...Paracetamolo!
Hai il mal di gola? Paracetamolo!
Brividi, dolore alle ossa e febbre a 39? Paracetamolo!
Mal di schiena? Spalla incriccata, gomito del tennista? Paracetamolo, of course!
Mal di stomaco tanto da andare alle 2 di notte al pronto soccorso? Any doubt? Paracetamolo!
Dolore alla cervicale che ti obbliga a perdere 2 settimane di lavoro? Paracetamolo (salvo poi rassegnarsi all'inevitabile, fare una RM e scoprire che, oh povera!, hai un'ernia 😨)
Perchè, mi domando...
Ho un'ipotesi. Qui, come in Italia, l'assistenza sanitaria è un diritto di tutti i residenti, a prescindere da cittadinanza, lavoro o dal fatto di essere legalmente presenti o meno. Basta avere un indirizzo di casa. Ovviamente, se garantisci assistenza completamente gratuita (neppure il ticket per gli esami...) anche a chi non paga un centesimo di tasse, il bilancio deve essere complicato, ergo fanno una prima scrematura basata su livello di sopportazione del dolore+paracetamolo+visite effettuate da infermiere. Se passa, bene. Se non passa ok, vuol dire che hai davvero bisogno di cure. Poi si danno da fare, eh, mica briscole!
Se nel frattempo non sei morto...
PS: quelle raccontate sono tutte storie vere.
La società che non viene illuminata dai pensatori, finisce ingannata dai ciarlatani - de Condorcet
30 gennaio 2019
23 gennaio 2019
Le donne che sarò
Anni fa, ai tempi delle lezioni di religione, Tommaso mi raccontava della spiegazione del don a proposito della Trinità: è troppo difficile da spiegare, diceva il prof, non ci riescono neppure i professoroni di teologia" e con questo chiudeva il discorso.
Io non ci ho mai visto niente di tanto difficile, ho risposto a Tommy: io sono mamma (tua), figlia (del nonno), moglie (di papà). Eccola qui la Trinità. Che poi diventa "multinità", dato che sono anche sorella, amica, collega eccetera eccetera.
La spiegazione gli è piaciuta, problema risolto: ho potuto continuare a preparare la cena!
Facile descrivere un dato di fatto, ancora più facile descriversi al passato. Ma quel futuro, "sarò", come lo gestisco?
Che poi, fututo... potrebbe essere uno di quei futuri usati per esprimere un'opinione nella quale si ripone poca fiducia: sì sì, sarà anche intelligente ma ha fatto un'idiozia; sì sì, sarà anche bella Roma ma vuoi mettere Milano eccetera...
Sì sì, starò anche scrivendo ma non sto dicendo niente!!! Lo so che sto tergiversando, ma non mi viene l'ispirazione ;-)
Sarò, domani, le donne che sarò stata capace di costruire oggi (detratta la tara della botta di "culo", nella quale non credo, e quella della botta di "sfiga", la quale invece è sempre dietro l'angolo. Scusate il inguaggio) ma, dato che non sono in vena di costruzione, mi sa che sarò un po' pochino.
Anni fa, quando, come tutte le adolescenti, mi credevo imbattibile, sono stata prima ballerina (a 8 o 10 anni) e poi scienziata, attorno ai 15 anni ero decisa a vincere il Nobel per la chimica. Evidentemente ho dimenticato i miei sogni, visto che, non solo non sono diventata nè una ballerina nè una scienziata, ma non ci ho neppure provato, ed è questa, francamente, la cosa che mi delude di più. Magari fra 20 anni, riguardando indietro, rimpiangerò di non averci provato. Ma provato a fare cosa??? Ci ritornerò.
Ancora anni fa, anche se un po' meno, ricordo che ero in vacanza in montagna e parlavo del futuro con qualcuno (mia mamma? mio fratello? qualche amico/a? Non ricordo). Rocordo che ho detto di non volere successo, di volere in cambio alcuni amici veri. Per tanto tempo non ho avuto nè l'uno nè gli altri. Adesso, forse qualche amico ce l'ho. Non sono un esercito, due o tre, ma sono un dono prezioso. Valgono il successo? Sicuramente sì, anche perchè, del successo non mi è mai importato granchè, passati i 15 anni.
Continuo a girarci attorno, se fosse un tema in classe prenderei 2.
Sarò anche intelligente ma da questo ginepraio non riesco a venirne fuori.
Io sarò quella che non ha tarpato le ali a nessuno (tranne a se stessa?).
Io sarò quella che è stata capace di far sentire imbattibili (non dagli altri, dalle circostanze) i suoi ragazzi (ma non se stessa).
Vorrei essere anche quella che è stata capace, in zona Cesarini, di tirare fuori tutta l'energia creativa che da qualche parte deve pur avere e costruirsi un futuro tutto suo. Facendo cosa, non lo so...
Ho provato a diradare la nebbia, ma non ci sono riuscita.
Un argomento più facile, la prossima volta, per favore...
Io non ci ho mai visto niente di tanto difficile, ho risposto a Tommy: io sono mamma (tua), figlia (del nonno), moglie (di papà). Eccola qui la Trinità. Che poi diventa "multinità", dato che sono anche sorella, amica, collega eccetera eccetera.
La spiegazione gli è piaciuta, problema risolto: ho potuto continuare a preparare la cena!
Facile descrivere un dato di fatto, ancora più facile descriversi al passato. Ma quel futuro, "sarò", come lo gestisco?
Che poi, fututo... potrebbe essere uno di quei futuri usati per esprimere un'opinione nella quale si ripone poca fiducia: sì sì, sarà anche intelligente ma ha fatto un'idiozia; sì sì, sarà anche bella Roma ma vuoi mettere Milano eccetera...
Sì sì, starò anche scrivendo ma non sto dicendo niente!!! Lo so che sto tergiversando, ma non mi viene l'ispirazione ;-)
Sarò, domani, le donne che sarò stata capace di costruire oggi (detratta la tara della botta di "culo", nella quale non credo, e quella della botta di "sfiga", la quale invece è sempre dietro l'angolo. Scusate il inguaggio) ma, dato che non sono in vena di costruzione, mi sa che sarò un po' pochino.
Anni fa, quando, come tutte le adolescenti, mi credevo imbattibile, sono stata prima ballerina (a 8 o 10 anni) e poi scienziata, attorno ai 15 anni ero decisa a vincere il Nobel per la chimica. Evidentemente ho dimenticato i miei sogni, visto che, non solo non sono diventata nè una ballerina nè una scienziata, ma non ci ho neppure provato, ed è questa, francamente, la cosa che mi delude di più. Magari fra 20 anni, riguardando indietro, rimpiangerò di non averci provato. Ma provato a fare cosa??? Ci ritornerò.
Ancora anni fa, anche se un po' meno, ricordo che ero in vacanza in montagna e parlavo del futuro con qualcuno (mia mamma? mio fratello? qualche amico/a? Non ricordo). Rocordo che ho detto di non volere successo, di volere in cambio alcuni amici veri. Per tanto tempo non ho avuto nè l'uno nè gli altri. Adesso, forse qualche amico ce l'ho. Non sono un esercito, due o tre, ma sono un dono prezioso. Valgono il successo? Sicuramente sì, anche perchè, del successo non mi è mai importato granchè, passati i 15 anni.
Continuo a girarci attorno, se fosse un tema in classe prenderei 2.
Sarò anche intelligente ma da questo ginepraio non riesco a venirne fuori.
Io sarò quella che non ha tarpato le ali a nessuno (tranne a se stessa?).
Io sarò quella che è stata capace di far sentire imbattibili (non dagli altri, dalle circostanze) i suoi ragazzi (ma non se stessa).
Vorrei essere anche quella che è stata capace, in zona Cesarini, di tirare fuori tutta l'energia creativa che da qualche parte deve pur avere e costruirsi un futuro tutto suo. Facendo cosa, non lo so...
Ho provato a diradare la nebbia, ma non ci sono riuscita.
Un argomento più facile, la prossima volta, per favore...
20 gennaio 2019
Il pranzo del martedì
Ormai è diventata un'abitudine: il martedì Tommy non pranza in mensa, vanno tutti insieme a casa di Izzie, un'amica che abita "girato l'angolo" (di più, non è dato sapere)
Pagano un contributo simbolico e lei prepara zuppe e creme per tutti, ogni tanto qualcuno porta muffins o biscotti. Mangiano male ma l'idea di non essere a scuola li fa sentire grandi.
L'altro giorno ho chiesto a Tommy di raccontarmi di questo gruppo, di come è nata la tradizione, di cosa parlano... Ho scoperto cose interessanti.
Ad esempio ho scoperto che il nucleo fisso è composto da 7 ragazzi, ai quali se ne aggiungono 3 quando possono. Dei 7 fissi, tre sono Tommy e i suoi due amici delle classi di matematica e matematica avanzata, gli altri 4 comprendono la padrona di casa e tre suoi amici della classe di psicologia...
4 psicologi e 3 nerd...
mumble mumble...
Tommy siete sicuri di non essere oggetto di un esperimento?
Ma sai mamma... adesso che mi ci fai pensare a volte ci fanno delle domande un po' strane!!!
16 gennaio 2019
Aggiornamento Brexit
Dico la mia adesso che, come ampiamente previsto, zia Theresa è andata sotto di brutto (432 a 202 è una legnata bella forte!)
Stasera JC chiederà la sfiducia ma i conservatori, che sanno che se si andasse al voto adesso perderebbero, si ricompatteranno tutti attorno alla May. Lei, forte del rinnovato supporto dei suoi "friends" (si chiamano così, in parlamento, i propri compagni di partito. Carini vero?) accetterà la proposta arrivata dalla UE di prolungare i termini da fine marzo a fine luglio (altri 6 mesi di agonia...).
Poi?
Poi boh: il Parlamento è sommerso dalle petizioni per un nuovo voto che alcuni vedono come l'unica strada democratica, altri come la negazione della democrazia.
Qualunque strada scelgano di percorrere (nuovo voto, elezioni generali, revoca dell'articolo 50, hard brexit...) hanno fatto una figura da cioccolatai di portata epocale.
Stasera JC chiederà la sfiducia ma i conservatori, che sanno che se si andasse al voto adesso perderebbero, si ricompatteranno tutti attorno alla May. Lei, forte del rinnovato supporto dei suoi "friends" (si chiamano così, in parlamento, i propri compagni di partito. Carini vero?) accetterà la proposta arrivata dalla UE di prolungare i termini da fine marzo a fine luglio (altri 6 mesi di agonia...).
Poi?
Poi boh: il Parlamento è sommerso dalle petizioni per un nuovo voto che alcuni vedono come l'unica strada democratica, altri come la negazione della democrazia.
Qualunque strada scelgano di percorrere (nuovo voto, elezioni generali, revoca dell'articolo 50, hard brexit...) hanno fatto una figura da cioccolatai di portata epocale.
14 gennaio 2019
Brexit
Quando abbiamo deciso di trasferirci nella terra della perfida Albione (chi era costei?), il referendum era già stato fatto, perciò siamo sì venuti quassù, ma consapevoli che ad un certo punto avremmo dovuto fare qualcosa per "ufficializzare" la nostra posizione. All'epoca non sapevamo cosa, adesso sono abbastanza chiari sia la procedura che i costi. Inoltre nutrivo la speranza, poi rivelatasi fondata, che un'azienda che cerca dipendenti all'estero non li abbandona poi ad affrontare da soli tutto l'ambaradan.
Ma voi provate ad immaginare come devono sentirsi persone che magari vivono qui da 20 anni, che hanno studiato, lavorato, pagato le tasse, si sono sposati con cittadini inglesi e hanno figli inglesi, hanno comprato case, investito soldi per l'università, finanziato charity e fondi pensione e che adesso devono chiedere e pagare un permesso per continuare a vivere nelle loro case, che devono cominciare ad andare in giro portando con sè un documento che certifichi il loro diritto a vivere qui.
Ho sentito storie tristi e altre arrabbiate. C'è gente che, non avendone mai avuto bisogno, non ha più documenti in corso di validità, gente che ha buttato via i biglietti aerei che potevano provare con certezza la data di primo ingresso nel Regno Unito (voi li conservate? io no)
Ci sono nonne di nipoti inglesi che non hanno altre case nelle quali ritirarsi nel caso in cui qualche solerte funzionario di Sua Maestà dovesse decidere che i documenti non sono a posto e che deve "tornare a casa"... Ma quale casa?
A me, della Brexit importa assai... Certo, se dovessi essere costretta a rientrare in Italia, dovrei sopportare le ire dei miei ragazzi (e avrebbero pure ragione!), ma noi abbiamo una "casa" nella quale tornare. Le persone che ho conosciuto qui invece no, le storie che ho sentito... che tristezza credere che un muro possa risolvere un problema!
Ma voi provate ad immaginare come devono sentirsi persone che magari vivono qui da 20 anni, che hanno studiato, lavorato, pagato le tasse, si sono sposati con cittadini inglesi e hanno figli inglesi, hanno comprato case, investito soldi per l'università, finanziato charity e fondi pensione e che adesso devono chiedere e pagare un permesso per continuare a vivere nelle loro case, che devono cominciare ad andare in giro portando con sè un documento che certifichi il loro diritto a vivere qui.
Ho sentito storie tristi e altre arrabbiate. C'è gente che, non avendone mai avuto bisogno, non ha più documenti in corso di validità, gente che ha buttato via i biglietti aerei che potevano provare con certezza la data di primo ingresso nel Regno Unito (voi li conservate? io no)
Ci sono nonne di nipoti inglesi che non hanno altre case nelle quali ritirarsi nel caso in cui qualche solerte funzionario di Sua Maestà dovesse decidere che i documenti non sono a posto e che deve "tornare a casa"... Ma quale casa?
A me, della Brexit importa assai... Certo, se dovessi essere costretta a rientrare in Italia, dovrei sopportare le ire dei miei ragazzi (e avrebbero pure ragione!), ma noi abbiamo una "casa" nella quale tornare. Le persone che ho conosciuto qui invece no, le storie che ho sentito... che tristezza credere che un muro possa risolvere un problema!
13 gennaio 2019
Arrestato
Ne parlavo qui e adesso l'hanno arrestato. Arriverà domani in Italia e, forse, finalmente sconterà la sua pena.
I morti non torneranno in vita, Torregiani non ricomincerà a camminare, io non tornerò bambina a Milano.
In fondo non cambierà niente, ma questo piccolo tassello di un puzzle talvolta illeggibile andrà al suo posto.
I morti non torneranno in vita, Torregiani non ricomincerà a camminare, io non tornerò bambina a Milano.
In fondo non cambierà niente, ma questo piccolo tassello di un puzzle talvolta illeggibile andrà al suo posto.
07 gennaio 2019
Non è un anniversario ma vabbè...
Ho aperto il blog nell'Aprile del 2011, con un lunghissimo post di presentazione che ho chiamato100 cose di me
Sono passati 7 anni e urge aggiornarlo!
1) Sono ancora una mamma, lo sarò sempre!
2) Non lavoro più e non ne sono felice
3) Il mio lavoro non mi piaceva e sono felice di averlo lasciato. La vita della casalinga, però, non fa per me
4) Sono ancora sposata, fortunatamente, e non credi che mio marito si offenderebbe di essere stato citato solo al 4° posto, ha di meglio da fare.
5) Mi piace sempre cucinare e, no, non mi piace la routine. Non solo quella di pranzi-cene-colazione...
6) Mi piacciono ancora feste e festicciole...
7) Le feste tradizionali mi piacciono meno: tornare a casa in Italia significa poi dover ripartire e ripartire è sempre molto doloroso: l'ultima immagine che mi resta nelgi occhi è mia mamma che piange, non è bello...
8) Di capodanno odio l'idea di dovermi divertire per forza
9) La mia casa azzurra adesso è abitata da una famiglia di francesi in trasferta, io abito in una vecchia casa di mattoni dipinta di bianco. Non è male: è ampia, luminosa e ha un magnifico giardino, ma non è mia
10) Basta orto, qui si possono coltivare giusto rape e patate!
11) Io continuo a uccidere pure le piante finte. Vabbè, me ne farò una ragione!
12) Di mestiere progett(av)o case, poi per un po' ho insegnato italiano agli stranieri. E' stata un'esperienza interessante, ma temo che non avrò un futuro come prof. Chissà se ho un futuro tout court...
13) Prima mi piaceva disegnare (case e altro), poi, quando è diventata una professione, non più. Adesso potrei anche ricominciare.
14) Ho fatto un corso di acquerelli ma non ho mai imparato a dipingere sul serio. Un mio amico (che forse leggerà questo papiro) dice che se non ci provo seriamente non imparerò mai. Ha ragione.
15) Non volevo animali, adesso ho due gatte. Sono contenta di aver accontentato Matilde, legatte sono tranquille e non danno problemi, fanno le fusa , mangiano e dormono... Vita da gatte: più sono grasse e pelose più sono belle!
16) Sono ancora molto golosa (e il mio sedere non ringrazia). Amo ancora gommose, gelato, panettone, crème caramel e strudel di mele. Provo a contenermi, anche se non si nota.
17) Adoro leggere
18) Quali libri mi piacciono? Spazio da un bel thriller scritto bene (difficile trovarne...), classici inglesi (Jane Austen sopra tutti), saggi (adesso storia, politica italiana, certe robe di medicina...)
19) La musica. Sempre. Ho scoperto una favolosa app per la musica classica e la sto sfruttando ben bene.
20) Ho studiato inutilmente pianoforte e violino.
21) A parte gli sport che ho praticato da bambina, adesso mi limito a andare in palestra 2 (ma dovrei andarci almento 3) volte alla settimana, yoga ogni tanto e camminate. Meglio di qualche anno fa ma non ancora abbastanza per contrastare efficacemente gli aspetti negativi del tempo.
22) Non suono nè il pianoforte nè il violino
23) Non parlavo inglese, adesso, volente o nolente, mi tocca. Non sono brava, non ho talento per le lingue, ma lo sto studiando e va un po' meglio
24) Ho un discreto senso dell'orientamento e sono capace di usare una mappa per trovare la strada.
25) Odiavo il navigatore, adesso invece lo considero un alleato prezioso. Anche perchè sono diventate davvero efficaci
26) Sono ancora sufficientemente brava con la tecnologia. Il problema, se devo trovarne uno, è che nella mia vita attuale mi serve poco, perciò prima o poi perderò i contatti con le novità. Sta già succedendo...
27) Continuo a divertirmi coi mobili dell'Ikea. E meno male: non ho ancora finito di traslocare, temo!
28) E continuo pure a non fare benzina al self service: lo odio!
29) Adoravo passare il tempo con i miei bambini. Adesso, che non sono più proprio bambini, mi piace ancora di più: sono interessanti, intelligenti, stimolanti, forse non sempre divertenti nè tantomento facili ma è giusto così, non essendo nati per il mio divertimento! Che restino sempre così. Amen.
30) Ho abbandonato l'umioda Pianura Padana per l'eterno autunno britannico. Detta così fa quasi paura ma, da sempre, 'autunno è la mia stagione preferita quando per me va benissimo. L'unico vero difetto è la scarsità di ore di luce: in inverno il giorno dura dalle 8 alle 16:30, davvero pochino. Quando però il cielo è sereno, e succede più frequentemente che a casa, la luce è magnifica!
31) L'arrivo del caldo, e la necessità di coprirsi di meno, continua a mettermi a disagio.
32) Mi piace andare in bicicletta, ma, chissà perchè, qui non la uso.
33) Idem per la moto.
34) Mi piace la birra (e son nel posto giusto!)
35)Ho un chiodo di renna: aggressivo il taglio, elegante il materiale. Nel complesso una versa sciccheria!
36) Non ho più molte occasioni per studiare con miei ragazzi, ormai sono ampiamente indipendenti. Significa che ho fatto un buon lavoro, dice qualcuno. No: significa che loro hanno fatto un buon lavoro.
37) Ricopio paro paro quello che ho scritto nel 2011: mi piace la gente ma odio la folla. Le singole persone sono spesso interessanti, tutte insieme diventano fastidiose. Quindo non amo le feste, mai piaciute se non le mie con i miei amici.
38) Ricopio anche il corollario: meglio una conversaione intima con un'amica per volta che tante tutte insieme. Fanno eccezione i (rarissimi) gruppetti di amiche molto affiatate fra loro e con me, ma siamo comunque 3 o 4 alla volta, mai di più.
39) Scrivevo di un gruppuscolo di due amiche alla volta... se sono passata a tre (un ncremento di ben il 50%) è segno di un grande miglioramento nelle mie capacità di intrattenere relazioni!
40) Odio fare shopping, soprattutto adesso che il mio fisico assomiglia più a un'arachide che a un giunco elegante.
41) Amo ancora comprare scarpe-borse. E libri
42) Mi diverto ancora a comprare vestiti per i miei figli. Non posso più dire che a loro sta bene tutto, ma è bello vederli scegliere cose "da grandi" con una sicurezza che io, alla loro età, non avevo.
Sono passati 7 anni e urge aggiornarlo!
1) Sono ancora una mamma, lo sarò sempre!
2) Non lavoro più e non ne sono felice
3) Il mio lavoro non mi piaceva e sono felice di averlo lasciato. La vita della casalinga, però, non fa per me
4) Sono ancora sposata, fortunatamente, e non credi che mio marito si offenderebbe di essere stato citato solo al 4° posto, ha di meglio da fare.
5) Mi piace sempre cucinare e, no, non mi piace la routine. Non solo quella di pranzi-cene-colazione...
6) Mi piacciono ancora feste e festicciole...
7) Le feste tradizionali mi piacciono meno: tornare a casa in Italia significa poi dover ripartire e ripartire è sempre molto doloroso: l'ultima immagine che mi resta nelgi occhi è mia mamma che piange, non è bello...
8) Di capodanno odio l'idea di dovermi divertire per forza
9) La mia casa azzurra adesso è abitata da una famiglia di francesi in trasferta, io abito in una vecchia casa di mattoni dipinta di bianco. Non è male: è ampia, luminosa e ha un magnifico giardino, ma non è mia
10) Basta orto, qui si possono coltivare giusto rape e patate!
11) Io continuo a uccidere pure le piante finte. Vabbè, me ne farò una ragione!
12) Di mestiere progett(av)o case, poi per un po' ho insegnato italiano agli stranieri. E' stata un'esperienza interessante, ma temo che non avrò un futuro come prof. Chissà se ho un futuro tout court...
13) Prima mi piaceva disegnare (case e altro), poi, quando è diventata una professione, non più. Adesso potrei anche ricominciare.
14) Ho fatto un corso di acquerelli ma non ho mai imparato a dipingere sul serio. Un mio amico (che forse leggerà questo papiro) dice che se non ci provo seriamente non imparerò mai. Ha ragione.
15) Non volevo animali, adesso ho due gatte. Sono contenta di aver accontentato Matilde, legatte sono tranquille e non danno problemi, fanno le fusa , mangiano e dormono... Vita da gatte: più sono grasse e pelose più sono belle!
16) Sono ancora molto golosa (e il mio sedere non ringrazia). Amo ancora gommose, gelato, panettone, crème caramel e strudel di mele. Provo a contenermi, anche se non si nota.
17) Adoro leggere
18) Quali libri mi piacciono? Spazio da un bel thriller scritto bene (difficile trovarne...), classici inglesi (Jane Austen sopra tutti), saggi (adesso storia, politica italiana, certe robe di medicina...)
19) La musica. Sempre. Ho scoperto una favolosa app per la musica classica e la sto sfruttando ben bene.
20) Ho studiato inutilmente pianoforte e violino.
21) A parte gli sport che ho praticato da bambina, adesso mi limito a andare in palestra 2 (ma dovrei andarci almento 3) volte alla settimana, yoga ogni tanto e camminate. Meglio di qualche anno fa ma non ancora abbastanza per contrastare efficacemente gli aspetti negativi del tempo.
22) Non suono nè il pianoforte nè il violino
23) Non parlavo inglese, adesso, volente o nolente, mi tocca. Non sono brava, non ho talento per le lingue, ma lo sto studiando e va un po' meglio
24) Ho un discreto senso dell'orientamento e sono capace di usare una mappa per trovare la strada.
25) Odiavo il navigatore, adesso invece lo considero un alleato prezioso. Anche perchè sono diventate davvero efficaci
26) Sono ancora sufficientemente brava con la tecnologia. Il problema, se devo trovarne uno, è che nella mia vita attuale mi serve poco, perciò prima o poi perderò i contatti con le novità. Sta già succedendo...
27) Continuo a divertirmi coi mobili dell'Ikea. E meno male: non ho ancora finito di traslocare, temo!
28) E continuo pure a non fare benzina al self service: lo odio!
29) Adoravo passare il tempo con i miei bambini. Adesso, che non sono più proprio bambini, mi piace ancora di più: sono interessanti, intelligenti, stimolanti, forse non sempre divertenti nè tantomento facili ma è giusto così, non essendo nati per il mio divertimento! Che restino sempre così. Amen.
30) Ho abbandonato l'umioda Pianura Padana per l'eterno autunno britannico. Detta così fa quasi paura ma, da sempre, 'autunno è la mia stagione preferita quando per me va benissimo. L'unico vero difetto è la scarsità di ore di luce: in inverno il giorno dura dalle 8 alle 16:30, davvero pochino. Quando però il cielo è sereno, e succede più frequentemente che a casa, la luce è magnifica!
31) L'arrivo del caldo, e la necessità di coprirsi di meno, continua a mettermi a disagio.
32) Mi piace andare in bicicletta, ma, chissà perchè, qui non la uso.
33) Idem per la moto.
34) Mi piace la birra (e son nel posto giusto!)
35)Ho un chiodo di renna: aggressivo il taglio, elegante il materiale. Nel complesso una versa sciccheria!
36) Non ho più molte occasioni per studiare con miei ragazzi, ormai sono ampiamente indipendenti. Significa che ho fatto un buon lavoro, dice qualcuno. No: significa che loro hanno fatto un buon lavoro.
37) Ricopio paro paro quello che ho scritto nel 2011: mi piace la gente ma odio la folla. Le singole persone sono spesso interessanti, tutte insieme diventano fastidiose. Quindo non amo le feste, mai piaciute se non le mie con i miei amici.
38) Ricopio anche il corollario: meglio una conversaione intima con un'amica per volta che tante tutte insieme. Fanno eccezione i (rarissimi) gruppetti di amiche molto affiatate fra loro e con me, ma siamo comunque 3 o 4 alla volta, mai di più.
39) Scrivevo di un gruppuscolo di due amiche alla volta... se sono passata a tre (un ncremento di ben il 50%) è segno di un grande miglioramento nelle mie capacità di intrattenere relazioni!
40) Odio fare shopping, soprattutto adesso che il mio fisico assomiglia più a un'arachide che a un giunco elegante.
41) Amo ancora comprare scarpe-borse. E libri
42) Mi diverto ancora a comprare vestiti per i miei figli. Non posso più dire che a loro sta bene tutto, ma è bello vederli scegliere cose "da grandi" con una sicurezza che io, alla loro età, non avevo.
43) La parte del mio ex-lavoro che potrei ricominciare a seguire è ancora lo studio della distribuzione interna, magari su misura per uno specifico cliente. Ero davvero brava, in questo, e lo sarei ancora.
44) Eh già, il fascino delle vecchie Guzzi!!!
45) Non mi piace lo sport in tv, lo trovo noioso e fastidioso: ma perché i telecronisti gridano?
46) Odio varietà, reality e i vari programmi di "intrattenimento": sono mediamente stupidi.
47) I tg mi mettono ancora in difficoltà, riesco a seguire solo quelli della BBC perché la pronuncia dei loro giornalisti è molto controllata. Anche Sky è fattibile ma devo comunque essere concentrata, non posso ascoltare il tg facendo altro
48) Sono rassegnata, ognuno si sceglie il suo programma serale. E va bene così: a cena parliamo molto, magari stiamo a tavola a chiacchierare fino alle nove, poi ognuno si rilassa a modo suo.
49) Adesso coi miei figli guardo The Big Bang Theory con Tommy o musical con Matilde.
50) Le automobili mi interessano ancora meno. Adesso non ne possediamo alcuna, quando serve la noleggiamo. Non il massimo della comodità, ma non è un dramma.
51) Giuseppe compra Quattroruote ogni fra che torniamo in Italia, mi sa che gli piacciono ancora ;-)
52) Ho tuttora bisogno di silenzio
53) Già, la mia maestra è stata brava, alla faccia di chi pensa che senza esperienza non si possa fare altro che sbagliare.
54) Ho odiato le medie in parte perché me è stato un periodo dito e in parte perché chi avrebbe dovuto aiutarmi non l'ha fatto. Incapacità o disinteresse... Non so dire.
55) Sì, non ho brillato al liceo pur non avendo mai avuto esami. Avrei potuto fare meglio.
56) La mia esperienza al Poli? Tosta, meno "provante" del liceo. Non mi è dispiaciuto anche se, a posteriori, forse non è stata la scelta giusta. Ma quale 50enne non si fa la stessa domanda?
57) È vero: Tatiana mi ha sempre ricordato la mia maestra!
58) Da bambina avrei voluto fare la ballerina. Rimpiango ancora di aver smesso.
59) No comment.
60) Non sono più tanto brava a scegliere i regali ma non per questione di tempo, credo che sia la voglia a farmi difetto... Come per tante altre cose :-(
61) Sono più femminista che romantica, ma un tempo era diverso.
62) Amo i colori freddi. E i profumi agrumati.
63) Mi piacciono ancora gli elenchi, i test, i rompicapo.
63) Mi piacciono ancora gli elenchi, i test, i rompicapo.
64) Il tempo, un enigma...
65) Non mi piacciono approssimazione e superficialità, ma c'è di peggio.
66) Ad esempio le generalizzazioni...
67) Odio la violenza. E il razzismo. Ma sono cose che dicono tutti.
68) Mi piace mangiare e sperimentare cucine diverse.
69) Se non mi piacesse viaggiare sarei rovinata: dalla prima versione di questo post a oggi ho fatto 5 traslochi!
70) Nel 2011 erano bimbetti delle elementari, adesso sono teenager interessanti e le promesse di allora si sono trasformate in progetti. Vediamo cosa succede adesso...
71) Questo lo copio paro paro: 71) amo i profumi. Quelli dei fiori e delle piante, quelli della cucina (mia, di mia mamma, di mia suocera, di amiche, cognati/e) delle pasticcerie quando ci si passa davanti. I profumi delle pagine dei libri, il profumo della tipografia di mio nonno paterno e dell'orto di mio nonno materno. Delle pelletterie e delle biblioteche polverose. Delle chiese, dei panifici e dell'erba appena tagliata. Dell'orto di mio marito (e di mio marito...). Amo il profumo della pelle e dei capelli dei miei bambini, anche quando non sono proprio freschi di doccia;-) Dell'aria di Varigotti in un pomeriggio di primavera. Della neve in montagna e del mare.
72) Anche questo: 72) amo la montagna. In inverno quando l'aria è frizzante e la neve scricchiola sotto gli scarponcini. In primavera quando timidi crochi bucherellano qua e là il manto candido. In estate... via, siamo sinceri: in montagna non esiste l'estate, è solo una lunghissima, meravigliosa primavera. E in autunno, con i fuochi accesi nel camino e lunghe serate tranquille. E già si annuncia un nuovo inverno...
73) E questo: 73) amo il mare in primavera, quando le prime giornate di sole invitano a togliere scarpe e calzini e sedersi così, sulla spiaggia deserta.
74) Odio la folla, ma l'ho già detto, mi pare.
75) Copio di nuovo: 75) amo la sensazione che le cose migliori, in questo nostro mondo agitato, sono in fondo a disposizione di chiunque: un buon libro, il sapere di migliaia di pensatori, la musica, la pittura, l'architettura...
76) Già, sono permalosa...
77) ...e grassoccia.
78) Mi piacciono i tacchi ma non li porto mai.
79) Anche la prossima non richiede modifiche: 79) non provo invidia, nel senso che difficilmente vorrei per me un oggetto posseduto da altri. Ammiro invece in modo totate alcune qualità delle persone: la generosità e l'altruismo ad esempio, la semplicità con la quale alcuni sono capaci di offrire doni o aiuto, il talento e la creatività. Ma anche, più prosaicamente, l'attenzione che alcune persone mostrano di saper avere verso loro stesse: ci sono donne sempre ben truccate-pettinate-vestite-calzate, sempre magre e in forma, che non sbagliano un abbinamento e non hanno mai lo smalto sbeccato o il viso tirato. Ammiro anche loro. Aggiungo l'ammirazione per l'intelligenza e il talento, ecco per questi sì che provo invidia.
80) Gioielli, bah...
81) Energia sprecata inutilmente...
82) Il regalo È il tempo speso per sceglierlo e comprarlo, non i soldi usati.
83) Mi arrabbio molto parlando di politica perché...
84) ...non mi piace la nostra classe politica.
85) Sono riccia e orgogliosa di esserlo!
86) Ovvio che non mi piaccio coi capelli lisci: sembro un mocio!!
87) Male up... questo sconosciuto...
88) Eviterei ancora medicina
89) Probabilmente eviterei anche ingegneria.
90) Sono ancora una donna sana. Anche il mal di testa è molto migliorato.
91) È sempre bello for.ire fra lenzuola fresche di bucato!
92) storia scienze e storia della scienza, educazione, e altri argomenti vari ed eventuali... continuo a leggere molto.
93) Non rappresento più nessuno.
94) Il rapporto con mio padre è migliorato.
95) Ma quello con mia mamma è comunque un'altra cosa, più intimo, non c'è storia.
96) Con mio fratello va così, pochi alti e molti bassi...
97) Sono ancora timida. L'inglese poi ha peggiorato la situazione.
98) Non so mentire, ormai mi sa che non imparerò più.
99) Sedere???
100) Incredibile, sono arrivata a 100 un'altra volta!!
Iscriviti a:
Post (Atom)