(Non so se l'ho mai postata questa. Me la regalò Ics, grande appassionato di rap - la Bionda 17N lo sa - nel settembre 2010, insieme a "Foto di gruppo" che sicuramente invece ho già postato. Oggi la giornata uggiosa, la cupezza dell'atmosfera politica e un generale rimescolamento interno - ieri ho fatto terapia, stamane ho proseguito per conto mio - e il post di Simone me l'hanno fatta tornare in mente. Mi pare un inno, stamane, per un'adolescente che si ingegna con fatica a crescere, affastellando delusioni su delusioni come scalini, piattaforme su cui poggiarsi per salire più in alto, quale io sono)
dio com'è difficile spiegarsi quando scrivere è un'urgenza
quando i ricordi sono troppi e il blues
attraversa la mia penna e sul mio foglio si riversa a fiotti caldi
faccio ffffff per asciugarli
come fossero candele sulla torta dei miei diciott'anni
sento i pugni che battono alla mia porta e che mi cercano stanotte
e sì, ogni nocca ha i suoi calli
gli amici hanno sorrisi contraffatti e pellicce per coprire i misfatti
e camuffarli al contatto coi miei punti tattili
e artigli, ma retrattili, e mosse con cui possono distrarti
se t'hanno detto che crescere è confrontarsi
gli stessi non sapranno confortarti
quelli per cui crescere è un numero di targa da scambiarsi
coperto da una polizza che risarcisce i danni
banalità che qualcuno ti mette per priorità formali
la verità è che sono strumentali
e che fidarsi troppo è come, bendarsi gli occhi con le tue stesse mani
e pare, che la risposta più banale, sia proprio quella chiave, pare
che nonostante le intenzioni, stringendo e tirando le conclusioni
si cresce con le delusioni
La prima cosa che ho imparato è che va rifatto il quadro
se c'è una teoria va rivista
e più che l'occasione a fare l'uomo ladro
è l'ambizione a farlo opportunista
ed ogni volta che ho gridato fino a finire il fiato
pianto quasi fino a non vedere
ho capito che si cresce con le delusioni
e non c'è tanto in più da sapere
adesso la mia intimità è lo spazio che blindo
la privacy è il valore che scorto
fornace d'umori che scottano
questo reflusso dei miei succhi è il ricordo
di quando ho concesso troppo e ho dovuto pagarne lo scotto
scoppio
questo pezzo è per mio padre ed ogni volta che
ripete gridando che non l'ascolto
per ogni amico che ho perso
e lui l'aveva detto che un uomo non lo fanno dei peli sul petto
è un argomento serio
perché ogni amico se deve muovere un dito
guarda caso alza il medio
e a trovarne qualcuno sincero
e contarli su una mano fai fatica ad arrivare al medio
perché ogni donna è così uguale alle altre
così pronta a darti gli occhi e di contro a mischiare le carte
e io non voglio più rischiare
e prima di avere un bacio e un abbraccio devo prima guardarmi alle spalle
se oggi il sole fa dicembre un po' più tiepido
amo le tue guance e le mie labbra che si cercano
c'è un sogno che si avvera e sto vivendomelo
perché ho così paura di godermelo?
E pare, che la risposta più banale, sia proprio quella chiave, pare
che nonostante le intenzioni, stringendo e tirando le conclusioni
si cresce con le delusioni
La prima cosa che ho imparato è che va rifatto il quadro
se c'è una teoria va rivista
e più che l'occasione a fare l'uomo ladro
è l'ambizione a farlo opportunista
ed ogni volta che ho gridato fino a finire il fiato
pianto quasi fino a non vedere
ho capito che si cresce con le delusioni
e non c'è tanto in più da sapere