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martedì 17 gennaio 2017

LE MANI DI MIA MADRE

Le mani di mia madre
nodose
forti
nervose
unico contatto ora spezzato.
Le mani di mia madre
mi accarezzeranno per sempre.
Più di quanto abbia fatto in vita.


domenica 25 settembre 2011

LA FOTO DELLA DOMENICA / 2

Un'idea di Beta
***
" Sei qui"
***
Grigliata di fine estate alla "Ducale 2", la struttura protetta dove Messer Alzheimer  , tiene in permanente ostaggio la mia mamma.
Una bella festa sull'ampia terrazza, con ospiti e parenti; con tutti gli operatori in veste di sorridenti camerieri e la favolosa cuoca impegnata a "grigliarsi" al barbeque.
Messere è crudele ed inesorabile  ma posso ancora stringerle le mani e me lo faccio bastare.

martedì 21 settembre 2010

Il ladro della memoria

Oggi, 21 settembre, è la Giornata Mondiale del "ladro della memoria", la malattia di Alzheimer.
Questa malattia tiene prigioniera la mia mamma
da un decennio e negli ultimi quattro anni la prigionia si è trasformata in ergastolo senza via d'uscita.

Questo nostro "strano" Paese sembra ignorare l' emergenza sociale che si fa ogni anno sempre più pressante.
Lo Stato dovrebbe garantire fondi alla ricerca, facilitare la costituzione di reti di servizi a tutela di questa, come di altre  realtà  legate alla salute della popolazione.
Dovremmo ispirarci a Paesi come l'Australia e il Canada dove da lungo tempo  sia lo Stato che le amministrazioni locali intervengono con grande impegno e stanziamenti di risorse adeguate per sostegno dei malati e delle loro famiglie.
Anche in Francia, nel 2008, il governo ha stanziato notevoli somme per la realizzazione di centri di sostegno in modo da rispondere ai malati ed alle loro famiglie nelle diverse fasi e tappe di questa orrenda malattia.
E così pure la Svezia, il Giappone,  l'Inghilterra.
E la Corea. Sì ,la Corea , dove il numero dei malati è di circa 400.000.
Ciascuno di questi Paesi, diciamo virtuosi, ha stimato il raddoppio del numero degli affetti da  Alzheimer nel prossimo ventennio.
Il ladro della memoria è dunque in agguato.
Quest'anno la giornata mondiale dedicata a questa malattia coincide con il 25° compleanno dell'AIMA.
Il programma delle manifestazioni è disponibile QUI
In questa giornata è inoltre prevista l'apertura straordinaria della linea verde Alzheimer
800-679679 dalle 6 alle 24 .E dalle 19 alle 21 medici risponderanno alle domande delle famiglie.
 Oggi, ore 14, su SkyTg24, uno "Speciale" sull'argomento condotto da Paola Saluzzi.

giovedì 3 giugno 2010

CRUDELE E INESORABILE

Il morbo di Alzheimer è subdolo: si inzia con il dimenticare alcune cose, per arrivare al punto in cui non si riesce più a riconoscere nemmeno i familiari e si ha bisogno di aiuto anche per le attività quotidiane più semplici.
La demenza di Alzheimer oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati.
E’ la forma più comune di demenza senile, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane.
La malattia colpisce la memoria e le funzioni cognitive, si ripercuote sulla capacità di parlare e di pensare ma può causare anche altri problemi fra cui stati di confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale.
"Cerco sempre di incontrare il suo sguardo, quasi ogni giorno.

So che è impossibile.
Lo so.
Ma è più forte di me e cerco il suo sguardo.
A volte lo trovo ma all'istante mi restituisce una specie di stilettata allo stomaco: è uno sguardo vacuo ed inconsapevole.
Da poco più di un anno la mia mamma abita in una struttura protetta per anziani e credo che avvertirò per sempre questa sorta di senso di colpa per quello che , in certi giorni, mi sembra un abbandono.
Le accarezzo i capelli.
Ma quasi furtivamente per evitare che se ne accorga, altrimenti la sua "attenzione" si concentra lì e inizia tirarli con troppa energia, quasi a strapparli. 
Le sfioro le mani, le sue belle mani laboriose, ora ossute e quasi trasparenti.
Ma , ancora una volta, quasi furtivamente per evitare che se ne accorga, altrimenti la sua "attenzione" si concentra lì e inizia a batterle o a battersi la testa fino a farsi male.
Le sistemo il golfino.
Ma, di nuovo, tentando un dialogo improbabile per distrarla dai miei gesti.
Altrimenti la sua "attenzione" si concentra lì e strappa tutti i bottoni. 
Ho bisogno di toccarla .
Nel contatto fisico anche furtivo cerco la persona che non è più.
Se l'è rubata l'Alzheimer, il morbo di Alzheimer.
Morbo, nella sua origine latina e nella sua radice indo-europea, significa consumare.
E mai parola fu più azzeccata.
A volte , inserendomi non so come nei suoi interminabili , illogici ed estenuanti monologhi, la vedo sorridere. 
Porto dentro un tesoro prezioso: il ricordo dell'ultima volta che mi ha riconosciuto,solo per un paio di minuti,fose meno. E' successo più o meno due anni fa.
Con stupore e tutto l'amore che una madre sa mettere nello sguardo, mi ha abbracciato forte dicendo : "Ma...ma tu sei mia figlia!!".
Non accadeva da mesi e so che non accadrà mai più.
Razionalmente lo so.
Ma... chissà. "
Il decorso è inesorabile, crudele, definitivo. Non esistono cure.
E' una vera e propria malattia terminale.
La messa a punto di nuovi farmaci per la demenza di Alzheimer è oggi un campo in grande sviluppo; nei laboratori di ricerca si sta lavorando a principi attivi che aiutino a prevenire, a rallentare la malattia e a ridurne i sintomi.
Altra via di ricerca attiva è quella che punta ad una risposta immunologica contro la malattia cercando di sviluppare un vaccino.
Interessante?

sabato 20 febbraio 2010

Buon compleanno mamma.


Ottantasei.
Auguri mamma, buon compleanno.
Cerco i tuoi occhi, il tuo sguardo inconsapevole.
Lo cerco a lungo, insistentemente, pazientemente, caparbiamente.
Buon compleanno mamma . 
Ti cerco in quel tuo mondo lontano ed irraggiungibile , insisto a cercarti.
So che non sarà possibile ma insisto,  aspetto e mi conforta illudermi.
Inseguo i tuoi occhi tenendo una tua mano tra le mie.
Mano fresca e nervosa mai immobile sempre alla ricerca di qualcosa da sfiorare, grattare, strofinare, battere.
Ascolto paziente i tuoi insensati monologhi tentando un improbabile dialogo.
Un dialogo insensato ed incomprensibile ai più.
Ma io capisco, mamma, io so , io sono sicura.
"Buon compleanno mamma".
"Sì, la scarpa è trovata perchè poco con un gatto" ed io lo so , io ascolto con altre orecchie "Grazie figlia mia.
Ti  voglio bene".
Ti voglio bene anch'io mamma, buon compleanno.

Per te che adoravi questa canzone.
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