La società che non viene illuminata dai pensatori, finisce ingannata dai ciarlatani - de Condorcet
20 dicembre 2023
Angela Sofia
16 dicembre 2023
È infine arrivato quel giorno...
12 dicembre 2023
Quando fuori è ancora buio...
08 dicembre 2023
Libri che non ho capito
Sono sempre stata dell'avviso che la letteratura sia materia davvero complicata: interpretare il non detto, i simboli, il sottinteso richiede un sensibilità superiore, la condivisione di un certo substrato culturale con l'autore e, soprattutto, richiede di essere in un certo senso un po' artisti anche noi che leggiamo.
A me tutto questo manca. Ergo, delle opere letterarie, soprattutto quelle di un certo spessore, frequentemente perdo il senso profondo e, perciò, la loro bellezza.
Normalmente però, pur non riuscendo magari ad andare a fondo, quello che capisco è sufficiente per permettermi di goderne.
Normalmente.
In almeno 3 circostanze, invece, sono arrivata in fondo attraverso una serie di "Cosa cavolo stai dicendo Willy?".
La prima: "Il Maestro e Margherita"; la seconda: "L'Aleph"; la terza: "Le città invisibili"
Sicuramente ce ne saranno state altre, ma adesso non mi vengono in mente. E altre mi hanno messo in difficoltà (Candido, per esempio) ma in modo diverso, non con questo senso di totale disorientamento.
A "Il Maestro e Margherita" darò presto una seconda possibilità: l'ho letto una ventina di anni fa e il tempo cambia tante cose, magari sono migliorata, nel frattempo 🙂
Buon fine settimana e fate un albero bello, mi raccomando!
05 dicembre 2023
30/30 - The finish line
Eccoci qui, ce l'abbiamo fatta: 30 post in 30 giorni!
Nella mia mente, avevo pensato di scrivere 30 belle notizie, ma non ce l'ho fatta. Pazienza, non si può avere tutto.
Non è sempre stato facilissimo trovare argomenti e talvolta il tempo, ma è stato un bel gioco. E come facciamo sempre alla fine della lezione di yoga, ringrazio me stessa per lo spazio che mi sono ritagliata.
Namaste
04 dicembre 2023
29/30 - La cena dei cretini
Come non provare la sensazione di essere completamente all'oscuro dei veri meccanismi di funzionamento del mondo?
Non parlo di teorie complottiste da 4 soldi, parlo dei meccanismi veri, formali di funzionamento del mondo.
Mi spiego.
Sabato ho iniziato a guardare una serie su Netflix (ma anche a voi si attorciglia la lingua a dire "Netflix"?) dal titolo The Diplomat. Racconta le vicende del nuovo ambasciatore (che è una donna ma non si dice ambasciatrice, chissà perché...) USA nel Regno Unito, nominata all'indomani di un attentato a una nave britannica. Senza entrare nei dettagli per non spoilerare niente, il racconto del protocollo per l'installazione nel nuovo ruolo, le persone con le quali può o non può parlare nelle diverse fasi, i rapporti di forza fra le diverse autorità, il non-detto che è palese per loro, almeno lo è nella finzione cinematografica, e resta oscuro a me... e stiamo parlando dell'installazione nel suo ruolo formale di un ambasciatore, cosa definita e rifinita in secoli di rapporti diplomatici, quindi probabilmente non problematica.
Se non arrivo a comprendere questo, che dovrebbe essere una delle cose facili del funzionamento del mondo, quanto altro mi sfugge? E soprattutto: cosa mi resta oscuro non solo perché non lo capisco, ma proprio perché ne ignoro l'esistenza?
Come i bambini che vivono contenti dei loro giochi e non si curano di chi organizza loro la vita, viviamo dentro una schema che io non percepisco.
A questa cena, la cretina sono io.
03 dicembre 2023
28/30 - Che noia, la musica classica...
...è quello che ci diciamo io e Matilde ogni volta che capitiamo su cose tipo questa oppure questa
Chi non ha mai provato un dolore come questo, e come non commuoversi alla triste speranza di questa aria o non restare affascinati dalla matematica perfezione di questo brano o ancora dalla straordinaria modernità di questo
Potrei continuare, ma mi fermo qui e... spero che i link funzionino perché a me stanno dando alcuni problemi 😂
02 dicembre 2023
27/30 - Emozioni
Puff puff pant pant... per il rotto della cuffia, ma ecco il post di oggi!!
Oggi i miei figli mi mancano come non mai, forse perché ieri hanno finito i corsi del trimestre e, invece di venire subito a casa, hanno deciso di fermarsi là "per studiare".
Anche sul fronte vecchietti la situazione non è migliore: se mio papà tiene duro, mia mamma sta cedendo e non accetta l'idea che, se vuole stare meglio, deve cambiare stile di vita.
Io sono in mezzo: un pezzo di cuore a nord, un altro a sud, un ultimo qui, ma lacerato.
Chiedo venia per la tristezza di questo post: è il meglio che sono riuscita a fare...