretto a passare l'intero pomeriggio nel luogo indicato dall'immagine qui a sinistra.
Chi ha già avuto questo problema sa benissimo a cosa alludo, mentre a chi ancora non ne è stato toccato auguro che non capiti mai. Il fatto è che a 38 anni suonati bisogna provare qualcosa di nuovo, e quindi cosa ci può essere di meglio che un bell'attacco improvviso e inaspettato di questa?
Ora il peggio pare essere passato, e mentre scrivo queste righe sotto l'effetto di due massicce dosi di antidolorifico via endovena, mi preparo a trascorrere tutta la giornata di domani - giovedì - qui. Giornata che, se confermato quanto leggo in giro, dovrebbe essere piuttosto lunga e che tenterò di ingannare a colpi di quotidiani e di Settimana Enigmistica.
La piccola disavventura mi ha comunque dato l'opportunità di scoprire che (a) nel mio rene destro c'è qualche calcolo vagante che si diverte a gironzolare qua e là, e (b) nell'ospedale di Santarcangelo di Romagna c'è la dottoressa che fa le ecografie più giovane e carina che abbia mai visto.
Bene, mi pare a questo punto di aver detto tutto. Ci risentiamo presto (spero).
Chi ha già avuto questo problema sa benissimo a cosa alludo, mentre a chi ancora non ne è stato toccato auguro che non capiti mai. Il fatto è che a 38 anni suonati bisogna provare qualcosa di nuovo, e quindi cosa ci può essere di meglio che un bell'attacco improvviso e inaspettato di questa?
Ora il peggio pare essere passato, e mentre scrivo queste righe sotto l'effetto di due massicce dosi di antidolorifico via endovena, mi preparo a trascorrere tutta la giornata di domani - giovedì - qui. Giornata che, se confermato quanto leggo in giro, dovrebbe essere piuttosto lunga e che tenterò di ingannare a colpi di quotidiani e di Settimana Enigmistica.
La piccola disavventura mi ha comunque dato l'opportunità di scoprire che (a) nel mio rene destro c'è qualche calcolo vagante che si diverte a gironzolare qua e là, e (b) nell'ospedale di Santarcangelo di Romagna c'è la dottoressa che fa le ecografie più giovane e carina che abbia mai visto.
Bene, mi pare a questo punto di aver detto tutto. Ci risentiamo presto (spero).
giovedì 31 luglio 2008
mercoledì 30 luglio 2008
La calda estate di Lapo by RCS
Nell'home page del Corriere campeggia da stamattina l'immagine che vedete qui sopra. Ora, che d'estate il livello di qualità delle notizie scenda a livelli ancora più bassi di quelli a cui siamo abituati (di per sé già non troppo elevati) è assodato.
Rimane, almeno a me, il dubbio se la calda estate del nobile rampollo (nipote prediletto dell'avvocato) sia una di quelle notizie che meritino di restare per così tanto tempo in home page di uno dei più seguiti portali di informazione italiani (personalmente avrei relegato la notizia in un trafilettino anche piuttosto nascosto).
Poi, però, si legge che il tutto è riportato sul nuovo numero di Novella 2000, che guarda a caso appartiene alla stessa famiglia (RCS periodici) del Corriere. Tutto spiegato: una piccola marchetta a fin di bene.
Come dire: se non ci si aiuta tra parenti...
lunedì 7 luglio 2008
Ritorno alla vita (normale)
Una settimana in genere passa in fretta. Una settimana di ferie ancora di più. Ma c'è un aspetto a mio avviso ancora più importante del fatto che le ferie durino lo spazio di un weekend, di una settimana, di una quindicina di giorni o di un mese: e cioè che ci si rilassi e si lascino a casa, almeno per questo periodo, eventuali problemi o pensieri. Vi assicuro che per chi, come il sottoscritto, è abituato a ritmi piuttosto frenetici - lavoro, orari strani, impegni familiari vari -, anche solo una settimana in cui l'unica preoccupazione è quella di decidere dove si andrà a passeggiare il giorno dopo, è un toccasana e una ricarica fisica e mentale di non poco conto.
Anche se ero fuori, ho seguito un po' tramite i giornali quello che è successo nella settimana appena trascorsa, e ho notato che gli argomenti ricorrenti che hanno maggiormente tenuto banco - o perlomeno quelli a cui è stato dato più risalto - hanno più o meno sempre riguardato il gran daffare che si sta dando il nostro premier per cercare di eludere le sue grane giudiziarie (decreti e leggi cuciti su misura e compagnia bella, per intenderci). Rimane ancora un mistero, almeno per me, come un plurimilionario ultrasettantenne possa usare a suo piacimento le prerogative derivanti dalla carica che ricopre per farsi sostanzialmente i cavoli suoi e tentare di risolvere i suoi problemi e le sue grane nella sostanziale indifferenza delle masse (anche se qualcuno, all'interno della stessa maggioranza, pare cominci ad averne le scatole piene). Masse che probabilmente l'hanno votato pensando che si sarebbe occupato di loro. Ma la cosa, in fondo, non è che stupisca più di tanto, dal momento che i primi a fregarsene, a tollerare e a far finta di niente sono quei 4 gatti spelacchiati che dovrebbero formare l'opposizione. Vabbè...
Mi sono rimaste particolarmente impresse un paio di notizie. Una l'ho letta su Repubblica (cartacea) e riguarda quella truffa alimentare colossale, scoperta dalla Finanza, tramite la quale veniva portata sulle nostre tavole ogni possibile porcheria mascherata da latticini e formaggi freschi, il tutto con la complicità di tecnici ausl compiacenti che certificavano in maniera criminale la "genuinità" dei prodotti. A leggere i dettagli viene il volta stomaco, mentre lo schifo maggiore deriva dal sapere che qualora diventasse legge il decreto sulle intercettazioni, inchieste come questa sarebbero fortemente penalizzate. L'altra l'ho sentita in un tiggì (mi pare Studio Aperto: poi uno si chiede il perché di blog tipo questo), e riguarda gli i-Doser, i presunti mp3 con effetto dipendenza, sui quali si sono buttati a pesce stampa e tv, prontamente sbufalati dal buon Attivissimo.
Vittima di un imperioso desiderio di vedere un po' cosa stesse succedendo in rete, ho approfittato - verso metà settimana - di un tardo pomeriggio piovoso dopo il rientro da una passeggiata, per recarmi in un internet point situato all'interno di un piccolo bar di Sesto (purtroppo nella sala fumatori: grrr!!) del quale avevo notato l'insegna il giorno prima. Approfittando di una tariffa tutto sommato non troppo ladresca, mi sono fatto un bel giretto in rete. Avevo anche intenzione di scrivere due righe veloci ma poi ho lasciato perdere. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che il pc che era a disposizione dei clienti avesse installato in dualboot sia Xp che Ubuntu, segno che ormai quello del pinguino non è più un sistema operativo per "carbonari", ma di tutti.
Sto caricando, come ho fatto anche l'anno scorso, sul mio sito alcune delle quasi 500 foto che abbiamo scattato in giro per monti, boschi e sentieri. Appena sono online vi faccio un fischio. Per intanto godetevi questa succosa anteprima: le Tre Cime di Lavaredo viste dalla terrazza del rifugio Locatelli, a quota 2445 metri. Le altre a breve.
Anche se ero fuori, ho seguito un po' tramite i giornali quello che è successo nella settimana appena trascorsa, e ho notato che gli argomenti ricorrenti che hanno maggiormente tenuto banco - o perlomeno quelli a cui è stato dato più risalto - hanno più o meno sempre riguardato il gran daffare che si sta dando il nostro premier per cercare di eludere le sue grane giudiziarie (decreti e leggi cuciti su misura e compagnia bella, per intenderci). Rimane ancora un mistero, almeno per me, come un plurimilionario ultrasettantenne possa usare a suo piacimento le prerogative derivanti dalla carica che ricopre per farsi sostanzialmente i cavoli suoi e tentare di risolvere i suoi problemi e le sue grane nella sostanziale indifferenza delle masse (anche se qualcuno, all'interno della stessa maggioranza, pare cominci ad averne le scatole piene). Masse che probabilmente l'hanno votato pensando che si sarebbe occupato di loro. Ma la cosa, in fondo, non è che stupisca più di tanto, dal momento che i primi a fregarsene, a tollerare e a far finta di niente sono quei 4 gatti spelacchiati che dovrebbero formare l'opposizione. Vabbè...
Mi sono rimaste particolarmente impresse un paio di notizie. Una l'ho letta su Repubblica (cartacea) e riguarda quella truffa alimentare colossale, scoperta dalla Finanza, tramite la quale veniva portata sulle nostre tavole ogni possibile porcheria mascherata da latticini e formaggi freschi, il tutto con la complicità di tecnici ausl compiacenti che certificavano in maniera criminale la "genuinità" dei prodotti. A leggere i dettagli viene il volta stomaco, mentre lo schifo maggiore deriva dal sapere che qualora diventasse legge il decreto sulle intercettazioni, inchieste come questa sarebbero fortemente penalizzate. L'altra l'ho sentita in un tiggì (mi pare Studio Aperto: poi uno si chiede il perché di blog tipo questo), e riguarda gli i-Doser, i presunti mp3 con effetto dipendenza, sui quali si sono buttati a pesce stampa e tv, prontamente sbufalati dal buon Attivissimo.
Vittima di un imperioso desiderio di vedere un po' cosa stesse succedendo in rete, ho approfittato - verso metà settimana - di un tardo pomeriggio piovoso dopo il rientro da una passeggiata, per recarmi in un internet point situato all'interno di un piccolo bar di Sesto (purtroppo nella sala fumatori: grrr!!) del quale avevo notato l'insegna il giorno prima. Approfittando di una tariffa tutto sommato non troppo ladresca, mi sono fatto un bel giretto in rete. Avevo anche intenzione di scrivere due righe veloci ma poi ho lasciato perdere. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dal fatto che il pc che era a disposizione dei clienti avesse installato in dualboot sia Xp che Ubuntu, segno che ormai quello del pinguino non è più un sistema operativo per "carbonari", ma di tutti.
Sto caricando, come ho fatto anche l'anno scorso, sul mio sito alcune delle quasi 500 foto che abbiamo scattato in giro per monti, boschi e sentieri. Appena sono online vi faccio un fischio. Per intanto godetevi questa succosa anteprima: le Tre Cime di Lavaredo viste dalla terrazza del rifugio Locatelli, a quota 2445 metri. Le altre a breve.
sabato 21 giugno 2008
Penzu.com, il diario online
Probabilmente molti voi in gioventù hanno tenuto un diario, il classico posto segreto in cui annotare al riparo da occhi indiscreti pensieri, emozioni, stati d'animo e sensazioni, e magari qualcuno lo tiene ancora.
Poteva l'evoluzione digitale non trovare un surrogato tecnologico al diario cartaceo? Ecco quindi Penzu, un servizio online che consente di scrivere i nostri pensieri utilizzando un'interfaccia grafica molto simpatica, che ricorda un po' il classico foglio di quaderno con le righe. Il suo utilizzo è semplicissimo.
Come prima cosa occorre crearsi un account cliccando qui:
Ecco fatto. Una volta accettati i termini della licenza, è sufficiente quindi cliccare su signup per ricevere immediatamente un'e-mail di benvenuto e per cominciare a utilizzare subito il servizio. L'unico accorgimento da prendere prima di cominciare è quello di impostare il fuso orario corretto tramite il pulsante settings in alto a destra, che per l'Italia è GMT+01:00 Rome.
A questo punto possiamo quindi cominciare a scrivere liberamente i nostri pensieri, che resteranno strettamente privati e visibili solo a noi a meno che non scegliamo di condividerli con qualcuno tramite il pulsate share.
Una interessante funzione da segnalare è la possibilità di arricchire il testo con immagini (max 5 MB) in formato jpg, gif o png.
Poteva l'evoluzione digitale non trovare un surrogato tecnologico al diario cartaceo? Ecco quindi Penzu, un servizio online che consente di scrivere i nostri pensieri utilizzando un'interfaccia grafica molto simpatica, che ricorda un po' il classico foglio di quaderno con le righe. Il suo utilizzo è semplicissimo.
Come prima cosa occorre crearsi un account cliccando qui:
Ecco fatto. Una volta accettati i termini della licenza, è sufficiente quindi cliccare su signup per ricevere immediatamente un'e-mail di benvenuto e per cominciare a utilizzare subito il servizio. L'unico accorgimento da prendere prima di cominciare è quello di impostare il fuso orario corretto tramite il pulsante settings in alto a destra, che per l'Italia è GMT+01:00 Rome.
A questo punto possiamo quindi cominciare a scrivere liberamente i nostri pensieri, che resteranno strettamente privati e visibili solo a noi a meno che non scegliamo di condividerli con qualcuno tramite il pulsate share.
Una interessante funzione da segnalare è la possibilità di arricchire il testo con immagini (max 5 MB) in formato jpg, gif o png.
giovedì 15 maggio 2008
Quando ci mettono lo zampino i genitori (e l'omeopatia)
Non so a voi, ma a me ha fatto un certo effetto leggere ieri mattina sul giornale questa storia. Effetto che provo spontaneo ogni volta che gli esemplari umani ci mettono del loro quando si tratta di dare una buona mano alle disgrazie, molte delle quali ineluttabili già di per sé.
Certo, in questo caso è palese la buona fede dei genitori nel tentare di alleviare il peso di una cura e di uno stato già di per sé difficili da accettare, ma è altrettanto fuor di dubbio che io indagherei prima loro della (come chiamarla?) "tipa" che ha provocato la tragedia.
Lo so, come si dice in questi casi, dentro alle vicende bisogna esserci, anche perché a giudicare da fuori si corre sempre qualche rischio. Ma alcuni dati sono inconfutabili. Come si fa, ad esempio, fidarsi di chi vuole interrompere una cura consolidata e che comunque funziona? Io non sono un medico, ma forse non è necessario esserlo per sapere che il diabete si cura nella maggioranza dei casi con l'insulina (se uno ha qualche dubbio può al limite dare un'occhiata alla wikipedia).
Possibile che a questi genitori non sia venuto in mente di consultare qualche altro medico, magari dello stesso ospedale dove era in cura la figlia, per chiedere cosa ne pensasse della nuova terapia a cui stavano sottoponendola? O forse l'hanno fatto e hanno deciso comunque di ignorarne i consigli?
Tra l'altro si legge sul sito del Corriere (qui) che la sedicente dottoressa (?) sarebbe una seguace dell'antroposofia, una sorta di scienza spirituale che "Si propone l'investigazione e descrizione di fenomeni spirituali per mezzo della osservazione animica mediante metodo scientifico" (fonte). Si legge altresì che i medici seguaci di questa "scienza" fanno largo uso dell'omeopatia. Ora, intendiamoci, questo potrebbe benissimo non significare niente come potrebbe invece spiegare la decisione di cambiare terapia eliminando l'insulina (che comunque, se non erro, dovrebbe essere un ormone naturale) per sostituirla con massicce dosi di vitamina c.
Ma siamo sinceri: chi di voi avrebbe dato in pasto un figlio a una così? Io e Chiara, poi, abbiamo sempre avuto un'idea nostra sull'omeopatia, e al massimo la useremmo forse per curare un raffreddore, figurarsi il diabete.
Ma perché questo post, direte voi? Non lo so. Come ho detto sopra, quando leggo queste cose (in particolar modo quando ci vanno di mezzo i figli per le scelte dei genitori) mi sorgono sempre un sacco di domande.
Domande che poi giro ovviamente a voi, altrimenti che ci state a fare là fuori?
Certo, in questo caso è palese la buona fede dei genitori nel tentare di alleviare il peso di una cura e di uno stato già di per sé difficili da accettare, ma è altrettanto fuor di dubbio che io indagherei prima loro della (come chiamarla?) "tipa" che ha provocato la tragedia.
Lo so, come si dice in questi casi, dentro alle vicende bisogna esserci, anche perché a giudicare da fuori si corre sempre qualche rischio. Ma alcuni dati sono inconfutabili. Come si fa, ad esempio, fidarsi di chi vuole interrompere una cura consolidata e che comunque funziona? Io non sono un medico, ma forse non è necessario esserlo per sapere che il diabete si cura nella maggioranza dei casi con l'insulina (se uno ha qualche dubbio può al limite dare un'occhiata alla wikipedia).
Possibile che a questi genitori non sia venuto in mente di consultare qualche altro medico, magari dello stesso ospedale dove era in cura la figlia, per chiedere cosa ne pensasse della nuova terapia a cui stavano sottoponendola? O forse l'hanno fatto e hanno deciso comunque di ignorarne i consigli?
Tra l'altro si legge sul sito del Corriere (qui) che la sedicente dottoressa (?) sarebbe una seguace dell'antroposofia, una sorta di scienza spirituale che "Si propone l'investigazione e descrizione di fenomeni spirituali per mezzo della osservazione animica mediante metodo scientifico" (fonte). Si legge altresì che i medici seguaci di questa "scienza" fanno largo uso dell'omeopatia. Ora, intendiamoci, questo potrebbe benissimo non significare niente come potrebbe invece spiegare la decisione di cambiare terapia eliminando l'insulina (che comunque, se non erro, dovrebbe essere un ormone naturale) per sostituirla con massicce dosi di vitamina c.
Ma siamo sinceri: chi di voi avrebbe dato in pasto un figlio a una così? Io e Chiara, poi, abbiamo sempre avuto un'idea nostra sull'omeopatia, e al massimo la useremmo forse per curare un raffreddore, figurarsi il diabete.
Ma perché questo post, direte voi? Non lo so. Come ho detto sopra, quando leggo queste cose (in particolar modo quando ci vanno di mezzo i figli per le scelte dei genitori) mi sorgono sempre un sacco di domande.
Domande che poi giro ovviamente a voi, altrimenti che ci state a fare là fuori?
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