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06 settembre 2008
Karni Mata, il tempio dei topi
India, Rajasthan, Deshnoke, Karni Mata temple, agosto 2008
L'India non è solo colore e occhi penetranti. L'India è piena di stranezze, di follie e alle volte è un pò agghiacciante. Il tempio di Karni Mata è una di queste stranezze. Sei qui per vedere, mi son detta, mica ti puoi fermare... E sono entrata, scalza, come sempre bisogna essere nei templi (ma stavolta con i calzini!).
Il tempio si trova a Deshnoke, vicino a Bikaner, nel Rajasthan. Karni Mata era una ragazza, vissuta nel XVI secolo, figlia di un cantastorie, un charan. Dopo il matrimonio divenne un'asceta e quindi fu considerata una santa donna. Fu lei a benedire la famiglia di re Bika, fondatore di Bikaner, e per questo è considerata il nume tutelare della città.
nella religione Hindu, gli dei possono reincarnarsi in forma umana, quando ce ne sia necessità: Karni mata fu considerata la reincarnazione (l'Avatar) della Dea Durga e quindi fu (ed è ancora) molto adorata.
Un giorno Karni mata chiese al Dio della morte, Yama, di far resuscitare un bambino, figlio di un cantastorie. Il Dio le rispose che non poteva farlo, perchè il bambino si era già reincarnato. Karni Mata si infuriò e proclamò che ogni cantastorie, dopo la morte, avrebbe abitato temporaneamente in un topo prima di reincarnarsi, privando così il Dio della morte di molte anime umane. Secondo un'altra versione, invece, Karni Mata proclamò che le anime dei bambini avrebbero avuto questa sorte.
In ogni caso, comunque, i topi del tempio sono sacri e protetti. Sopra il cortile una rete metallica impedisce agli uccelli di catturarli, mentre i fedeli nutrono le migliaia di ratti costantemente, con cereali, latte, cocco. Guai a chi fa del male ad uno dei topi: riparare al torto è costosissimo. Ma sarà fortunato colui che vedrà un topolino bianco, fra le migliaia di topi grigi del tempio.
E... sì, lo abbiamo visto!
India, Rajasthan, Deshnoke, Karni Mata Temple, agosto 2008
11 novembre 2005
Kompong Cham, Wat Nokor
Cambogia, Kompong Cham, Vat Nokor, agosto 2005
C'è un tempio molto particolare a Kompong Cham, sorto nell'XI secolo. Si chiama Wat Nokor. La sua struttura è davvero strana: si tratta di un tempio principale, di età angkoriana, conglobato in un nuovo tempio dipinto e coloratissimo. Intorno ci sono stupa, edifici con varie funzioni e una pagoda cinese.
Cambogia, Kompong Cham, Wat Nokor, interno del tempio principale, agosto 2005
Cambogia, Kompong Cham, Wat Nokor, pagoda cinese, agosto 2005
Il tempio è molto animato. Ci sono molti abitanti di origine cinese che frequentano la pagoda, bambini che giocano negli edifici, anziani che chiacchierano all'interno del tempio, e molti monaci buddhisti.
Cambogia, Kompong Cham, Wat Nokor, Bimbi che giocano negli edifici intorno al Wat, agosto 2005
Cambogia, Kompong Cham, Wat Nokor, Anziano all'interno del Wat, agosto 2005
Ma soprattutto c'è una storia, una favola, legata a questo tempio. Si narra che molti secoli fa un contadino aveva sposato una ragazza bellissima e aveva avuto da lei un bellissimo bimbo. Orgoglioso di suo figlio, il contadino non lo lasciava mai, al punto che lo portava con sè anche quando lavorava nei campi. Tuttavia, sarà per il caldo, sarà per la fatica, un giorno il contadino sdraiò il bimbo, che aveva due mesi, sotto l'ombra di un grande albero ed andò a lavorare. Quando tornò, il bimbo era tutto sporco, per colpa degli uccelli.... che stavano sopra il bimbo appollaiati sui rami dell'albero. Allora lo prese e si diresse verso il Mekong per lavarlo. Purtroppo era così stanco, che il bimbo gli scivolò di mano e cadde nel fiume. Un gigantesco pesce, che si trovava a passare, lo inghiottì intero e il povero padre non fu in grado di salvare il figlio.
Fu così che il contadino tornò a casa disperato e preso dallo sconforto, poco tempo dopo, morì.
Il pesce nel frattempo aveva fatto un lungo viaggio ed era finito sulle coste della Cina. Lì un pescatore molto abile riuscì a catturarlo e lo portò al suo villaggio. Tutti i compaesani esultarono per il pesce così grosso che aveva catturato e vollero subito aprirgli la pancia e mangiarlo. Così fu fatto, ma appena il pesce fu sventrato, ne uscì il bimbo, sano e salvo. La cosa fu ritenuta così straordinaria e di così buon auspicio che il piccolo fu portato nientemeno che dall'imperatore. Questi lo allevò e lo educò, ma il bimbo diventato grande, si interrogava sulle sue origini. Poichè il suo aspetto era Khmer, l'imperatore gli dette una imbarcazione e 5000 soldati. Il ragazzo si mise in viaggio e navigò per tutta la Cambogia. Neppure a Kompong Cham trovò qualcuno che gli sapesse dire nulla di un bimbo inghiottito da un pesce 25 anni prima. Ma sia lui che i soldati erano stanchi del viaggio, così decisero di fermarsi proprio a Kompong Cham. Il ragazzo trovò moglie, ma, un giorno, lei notò un segno sulla sua testa e volle sapere la sua storia. Lui le raccontò tutto e lei scoprì così di aver sposato il proprio figlio. Poichè questo era un problema non da poco, per fare ammenda di quel che era successo, la madre chiese al figlio di diventare un monaco, di costruire un grande tempio, e di porvi all'interno una stupa (un reliquiario) dove mettere i suoi resti mortali.
Ancora oggi, accanto al tempio principale, c'è una pagoda e all'interno della stessa, una figura seduta, che rende onore in eterno ai resti di sua madre. Purtroppo, la statua originale fu distrutta dai Khmer Rossi.
Cambogia, Kompong Cham, Wat Nokor, pagoda cinese, agosto 2005
Da "Tales of Asia".
Più informazioni sul Wat qui:
http://www.google.com/translate?u=http%3A%2F%2Fwww.bsda-cambodia.org&langpair=en%7Cit&hl=en&ie=UTF8
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