Colombo
Colombo
Colombo
Indice
1 Giovinezza
2 La via per le Indie
2.1 Realizzazione del progetto
2.2 Le Caravelle
3 Scoperta dell'America e viaggi successivi
3.1 Primo viaggio: 1492-1493
3.1.1 La diserzione di Pinzón e la scoperta di Hispaniola
3.2 Secondo viaggio, 1493-1496: le Antille
3.3 Terzo viaggio, 1498-1500: Venezuela e ritorno a Hispaniola
3.4 Quarto viaggio, 1502-1504
4 Gli ultimi anni
5 La morte a Valladolid
6 La disputa sulla "vera" tomba
7 Errore di calcolo
8 Colombo e l'apocalittica medievale
9 Retrodatazione della scoperta dell'America
10 La causa per l'eredità e la discendenza
11 Aspetti controversi
11.1 Memoriale
11.2 Caratteristiche fisiche
11.3 Dibattito sulla nazionalità
11.4 Data di nascita
12 Lo stemma
13 Opere
14 Nella cultura di massa
14.1 Romanzi
14.2 Saggi
14.3 Teatro
14.4 Cinema
14.5 Televisione
14.6 Manga e anime
15 Note
16 Bibliografia
17 Voci correlate
18 Altri progetti
19 Collegamenti esterni
Giovinezza
Altre fonti lo danno nato sempre nella Città metropolitana di Genova, ma questa
volta a Cogoleto, presso Via Rati 28. Secondo questa versione Cristoforo Colombo
avrebbe lasciato molto presto Cogoleto per intraprendere la via del mare. (Nota di
riferimento: Archivio Stato Genova. atto di procura del 30 settembre 1452 Notai
Antichi n.1584 not. A. De Franchi). Assumono grande importanza anche le parole
scritte da Cristoforo Colombo nel 1501, in una lettera indirizzata ai reali di
Spagna: Egli così si esprime: "Muy altos Reyes: de muy pequena hedad entre en la
mar navegando y lo he continuado fasta oy". (Note di riferimentoBN. Ms: Res. 21
f7r. ( la lettera è pubblicata a pagg. 444 e seg. nel volume: Cristobal Colon
Textos y documentos completos Edicion de Consuelo Varela Nueva Cartas: Edicion de
Juan Gil Alianza Universidad 1997. Di fatto Colombo conferma di aver iniziato a
navigare sin dalla giovanissima età e di non aver fatto altro. Quindi Cristoforo
Colombo di Genova. poi trasferitosi a Savona non potrebbe essere lo scopritore.
Infatti come attestano i documenti conservati nella Sala Colombiana dell'Archivio
di Stato di Genova , nel periodo 1470/1472 è ancora sotto tutela paterna ed
esercita l'arte di tessitore di panni:( Note di riferimento: Archivio Stato Genova
Not. Nicola Raggio, filza 2, anno 1470, n. 905 atto del 31 ottobre 1470 nel quale
Cristoforo Colombo figlio di Domenico maggiore di diciannove anni, agisce con il
consenso del padre per saldare una partita di vino.../ Archivio Stato Savona Not.
Tommaso Del Zocco 1327-1 c.358 v. nel quale Domenico, lanaiolo abitante a Savona, e
suo figlio Cristoforo dichiarano di dovere a Giovanni Signorio centocinquanta lire
di genovini per sette cantari di lane).
Altre versioni ancora lo danno nato sempre in altre località della Riviera di
Ponente ligure, ma i documenti storici sono scarsi. Fonti più certe confermano
comunque i primi anni d'infanzia sicuramente a Vico Diritto di Ponticello di
Genova, e le informazioni storiche diventano ancor più attendibili a partire dal
1470, quando la famiglia si trasferì a Savona, dove rimase almeno fino al 1484.
Prima presso Contrada San Giuliano (via dei Cassari), in una casa oggi inesistente,
poi nel quartiere Legino, più un podere situato in Via Belvedere di Valcada[10].
Pare che il giovane Colombo non frequentasse la scuola, ma tutte le nozioni gli
furono impartite pazientemente dal padre, che voleva avviarlo al proseguimento
dell'attività commerciale. Cristoforo però, insieme al fratello Bartolomeo, si
interessò principalmente di geografia e cartografia[11], inoltre, soprattutto
durante il periodo savonese, si dedicò ad esercitarsi alla navigazione marittima.
Egli stesso affermò, in una sua lettera, di aver già cominciato a navigare a
Genova, all'età di quattordici anni[12].
L'occasione per le sue imprese navali arrivò nel 1472 quando, contro il parere del
padre, accettò di entrare nelle flotte al soldo del Re Reynel Renato d'Angiò per
contrastare le navi aragonesi nel Mediterraneo occidentale, quindi di lavorare come
mercante marittimo al servizio delle famiglie genovesi Centurione, Di Negro,
Imperiali e Spinola[13]. In questo periodo, per le sue ottime qualità, ottenne il
grado di Comandante di Vascello, imparando velocemente il castigliano e il
portoghese. Nel 1473 partì alla volta dell'isola di Chio in Grecia, navigando con
la Roxana, e lì vi abitò per circa un anno[14], alternando dei periodi di
navigazione nell'Egeo, nel Mediterraneo, le coste del Portogallo e brevi ritorni in
Liguria. Durante i suoi viaggi latinizzò il suo nome (com'era usanza del tempo)
nelle firme che poneva su lettere e documenti; in seguito utilizzò come firma anche
il nome in lingua castigliana, ovvero Cristóbal Colón.[15].
Il 31 maggio 1476 partì da Noli (SV) sulla Bechalla della repubblica marinara di
Genova, comandata da Cristoforo Salvago, insieme a tre galeazze di Squarciafico, Di
Negro e Goffredo Spinola, più la baleniera del fratello Nicolò Spinola[16], tutte
dirette nelle Fiandre (nell'attuale Belgio), e poi a Bristol, in Inghilterra.
Lungo la rotta però, la flotta fu attaccata da corsari francesi al largo di Capo
Vincenzo (Portogallo), dove Colombo riuscì a rifugiarsi a Lagos, nel Portogallo
meridionale[17]. Da lì, qualche mese dopo riuscì a ripartire alla volta di Galway
(Irlanda), raggiungendo anche l'Islanda, probabilmente nella primavera del
1477[18].
Colombo, nei mesi successivi, insistette ancora, con l'aiuto del fratello
Bartolomeo, rivolgendosi anche ai sovrani d'Inghilterra e di Francia. All'inizio
del 1492, col protrarsi dell'attesa, il navigatore giunse oramai ai limiti delle
risorse economiche, al punto da non essere quasi più in grado di provvedere alla
sua famiglia[38] costringendolo a vendere libri e disegnare mappe[39].