Visto che la tanto strombazzata fine del mondo non c'è stata (come qualcuno - che a differenza dei giornali ha un po' più di sale in zucca - aveva già previsto), direi che, adesso che siamo tutti un po' più tranquilli, possiamo continuare a scrivere sui nostri blog in santa pace (almeno fino al 2012 ^_^).
Volevo commentare brevemente, insieme a voi, un paio di notizie che ho letto ieri.
Scrive Repubblica che la procura di Roma chiederà al ministro della giustizia di poter procedere penalmente contro la Guzzanti per il reato di vilipendio al papa: passaggio necessario (il benestare del guardasigilli) in quanto Ratzinger è notoriamente anche un capo di stato. Tutto nasce, ricorderete, dalle parole pronunciate dall'attrice in Piazza Navona in occasione del Nocav Day, quando augurò al papa di andare all'inferno tormentato da diavoli frocioni.
La cosa mi ha un po' sorpreso, se devo dire la verità, in quanto mi sarei aspettato che la procura procedesse semmai per le accuse rivolte alla Carfagna, e cioè di aver avuto il "posto" di ministro delle pari opportunità in cambio di certe prestazioni sessuali all'attuale premier. Accuse che, allo stato attuale, rimangono tali in quanto non risulta nessun riscontro in merito. Ora, lasciando da parte le diverse simpatie politiche, che spesso tendono a distorcere e a far vedere la realtà sotto prospettive falsate, rimane incontrovertibile che la Guzzanti - almeno finché non potrà dimostrare quanto ha affermato - ha perso, come già scrissi in precedenza, una buona occasione per stare zitta, perché un certo limite è stato valicato ed è quello che esula dalla satira ed entra nella diffamazione.
La cosa curiosa, invece, è che - sempre stando a quanto scrive Repubblica - in merito a tale questione sembra che i magistrati non procederanno per mancanza di querela della controparte, cioè della Carfagna stessa. Strano, perché la stampa riportò, appena il giorno seguente, esattamente il contrario. Mah... Tornando invece alla questione Guzzanti/Ratzinger, non saprei che dire. Inizialmente pensavo che le parole dell'attrice - indubbiamente scurrili e di cattivo gusto, se vogliamo - si potessero comunque inquadrare come satira. Poi ho fatto un girettino in rete per trovare qualche notizia sulla questione vilipendio, e mi sono imbattuto in questa pagina di uaar.it in cui sono raccolte alcune sentenze di condanna per questo motivo.
Nella stessa pagina (qui) è riportata anche una sentenza che mi pare dia poco adito a dubbi:
«Sono, invece, vilipendio, la contumelia, lo scherno, l’offesa, per dir così, fine a sé stessa, che costituisce ad un tempo ingiuria al credente (e perciò lesione della sua personalità) e oltraggio ai valori etici di cui si sostanzia ed alimenta il fenomeno religioso, oggettivamente riguardato» (dalla sentenza della Corte Costituzionale numero 188/75).
Insomma, i requisiti per procedere contro la Guzzanti, così, a occhio e croce, mi pare ci siano tutti. Vedremo. Per par condicio si potrebbe proporre all'arcygay o a qualche associazione omosessuale di querelare qualche alto prelato, visto che continuano a sostenere che i gay sono malati - con tanto di corsi per "guarirli" - quando, allo stato attuale, questa affermazione non pare suffragata da niente di concreto.
Per Beppe Grillo, invece, i pm romani hanno chiesto l'archiviazione in quanto "Morfeo Napolitano", che semmai è una critica, non un insulto, è stato appunto giudicato come tale.
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Personalmente condivido la decisione dei magistrati: un conto è commentare dei fatti e giudicarli, un conto è pronunciare frasi lesive della dignità di una persona "gratuitamente". Inoltre l'intervento della Guzzanti è stato controproducente per il VDay2: primo perché i media hanno dato risalto alle sue esternazione ed alle ovvie rimostranze dei politici scandalizzati (e quando mai), facendo passare in secondo piano la manifestazione ed il suo significato, secondo perché il Papa, in quella manifestazione, non c'entrava proprio niente. Sicuramente ci sarà qualcuno che considererà la Guzzanti come una povera "martire" della censura vatican-cattolica-politica-democristiana... ed ovviamente la colpa sarà di Berlusconi!!!
RispondiEliminaCiao. :)
Sì, alla fine, come dici giustamente tu, a uscirne danneggiata è stata solo l'immagine della manifestazione.
RispondiEliminaTuttavia, come impressione mia personale, non riesco a non inquadrare come satira le cose che ha detto su Ratzinger. E' vero, probabilmente molti - in particolar modo i cattolici - si saranno risentiti sentendo quelle parole, ma in fondo la satira è questo.
A mio parere ha usato quell'esempio per sottolineare l'ipocrisia di una chiesa che predica amore, fratellanza e tolleranza ma che non perde occasione per scagliarsi contro gli omosessuali.
Ciao Big.
si sente molto spesso il sinistrode
RispondiEliminafilocomunista democristo-socialista
a genova che augura a ratzinger e a tutti i presunti benestanti e baroni,la casta(termine orribile)di
andare all' inferno.visto che sono parole che vengono dalla mente di un ateo fanno ridere.ma il tono di queste persone non e' molto diverso dai personaggi che descrive saviano.che non mandano all' inferno ma sparano,sgozzano,cuociono nell' olio bollente i bambini!