Titolo originale | Ikiru |
Anno | 1952 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Giappone |
Durata | 143 minuti |
Regia di | Akira Kurosawa |
Attori | Takashi Shimura, Shinichi Himori, Haruo Tanaka, Minoru Chiaki, Miki Odagiri Bokuzen Hidari, Minosuke Yamada, Kamatari Fujiwara, Makoto Kobori, Nobuo Kaneko, Nobuo Nakamura, Atsushi Watanabe, Isao Kimura, Masao Shimizu, Yunosuke Ito. |
Uscita | lunedì 13 gennaio 2025 |
Tag | Da vedere 1952 |
Distribuzione | Cineteca di Bologna |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 4,02 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 1 ottobre 2024
Un classico di Kurosawa, una metafora che parte da un caso individuale e suggerisce il malessere del Giappone del dopoguerra.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Un classico di Kurosawa, una metafora che parte da un caso individuale e suggerisce il malessere del Giappone del dopoguerra. Un anziano impiegato scopre che ha un cancro e solo un anno da vivere. Cerca di dare un significato ai giorni che gli rimangono e, non trovando un conforto in famiglia, s'affeziona a un gruppo di madri che cercano un'area per far giocare i loro bambini. Termina la vita dell'uomo, ma con la gioia di vedere cominciare quella degli altri.
VIVERE disponibile in DVD o BluRay |
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BLU-RAY |
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Vivere è una meditazione sulla vita e sulla morte di straordinaria profondità. Alle spalle di Kurosawa c’è la lezione di Welles in Citizen Kane,un accostamento a Umberto D è d’obbligo,ma c’è soprattutto la grande narrativa russa,da Gogol a Dostoevskij,senza dimenticare le suggestioni del Faust,a suggerire rimandi ed equivalenze per quest’opera di un regista di grande cultura,capace di muoversi sempre [...] Vai alla recensione »
Inizialmente c'era "L'idiota",monumentale opera dostojveskiana trasposta dalla Russia ottocentesca all'industrializzato Giappone; prima ancora "L'angelo ubriaco",che seppur in chiave poliziesca, riprendeva tematiche simili al riconosciuto capolavoro di Kurosawa "Vivere". Grigio capufficio della sezione civile (interpretato magistralmente da uno splendido Takashi Shimura), apprende di avere pochi mesi [...] Vai alla recensione »
VIVERE (GIAP, 1952) diretto da AKIRA KUROSAWA. Interpretato da TAKASHI SHIMURA, NOBUO KANEJO, MIKI ODAGIRI, SHINICHI HIMORI, MINORU CHIAKI, HARUO TANAKA, BOKUZEN HIDARI, MINOSUKE YAMADA, KAMATARI FUJIWARA, MAKOTO KOBORI, ATSUSHI WATANABE L’anziano capoufficio di un’istituzione di funzionari statali scopre di avere un tumore allo stomaco che gli permetterà di vivere solo per un [...] Vai alla recensione »
Il signor Watanabe, ligio impiegato pubblico, nonostante in venticinque anni di servizio non abbia mai mosso, per sua ammissione, nemmeno una foglia, è vedovo da tempo immemore ed ha dedicato l’intera sua esistenza all’unico figlio. Egli è convinto, nonostante il suo medico ridimensioni tutto ad una più banale ulcera, di avere – a ragione – un cancro allo [...] Vai alla recensione »
La risonanza con alcuni temi arcaici e con antiche modalità narrative della letteratura occidentale induce a considerare Vivere un’opera apparentemente fruibile, in modo non mediato, al di là delle sue origini ancestrali e dei confini culturali della madrepatria dell’autore. Al contempo, il film risulta alquanto ostico sia per i mezzi espressivi utilizzati da Kurosawa, [...] Vai alla recensione »
"Vivere" è un film di straordinaria profondità spirituale. Il signor Watanabe, dopo trent'anni di impiego presso un ufficio comunale, si rende conto di essere ormai stanco della sua vita-non vita, vissuta in un ambiente lavorativo che non concede sbocchi nè soddisfazioni, comandato dalla "regina burocrazia" che crea immobilismo e cinismo in tutti i [...] Vai alla recensione »
Impiegato comunale scopre di avere un tumore allo stomaco. Non dice nulla al figlio, col quale ormai non ha più dialogo e decide di godersi gli ultimi mesi di vita come non ha mai fatto fino a quel momento, avendo passato una vita solo a lavorare. Ma capisce che il vero modo per riscattarsi è quello di prodigarsi per gli altri e decide di impegnarsi affinchè sia realizzato un giardinett [...] Vai alla recensione »