FRANCESCO MUSANTE

FRANCESCO MUSANTE
UNA ROSA LA LUNA E LA NOTTE INTERA PER PENSARE A TE

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.

La materia dei libri è costituita dalle sottigliezze della vita.
I bambini non ricorderanno se la casa era lustra e pulita ma se leggevi loro le favole. Betty Hinman
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domenica 30 maggio 2010

IL SOLDATINO DI PIOMBO

Dopo mesi di prove, a due giorni dal debutto in teatro, il Piccolo si ammala: febbre alta, nient'altro. Nè tosse nè mal di pancia. Solo viso in fiamme, corpo rovente e sonno. Tanto sonno. Non può andare alle prove generali. Forse "il soldatino di piombo" resterà sotto le coperte. L'insegnante della scuola di recitazione si mostra comprensiva rispetto all'assenza alle prove ma non prende neppure in considerazione l'ipotesi della probabile mancanza allo spettacolo. Noi incrociamo le dita. Dopo lunghe dormite da ghiro e svariate tachipirine, il Piccolo sabato mattina non ha più febbre: la serata è salva! Ma è un pò più lento,distratto inappetente. Arriva il momento di partire per le ultimissime prove, a poche ore dallo spettacolo. Lo devo incitare a più riprese perchè si prepari: tira calci al pallone, accarezza il cane, prende in mano un giochino, osserva un grillo che da giorni staziona sul muro in giardino...Alla fine tiro un urlo, stremata, perchè si è fatto decisamente tardi. Non si scompone per nulla. Mi esorta, serafico:"Dammi la calzamaglia nera e la maglia nera a maniche lunghe che mi preparo...". Mi blocco. Forse mi sta prendendo in giro. Ma non avevano preparato loro i vestiti da indossare? "Certo!" risponde "ma sotto dobbiamo mettere collant e maglia. Perchè, non ce li abbiamo?". Basta, basta, basta! Portatemi qui la Tata, quella dell' "S.O.S. Tata", che non ne sbaglia mai una, che ha sempre l'intervento pedagogico ad hoc: le voglio solo cambiare i connotati, mettermela sotto i piedi e sfogarmi senza ritegno... E ORA??? Chiamo il padre. Giusto per evitare l'infanticidio. Resta anche lui senza parole. O forse sente che sono nella modalità "ho solo bisogno di urlare" e mi lascia sfogare. Il Piccolo non dice niente. Mi sa che continua a tirare calci al pallone, accarezzare il cane, prendere in mano un giochino...Alla fine si prospetta un abbozzo di soluzione: pantalone nero della tuta e maglia nera indossata a rovescio, visto che ha delle scritte e dei disegnini sul davanti. Il tutto a velocità supersonica. Con un caldo torrido esploso per l'occasione. "Prendi la bottiglietta d'acqua!"; esce e se la dimentica. La vedo, l'agguanto io al volo e gliela metto vicina, sul sedile posteriore della macchina, senza più parole per commentare. Arriviamo trafelati. Spiego l'imprevisto all'insegnante: ci rimane malissimo, la prende come una questione personale, un fallimento solo suo. Vorrei consolarla ma la prospettiva di dar tutta la responsabilità a lei è troppo allettante! Li lascio alle loro questioni e me ne vado: devo farmi bella per lo spettacolo! Arrivo alla macchina, veloce faccio manovra, ormai son convinta: la maestra non è stata chiara, non si fa così, no, no...Doveva spiegare meglio al mio Piccolino...Ma cosa c'è sopra il sedile? Cosa è arrivato sulla mia traiettoria visiva?? Guardo meglio. Mi fermo. E' lei? No, forse no. E invece si. La bottiglietta d'acqua! Quella che "prendila!-non l'ha presa-glielaprendoioeglielamettovicinacosìnonseladimentica"! In un lampo è tra le mie mani: la scolo tutta, in un sorso, per ubriacarmi senza pudore, non avendo l'interessato tra le mie mani. Sono fans del motto:"Il tempo è galantuomo!", perchè qualche ora dopo, vedendolo apparire sulla scena, bello e composto, assolutamente calato nel ruolo, serio e competente, piccolo e meraviglioso, lo trovo assolutamente perfetto! E mi vien da pensare che la sua filosofia di vita è certamente invidiabile. Una testa tra le nuvole è senz'altro più vicina all'azzurro del cielo, al profumo del vento, al calore del sole...E forse coglie, più degli altri, ciò che è davvero importante...

giovedì 18 marzo 2010

Cyrano de Bergerac

Siamo stati a teatro, qualche giorno fa, io e Fred. In scena un classico, tanto caro a lui, che da tempo conservava gelosamente i biglietti, acquistati in pre-vendita per non correre rischi: Cyrano de Bergerac. Una prosa bellissima. Un personaggio anticonformista e passionale, rivoluzionario e romantico. Una riflessione, sempre attuale, sulla diversità, sull'apparenza... Fred ricordava quando, bambino, seguiva le commedie teatrali attraverso i canali della televisione pubblica e li paragonava, desolato e obsoleto, ai programmi attuali: "L'Isola dei Famosi", "Amici", "La vita secondo Jim"...riflettendo sui contenuti "culturali" a cui sono esposti i nostri figli. Mentre io mi identificavo con un'improbabile Rossana e ascoltavo una delle più belle dichiarazioni d'amore mai pronunciate, con gli occhi lucidi e il cuore in subbuglio:

CIRANO: Parlavamo di un bacio…

ROSSANA: No…

CIRANO: Sì, è dolce la parola.

ROSSANA: Tacete.

CIRANO: Un bacio… ma cos'è, così d'un tratto? Un giuramento reso tra sé e sé, un patto più stretto... È come un traguardo che insieme è un avvio, un punto rosa acceso sulla "i" di "amore mio", un bisbiglìo alle labbra perché l'orecchio intenda, il brivido del miele di un'ape che sfaccenda, una comunione presa al petalo di un fiore, un modo lungo e lieve di respirarsi il cuore e di gustarsi in bocca l'anima poco a poco.

ROSSANA: Tacetevi, vi prego...

Siamo tornati a casa appagati e più ricchi; pieni di tali emozioni che, alla fine, abbiamo pure litigato! Lo so che non c'entra niente con ciò che precede e che non si concilia neanche un pò con l'atmosfera vissuta, ma le relazioni, gli affetti, l'amore, non seguono schemi prestabiliti: sono "Mine vaganti", per dirla con Ozpetek che, proprio con quest'ultimo film, (che ho visto ieri sera con le mie amiche, al cinema!) ha reso una descrizione meravigliosa, sebbene amara, del conformismo familiare e del destino delle diversità.

Oltre a celebrare un'inno agli amori impossibili, come nel Cyrano di Rostand.

"Una mina vagante è una persona che porta scompiglio e disordine, che induce chi la circonda al cambiamento..."

"...non farti mai dire dagli altri chi devi amare..."

Sono, queste, piccole, preziose parentesi nel quotidiano, che mi permettono di andare avanti nonostante le tristezze che incontro ogni giorno nel mio lavoro: come quella bambina sieropositiva, infettata in un'ospedale libico, insieme ad altri cinquecento bambini, che ora è in malattia conclamata e sta per morire...ma di questo oggi non voglio parlare.

Buona visione.

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!

12 novembre 2011: VIVA L'ITALIA LIBERATA!!!
L'Italia è sull'orlo del precipizio, ci aspettano mesi di tagli e manovre "lacrime e sangue", l'opposizione è inesistente e Mario Monti non è il nostro eroe ma almeno...BERLUSCONI SI E' DIMESSO!!!

SE NON ORA QUANDO?

SE NON ORA QUANDO?
FIRENZE, 13 FEBBRAIO 2011.