Repole Quale Sinodalità Per Quale Chiesa 14 2018

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L ibri del mese

Quale sinodalità per quale Chiesa


Rassegna bibliografica su un tema nato in sordina
e oggi centrale nel magistero di Francesco

licità. Atti del colloquio internazionale di


Salamanca (2-7 aprile 1991), EDB, Bo-
logna 1994; Id., Recezione e comunione
tra le Chiese. Atti del colloquio interna-
zionale di Salamanca (8-14 aprile
1996), EDB, Bologna 1998. Per un rag-
guaglio bibliografico sull’ampio venta-
glio delle questioni concernenti in qual-
che modo la sinodalità fino ai primi an-
ni del XXI secolo, si può utilmente con-
sultare il dettagliato studio di A. Moda,
«Sulla sinodalità. Per un percorso bi-
bliografico», in G. Ancona (a cura di),
Dossier Chiesa e sinodalità, Velar, Gorle
(BG) 2005, 205-329.
Il testo – che in una prima parte re-
censisce gli studi prodotti a seguito del
Concilio (sia per quanto concerne que-
stioni teologiche d’ordine generale, sia
per quel che riguarda problematiche più
concretamente strutturali, che chiama-
no in causa il rapporto tra teologia e di-
ritto) e che, nella seconda parte, offre
una triplice rubrica riguardante le lezio-
ni della storia, quella del Concilio e della
teologia – conclude peraltro un volume
nel quale vengono raccolti i contributi
(di G. Angelini, O. Aime, S. Dianich, F.
Coccopalmerio, G. Mazzillo, C. Torci-
via, A. Mastantuono, P. Zuppa) offerti

B
nei tre seminari preparatori al Congres-
so dell’Associazione teologica italiana
(ATI) su «Chiesa e sinodalità».
enché né il lemma né il espressamente dedicati al tema, anche se Il tema della sinodalità ha però riac-
concetto di sinodalità si ri- sono diversi gli studi su tematiche a esso quisito indubbia centralità – nel più am-
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trovino espressamente afferenti, come la collegialità episcopale pio dibattito ecclesiale come nella più ri-
nell’insegnamento del Va- e le strutture che la veicolano. stretta riflessione ecclesiologica – con il
ticano II, l’istanza è certa- Possono essere citati al proposito e papato di Francesco, specie a motivo dei
mente connessa con le linee di fondo di passaggio due significativi contributi suoi reiterati inviti ad avviare nuovi pro-
dell’ecclesiologia e del rinnovamento degli anni Novanta, frutto di altrettanti cessi decisionali nella Chiesa e a seguito
promossi dall’ultimo Concilio. Nei de- colloqui internazionali: H.M. L e - dell’ormai storico e denso discorso tenu-
cenni postconciliari si è tuttavia prodot- grand, J. Manzanares, A. Garcia y to in occasione del 50° anniversario
to un numero piuttosto limitato di testi Garcia (a cura di), Chiese locali e catto- dell’istituzione del Sinodo dei vescovi

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(17 ottobre 2015). In esso, il papa fa ri-


corso a un’espressione divenuta piutto-
sto abituale nei lavori teologici che trat-
tano del tema, quando afferma che la si-
nodalità sarebbe «dimensione costituti-
va della Chiesa» (EV 31/1668).

Un concetto non univoco


Occorre, però, rilevare che il concet-
to non è affatto univoco; che può essere
di fatto usato a proposito di realtà diver-
se; che non in tutte le epoche storiche
sotto il cappello della sinodalità si è intesa
la medesima realtà: sia sufficiente accen- modo analogo, a livello locale, regiona- L’emergere
nare, qui, al fatto che la celebrazione di le, universale; infine, con sinodalità si della coscienza
sinodi diocesani ha perseguito, in tempi designano gli «eventi» sinodali, anch’essi Esaminando soprattutto quanto of-
diversi, scopi anche antitetici (tale com- ai diversi livelli della vita ecclesiale (Re- ferto dalle relazioni, si scorge anche il
plessità è attestata in vari contributi pre- gno-doc. 11,2018,344.s). percorso richiamato dal sottotitolo
senti in A. Melloni, S. Scatena [a cura Ciò può essere d’aiuto a comprende- dell’opera. Infatti il saggio di Angelini e
di], Synod and Synodality, Theology, Hi- re come in alcune recenti opere che trat- quello di Barbaglio mostrano come la
story, Canon Law and Ecumenism in tano della sinodalità e che è utile segna- questione della sinodalità concerna an-
New Contact, LIT Verlag, Münster lare (delle quali, alcune hanno precedu- zitutto la coscienza. Il primo è d’aiuto a
2005: il volume presenta il frutto di un to e in qualche modo preparato il rilan- cogliere come l’emergere dell’istanza di
colloquio internazionale tenutosi a Bru- cio del tema nel magistero di Francesco, sinodalità debba essere letta sullo sfondo
ges nel 2003 e promosso dalla Fondazio- altre sono state stimolate da esso) ci si della cultura attuale, in particolare delle
ne Giovanni XXIII per le Scienze reli- possa riferire o all’insieme di questi trasformazioni antropologiche e religio-
giose di Bologna). aspetti o a qualcuno in particolare. se che – sia a motivo dell’emergere di
Può risultare, in tal senso, utile al fine Una prima opera che va ricordata è una «religione invisibile» sia per la forte
di favorire una prima precisazione del il volume che raccoglie gli atti del con- enfasi su un pluralismo decisamente
concetto e, insieme, la presa di coscienza vegno cui si è già fatto cenno: Associa- equivoco – rischiano (aldilà delle appa-
della vastità e della complessità delle que- zione Teologica Italiana (a cura di renze) più di opporsi che non di pro-
stioni sulle quali esso sporge, quanto è R. Battocchio e S. Noceti), Chiesa e sino- muovere un’autentica istanza di sinoda-
stato di recente affermato nel documento dalità. Coscienza, forme, processi, Glos- lità.
della Commissione teologica inter- sa, Milano 2007, pp. 350. In essa si ri- Il secondo mette invece in evidenza
nazionale, La sinodalità nella vita e nel- trovano le relazioni fondamentali tenu- quali siano, per così dire, i fondamentali
la missione della Chiesa (2 marzo 2018) al te da G. Angelini, G. Barbaglio, H. Le- della coscienza del cristiano secondo la
termine del secondo fondamentale capi- grand, G. Gassmann, G. Ruggieri, A. letteratura paolina: l’In-sein cristico che
tolo, dal titolo «Verso una teologia della Toniolo, A. Lanfranchi; le introduzione fonda il Mit-sein ecclesiale, una fraterni-
sinodalità» (Regno-doc. 11,2018,339; cf. e le sintesi dei lavori dei gruppi di studio tà che comporta una reciprocità che si
anche Regno-att. 12,2018,334). (nei quali si sono tematizzati la questio- declina secondo molteplici direttrici.
Alla luce di un’indagine sul tema nel- ne del riconoscimento reciproco di sog- «Entrambi – come richiamano i curatori
la Scrittura, nella Tradizione, nella sto- gettività tra laici e ministri ordinati, il dell’opera – hanno mostrato che l’inter-
ria e di un’esplicitazione degli elementi contributo delle filosofie del XX secolo soggettività costitutiva deve vivere di un
ecclesiologici che la sostengono, il docu- per una comprensione della sinodalità contenuto di coscienza comune espresso
mento abbozza: «una descrizione artico- ecclesiale – con particolare riferimento e strutturato sul piano istituzionale» (p.
lata della sinodalità come dimensione a quelle che hanno ridato centralità alla IX).
costitutiva della Chiesa». Vi si sostiene relazione, specie le filosofie di matrice Una coscienza che si radica e si
(n. 70) che con sinodalità si designa: «lo ebraica –, la sinodalità nella Chiesa lo- esprime in una forma del vivere ecclesia-
stile peculiare che qualifica la vita e la cale a partire dal confronto tra i Codici le, alla cui esplicitazione concorrono in
missione della Chiesa, esprimendone la latino e orientale, la pratica sinodale particolare lo studio di Gassmann (che
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natura come il camminare insieme e il delle Chiese antiche e l’esperienza dei tratta della sinodalità a partire dai docu-
riunirsi in assemblea del Popolo di Dio sinodi diocesani nei primi decenni post- menti del cammino ecumenico, dal
convocato dal Signore Gesù nella forza conciliari in alcune Chiese italiane, per 1961 in avanti) e di Legrand (che mostra
dello Spirito Santo per annunciare il quanto attiene al funzionamento della il debito che il tema ha nei confronti del
Vangelo»; in seconda battuta ci si riferi- macchina sinodale e dei temi trattati); la Vaticano II e la decisa chiarificazione
sce alle «strutture» e ai «processi ecclesia- lettura sintetica dei lavori congressuali a cui si sarebbe pervenuti in seguito).
li» in cui la natura sinodale della Chiesa opera di G. Canobbio, C. Militello, S. In particolare quest’ultimo, in linea
si realizza sul piano istituzionale e, in Noceti. con molti suoi studi precedenti e succes-

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Luca M. Bucci
Teologia della malattia
I tentativi dei teologi del Novecento
(Quodlibet - 35), Glossa, Milano 2018, pp. X-310,
€ 24,00
sivi, mostra come la sinodalità contrasse- la sinodalità possa beneficamente e co-
gni la forma Ecclesiae: a partire da ciò struttivamente incrociare, da una parte
che offre un’ecclesiologia neotestamen- l’idea centrale delle recenti ecclesiologie
taria, dalla riscoperta del noi permesso africane ovvero quella di Chiesa-fami-
dal rinnovamento liturgico e, soprattut- glia e, dall’altra, un concetto tipico della
to, dal dato dogmatico della radice cultura malgascia.
pneumatologica della Chiesa, corpo di Cionondimeno, il lavoro è assai utile
Cristo. In modo sintetico egli può perciò per l’indagine sul tema della sinodalità
affermare: «Se l’insieme dei doni dello svolta in tutta la prima parte dell’opera.
Spirito non si trova che nell’insieme del- In essa l’autore recensisce e si confronta
la Chiesa, questa ha la vocazione a vive- con i principali studi sul tema, in campo
re secondo un regime di ascolto vicende- storico, teologico, canonistico, offrendo
vole e deve esprimersi abitualmente nel anche una lettura ragionata della mi-
modo del “noi”, quanto nel registro del- gliore bibliografia sul tema. Nel primo
(ISBN 978-88-7105-400-1)
la preghiera liturgica tanto nelle struttu- capitolo si va alla ricerca di una chiarifi- L’Autore
re decisionali» (73). cazione concettuale della sinodalità, che Luca M. Bucci, è un sacerdote francesca-
È questa forma che dovrebbe impli- viene rintracciata nel «“camminare in- no cappuccino di Genova. Il suo impegno
care determinati processi, presi in esame sieme” di tutto il popolo di Dio che com- pastorale ha fino ad ora riguardato gli am-
biti della salute e della malattia, sia come
in chiave più storica dal saggio di G. prende in sé in maniera attiva l’esercizio cappellano, che come docente incaricato
Ruggieri e in chiave di contemporaneità articolato dei diversi carismi e ministeri di bioetica e di teologia morale della vita
dai lavori di A. Toniolo e del vescovo A. esercitati secondo lo spirito e il metodo fisica, in diversi ambiti accademici.
Lanfranchi: in entrambi i casi si vede della comunione» (40), come qualcosa di Il Libro
all’opera l’importanza della correlazio- proprio del vivere insieme dei cristiani, L’esperienza della malattia pone interes-
ne tra potere e responsabilità di uno, di fedeli e pastori insieme: realtà, dunque, santi quesiti teologici; il più spontaneo si
alcuni e di tutti, su cui ha insistito il già ben più ampia dell’esperienza del sino- riferisce alla relazione tra malattia e pec-
citato Legrand (e su cui si sofferma in do/concilio, benché abbia poi bisogno cato; solo successivamente ne insorge un
altro: è possibile tener ferma la fede nella
modo diffuso anche il recente documen- di strutture nelle quali realizzarsi e trovi condizione di malattia, e in generale di sof-
to della Commissione teologica interna- in esso la sua espressione significativa e ferenza estrema? La malattia minaccia di
zionale). la sua visibilità. Essa comporta anche estenuare la capacità di volere, e dunque
Qui come in altri suoi studi Legrand «l’articolazione della partecipazione di- la libertà, l’attitudine a volere, e prima an-
cora l’attitudine a credere. È necessaria al-
ha rilevato come la sinodalità, soprattut- versificata e organica di tutti i membri lora una riflessione antropologica più fon-
to a partire dalla Chiesa locale, sia stata nel munus regendi della Chiesa» (41). damentale: come pensare il rapporto tra il
poco sviluppata dal Concilio, per il qua- La chiarificazione del concetto av- patire e l’agire; più in generale, tra il mo-
le l’interesse è stato invece catturato dal viene anche attraverso il confronto con mento passivo o emotivo dell’esperienza e
il momento pratico? Il tema fondamentale
tema della collegialità episcopale, letta le nozioni di collegialità, conciliarità, so- sotteso alle questioni appena enunciate,
in chiave tendenzialmente universalista. bornost, corresponsabilità, partecipazio- sembra essere quello della crisi di senso
Non stupisce, pertanto, che in certa let- ne, democrazia, oltre che attraverso una indotta dall’esperienza della malattia. Per
teratura si possa di fatto ridurre a essa la indagine storica che, partendo da una queste ragioni si è intrapreso un viaggio
tra i teologi contemporanei che hanno af-
sinodalità; così come non stupisce la fati- analisi del cosiddetto concilio di Gerusa- frontato il tema della malattia in rapporto
ca a chiarificare il concetto, senza so- lemme e del canone 34 del Canone degli con la coscienza credente. Il percorso ha
vrapporlo immediatamente con quello apostoli giunge fino alla vigilia del Vati- portato alla concreta necessità di cercare
di conciliarità, di pluralismo o di parteci- cano II. nuovi intenti antropologici e culturali che
veicolino la fede e l’annuncio del vangelo
pazione, come è dato di riscontrare a Dopo aver guardato agli stimoli of- nella nostra epoca e nella nostra società.
una lettura distaccata del volume appe- ferti dall’ultimo Concilio e da significati-
na esaminato. vi testi magisteriali successivi (in partico- I destinatari
Il volume è in particolare consigliato ai
lare la lettura consegnata dalla II Assem- docenti, ai cultori e agli alunni di teolo-
Chiesa-famiglia, blea straordinaria del Sinodo dei vescovi gia e bioetica. È inoltre rivolto a sacerdoti,
ovvero il rapporto del 1985, che vede nell’ecclesiologia di religiosi/e, operatori della pastorale della
con la corresponsabilità comunione l’idea centrale e fondamen- salute e alle Biblioteche specializzate (Fa-
coltà Teologiche, Facoltà di Filosofia, Istitu-
È a questo proposito istruttivo il la- tale dei documenti del Vaticano II), ti di Spiritualità, Seminari, Istituti Superiori
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voro dottorale di O.M. Herivonjlalai- nell’importante terzo capitolo si esami- di Scienze Religiose, Studentati religiosi).
na, La synodalité du et dans le peuple de na la sinodalità così com’è trattata nella
Dieu aujourd’hui. Conscience, spiritua-
lité et praxis dans l’Église-Famille et Fiha-
letteratura canonistica e teologica con-
temporanea, oltre che nel dialogo ecu-
Glossa s.r.l.
vanana à Madagascar, Nouvelle Cité, menico. Sede operativa: Piazza Paolo VI, 6 - 20121
Tel. 02/877.609; fax 02/72003162
Bruyères-le-Châtel 2015, pp. 410. Co- Il primo aspetto è particolarmente E-mail: [email protected];
me si può facilmente evincere dal titolo, istruttivo a mostrare come il tema sia http://www.glossaeditrice.it
lo studio è intenzionato a mostrare come tutt’altro che scontato se collocato in

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chiave interdisciplinare. Infatti, l’indagi- piscopato e principio di unità dell’ordine Esso aiuta a pensare una sinodalità
ne evidenzia chiaramente come nella dei vescovi, non è più diretto, ma media- nella quale la corresponsabilità non po-
letteratura canonistica predomina l’idea to da figure episcopali intermedie» (57). trà che essere differenziata; rimane aper-
che la sinodalità, in senso stretto, concer- Nel terzo centrale capitolo l’autore ta la questione se il discernimento non
na l’esercizio del ministero episcopale mette perciò in primo piano i nodi della coinvolga anche l’intero popolo di Dio.
quale dimensione operazionale della questione; ed è qui che appare anche Si potrebbe a questo proposito parlare
communio Ecclesiarum, mentre riguar- con particolare evidenza come la pro- della funzione del ministero ordinato, a
derebbe solo analogicamente il rapporto blematica sia tale non «in sé e per sé», tutti i livelli, come ministero d’autentica-
tra preti e laici. bensì proprio nell’orizzonte dell’attiva- zione del discernimento comunitario, in
Al contrario, nella letteratura teolo- zione di una reale sinodalità nella Chie- cui intervengono però anche altri cari-
gica la sinodalità concerne proprio il sa. I nodi presi in esame sono, infatti, smi?
rapporto e i dinamismi, anche decisio- quello di un collegio che rischia di essere Dato l’argomento trattato, il testo di
nali, coinvolgenti tutti i cristiani: la Chie- assorbito dal capo; e, soprattutto, quello Vitali fa cenno anche a un istituto sino-
sa locale sarebbe, allora, il quadro den- di un ministero episcopale sganciato dal- dale, quale il Sinodo dei vescovi. È una
tro cui anzitutto se ne tratta e la collegia- la più ampia e profonda realtà del popo- delle strutture in cui la sinodalità si espri-
lità episcopale chiede di essere ripensata lo di Dio, complice – ecco il terzo nodo me. La comprensione della sua natura è
nel più ampio orizzonte della sinodalità – il fatto che il collegio continui a essere tutt’altro che scontata, però, specie a se-
del corpo ecclesiale e nel superamento di costituito da molti vescovi titolari, che guito del succitato documento di papa
una visione di essa che prescinda dalla non presiedono realmente delle Chiese. Francesco.
concreta vita delle Chiese. Dice opportunamente Vitali, por- Mentre, infatti, con Apostolica sollici-
tando evidentemente il discorso ben al di tudo Paolo VI lo aveva istituito come re-
Ripensare la collegialità là dei testi conciliari: «Rileggere il mini- altà a servizio della potestà del romano
Questo impone d’offrire ormai una stero petrino all’interno del capitolo sul- pontefice, Francesco ne parla come
lettura critica proprio del concetto di la costituzione gerarchica della Chiesa, «espressione della collegialità episcopale
collegialità proposto dal Vaticano II. In trovando il giusto equilibrio tra primato all’interno di una Chiesa tutta sinodale»
ciò è di aiuto lo studio di D. Vitali, Ver- ed episcopato è solo il primo passo di un (EV 31/1673) e come esprimente non so-
so la sinodalità, Qiqajon, Magnano (BI) percorso ecclesiale che deve riavviare lo una collegialità affettiva ma, in alcune
2014, pp. 157. L’autore si prefigge di ri- una relazione vitale della gerarchia con circostanze, anche effettiva.
tornare alla pagina conciliare sulla colle- il popolo di Dio. Questo significa che la Proprio a partire dal documento di
gialità, più che ai suoi commentatori. Il questione della collegialità è solo una Francesco, la Segreteria generale del Si-
testo risulta assai utile, pertanto, per ri- parte del discorso (…) o se si vuole, biso- nodo dei vescovi ha promosso un semi-
considerare il dettato conciliare e per gna inscrivere la collegialità nel tema più nario di studio internazionale e interdi-
l’offerta di un’analisi anche puntuale di vasto della sinodalità» (75s). sciplinare, i cui atti sono rinvenibili nel
passi importanti quali Lumen gentium Ciò comporta anche – si può aggiun- volume di L. Baldisseri (a cura di), A
22 e 23 (c. I). Esso chiarifica anche in che gere – che la sinodalità non possa che cinquant’anni dall’Apostolica sollicitu-
direzione sia poi andata la recezione del cominciare proprio dalla e nella Chiesa do. Il Sinodo dei vescovi al servizio di una
Concilio a proposito della questione del- locale: cosa su cui il resto del libro orien- Chiesa sinodale. Atti del Seminario di stu-
la collegialità (c. II). Vi si mostra come le ta chiaramente. Esso ha il pregio anche dio organizzato dalla Segreteria generale
questioni in gioco nel vivace dibattito di tentare di sistematizzare, al fine di re- del Sinodo dei vescovi (Città del Vaticano,
conciliare hanno contrassegnato una re- alizzare una autentica sinodalità, quali 6-9 febbraio 2016), LEV, Città del Vati-
cezione che, da una parte, ha finito per siano i compiti e le responsabilità specifi- cano 2016, pp. 429.
ricondurre in qualche modo la potestà che che andrebbero riconosciute al ro- Il testo, che contiene i contributi di
del collegio a quella del suo capo e – spe- mano pontefice, al collegio dei vescovi diversi autori (L. Baldisseri, G. Ravasi,
cie a motivo di autorevoli interventi ma- che lo include ed è da lui presieduto, al Kl. Schatz, O. Condorelli, D. Salachas,
gisteriali, come Apostolos suos o Pastores popolo di Dio tutto. A Maffeis, J. Famerée, P. Szabó, D. Vi-
gregis – a distaccarla dalla più profonda tali, G. Bonfrate, B.-D. de La Soujeole,
comunione delle Chiese. Ai fedeli la profezia, G. Ruyssen, P. Gherri, A. Borras, A.
È ciò cui induce la visione secondo ai vescovi il discernimento Longhitano, L. Clavell, M.J. Arroba
cui il collegio è «realtà previa all’ufficio Preziosi risultano, in tal senso, non Conde, F. Fabene, R. Repole, A. Viana,
di capitalità sulla Chiesa particolare» solo i restanti due capitoli, ma anche la J.A. Komonchak, G. Incitti, S. Pié-Ni-
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(Apostolos suos, n. 12; EV 17/830). Co- conclusione, «Verso una Chiesa sinoda- not) risponde al doppio scopo del Semi-
me commenta giustamente Vitali, in le», che si chiude con la proposta di 26 nario, così sintetizzato dal curatore
questa prospettiva «è possibile introdur- proposizioni. Fa riflettere il fatto che in dell’opera: «Riflettere in generale sulla
re una spiegazione del ministero episco- questo tentativo di sistematizzazione, al- sinodalità come dimensione costitutiva
pale che prescinda dal legame di sponsa- la universitas fidelium (i tutti) venga at- della Chiesa» e «interrogarsi specifica-
lità con una portio populi Dei» (55); e tribuita la profezia, mentre il discerni- mente sull’istituto sinodale anche in vi-
«con questa scelta, addirittura, il rappor- mento sarebbe da attribuire al collegio sta di una revisione del vigente Ordo
to dei vescovi con il papa, fratello nell’e- episcopale (141). Synodi episcoporum» (6).

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Nell’impossibilità di rendere giusti- rincontra la sinodalità inerente a ciascu- che si realizza in un sinodo è il ripresen-
zia, nei limiti di queste note, di tutta la na Chiesa nel suo luogo» (290). Tale trat- tarsi di Cristo, grazie allo Spirito, analo-
ricchezza dei diversi saggi, si può solo tazione, che orienta a una collegialità go al suo ripresentarsi nella celebrazione
fare un breve cenno all’intervento di intermedia anche effettiva e non solo af- eucaristica. In tal senso non coglie la ra-
Komonchak per quanto attiene al primo fettiva, spinge al superamento di uno dei gione teologica di un evento sinodale né
scopo e ad alcuni altri (specie di canoni- problemi che sono stati sollevati nel di- la visione che lo riduce a fatto di gover-
sti) per quanto concerne il secondo. Il battito teologico circa l’effettivo eserci- no, né quella che lo interpreta come
testo del noto ecclesiologo americano zio di collegialità in un Sinodo dei vesco- strumento di democrazia nella Chiesa. I
dal titolo «Theological Perspectives on vi, al quale non partecipano tutti i vesco- sinodi – afferma l’autore – «da quello
the Exercise of Synodality» è intenzio- vi. parrocchiale (perché anche le parroc-
nato a mostrare come il realizzarsi della Altri saggi, come quelli di Gherri e di chie celebrano i loro sinodi, anche quan-
sinodalità nella Chiesa abbia come pre- Arrobe Conde mostrano come sia muta- do non li chiamano così) a quello ecume-
supposto fondamentale e irrinunciabile to, nel tempo, un tale istituto. E un con- nico (…) non sono fondamentalmente
il superamento di ogni forma di astrazio- tributo come quello di Incitti scorge la diversi nel loro nucleo più profondo: la
ne. possibilità, anche sul piano canonico, di presenza del Cristo che grazie allo Spiri-
Occorre superare anzitutto l’astra- vedere nel Sinodo dei vescovi una mo- to suscita un consenso tra i partecipan-
zione della Chiesa dai credenti, assu- dalità di esercizio del collegio episcopa- ti».
mendo come primaria designazione del- le, senza che ne faccia parte la totalità Il frutto, dunque, di un evento sino-
la Chiesa, sia in senso sociologico sia in dei membri (cosa che – come richiama dale è il consenso che in esso si produce,
senso teologico, quella di «congregatio con finezza in una nota l’autore – non quale effetto e segno del ri-presentarsi di
(convocatio) fidelium», superando ogni avviene neanche per il Concilio ecume- Cristo, vivente nello Spirito. Questo
forma di clericalismo e favorendo una nico! Cf. 386). spiega l’importanza di due dimensioni
corresponsabilità dei cristiani, a livello di Tutto il discorso sulla sinodalità, an- sulle quali l’autore ripetutamente insiste:
Chiesa locale come di parrocchia, istiti- che quando si afferma che essa è dimen- la recezione ecclesiale, in quanto il con-
tuzionalizzando spazi in cui anche i laici sione costitutiva della Chiesa, corre sem- senso non può ridursi ai sinodali, ma ha
possano offrire realmente la loro compe- pre il pericolo di non evidenziare né te- a che fare e deve coinvolgere tutta la re-
tenza. matizzare fino in fondo la ragione più altà ecclesiale; e il fatto che i sinodi siano
Una seconda astrazione da superare profondamente cristologica e teologica. incastonati nella liturgia, specie la cele-
è quella di una Chiesa che sia a prescin- Tale mancanza potrebbe talvolta sugge- brazione eucaristica, tanto che il lin-
dere dalle Chiese. Komonchak legge rire l’impressione che si tratti, alla fine, guaggio della celebrazione si estende al-
perciò in modo critico il documento del- di semplice politica ecclesiastica. lo stesso evento sinodale.
la Congregazione per la dottrina della Può essere pertanto molto istruttivo Una dimensione, quest’ultima, che
fede, Communionis notio del 1992, che e fondamentale l’ultimo testo cui si ac- – occorre onestamente rilevarlo – è rara-
veicolava l’idea di una precedenza onto- cenna, sia pure in modo molto stringato: mente segnalata e studiata da chi si oc-
logica e storica della Chiesa universale G. Ruggieri, Chiesa sinodale, Laterza, cupa della questione, benché si tratti di
rispetto alle Chiese particolari. Bari – Roma 2017, pp. 249. In esso l’au- un aspetto tutt’altro che accessorio alla
tore raccoglie in maniera ragionata una penetrazione della sinodalità e del suo
Una reale collegialità serie di saggi già pubblicati in preceden- senso teologico per la vita della Chiesa.
intermedia za (uno di essi, peraltro, è quello conflui- Risulta proprio per questo particolar-
Infine, presupposto della sinodalità è to nel volume dell’ATI). Uno dei vantag- mente apprezzabile il fatto che il docu-
anche il superamento dell’astrazione gi della ricerca di Ruggieri è di confron- mento della Commissione teologica in-
della Chiesa dalla storia. Per quanto tare la sinodalità con la storia e di mette- ternazionale vi faccia riferimento al n.
concerne, invece, l’istituto del Sinodo re la lezione della storia a servizio della 47: vi si afferma che «il cammino sinoda-
dei vescovi risulta particolarmente signi- comprensione della stessa sinodalità. le della Chiesa è plasmato e alimentato
ficativo anzitutto il contributo di Borras, dall’eucaristia» (Regno-doc. 11,2018,340)
«Évolutions souhaitables en matière de Non c’è solo la e che la sinodalità ha nella celebrazione
synodalité sur le plan des “instances in- costruzione del consenso liturgica la sua fonte e il suo culmine, co-
termédiaires”», che aiuta a intravvedere Ciò è particolarmente istruttivo pro- me si manifesta nell’Ordo ad Synodum (a
la possibilità di una reale collegialità in- prio al fine di cogliere che cosa sia in partire dai Sinodi di Toledo del VII se-
termedia, tanto più evidente quanto più gioco in quella formazione del consenso colo), che prevede a inizio e come centro
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si pensi la collegialità dei vescovi come tra i cristiani che dovrebbe caratterizza- dell’assemblea sinodale la celebrazione
radicata nella comunione di Chiese par- re un evento sinodale, in cui la Chiesa si dell’eucaristia e l’intronizzazione del
ticolari che sono ipso facto inserite nella trova a discernere la forma che il Vange- Vangelo.
communio Ecclesiarum. lo deve assumere al cospetto delle solle-  
Pertanto, benché parziale, la colle- citazioni che giungono dalla novità della Roberto Repole *
gialità intermedia «raggiunge in effetti storia.
trasversalmente la cattolicità della com- Specie nel saggio centrale, «Reprae- * Testo pubblicato in collaborazione con la
munio fidelium di Chiese vicine. Essa sentatio», Ruggieri richiama come ciò Facoltà teologica dell’Italia settentrionale.

Il Regno - at t ua l i t à 14/2018 415

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