A me, sinceramente, non importa niente che Andrea Crisanti si sia comprato una villa del '500. Importa limitatamente al fatto che sono contento per lui perché ha potuto coronare un suo desiderio e soddisfare così la sua passione per il restauro. Poi, del come l'abbia pagata non mi interessa, sono fatti suoi. In generale, ritengo che questa vicenda non sia neppure una notizia, se a questo sostantivo vogliamo dare il suo significato precipuo. E il fatto che se ne parli così diffusamente, e per gran parte a sproposito, credo dica ben poco sul virologo e molto sullo stato dell'informazione e della società nel nostro paese.
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Io non lo sapevo, e guardo tg, leggo giornali.. forse le beghe ucraine mi hanno distratto?
RispondiEliminaBoh, non so. Repubblica e Corriere (ma anche tutti gli altri) ne hanno parlato, e questo la dice lunga su Repubblica e Corriere (e su tutti gli altri).
EliminaSono d'accordo sul fatto che non sia informazione.
RispondiEliminaPerò non dico nemmeno che non mi interessa nulla.
Intanto simboleggia ulteriormente la forbice sociale. Gli eccessivamente ricchi e chi, invece, ha serie difficoltà. E qui la colpa è di politica e governanti, non di Crisanti.
Poi, nulla da contestare se i soldi che ci ha speso e ci spenderà sono guadagnati legalmente (l'etica dell'eventuale legale, come sopra, è responsabilità politica). Ma se c'è qualcosa di illegale sotto, spero che chi di dovere, non giornalisti e annunciatori, ma chi nei dovuti uffici faccia le giuste analisi facendo bene il proprio lavoro.
Come ho scritto, sono contento per Crisanti perché ha potuto soddisfare un suo desiderio, ma rimango convinto che più che una notizia in senso stretto sia più una specie di... gossip, e tra l'altro credo non serva neppure più di tanto a rimarcare l'entità della tristemente nota forbice sociale. Di personaggi noti che spendono soldi nei modi più bizzarri, e a noi comuni mortali inaccessibili, sono ogni giorno piene le cronache.
EliminaPer quanto riguarda i pagamenti, da ciò che ho letto Crisanti ha dato fondo a gran parte dei suoi fondi e assieme alla moglie ha acceso un mutuo per poterla acquistare. Fino a prova contraria, i soldi con cui l'ha pagata sono i proventi del suo lavoro, e forse la notizia avrebbe meritato le prime pagine se si fosse scoperto una loro provenienza illecita o ci fossero stati illeciti nell'acquisto, dal momento che Crisanti è comunque ormai un personaggio pubblico.
Insomma, Crisanti fa da una vita un mestiere molto più redditizio di tanti altri e ha deciso di utilizzare i proventi del suo lavoro per coronare un suo vecchio sogno. Non ci vedo nulla di male. Mi diede molto più fastidio, e tra l'altro quella era una notizia, il famoso Scajola che acquistò un mega appartamento vista Colosseo a prezzi ribassati giustificandosi col fatto che qualcuno glielo pagò a sua insaputa.
Sono perfettamente d'accordo sul fatto che sia gossip. A livello giornalistico nulla di più.
EliminaCi tengo a precisare, anche, che la mia non è una condanna a priori di Andrea Crisanti. Anzi, come scritto sopra, se è tutto nella piena legalità, buon per lui.
Il mio discorso era più generico. Quando c'è qualcuno che ha disponibilità finanziarie così elevate e le spende alla luce del giorno, penso sia giusto che venga un po' preso di mira da Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Spero che qualche controllino venga fatto.
Giovanni Falcone diceva qualcosa del genere: "Se vuoi scovare il marcio, vai a rovistare dove stanno i soldi".
Vale sempre? No, non penso. Ma è bene fare i dovuti controlli. Vale per Crisanti che compra una villa antica. Vale per chi compra una Ferrari o una barca a vela. Vale per chi fa transazioni milionarie sospette verso l'estero. Vale per chi ha una costosa casa in centro a Roma o anche solo più di una semplice casa di residenza.
Andrea Crisanti ha anche affermato che dalle comparsate televisive non riceve nulla. Non vedo perché non debba credergli. Non è una cosa che interessa me. Spero interessi, invece, il fisco. Come sopra, se poi non ci sono illeciti, va tutto bene.
Tornando al discorso della politica, non bisogna accanirsi con i Crisanti per evitare che si arricchiscano. Ma bisogna tutelare i più in difficoltà. E temo che l'unica soluzione sia quella di ridistribuire le ricchezze. Sarò comunista e retrogrado, ma io continuo a vederla così.
Mi discosto un attimino per citare Papa Francesco: "Le tasse non sono soldi che ci prende lo stato, ma sono lo strumento con cui vengono ridistribuite le ricchezze". Mi piace aggiungerci anche "i diritti".
Nessun Papa si era mai espresso in proposito.
Attenzione, per controllo di finanza ed AdE non intendo per forza andare ad infastidire il controllato. Per molti "controllo" è diventato sinonimo di "persecuzione". Penso che ora molte cose possano essere fatte semplicemente confrontando i dati informatici dagli uffici. Se non ci sono incongruenze a monte, la faccenda può essere chiusa subito. Senza che Andrea Crisanti ne venga danneggiato per tempo, risorse e reputazione.
EliminaIl problema rimane sempre quando queste cose vengono poi gestite a livello giornalistico.
>Sarò comunista e retrogrado, ma io continuo a vederla così.
EliminaNon sei né comunista né retrogrado, a mio avviso, e comunque, in caso, lo sarei anch'io. Anche perché, al di là di tutte le chiacchiere, le ideologie ecc., cosa significa oggi essere di sinistra? Significa redistribuire la ricchezza, diminuire le diseguaglianze e garantire diritti a tutti. Per quanto riguarda il papa, l'auspicio che da una figura di quel genere arrivino appelli alla redistribuzione di diritti, specie se si entra in campi delicati come l'etica o la morale, lo vedo abbastanza utopistico.
ero completamente all'oscuro di tutta la faccenda... penso proseguirò ad esserlo. Ma una riflessione arriva... i giornali, o meglio i giornalisti ed i direttori di testata, che danno rilievo a questo tipo di notizie, chiaro poi non dovrebbero lamentarsi se i lettori non acquistano nemmeno un abbonamento on line...
RispondiEliminaA me è capitata sott'occhio tra i titoli di Repubblica. Per quanto riguarda i giornali, o meglio il giornalismo, oggi gran parte di ciò che chiamiamo informazione è composto da notizie con sfumature gossippare. Non mi riferisco in particolare a questa notizia, anche se le testate più blasonate oramai indulgono con facilità a queste sfumature, ma lavorando nel ramo ti posso assicurare che esiste una larga fetta del mercato editoriale che vive esclusivamente di gossip. Ci sono cioè persone che vanno in edicola e pagano per comprare giornali in cui si parla esclusivamente di flirt, tradimenti (veri o presunti), scandali finanziari che riguardano personaggi pubblici celebri.
EliminaSembra incredibile ma è così.
Detto a margine, a me va anche bene perché io con questo mercato (ahimè!) ci campo. Ma che sconforto...
E' sconfortante, come dici tu. Nella mia ingenuità pensavo fossero notiziole da giornaletto per la messimpiega e invece sta diventando una sorta di filone d'oro.
EliminaNon ho capito bene chi sia, ma 'sti quotidiani non hanno da occuparsi di chi perde il lavoro o di fare inchieste di diversa utilità sociale? Oggi cercavo i dati del Ministero dell'Interno sui morti di droga, sono fermi al 2019: possibile che non interessi ai giornalisti?
RispondiEliminaCredo che il motivo stia nel fatto (semplificando molto) che ai giornalisti interessa ciò che vuole il pubblico, e purtroppo alla maggioranza delle persone interessa ciò di cui parlavo nel commento precedente.
Eliminaormai mi sono rassegnato all'idea che l'informazione nel nostro Paese sia usata soltanto per spingere le masse verso un'opinione piuttosto che un'altra. È usata come strumento di manipolazione, purtroppo. E funziona.
RispondiEliminaUn saluto.
È un'idea che potrebbe avere una sua plausibilità. Io però tendo a pensare che l'informazione lavori basandosi su parametri prettamente economici e di "audience", se così si può dire. Ma rimane appunto una mia idea, suscettibile di fallacia.
EliminaSaluto contraccambiato.
Credo che il punto non sia tanto se questa sia una notizia, ma sul perché venga diffusa come notizia: per avere una reazione, peraltro prevedibile, da parte di certuni. Già su un blog un commentatore no-vax ha commentato "si vergogni". Per cosa? Per aver comprato casa? Sì, perché l'ha fatto coi soldi presi con le ospitate televisive. Il delirio.
RispondiEliminaQuindi direi che non è tanto lo stato del giornalismo, ma lo stato della salute mentale di tanti, per cui ogni cosa è occasione per riproporre quella che è una vera ossessione.
Verissimo. Molti novax sono andati a nozze con questa notizia, perché si è rivelata un ottimo corroborante alla loro paranoie complottiste, tipo che i vaccini sono inutili e servono solo a fare arricchire case farmaceutiche, virologi ecc.
EliminaA parte il fatto che non è assolutamente detto che Crisanti e gli altri si facciano pagare per le loro comparsate in tv e che, se anche fosse, non mi pare ci sarebbe niente di male; ma immaginare che uno possa acquistare una villa del '500 con le ospitate in tv dà l'idea del livello di chi anche solo immagina certe cose.