Mani Nude

Film 2024 | Drammatico, 124 min.

Regia di Mauro Mancini. Un film con Francesco Gheghi, Alessandro Gassmann, Fotinì Peluso, Giordana Marengo, Renato Carpentieri. Genere Drammatico, - Italia, 2024, durata 124 minuti. Uscita cinema giovedì 27 marzo 2025 distribuito da Eagle Pictures. - MYmonetro 2,84 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 2 dicembre 2024

Un ragazzo finisce in un giro di combattimenti clandestini sotto la guida di uno spietato allenatore.

Consigliato sì!
2,84/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 2,67
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Una storia di espiazione che sa coinvolgere il pubblico attraverso un solido senso del racconto.
Recensione di Paola Casella
mercoledì 23 ottobre 2024
Recensione di Paola Casella
mercoledì 23 ottobre 2024

Un ragazzo viene prelevato fuori da una discoteca e gettato nel retro di un camion che gira in tondo in uno spazio desertico. Dentro quel camion qualcuno lo copre di botte, mirando ad ammazzarlo. Invece sarà il ragazzo ad uccidere il suo avversario, senza neppure averlo visto alla luce. Il ragazzo prenderà il soprannome di Batiza e sarà costretto a combattere a mani nude contro avversari sempre diversi in un giro di incontri e scommesse clandestini orchestrati da un anziano faccendiere e gestiti da un allenatore adulto, Minuto, chiamato così perché chi l'ha incontrato in combattimento non ha potuto resistergli più a lungo di quella durata. Il rapporto fra Minuto e Batiza, improntato inizialmente al disprezzo da parte del primo verso il secondo, cambierà nel tempo, e in modi imprevedibili. Il ragazzo dovrà fare i conti con la propria natura più profonda, e imparare che nulla succede per caso.

Mani nude è l'opera seconda di Mauro Mancini che con il precedente Non odiare, vincitore alla 77esima Settimana della Critica, ha impostato uno stile visivo ben definito e una capacità da cantastorie di coinvolgere il suo pubblico attraverso un solido senso del racconto.

In Mani nude Mancini porta avanti le tematiche di Non odiare riguardo alla colpa e alla possibilità (o meno) del perdono e della redenzione, questa volta traendo libera ispirazione dal romanzo omonimo di Paola Barbato. I due protagonisti devono "imparare a contare i dolore" e confrontarsi con i propri peccati, e la loro è una storia di espiazione che avviene (o meno) attraverso un confronto di anime, più che di mani, nude. Minuto e Batiza sono riluttanti Protagora e Ippocrate, impegnati l'uno ad impartire, l'altro ad apprendere insegnamenti distorti, e destinati a scambiarsi i ruoli.

Mancini è molto abile nel gestire le atmosfere sospese e le scene di azione, creando combattimenti all'ultimo sangue in ambienti equivoci (uno, più surreale degli altri, ricorda il salotto di Calvin Candie in Django) e confinamenti coatti dei quali percepiamo la claustrofobia, con un grande senso della composizione pittorica (gli schemi di colore sono opposti e complementari nelle due metà del film: il rosso e il gallo nella prima, il verde e il grigio nella seconda).

Questa volta, rispetto a Non odiare, la sceneggiatura (cofirmata con Davide Lisino) è meno fluida, perché si danno per scontati alcuni passaggi che invece servirebbero allo spettatore per comprendere meglio la trama. Tuttavia la storia delinea in maniera efficace le similitudini fra i due protagonisti, entrambi costretti a guardarsi allo specchio (anche reciproco) e a venire a patti con il proprio lato oscuro.

Francesco Gheghi racconta bene lo straniamento di Batiza, anche se è difficile contrapporre la sua costituzione adolescenziale a quella di lottatori professionisti (ma è lodevole il lavoro fatto da Gheghi sul suo fisico, che aumenta di muscolatura, e dunque di credibilità, durante il corso della storia). Alessandro Gassman è un gigante dolente, tormentato da demoni interiori e irrigidito dal rimorso e dal rancore, ed è straziante vedere la sua maschera frantumarsi davanti ai ricordi più penosi.

"La vita è qui. Il dolore è qui. La ricompensa è qui", dice la citazione di Ed Bunker che apre il film, ed è in un eterno presente che si dipana la parabola di Minuto e Batiza, che non possono riscrivere il passato e ritengono di non meritare alcun futuro: perché, nelle parole di Protagora, "L'uomo è misura di tutte le cose, di quelle che sono per ciò che sono, e di quelle che non sono per ciò che non sono".

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a cura della redazione
venerdì 20 settembre 2024

Una notte, all'improvviso, il diciottenne Davide viene rapito e rinchiuso nella buia centina di un camion, dove si trova costretto a lottare con uno sconosciuto e a ucciderlo a mani nude. Il suo rapitore, Minuto, diventa per lui un padre putativo, lo allena a lottare e lo fa entrare in un circuito di combattimenti clandestini organizzati per appagare la sete di sangue degli spettatori. Solo l'amore, forse, potrà salvarlo.

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RECENSIONI DELLA CRITICA
domenica 27 ottobre 2024
Massimiliano Schiavoni
Quinlan

Grande assente ormai da decenni nella produzione italiana, sia pure con una gloriosissima tradizione ricacciata nel passato, il cinema di genere sembra riscuotere nelle ultime stagioni qualche timido e nuovo interesse negli orizzonti del nostro panorama nazionale. In particolare, il culto per gli anime giapponesi aveva irrobustito l'ispirazione per un film di grande successo come Lo chiamavano Jeeg [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 ottobre 2024
Chiara Zuccari
Sentieri Selvaggi

"Non c'è nessun inferno... e neanche il paradiso. La vita è qui. La ricompensa è qui. Il dolore è qui". Si apre con una citazione di Edward Bunker, Mani nude, secondo film del regista Mauro Mancini dopo Non odiare, presentato alla Settimana della Critica di Venezia nel 2020. Adattamento del romanzo omonimo di Paola Barbato, scrittrice poliedrica che nel corso della sua carriera ha spaziato dal thriller [...] Vai alla recensione »

mercoledì 23 ottobre 2024
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

A quattro anni dall'apprezzato esordio Non odiare (che intercettava con lucidità un tema cruciale come la recrudescenza dell'estrema destra tra i giovani), Mauro Mancini torna con Mani nude, presentato alla XIX Festa del Cinema di Roma in Grand Pubblic, e continua a rappresentare l'incontro - dunque lo scontro e viceversa - tra un ragazzo e un adulto.

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giovedì 24 ottobre 2024
 

Regia di Mauro Mancini. Un film con Francesco Gheghi, Alessandro Gassmann, Fotinì Peluso, Giordana Marengo, Renato Carpentieri. Prossimamente al cinema. Guarda il trailer »

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