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http://www.mesopotamia-ita.com/Antigone/

http://www.mesopotamia-ita.com/Antigone/ Introduzione, dal mio Sito Web "Antigone". Magio 2022 – Aldo C. Il famoso libro di George Steiner, "Le Antigoni", apparso in prima edizione nell’ormai lontano 1984 (edizione italiana: George Steiner, “Le Antigoni”, Milano, Garzanti, 1990) ha espresso assai bene sia la profondità di significati della "Antigone" di Sofocle, sia la loro durata nel corso dei secoli e la loro odierna attualità: "L’Antigone di Sofocle non è «un testo qualunque». È una delle azioni durature e canoniche nella storia della nostra coscienza filosofica, letteraria e politica. [...] In molti luoghi ed occasioni, nella tradizione occidentale ci si è ritrovati coinvolti nel conflitto tra giustizia e legge, tra aura dei morti e pretese dei vivi. Dovunque, la sintassi di Antigone-eCreonte ed il loro mito sono universali specifici che si trasformano nel tempo. Probabilmente, è l’effettiva incidenza della situazione mitica sulla base semantica a spiegare l’economia dei temi dominanti nell’arte e nella letteratura occidentali. Questa stessa incidenza rende intellegibile il meccanismo dell’eterno ritorno alle radici greche". Come è stato rilevato, “George Steiner mette a confronto le varie interpretazioni del mito nella letteratura, nel pensiero critico e sulle scene, da Euripide a Brecht, da Hölderlin al Living Theatre, da Hegel e Kierkegaard a Nietzsche e Freud, da Orff a Anouilh. E ci fa capire perché le Antigoni sono diventate ‘eterne’ e perché restano rilevanti per il nostro presente”. Ma nessuna interpretazione, nessuna somma di interpretazioni può esaurire la ricchezza di significati della tragedia di Sofocle. Antigone, nell’omonima tragedia di Sofocle, figlia di nozze incestuose e amorevole consolatrice del padre anziano (nell’”Edipo Re” e nell’ “Edipo a Colono” di Sofocle), per fedeltà al fratello viola la legge della città. La sua figura non smette mai di sollevare le eterne questioni del conflitto tra religione familiare e moralità dello Stato, tra ‘oikos’ e ‘polis’. Questo Sito Web è dedicato ad Antigone: sia alla tragedia di Sofocle, universalmente considerata uno dei capolavori della letteratura mondiale, sia a molte delle sue rivisitazioni: le letture critiche ed analisi culturali, letterarie, filosofiche, etnoantropologiche, storico-politiche, e le interpretazioni nel teatro, nel cinema, nella letteratura. Una particolare attenzione è qui rivolta al dibattito contemporaneo, con un approfondimento specifico al tema della giustizia e della legge, a cui la vicenda di Antigone è fortemente connessa. Il conflitto alla base dell’Antigone sofoclea tra la legge della ‘polis’, legge scritta e configurata in ordinamento politico, e le “leggi non scritte”, radicate nei vincoli familiari e di sangue (‘oikos’), affettivi, la cui origine si perde nella notte dei tempi e reclama un’eternità religiosamente fondata sulle divinità più ancestrali, preolimpiche, a partire da Dike, ebbene, tutto ciò prefigura i successivi millenni di dibattito tra diritto positivo ed il cosiddetto ‘diritto naturale’, sulla disobbedienza alla legge costituita, in nome di superiori principi di giustizia, sull’esigenza che le leggi costituite non siano autoreferenziali, basate su forza ed arbitrio, ma invece fondate su princìpi più universali, che oggi vengono ricondotti in particolare al diritto costituzionale; su tutto ciò aleggia la consapevolezza dell’esigenza di prendere in considerazione sia le ragioni di Antigone che le ragioni di Creonte: entrambe hanno una loro validità, e ciò che è mancato nella vicenda sofoclea, come lo stesso Sofocle risulta lucidamente consapevole, è stato proprio il dialogo tra queste due ‘dimensioni’, tra due protagonisti entrambi monoliticamente immobili nella loro posizione. D’altra parte, come è stato teorizzato da innumerevoli voci, da Hegel a Goethe a Jaspers, per citarne solo alcune, essenza del ‘tragico’ è proprio questa contrapposizione non dialogica e non dialettica ove è esclusa la possibilità di suo superamento. Come appare dall’Indice di questo Sito Web, dapprima ci sofferma sul testo sofocleo (qui messo a disposizione nell’originale greco e in molte traduzioni italiane ed in altre lingue) e sulle sue principali versioni teatrali e cinematografiche (qui offerte in visione diretta, e, ove in lingue straniere sottolineate in italiano): la stupenda interpretazione del 1961 di Irene Papas, quella del 1958 su regia di Vittoio Cottafavi, che ne ha poi fatto una completamente diversa nel 1971; il film del 1992 di Straube e Huillet, basato sull’opera teatrale del 1948 di Bertolt Brecht, a sua volta ricavata dalla traduzione di Hölderlin dell’Antigone sofoclea del 1802-1804 (qui ho fatto precedere il bellissimo film di Straub e Huillet da un brano dell’ ‘Alexander Nevskj’ di Sergej Prokofiev: “Il campo della morte”). Dopo di ciò vengono ripercorse le principali riletture critiche, a cominciare ovviamente dalla straordinaria opera di George Steiner del 1984, “Le Antigoni” (si noti il plurale!) con le innumerevoli tappe dell’interminabile viaggio dell’Antigone nei secoli; un altro punto di riferimento importantissimo è il libro “Antigone e la filosofia” curato nel 2002 da Pietro Montani, con brani di Hegel, Kierkegaard, Hölderlin, Bultmann ed altri ancora, e con le riflessioni critiche ed interpretative su di essi, tra le quali qui mi soffermo su quella di Andrea Mecacci su Hölderlin e su quella di Paolo Vinci su Hegel. Ma le riletture critiche prese in considerazione in questo sito sono molte altre, qui ricordo solo quelle di Alberto Andronico, Massimo Cacciari, Dino Padovan, alle quali si aggiungono le molte altre che esamino nella Sezione “Giustizia e legge”, che ora descrivo... Infatti, come ho esposto anche all’inizio di questa Introduzione, un aspetto a cui questo Sito Web conferisce un’importanza centrale è proprio questo, a cui è connessa gran parte dell’attualità di Antigone. La Sezione “Giustizia e legge” contiene numerosi contributi, da quelli filosofico-giuridici di Massimo Cacciari (tra cui quello in sinergia con Natalino Irti, basato su di un testo di autorevole levatura filologica di Werner Jaeger), a quelli di giuristi come Gustavo Zagrebelskj, Luigi Ferrajoli e Livio Pepino, ed esponenti del mondo politico quali Maria Cartabia e Luciano Violante. Queste incursioni nell’oggi sono però saldamente radicate nei riferimenti all’antico: come risulta in particolare dalle analisi di Massimo Cacciari, Antigone evoca esplicitamente Dike, divinità ancestrale preolimpica, e si è voluto qui iniziare ad approfondire questa tematica decisamente mitologica di Dike e, a partire da ciò, della dialettica antica DikeNomos, da cui quella attuale ‘Giustizia-Legge’. E poi... molte altre cose, come si vedrà scorrendo l’Indice, ed il Sito Web. http://www.mesopotamia-ita.com/Antigone/