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2021
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è considerato piuttosto un paese di poeti e scrittori, data la sua tradizione letteraria, ereditata da figure tutelari come Rubén Darío e contemporanei come Ernesto Cardenal, Sergio Ramírez o Gioconda Belli; ma esibisce anche una certa tradizione nel campo delle arti visive, con a capo Rodrigo Peñalba, Armando Morales, il Gruppo Praxis, Alejandro Aróstegui (infatti, uno dei tre fondatori di Praxis). Dopo questi nomi, le informazioni sono molto più scarse e frammentate, e spiccano solo creatori isolati.
Discorsi d'arte contemporanea, 2002
Da Artemisia alle altre Le donne del Caravaggio "vedrai lo spirito di Cesare nell'animo di una donna"
33°C onveGno naZIonaLe a cura di Armando Gravina a T T I ISBN-978-88-96545-47-8 Atti -33° Convegno Nazionale sulla Preistoria, Protostoria, Storia della Daunia. San Severo 2012.
LUIGI PICINNI LEOPARDI, 2024
Tra gli indigeni della sierra Madre Occidentale. Più duraturi che gli edifici di pietra e terra costruiti dagli esseri umani sono le loro usanze ed i loro racconti che si tramandano di generazione in generazione. Dei meravigliosi templi piramidali e delle sculture monumentali, che l'intrepido Hernán Cortéz incontrò quasi 400 anni fa nel conquistare la antica città del Messico, solamente rimangono le rovine ed alcuni resti sepolti. Ciò nonostante, in luoghi inaccessibili, come le aspre e scabrose montuosità della costa del Pacifico, il processo livellatore della civilizzazione non è prosperato. È in codesti luoghi dove ancora si tramandano le antiche usanze, le cerimonie religiose, i canti ed i miti, che ci permettono di poter ottenere una visione vivente di un mondo intellettuale molto somigliante a quello dell'antica civiltà messicana. Quanto sopravvive dei tempi antichi tra i montanari appartiene principalmente agli ambiti della religione e della magia, esperienze che servono agli esseri umani al fine di influire sulle divinità e promuovere, così, il proprio benessere. Vi potete immaginare la gioia che provai nello scoprire che i miei amici indigeni della sierra Madre Occidentale mantenevano la medesima attitudine rispetto le preghiere, i sacrifici e le cerimonie magiche, che gli antichi messicani. Tutte queste attività interessavano loro molto di più che il lavoro strettamente pratico. Mentre che i huicholes-una delle tre tribù che visitai-si accontentano di piccole e disadorne capanne per viverci, edificano invece grandi templi circolari per le loro divinità, edifici che possono misurare fino a tredici metri di diametro e di altezza. Essendo loro convinti che il mondo può terminare se non continuano a costruire detti templi, già che si tratta di repliche dell'universo. (Infatti il tetto del tempio tuki/kalihuey e della casa adoratorio xiriki va ricostruito periodicamente. N.d.T.
Monografico Storia dell'arte contemporanea
La grande Milano tradizionalista e futurista Futurismo e sviluppi dell'arte a Milano 1905-1906 al 1943 Milano conobbe un momento di svolta nel 1906 con l'Esposizione Internazionale che contribuì a rimodellare la città all'inizio del secolo scorso [tenutasi in occasione del compimento del Traforo del Sempione]. Da questa Esposizione, le tracce storiche vanno oltre all'unico padiglione rimasto tutt'oggi [diventato l'Acquario Civico à conservato come esempio dello stile liberty-eclettico]. Per molte ragioni, la data 1906 e il riferimento all'Esposizione del Sempione costituiscono un buon punto di partenza per prendere in esame il volto della città di Milano nei primi anni del nuovo secolo. Alcuni episodi diedero una nuova connotazione alla città: • nascita del primo Ateneo in Italia (economia) à Bocconi • inizio dell'attività poetica del periodico "Poesia" (1905) di Filippo Tommaso Marinetti à servirà poi a coniare (1909) il Futurismo e dar via a una nuova concezione estetica • crescita urbana grazie all'industrializzazione à moltiplicazione degli stabilimenti che estendevano la zona periferica di Milano (fascia operaia) Questa realtà venne rappresentata da Boccioni, Carrà e Russolo che andranno a formare il versante visivo del Futurismo milanese à osservavano la città e la rappresentavano nelle diverse connotazioni (tutte volte alla modernità). Il Futurismo contribuì anche a definire l'immagine della città [presenza essenziale nei musei di Milano à Pinacoteca di Brera / Museo del Novecento]. Inoltre, è strettamente legato anche al versante imprenditoriale, espansivo e innovativo. Lo sviluppo del Futurismo porta a una nuova aggregazione di artisti che andranno a riunirsi inizialmente sotto il Novecento Italiano à prima presentazione alla galleria Pesaro di Milano nel 1923 (le gallerie-quali Pesaro, Scopinich, Milano, Bardi e Milione-segnarono il passaggio verso una concezione del ruolo mercantile e culturale dei luoghi promotori dell'arte). Si esaminano i rapporti tra gli artisti, il loro coinvolgimento nella vita della città: Milano ebbe un ruolo in primo piano nel panorama dell'arte del periodo [come promozione e organizzazione delle attività artistiche à es. 1926-1929 mostre del Novecento] e ospitò alcuni tra i passaggi fondamentali che portarono alla concezione dell'arte destinata agli spazi pubblici. Questa concezione monumentale dell'arte si lega alla promozione di interventi architettonici vòlti a riformulare il volto di Milano [es. basilica di Sant'Ambrogio, Monumento ai Caduti della Grande Guerra e gli edifici dell'Università Cattolica, l'intervento attorno al Duomo con la costruzione del palazzo dell'Arengario]. La città che cresce Nel 1906, Milano ospitò l'Esposizione internazionale del Sempione [dedicata al tema dei trasporti in occasione dei festeggiamenti per l'apertura del traforo del Sempione]. Si svolse in padiglioni costruiti per l'occasione divisa in due aree collegate da una ferrovia elettrica [1) dietro il Castello Sforzesco fino all'Arco della Pace; 2) nella Piazza delle Armi]. Nei vari padiglioni si trattarono diversi argomenti à Belle Arti, Arte decorativa, Galleria del Lavoro, Agraria, Igiene, Piscicoltura, Metrologia ecc…Vennero realizzate più di 225 costruzioni [tra le quali, l'Acquario Civico] Il padiglione dell'acquario Questo edificio è quello che tiene ancora in sé i caratteri liberty. Il tono predominante è quella di una decorazione floreale su una decorazione ancora eclettica, mette insieme i diversi stili, dal classico al moderno. Materiale iconografico à sono interessanti le pubblicità o le immagini o il giornale dell'Esposizione. Non era possibile recensire tutto, al contrario di oggi ed esempio, il giornale illustrato è una pubblicazione ufficiale prodotto da gente che gestiva l'esposizione e quindi uscivano i settimanali (n. 52).
Contro il cinico sistema della cosiddetta Arte Contemporanea. N° 585: Ciro Lomonte, "Le avanguardie delle retroguardie".
Studia Maritima, 2022
Papers on Social Representations, 2022
Proceedings of the Prehistoric Society, 1971
Revista de cercetare si interventie …, 2005
38. ICANAS (Uluslararası Asya ve Kuzey Afrika Çalışmaları Kongresi, ATATÜRK KÜLTÜR, DiL VE TARİH YÜKSEK KURUMU, IV. Cilt), 2008
Journal of Intelligence Studies in Business, 2016
Nacelles. Past and Present of Aeronautics and Space, 2022
Estudos de Psicanálise, 2021
Galicia Clinica, 2009
Ciné-Bulles: Le cinéma d'auteur avant tout, 2002
Anales valentinos revista de filosofía y teología. Facultad de Teología San Vicente Ferrer, 1999
The Online Citizen, 2023
Lecture Notes in Computer Science, 2004
ENCONTRO NACIONAL DE ESTUDOS …, 2006