È passato un po' di tempo da quando guardai il film "Snowpiercer", quindi non starò qui a fare parallelismi tra la Serie TV e il film; anche perché la Serie è ambientata 8 anni prima delle vicende narrate nel lungometraggio di Bong Joon-ho. Posso però subito dire che il film mi piacque parecchio. La Serie TV decisamente meno. Proviamo allora a capire perché.
Innanzitutto ammetto di aver avuto molta difficoltà nella prima parte, tanto da essere stato più volte sul punto di mollarla. Una storia, quella col detective, davvero poco originale, banale, noiosa, e che ha rischiato seriamente di snaturare e svalutare tutto il senso che c'è dietro l'idea di Snowpiercer. Poi, resistendo, per fortuna sono arrivato alla seconda parte, e le cose sono migliorate un po', visto che si è virato finalmente verso il vero senso dell'opera originale, ovvero una lotta di classe all'interno di un Treno molto particolare: siamo infatti in un mondo in cui una Glaciazione ha estinto gran parte del genere umano, e dove i pochi sopravvissuti sono tutti a bordo di un treno super tecnologico, che autoalimentandosi grazie al suo continuo moto attraverso le lande gelate e desolate del pianeta Terra, fa sì che questa piccola parte del genere umano continui a vivere e prosperare; per quanto si possa farlo all'interno di un treno. A comandare il treno, e dunque l'intera razza umana, c'è il mitico Signor Wilford, creatore e gestore del convoglio lungo mille e una carrozza. E sarà proprio il Signor Wilford a chiamare dal fondo, ovvero dalle ultime carrozze dei passeggeri saliti a bordo senza biglietto, e che vivono in condizioni decisamente difficili, il detective Andre Layton, per risolvere un caso di omicidio; che culo trovarsi il detective migliore al mondo proprio sul treno, eh? Peccato però che ce lo si ritrovi tra i Fondai... ma poco male: Andre è fortissimo.
Facendo dunque ricorso a una buona dose di sospensione dell'incredulità, ci ritroviamo ad affrontare degli episodi iniziali davvero soporiferi, con il protagonista, Andre, che affronta l'élite del treno e il suo caso da risolvere con la classica aria da simpaticone a ogni costo e in ogni situazione, che se il "Signor Wilford" fossi stato io, sarebbe finito con i dread congelati alla seconda battuta o alla seconda alzata di sopracciglio, e che si fosse fottuto il caso d'omicidio irrisolto. Ma gli autori hanno scelto come protagonista 'sto tizio, e allora ce lo si tiene. Per fortuna, dall'altra parte, abbiamo un personaggio molto più in interessante e credibile, Melanie Cavill, interpretata dalla bravissima Jennifer Connelly. Melanie è una sorta di portavoce del Signor Wilford, anche se ben presto verremo a scoprire (e non è certo uno Spoiler, visto che si scopre già nel primo episodio) che si tratta di molto, molto di più.