Titolo originale | One Hour Photo |
Anno | 2002 |
Genere | Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Mark Romanek |
Attori | Robin Williams, Connie Nielsen, Michael Vartan, Eriq La Salle, Lee Garlington Gary Cole, Clark Gregg, Erin Daniels, Dylan Smith, Paul Hansen Kim, Marion Calvert, David Moreland. |
Uscita | venerdì 18 ottobre 2002 |
Tag | Da vedere 2002 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
MYmonetro | 3,09 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 5 gennaio 2018
Sy Parrish è il tecnico di laboratorio di sviluppo e stampa fotografica in uno stand di un centro commerciale. Tutto il giorno sotto i neon, quando torna a casa è completamente solo. Al Box Office Usa One Hour Photo ha incassato 31,6 milioni di dollari .
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CONSIGLIATO SÌ
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Sy Parrish è il tecnico di laboratorio di sviluppo e stampa fotografica in uno stand di un centro commerciale. La sua vita si svolge sotto le luci al neon e quando torna a casa è completamente solo. Sente così la necessità di eleggersi una famiglia ideale: gli Yorkin. Di loro, clienti affezionati, conosce tutti i momenti immortalati nella varie fasi della vita. Si sente addirittura lo zio del loro bambino. Ma qualcosa incrina l'idilliaco e immaginario rapporto. Al suo secondo lungometraggio dopo Static del 1998, Mark Romanek firma un film destinato a rimanere nell'immaginario grazie anche alla prestazione di un Robin Williams mai così controllato. La sua ossessione viene disvelata progressivamente grazie a una recitazione implosa in cui tutte le pulsioni represse sembrano pronte ad esplodere ed invece si inabissano nella psiche di un personaggio scritto con grande attenzione ai particolari e con la consapevolezza di dover andare oltre l'ennesimo ritratto di psicopatico al cinema.
Mark Romanek. Un nome da segnare per gli amanti del bel cinema che, 3 lustri dopo il suo primo film, scrive e dirige il miglior thriller degli ultimi anni. In One hour photo non c'è nessun colpevole da scoprire, nessun morto ammazzato, nessun malloppo da recuperare, nessuna scena d'azione, eppure il film scava nel profondo, disturba, destabilizza lo spettattore riuscendo a coinvolgerlo e turbarlo. Il grande pregio di Romanek, ex autore di molti video musicali, è quello di usare tutti gli strumenti che ha a disposizione (musica, montaggio e ovviamente... fotografia) per creare delle sequenza apparentemente semplici ma al tempo stesso geniali per l'impatto che hanno sul pubblico. La scena in cui la bella Connie Nielsen scopre che il marito la tradisce, è una delle più originali ed azzeccate degli ultimi anni. Nessuna scena madre, né effetto particolare: basta una sbandata dell'automobile per passare dalla gioia al dramma. Altrettanto bella è la sceneggiatura: dalla bocca di Williams, la cui voce è spesso fuori campo, escono osservazioni intelligenti e commoventi e nonostante la trama gli affidi la parte del cattivo della porta accanto, al termine del film non si può non fare a meno di pensare al personaggio di Sy Parrish, in termini se non positivi, quanto meno compassionevoli. Robin Williams, da oscar, si aggira con l'azzeccatissimo look diafano nei corridoi del centro commerciale come il bambino sul triciclo faceva nell'Overlook hotel di Shining e, come nel capolavoro kubrikiano, la "quiete" del film è interrotta da una scena agghiacciante di grande impatto scenico ed emotivo, uno schizzo rosso sangue sulle candide pareti degli ambienti e sulle coscienze degli spettatori. La regia, sapiente, dosa i colori che diventano protagonisti: alle sfumature sgargianti delle foto della famiglia protagonista fanno da contraltare i freddi e anonimi scorci dell'appartamento in cui Williams vive silenziosamente la sua esistenza da emarginato, da consapevole uomo della folla che, non avendo una vita propria, cerca di vivere l'esistenza degli altri. Romanek non si ferma però alla storia in sé: one hour photo> è, nel suo piccolo, un saggio di sociologia, uno spaccato critico della provincia americana, della vita dei tanti anonimi impiegati che stanno al servizio della clientela ma che possono, ed in questo il film si rivela di inquietante attualità, entrare nell'intimità delle persone semplicemente sviluppandone le foto. Ipnotico ed inquientante. Da vedere.
ONE HOUR PHOTO disponibile in DVD o BluRay |
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La trama del film gira intorno alla solitudine di Seymour "Sy" Parrish (chiara citazione al Parrish di Jumanji) interpretato da un ottimo Robin Williams, che lavora in un centro commerciale, nel reparto sviluppo fotografie. Come tutte le persone sole Sy è ossessionato dal suo lavoro, fissato, maniaco. Questa instabilità viene "sfogata" su una famiglia, [...] Vai alla recensione »
Sy Parrish lavora in un negozio di stampa fotografica, passa la maggior parte del tempo in negozio, il lavoro è l'unica cosa che lo rende calmo, inoltre è un uomo molto solo, ammira molto la famiglia York di cui possiede tutte le foto, sa praticamente tutto, ed ha instaurato anche un bel rapporto con la famiglia specialmente con il banbino jake. Ma quando il padre tradisce la fiducia della famiglia [...] Vai alla recensione »
Sy Parrish è un solitario impiegato di uno studio di sviluppo rapido di fotografie. Non avendo famiglia, né amici, lui vive mediante gli scatti che giornalmente i suoi clienti gli portano. Le istantanee che però colpiscono maggiormente la sua fantasia sono quelle degli Yorkin: Will, il padre, Nina, la madre e Jack, il figlio. Sy erige un universo sorretto dall’idealità [...] Vai alla recensione »
Un fantastico thriller psicologico con il compianto Williams da Oscar nei panni di un dipendente addetto allo sviluppo fotografie in un centro commerciale. Personaggio cupo e misterioso quello interpretato da Williams e a tratti commovente che al fine di proteggere una sua affezionatissima cliente finirà nei pasticci. Finale non del tutto scontato come potrebbe sembrare durante lo svolgimento della [...] Vai alla recensione »
Sy Parrish lavora da anni in un laboratorio di sviluppo di rullini in un centro commerciale. Solitario, finisce per fantasticare su una famigliola cliente assidua. Finendo pure per conservare maniacalmente diverse loro foto. Fingendo di essere uno di famiglia, una sorta di zio.Questa mania però, finisce per fargli perdere il posto, visto che stampa per sé molte foto non fatturate.
"One hour photo"di Mark Romanek(2002)è certamente uno dei film più interessanti del primo decennio degli anni 2000, oltre che una prova straordinaria d'interprete di Robin Williams, qui in sua intepretazione negativa o meglio di uno "psiciopatico ossessivo", per dilra in termini psichiatrici, che , aderendo completamente a una certa apparenza di "happy family" [...] Vai alla recensione »
Se esistesse una lista di registi eccezionali che non riescono a fare successo al botteghino, nei primi dieci posti troveremmo sicuramente Mark Romanek. Su 3 film ne ho visti 2 (il primo è introvabile) e sono tutti e 2 ottimi film (il secondo è "Never let me go"). Vabbè. Non mi soffermerò sulla prestazione attoriale di Williams, che si lancia dentro un personaggio [...] Vai alla recensione »
La trama del film gira intorno alla solitudine di Seymour "Sy" Parrish (chiara citazione al Parrish di Jumanji) interpretato da un ottimo Robin Williams, che lavora in un centro commerciale, nel reparto sviluppo fotografie. Come tutte le persone sole Sy è ossessionato dal suo lavoro, fissato, maniaco. Questa instabilità viene "sfogata" su una famiglia, [...] Vai alla recensione »
È un thriller anomalo, nel filone psicopatologico, senza alcun colpo di scena, al di là del finale non cruento come magari ci si sarebbe aspettato: già dalle prime scene si capisce dove andrà a parare, e le speranze di essere contraddetti da uno sviluppo imprevisto che non arriva mai, di fatto. La buona regia e la straordinaria in interpretazione di Williams non bastano [...] Vai alla recensione »
un thriller anomalo, nel filone psicopatologico, senza alcun colpo di scena, al di là del finale non cruento come magari ci si sarebbe aspettato: già dalle prime scene si capisce dove andrà a parare, e le speranze di essere contraddetti da uno sviluppo imprevisto che non arriva mai, di fatto, risultano vane. La buona regia e la straordinaria interpretazione di Williams non [...] Vai alla recensione »
Un thriller diverso dal solito, con un Robin Williams da oscar che fa un po' specie vedere nei panni del disadattato con problemi psicologici.Il regista Mark Romanek riesce a dipingere un quadro perfetto di una morbosa ossessione senza mai bisogno di mostrare scene di violenza, scavando a fondo nella psiche e nella sfera sociale umana attraverso quelle foto stampate che ormai stanno scomparendo.
Le atmosfere rarefatte e algide di questa pellicola identificano molto bene la psicologia del peronaggio principale, Sy, un uomo assolutamente privo di identita', solo e disperato. L'appropriarsi delle vite altrui e' la sua unica ragione di vita anche se certamente i suoi scopi nn sono nocivi, almeno secondo lui.... La scelta dei colori dominanti in questo film ( grigio chiaro ed [...] Vai alla recensione »
Ancora inquietudine in arrivo dagli States. One hour photo, di Mark Romanek, ci ripropone l’eterna disillusione di una società in superficie calma, serena e appagata, e che si scopre invece percorsa nell’intimo dal terrore. Ma niente effetti truculenti: qui tutto si nasconde dietro la faccia bonaria e triste di Sy Parrish (Robin Williams), l’impiegato che, in un grande centro commerciale, sviluppa [...] Vai alla recensione »
Foto segnaletiche e foto di famiglia. Foto che documentano, che fermano, per un istante, un momento del tempo. Foto di momenti felici, di persone vive, sorridenti e allegre, foto che fissano e trattengono l’anima (come le foto dei morti di The Others). Sy Parrish non può permettersi una “vita bella” (grigie tavole calde, un appartamento anonimo al quale si accede da uno squallido corridoio, giornate [...] Vai alla recensione »
Mostruoso: così ci appare l’ometto di One Hour Photo (Usa, 2002, 95’). E certo Sy Parrish (Robin Williams) lo è, un mostro, nel senso più radicale: non prende parte alla normalità, ma se ne sta sui suoi margini, e da lì la scruta, come un ladro in agguato. Dietro il bancone di un centro commerciale freddo e asettico, Sy passa il suo tempo alle prese con le foto, con le vite e con le storie degli [...] Vai alla recensione »